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Autore: Ghillyam    16/01/2015    3 recensioni
Regina era al settimo anno e quello, per lei, sarebbe stato l'ultimo; quei sette anni erano stati i migliori della sua vita, a Hogwarts si sentiva davvero a casa e avrebbe voluto restarvi ancora a lungo. […]
«Pensierosa?» chiese la Corvonero
«Sto solo pensando a quanto siano passati in fretta questi anni… e a quante cose siano successe.» aggiunse Regina con un tono malinconico.
[Principalmente Outlaw Queen]
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Elsa, Regina Mills, Robin Hood, Will Scarlett
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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[Flashback: due anni prima]
La neve cadeva copiosa fuori dalla finestra. I prati e la foresta attorno ad Hogwarts erano avvolti completamente da un soffice manto bianco. Nella sala comune dei Grifondoro, Robin sedeva su una poltrona accanto al camino con in mano una copia de "Il Quidditch attraverso i secoli" di Kennilworthy Whisp, ma la sua attenzione era rivolta a tutt'altra cosa: ripensava alla discussione avuta con Regina prima che partisse per Hogsmeade per la solita visita programmata prima delle vacanze natalizie, e si chiedeva cosa avesse di sbagliato per far sí che lei non potesse passare il Natale a casa dei suoi.
"«Robin, ne abbiamo parlato altre volte, non posso e basta»"
Le parole della ragazza risuonavano nella sua testa, cosí come il suo sguardo gli appariva tutte le volte che chiudeva gli occhi: quei bellissimi occhi scuri, che avrebbe guardato anche tutto il giorno, racchiudevano un mare di emozioni. Regina sembrava davvero triste per il non poter passare il Natale con lui, ma, insieme alla tristezza, c'era anche la paura, Robin si chiedeva di cosa Regina, potesse avere tanta paura, non era una ragazza che si faceva spaventare facilmente eppure quella vena di quasi-terrore non abbandonava mai i suoi occhi. Nonostante stessero insieme da più di un anno il Grifondoro non aveva ancora capito a fondo ciò che turbava la ragazza e, la Serpeverde, non gli rendeva facile il provare a capirlo, ogni volta che le chiedeva qualcosa a riguardo lei si chiudeva in se stessa, più di quanto normalmente facesse, e non gli rivolgeva più la parola.
"«Come sarebbe che non puoi e basta?! Te l'ho chiesto l'anno scorso a Natale e hai detto di no, te l'ho chiesto a Pasqua e anche in quel caso non hai accettato e lo stesso é successo per le vacanze estive. Hai rifiutato per ben tre volte e, adesso, mi respingi di nuovo. Io non so più che fare, cos'é che ti impedisce di stare con me?» Regina era immobile, sembrava volesse scomparire.
«RISPONDIMI, REGINA! -adesso stava urlando- Ti vergogni di me?»
La Serpeverde si girò verso di lui, lo stava guardando come se non potesse credere alle sue orecchie «Come ti viene in mente una cosa del genere? Non potrei mai vergognarmi di te» la voce le tremava, cercava di trattenere le lacrime: odiava quella situazione, ma non poteva fare diversamente.
«E allora qual é il problema?!» chiese lui, sempre con un tono più alto del normale.
«Io...Robin, é complicato»
«É complicato? Dovresti trovare una scusa migliore»
«Lo é davvero, mia madre...»
«Cosa centra tua madre adesso?!» Robin guardò Regina: sembrava stesse per scoppiare a piangere, ma non capiva il perché. Doveva semplicemente spiegargli il motivo per cui si rifiutava di trascorrere le vacanze con lui e, invece, continuava ad usare scuse per non dirgli cosa non andasse «Senti, se non ti fidi abbastanza di me per confidarti allora dovremmo chiuderla qui» disse il ragazzo, non riusciva a credere di aver pronunciato davvero quelle parole.
«Io mi fido di te! É solo che...» la giovane strega aveva quasi urlato quelle parole.
«É solo che COSA, REGINA?! Sono stufo di questa situazione, cerco di capirti e di aiutarti da sempre, ma tu non me lo permetti, cosa dovrei pensare eh? Dimmelo tu perché io non lo so più»
«Ti prego, Robin. É difficile da spiegare.» la Serpeverde non si era mai trovata nella posizione di dover supplicare qualcuno, ma Robin non era semplicemente qualcuno per lei e non poteva pensare di lasciarlo andare via da lei.
Il Grifondoro stava per risponderle quando Elsa e Will li raggiunsero nella Sala d'Ingresso, dove erano rimasti solo loro, per andare a Hogsmeade «Allora, andiamo?» chiese la Corvonero con entusiasmo.
«Io non vengo. Il Quidditch mi ha tenuto molto occupato e devo portarmi alla pari con i compiti» disse Robin cupamente.
I due amici lo guardarono dubbiosi mentre Regina gli lanciò un'occhiata sofferente, ma non disse nulla. Will ruppe il silenzio che si era creato «Maledizione, amico! Mi lasci solo con queste due? Mi uccideranno!»
«Sopravviverai, vedrai. A più tardi» ribatté Robin dirigendosi verso le scale che conducevano alla Torre dei Grifondoro. Dietro di sé sentí il portone che si chiudeva e si maledisse per quello che era appena successo"

