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Autore: istinto della luna    16/01/2015    1 recensioni
Dal testo:
Hermione Granger era imbarazzata.
Sì, molto imbarazzata.
Stava uscendo dall'aula di Trasfigurazione con le gambe tremanti e le gote arrossate.
Non ci poteva credere.
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Imbarazzata per cosa vi chiederete...
Beh, basta leggere!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Scoperte interessanti a Hogwarts


Il giorno successivo Hermione camminava per raggiungere la Sala Grande. Respirava profondamente, non potendo fare a meno di contorcersi le mani.
Aveva pensato che, siccome la filastrocca non rivelava le identità del "gemellino" e del "prefettino" poteva reputarsi tranquilla.
Non si sorprese nemmeno del fatto che, appena imboccò uno dei corridoi centrali del castello, quella dannata canzoncina le arrivò al cervello da tutte le direzioni.
Tutti i ragazzi, infatti, la stavano intonando e ridevano alle sue spalle. Qualcuno la guardava, ma lei distoglieva lo sguardo continuando imperterrita la sua avanzata.
Arrivata a destinazione si sedette al proprio posto e attese la copia della Gazzetta del Profeta che aveva ordinato. Harry e Ron non erano ancora arrivati.
Incrociò lo sguardo di Ginny e la invitò a unirsi a lei con la mano.
<< Oh ciao Hermione! >>
<< Ciao Ginny. Sei arrivata presto oggi. >>
<< Si, è vero... Oggi va così. >>
Hermione ringraziò l'amica per il fatto che non accennò minimamente a quella assurda barzelletta che, in quel momento, aveva sicuramente raggiunto anche gli alunni più ritardatari.
Stranamente si avvicinarono Lavanda e Calì, che si sedettero davanti alle due ragazze.
<< Come va? >> chiese educatamente Ginny.
Hermione era troppo occupata a guardarsi in giro. Gli alunni stavano aumentando e tutti la stavano osservando. Voleva sprofondare sottoterra e sparire dalla circolazione. Avrebbe potuto rifugiarsi nella Stamberga Strillante e rimanervi finché non avrebbe dovuto prendere parte agli esami.
<< Bene, bene >> rispose Calì con un gesto della mano.
<< Tu, Hermione? Come va con Weasley? >> domandò a bruciapelo Lavanda, ad un tratto molto interessata.
L'atmosfera si ruppe. Hermione, presa alla sprovvista, non riusciva a parlare. Sembrava che avesse la lingua incollata al palato.  Ginny seguiva incuriosita la scena, mentre le due chiacchierone ridevano.
<< C-come scusa? >>
<< Hai capito benissimo. Chi è dei due? A noi puoi dirlo >> proseguì Calì indicando se stessa e Lavanda.
<< Nessuno, è solo una voce. >>
Lavanda si alzò dal tavolo per avvicinare il proprio viso a quello di Hermione.
<< Pix mette in giro voci, questo è vero, ma non lo farebbe mai se non avesse delle prove. >>
Hermione si agitò all'istante: << Beh, abbiamo avuto uno scontro... ma non c'è nulla, ve lo posso assicurare. >>
<< Vedi, lo spero - continuò Lavanda - non eri tu che avevi un triangolo amoroso con Krum e Harry? >>
Ginny, conoscendo l'amica, tentò di calmarla accarezzandole il braccio. Ovviamente Hermione non si tranquillizzò affatto, anzi, si alzò di scatto con gli occhi iniettati di odio e la bocca tremolante per la rabbia. 
<< Non avevo e non ho alcuna relazione con nessuno dei tre individui che hai nominato. Se non mi credi è un problema tuo. Ginny, che fai tu? >>
La ragazza, colta alla sprovvista, si alzò goffamente e, riservando un occhiata di fuoco alle due pettegole, seguì Hermione. Entrambe si spostarono di qualche metro e si sedettero nuovamente, pronte per terminare la propria colazione come se non fosse accaduto nulla.
<< Ginny, Hermione eccovi! >> le chiamò Harry, seguito da Ron che, con il cravattino ancora snodato, li stava raggiungendo.
<< Ciao >> risposero all'unisono.
Ron si fece stranamente serio: << Hermione... non è che dovresti dirci qualc... >>
<< NO! E ora mangiate. >>
Harry e Ron obbedirono all'istante cercando di non ridere per lo stato della ragazza. Hermione, infatti, oltre ad essere rossa di rabbia, aveva il maglione stropicciato, gli occhi assottigliati e i capelli maggiormente arruffati.
