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Autore: Nami93_Calypso    16/01/2015    2 recensioni
Bibi Nefertari, principessa di Alabasta, è costretta a vestire i panni di Miss Mercoledì ed eseguire gli ordini del suo nemico per il bene del suo popolo.
Durante una delle sue missioni incontrerà una persona a noi conosciuta...
Genere: Azione, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Baroque Works, Nefertari Bibi, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mr 9 entrò nella stanza della locanda che aveva affittato insieme a Miss Mercoledì e si tolse la mantella fradicia di pioggia per appenderla al gancio posto dietro la porta. Trovò la sua partner seduta alla scrivania che leggeva il giornale con il tavolo ingombro di fogli contenenti gli appunti dei loro appostamenti.
Era già da una settimana che si trovavano sull’isola di Clax ed erano riusciti a raccogliere molte informazioni utili, ma non sufficienti per concludere la missione.
Per loro fortuna dopo solo un paio di giorni erano riusciti ad individuare il pirata Green Blake. Era stato proprio Mr 9 a vederlo. Stava controllando la zona del porto, con l’obbiettivo di trovarlo, appunto, quando lo vide vicino ad un vascello mentre comandava degli uomini di scaricare alcune casse.
Era un uomo imponente e dall’aria feroce, la taglia che pendeva sulla sua testa era credibile.
Da quel giorno avevano fatto a turno per seguire i suoi spostamenti, individuare la sua base e scoprire se nascondesse qualche tesoro e soprattutto dove. L’obbiettivo era capire quale fosse il momento più opportuno per coglierlo di sorpresa e attaccarlo quando meno se lo aspettava e quando non c’erano i suoi uomini a difenderlo e intralciare il loro intento.
Mr 9 si lasciò andare a peso morto sul proprio letto strofinandosi gli occhi con le mani.
-Ci sono novità?- gli domandò Bibi voltandosi verso di lui e abbassando il giornale.
-No, sono solo state confermate le nostre precedenti informazioni- rispose lui senza riaprire gli occhi.
La ragazza prese il foglio contenente il riassunto e lo schema dei loro appunti e si alzò dalla sedia prendendo a camminare avanti e indietro per la stanza mentre li leggeva ad alta voce per fare il punto della situazione.
-Quindi, la base del nostro caro Green Blake si trova nell’isolato entroterra. Direi che non è molto furbo, se il suo covo subisse un attacco o se fosse circondato dalla marina gli sarebbe difficilissimo raggiungere la costa per fuggire via mare. Il suo equipaggio conta 11 uomini, almeno un paio lo accompagnano sempre, in rare occasioni è solo. Ancora non ha dimostrato di possedere alcun frutto del diavolo- mentre proseguiva la lettura si sedette sul bordo del proprio letto voltata in direzione di quello del collega.
-Durante la mattinata rimane alla sua base, sulle colline. Il pomeriggio scende in città per sbrigare varie commissioni: commerci, acquisti, puro e semplice vagabondaggio- appoggiò il foglio sulle gambe interrompendo momentaneamente la lettura –sembra quasi che non sia un pirata, sembra un normale cittadino che conduce una normale vita- disse perplessa.
-Sembra più un pirata in pensione, nonostante non sia poi così vecchio: un vero smidollato. A questo punto mi chiedo come abbia fatto ad avere una taglia. Forse in passato ha compiuto qualche crimine bello grosso- rispose lui mettendosi a sedere e appoggiando i gomiti sulle ginocchia –ma a noi questo non interessa. Ha una taglia e noi dobbiamo riscuoterla, punto-
Bibi guardò per un’ultima volta i loro appunti.
-La sera, invece, o rimane alla sua base o fa baldoria con la sua combriccola in qualche bar infastidendo i vari proprietari dei locali. Almeno questo è un comportamento da pirata- sentenziò la ragazza.
Buttò un occhio all’orologio posto sopra la scrivania.
-Sono le 15.00. dove lo hai visto l’ultima volta?- chiese alzandosi dal letto.