Le immagini della discussione con Regina continuavano a farsi spazio nella sua mente, ma non voleva pensarci in quel momento. Con un gesto della bacchetta fece comparire una Burrobirra direttamente dalle cucine che bevve tutta d'un fiato. Subito dopo ne fece comparire un'altra e un'altra ancora: se doveva ubriacarsi per non pensare a Regina allora é esattamente quello che avrebbe fatto. Era alla quarta Burrobirra quando sentí il passaggio della Sala Comune aprirsi, accompagnato dalle lamentele della Signora Grassa per essere stata svegliata. Il ragazzo si sbrigò a finirla e con un rapido movimento della bacchetta fece scomparire i quattro boccali, era piuttosto sicuro di essere l'unico Grifondoro rimasto a scuola, eccetto gli studenti del primo e del secondo anno che, però, erano tutti fuori a giocare a palle di neve. Si voltò per vedere chi fosse entrato e osservò la figura snella di Marian Holland prendere posto nella poltrona accanto alla sua.
«Anche tu qui, Robin?» disse lei.
«A quanto pare. Perché sei rimasta qui?» chiese il ragazzo gentilmente.
La ragazza avvicinò lentamente la poltrona a quella di Robin, le loro gambe si toccavano, ma nessuno dei due si spostò dalla posizione in cui era.
«Non serve essere cosí formali. Io sono rimasta per finire una ricerca sulla Guerra dei Goblin. Tu, piuttosto, perché sei qui? Ti credevo in giro, mano nella mano con la tua bella Serpeverde» rispose Marian senza nascondere una nota di disprezzo nel pronunciare l'ultima frase.
Robin non seppe perché fece quel che fece, ma, senza alcuna spiegazione, si fiondò sulle labbra della Grifondoro che non lo respinse, ma ricambiò il bacio con foga. Tutta Hogwarts sapeva della cotta della ragazza per il bel capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro e, di certo, non si sarebbe tirata indietro proprio ora. Quasi automaticamente, il ragazzo prese in braccio Marian e la portò nel dormitorio maschile, nel quale non c'era nessuno, e si buttò sul letto insieme a lei. Gli effetti delle Burrobirre, per quanto leggere potessero essere, cominciavano a farsi sentire e Robin, ormai non rispondeva più delle aue azioni. In un attimo si ritrovarono entrambi senza vestiti e lui, sopra di lei, voleva solo possederla. 

Regina camminava per le strade innevate di Hogsmade insieme ai suoi migliori amici, ma non stava prestando attenzione a quello che dicevano, troppo presa dal pensiero della discussione avuta con il suo ragazzo. Chissà cosa stava facendo? Regina era preoccupata: Robin aveva dichiarato di voler chiudere con lei, ma la Serpeverde non voleva nemmeno pensarci. Aveva deciso. Non appena fosse tornata a Hogwarts sarebbe andata da lui e gli avrebbe detto tutto quello che voleva sapere, per quanto difficile potesse essere, lo amava troppo per rovinare cosí la loro relazione. Di certo, non immaginava quello che stava succedendo in quel momento al castello.

[Presente]
Regina era felice di aver parlato con quel ragazzino. Era stato bello sfogarsi con qualcuno e Henry era stato un ottimo acoltatore. Certo, non gli aveva detto tutto, ma, dirgli anche una sola parte della storia l'aveva fatta sentire molto meglio e sentiva che, adesso, sarebbe stato un po' più facile affrontare la situazione.


NdA: ed eccomi con un nuovo capitolo! Finalmente si scopre qualcosa di quello che é successo tra Regina e Robin, ho scritto la maggior parte del capitolo dal punto di vista di Robin perché mi sembrava il modo migliore per descrivere la situazione, spero vi sia piaciuta comunque. Ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite, le preferite o le ricordate e tutti i lettori silenziosi. Grazie anche a chi a recensito, spero lascerete qualche altra recensione per farmi sapere cosa ne pensate. Alla prossima :)
   
 
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