<< Salve a tutti! >> salutarono i gemelli che, facendo il giro del tavolo si sedettero vicino a Hermione.
<< Via! Andate via! >> sussurrò la diretta interessata stizzita.
<< Perché? >> chiese Fred.
<< Perché tutti pensano che io stia con uno di voi due! Se vi sedete vicino a me, la notizia si spargerà più velocemente. >>
<< Beh, potrebbero anche stare con Hannah Abbott o con la Parkinson >> buttò lì Ginny << infondo anche loro sono prefetti. >>
I due gemelli si alzarono all'unisono, gli indici puntati verso la sorella e gli occhi sbarrati: << Tu non puoi... >>
<< ... aver detto... >>
<< ... queste cose! >> conclusero all'unisono.
<< Sedetevi e basta! Attirate di più l'attenzione così >> intimò Hermione ed entrambi  obbedirono ancora scossi, mentre gli altri tre ridevano sommessamente.
<< Beh, anche noi siamo stati vittima di incontri scomodi stamattina >> disse ad un certo punto George.
Harry domandò: << Che è successo? >>
Fred sghignazzò: << Beh, diciamo che tutte le ragazzette che abbiamo incontrato sono corse via sussurrando i nostri nomi. È stato sbalorditivo. Potremmo fare una scommessa, che ne pensi George? >>
Il ragazzo annuì convinto: << Si, possiamo aprire una scommessa su chi di noi due gli studenti pensino che sia occupato con la Granger. >>
<< Io NON sono occupata con nessuno di voi due, capito? >> urlò Hermione, facendo voltare alcuni ragazzi nella sua direzione.
<< E voi - alzò lo sguardo sui pochi curiosi che aveva scoperto - giratevi immediatamente. Lo spettacolo è terminato. >>
Fred sussurrò: << Andiamo, non stai esagerando per una voce? >>
Hermione lo guardò: << No! Non sto esagerando. Siete voi che non reputate importante questa situazione. >>
George disse: << Beh, che vuoi che sia. Aspetta... non dirmi che ti piace sul serio uno di noi. >>
Hermione per poco non si strozzò con il succo di zucca. << No, non è quello. >>
<< E allora per cosa? >>
<< Io... non voglio essere al centro dell'attenzione, ecco. Ora non parliamone più. >>
George diede una gomitata al gemello che tossì forte.
Finirono la propria colazione in silenzio e, all'unisono si alzarono diretti alle rispettive classi.
Nessuno di loro calcolò che avrebbero incontrato un ulteriore ostacolo: Draco Malfoy. Era accompagnato da Tiger e Goyle che intonavano quella simpatica canzoncina: << E così il nostro gemellino si è dato da fare...  con un prefettino: niente male! >>
<< Bene, bene Granger, hai fatto conquiste. >>
<< Stai zitto, Malfoy >> rispose Harry accelerando il passo.
<< Potter non dovresti nemmeno parlare, considerato che ti ha scartato per un Weasley. >>
Fred strinse i pugni: << E allora? >>
Draco alzò le spalle: << Beh, non mi aspettavo che fosse disposta a convivere con il vostro sudiciume. >>
Entrambi i gemelli cercarono di avventarsi su Draco, tenuti a bada solo da Hermione e Harry. Ginny e Ron, con i denti stretti in una solida morsa, non riuscivano a muovere un passo.
Ancora ghignando, Draco proseguì: << Mi sono perso qualche passaggio, però. Non ti piaceva Lenticchia? >>
Ron avvampò leggermente, così come Hermione. Il braccio, che ancora tentava di tenere a freno il corpo di uno dei due gemelli, tremò impercettibilmente.
Guardò negli occhi il ragazzo cercando di apparire sicura di sé. Prima d'ora non aveva mai ribattuto. Aveva sempre cercato di dimostrasi migliore di lui e di lasciar perdere la sua malevolenza. Quella volta, però, voleva fargliela pagare.
<< Se mi piacesse Ron convivrei lo stesso con il sudiciume, a detta delle tue parole. >>
Malfoy rimase spiazzato, ma riprese beffardo: << Beh, non hai negato. >>
Hermione, ancora fuori di sé, rispose: << È possibile che in questa scuola interessino a tutti i miei problemi sentimentali? Sono queste le materie che seguite? Parlare alle spalle di Hermione Granger? Sai che dico io? Non ti rispondo. >>
Lasciò andare la propria preda e riprese a camminare incurante delle occhiate che si era guadagnata.