-Al molo, stava parlando con un tizio appena sbarcato-
-Pirata?-
-Non sembrava, niente teschio sulla nave-
-Va bene- Bibi indossò la propria mantella –lascio qui Karl. Ultimamente in città lo guardano male, credo non siano abituati alla vista di animali simili-
Il papero, che fino a quel momento aveva sonnecchiato in un angolo, emise un verso offeso e stizzito.
-Non preoccuparti, ci divertiremo!- la rassicurò Mr 9 ridendo.
Con una mano già sul pomello della porta salutò con l’altra i due prima di uscire.
 
Miss Mercoledì raggiunse il porto e vi trovò il pirata che si congedava con l’uomo di cui le aveva parlato Mr 9.
Mentre Green Blake le passava accanto per dirigersi verso la città lei finse di guardare la vetrina di un negozio evitando di attirare la sua attenzione e di mostrargli il volto.
Dopo che la ebbe superata si mise a seguirlo da qualche metro di distanza.
Quel giorno, come raramente accadeva, era solo. Avrebbe anche potuto attaccarlo e catturarlo ma non sapevano nulla sui suoi possibili poteri o sulla sua forza e non voleva rischiare un fallimento. Perciò si limito a seguirlo tentando di capire dove si stesse dirigendo.
Qualche minuto dopo, sulla via principale, si fermò. Ormai pensava che stesse raggiungendo il centro invece lo vide entrare in un’angusta via laterale sulla sinistra.
Bibi non sapeva se rischiare ed avvicinarsi tanto oppure attendere che tornasse indietro. Ma se non lo avesse seguito avrebbe perso le sue tracce. Attese qualche minuto ma non lo vide tornare indietro quindi decise di andargli dietro.
Raggiunse la stretta via e vi lanciò dentro un’occhiata prima di entravi.
Era buia e desolata, su un lato c’erano alcune casse di legno accatastate una sull’altra e un paio di cassonetti della spazzatura, sull’altra lato un paio di gradini conducevano ad una porta, entrata secondaria di un locale. In fondo si poteva scorgere un’altra via affollata parallela a quella da cui lei era appena arrivata.
Probabilmente aveva perso le tracce del pirata.
Svelta iniziò a camminare per raggiungere la fine della strada e tentare di raggiungerlo.
Ma non appena ebbe superato le casse di legno qualcuno la afferrò per le spalle e la sbattè violentemente sul muro di fronte accanto alla porta del bar. Era talmente preoccupata di doverlo ritrovare che non aveva nemmeno preso in considerazione l’idea di un possibile agguato.
Bibi colpì il muro con la testa e, stordita, chiuse gli occhi per la fitta di dolore.
-Chi sei?- la voce maschile fu accompagnata da un tanfo di rum e sigari.
Disgustata aprì gli occhi.
Si trovò di fronti niente meno che Green Blake il quale, vedendo che non rispondeva, l’afferrò per il collo facendola sollevare da terra staccando i piedi dal suolo e facendo aderire ancora più la sua testa alla parete.
-Guarda che non sono un idiota. Mi sono accorto che da qualche giorno mi state seguendo, tu e quell’altro- disse in tono collerico.
-Chi siete? Marines? Agenti del governo?- l’uomo strinse ancor più la presa sull’esile collo di Bibi rendendole difficile respirare.
La ragazza portò una mano sul polso del pirata e prese a scalciare nel tentativo di colpirlo ma inutilmente.
-Lasciami- riuscì a dire con un filo di voce ma con tono deciso nella speranza di simulare il suo terrore. Ma lui fece l’opposto rendendo la sua presa ancora più salda. La vista della ragazza iniziò ad offuscarsi e puntini neri comparvero ai lati del suo campo visivo.
-Parla, ragazzina. Non ci metto niente ad ucciderti- fece lui con un ghigno divertito sul volto.
Lei tentò nuovamente di colpirlo ma le forze la stavano abbandonando. Aprì bocca con l’intento di ribattere o chiamare aiuto ma tutto intorno a lei si fece scuro e confuso.
La sua mano scivolò dal polso del suo aggressore e lei, senza più aria nei polmoni, perse i sensi.
   
 
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