*
 
Quella sera ci fu un nuovo incontro con l'ES. Era la volta dei patroni. Hermione cercava di non pensare alla situazione che si era creata quella mattina, tuttavia non riusciva a reprimere la rabbia. Si sentiva tremare. Era la prima volta che voleva vendicarsi con un ragazzo a suon di mazzate.  Era un prefetto e, come tale, non avrebbe mai dovuto avere quei pensieri.
Non poté fare a meno di pensare alla domanda di Malfoy. Le piaceva Ron? Beh, ancora non poteva dare una risposta. In realtà non si era mai chiesta se dalla loro amicizia potesse nascere qualcosa. Si sentiva stupida per la sua reazione al regalo. Era stata dura al Ballo del Ceppo, Ron si era comportato male con lei. Ricordava quanta voglia avesse di andarci con lui, ma non la invitò.
<< Hermione, ci sei? >> La ragazza tornò sulla Terra e si ricompose. Annuì e Harry si allontanò.
<< Expecto Patronum! >>
<< Molto bene Fred. >>
Hermione si girò verso di lui. Harry stava facendo i complimenti al gemello per la riuscita del suo Patrono. E lei? Lei non ci era ancora riuscita.
Un momento: perché si era girata proprio quando aveva udito quel nome? Sembrava quasi che fosse stata mossa da una molla automatica.
Cercò di liberare la mente. Pensò a ricordi felici, che la facevano sentire bene. Mise da parte la rabbia e la preoccupazione. Chiuse gli occhi e li riaprì decisa.
<< Expecto Patronum! >> urlò e subito una bellissima lontra argentata prese a volteggiare intorno a lei. Ce l'aveva fatta. Soddisfatta si mise ad ammirare la forma del suo patrono. Era davvero carina.
Si stava ancora complimentando con sé stessa quando calò il silenzio.  Tutti si erano voltati verso Harry che si stava avvicinando all'entrata.  Era Dobby.
Harry lo salutò, ma capì all'istante che qualcosa non andava. Dopo un dialogo forzato si mise ad urlare: << Che cosa aspettate? SCAPPATE! >>
Tutti si lanciarono verso l'uscita, intuendo che la Umbridge li avesse scoperti. C'era caos dovunque e Hermione aveva perso di vista Harry. Continuava a chiamarlo, ma lui non accennava a seguirla.
<< Hermione, sbrigati. Che stai facendo ancora qui? >>
Qualcuno le prese la mano e la condusse fuori.
Alzò la testa e, inconsciamente, sorrise.
Era Fred.


<< Fred vieni... Hermione? >> George alzò un sopracciglio sorpreso.
<< Non c'è tempo George! Dai andiamo. >>
Insieme corsero affannati verso una meta ad Hermione ancora sconosciuta.  Pregò per l'ultima volta che Harry riuscisse a sfuggire alla Umbridge.
<< Qui dovremmo essere al sicuro. >>
Si erano nascosti in uno dei tanti passaggi segreti che conoscevano i gemelli, sicuramente il meno prevedibile. Soltanto Gazza conosceva la posizione della maggior parte di questi passaggi, tuttavia erano convinti che, qualora il custode avesse deciso di farci un salto, loro si sarebbero già trovati nella Sala Comune al sicuro.
Hermione entrò per prima. Non si era ancora accorta che Fred non avesse mollato la presa,
e si lasciò cadere al pavimento respirando profondamente, seguita dal ragazzo.
L'ambiente era angusto, di conseguenza non avevano molta libertà di movimento.
George, accortosi della situazione, sussurrò: << Sono di troppo piccioncini? >>
Hermione, capendo a sua volta a cosa stesse alludendo il gemello, ritrasse immediatamente la mano, come scottata.
<< Assolutamente no. >>
Sentiva una strana scarica elettrica partire da quella mano e spargersi per il resto del corpo. Fred le si era seduto vicino, talmente vicino che poteva sentire il suo respiro tra i capelli.
<< E adesso? Se la Umbridge scoprisse qualcuno di noi? >> proseguì Hermione titubante.
Fred prese parola: << Non ne ho idea. Tu hai detto che ciascuno di noi è legato ad un incantesimo, giusto? >>
Hermione annuì. Era stata lei, infatti, ad aver stregato la pergamena sulla quale avevano scritto i nomi di tutti i partecipanti all'Esercito di Silente.
<< Beh, allora non è affar nostro >> concluse George.
Passò un po' di tempo e si decisero a uscire allo scoperto. Tutti e tre stretti nelle vesti camminarono in punta di piedi verso la Torre di Grifondoro. Soltanto quando furono dentro ricominciarono a respirare, tranquillizzandosi.
<< Ce l'abbiamo fatta! >>
Anche Hermione trasse un sospiro di sollievo. Vide Ron e Ginny correre verso di loro. Entrambi avevano una faccia sconvolta. Il suo battito cardiaco ricominciò a tamburellare nel petto.
<< Che è successo? >> chiese con frenesia.
Ginny disse a voce bassa: << Harry... è stato catturato. >>
Tutti e cinque si guardarono tremanti.
 
A causa dell'ansia Hermione non riusciva a condividere i propri pensieri con gli amici. Nonostante fosse ormai tardi, nessuno era ancora andato a letto. Hermione alzò il capo verso i compagni. Avrebbe dovuto confortarli, dire ad ognuno di andare a letto e tranquillizzarsi, ma non ci riusciva.  Era seduta di fianco a Ron, il quale non accennava ad alzare la testa. Anche Ginny pareva scossa, così come i gemelli che, per la prima volta dopo l'attacco al padre, non avevano nulla da dire.
Si alzò silenziosamente e si avvicinò ad una finestra della torre.  Il nero della notte aveva avvolto ogni cosa che ora brillava alla luce della Luna.
Tornò a pensare a Harry. Era stato catturato, per colpa sua. Sì, era stata lei a convincerlo a tenere lezioni illegali per Difesa. Era stata lei ad innescare quella bomba che, ora, era esplosa tragicamente. Chissà che cosa stava subendo in quel momento.
<< Stai pensando a Harry, vero? >>
Hermione alzò il capo e, con sorpresa, incontrò gli occhi vispi di Fred.
<< Si. >>
Le si sedette vicino. << So che pensi anche a qualcos'altro. Beh, hai torto. >>
Chiuse gli occhi e scosse la testa: << No, se non avessi pregato Harry ora... >>
<< ... Ora nessuno di noi sarebbe stato pronto per un possibile attacco. Fidati, hai torto nel pensarlo. >>
Annuì e continuò a fissare il vuoto.
Fred fissò la ragazza pensieroso. Era davvero bella, nonostante avesse i capelli cespugliosi. Sorrise sotto i baffi e disse: << Allora, mi fai un favore? Me lo merito, lo sai. >>
<< Perché? Per avermi tirato su di morale? Sei impossibile >> disse guardandolo per la prima volta negli occhi. Uno strano sorriso sfuggì al suo controllo increspando le sue labbra.
<< Beh anche... ma soprattutto per il fatto ti ho salvato. A quest'ora staresti con Harry se non ti avessi portato via con me. >>
" Con me" Hermione cercò di non pensare troppo a quelle parole che ora le rimbalzavano nella testa come palline da tennis.
<< Che vuoi? Altre risposte? >> domandò sarcastica.
<< Esattamente, Hermione. >>
Lei lo guardò contrariata: aveva capito di quale risposta stava parlando il ragazzo. << Vuoi sapere la risposta alla domanda che mi ha posto Malfoy, forse? >>
<< Sei davvero la strega più brillante della tua età, come dicono tutti, allora. >>
Hermione cominciò a sudare freddo. Fred, ultimamente, la metteva in soggezione. Perché tutto ad un tratto? Si passò una mano nei capelli e sospirò. Beh, prima o poi avrebbe dovuto dirlo in giro, anche se rispondendo a quell'insulsa domanda, non avrebbe di certo zittito le voci che stavano ancora circolando nei corridoi.
Non riusciva a spiegarsi per quale ragione ma era sicura che, se avesse detto la verità a Fred, si sarebbe sentita insolitamente bene.
<< No. >>
<< Come? >>
<< No, la mia risposta è no! >>
Fred ghignò e si alzò all'istante. Nonostante fosse felice come una scolaretta, cercò di apparire il più calmo possibile.
<< Forse è ora di riposare, che ne dici? >>
Senza annuire Hermione si alzò seguendolo pensierosa.
 Soltanto all'imbocco delle scale, Fred si girò verso di lei. Non poteva non approfittare della confidenza che le aveva appena fatto. Era come andare contro natura e la sua era quella di metterla in imbarazzo, qualunque cosa fosse accaduta.
Le si avvicinò e sussurrò al suo orecchio: << Sapevo che avresti puntato più in alto, Hermione! >> Le fece l'occhiolino e sparì, seguito a ruota dal gemello.
Soltanto quando si ritrovò sul proprio letto Hermione si accorse del sorriso beota che avevano provocato le parole di Fred. Quel ragazzo era davvero impossibile! Si ricompose e cercò di dormire.
Sapete che cosa pensò? Beh,  non lo sappiamo, ma l'unica cosa certa è che Fred gliel'avrebbe dovuta pagare, ancora e ancora!



Angolo Autrice:
Ciao a tutti!
Sono tornata su EFP con un nuovo capitolo di questa mia Fremione.
Fred ha ottenuto una risposta fondamentale e Hermione non ha ancora chiarito i propri sentimenti.
Nel prossimo capitolo ci penserà "un'entità duplice" a smuovere le acque.
Che ne pensate della storia? 
Ringrazio chiunque abbia recensito, messo tra i preferiti, seguiti e ricordati... e ovviamente chiunque legga!
.... ma soprattutto che shippa Fremione!
A presto,
Martina
   
 
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