Melanie
La mattina dopo si svegliò ancora con la felpa tra le mani e si sorprese di quel gesto, un ragazzo che non conosceva le aveva dato la sua felpa e lei non solo l'aveva accettata, ma l'aveva abbracciata tutta la notte! Che diavolo aveva per la testa?
Si alzò lasciando la felpa sulla sedia e scese al piano inferiore, vide la madre in cucina intenta a preparare la colazione.
-Buongiorno tesoro- disse la madre con un sorriso.
-Ciao mamma, senti... posso stare a casa oggi?-
-Che hai? Non ti senti bene?-
-No sto benissimo, solo che non ho dormito molto e sono stanza-
La madre sbuffò con un mezzo sorriso.
-Ok va bene, ma almeno bevi un tè prima di tornare a ronfare, te lo porto su io tra un attimo-
-Grazie mamma- le diede un bacio sulla guancia e fece per uscire quando comparve Matt, lo guardò con aria seccata e lo superò per andare in camera.
Nascose la felpa e si rimise a letto aspettando sua madre che poco dopo le lasciò la tazza vicino al letto e uscì per andare al lavoro. Mel prese il cellulare per chiamare Emily.
-Buongiorno bellezza, so di essere in ritardo ma cinque minuti e sono da te-
-No Emily aspetta, oggi non vendo quindi va pure diretta a scuola senza di me-
-Ma come? Stai male?- chiese con una nota di preoccupazione.
-No no tranquilla, ho solo bisogno di riposare un po'-
-Ok d'accordo, finita la scuola passo da te per finire la relazione di biologia, va bene?-
-Certo, a dopo-
Chiuse la chiamata e dopo aver bevuto il tè tornò a dormire, si svegliò giusto in tempo per mangiare e cambiarsi prima dell'arrivo di Emily.
-Ehi, ti sei ripresa per lo studio?-
-Mmm per lo studio non mi riprenderò mai, ma dobbiamo farlo-
Dopo aver ripassato per il giorno dopo, cercarono di finire la relazione lasciata a metà.
-Perchè non andiamo a fare un giro in biblioteca? Così cerchiamo qualcosa e io prendo anche qualche libro che sono a corto- propose Mel.
-Mmm ok andiamo-
Stavano per uscire di casa quando Matt piombò alle spalle della sorella.
-Mel stai uscendo?-
-Si, ciao-
Senza aspettare una risposta uscì chiudendo la porta, per fortuna l'amica non se ne era accorta o se l'aveva fatto non lo dava a vedere.
Scesero dalla metro e si diressero verso la biblioteca.
-Che ne dici se io vado a cercare i libri che ci servono per la relazione e tu cerchi i tuoi? Così facciamo più in fretta-
-Sei sicura di voler fare tutto da sola?-
-Si certo, ce la posso fare!-
-Ok allora ci vediamo tra un po'-
Dopo aver perquisito buona parte degli scaffali si rifugiò nella sezione di psicologia. Stava guardando i titoli più in alto e non si accorse di stara indietreggiando come prevedibile andò a sbattere contro qualcosa... o qualcuno.
-Oh mi dispi...- alzò il viso e si trovò davanti gli occhi che aveva tanto voluto incontrare la sera prima -Ehm ciao...-
Jack la guardò incuriosito inarcando un sopracciglio.
-E tu che ci fai qui?-
La ragazza lo guardò un po' stupita, cosa ci faceva lui in biblioteca?
-Be ti sembrerà strano ma... cerco libri!-
-Davvero? Non l'avrei mai detto-
-Tu piuttosto? Non sembri il tipo a cui importi molto dei libri-
-Parli come se mi conoscessi- sbottò seccato.
-Hai ragione, scusa-
Jack scrollò le psalle e si guardò in giro.
-Ci ho fatto l'abitudine-
Non sapeva se era una sua impressione o se era vero ma le parve di scorgere tristezza nei suoi occhi.
-Non intendevo offenderti, mi dispiace-
La guardò con un sorriso sarcastico.
-Perchè dovrei offendermi? Non mi conosci, cosa pensi di me non mi importa-
A quelle parole non riuscì più a trattenersi, cavolo era davvero impossibile parlare con quel ragazzo.
-Potresti anche smetterla di comportarti da bastardo con me! Se ti ho fatt qualcosa perchè non me lo dici e basta?-
Le rivolse uno sguardo quasi annoiato.
-Bastardo? Sto solo dicendo quello che penso- sogghignò come se in quella situazione ci fosse qualcosa di divertente.
-Non credi di essere un po' presuntuosa? Pensare di essere sempre la causa di ogni cosa? Dovresti essere meno egocentrica-
-Io non sono egocentrica! Stai parlando con me quindi è ovvio che mi riferisca a come ti comporti con me... e io che mi illudo di poterti parlare ma evidentemente è tutto tempo perso-
Stava per ribattere quando una voce da dietro li interruppe.
-Ma che sta succedendo qui?- chiese Daniel guardandoli stupiti.
-Niente, non ti preoccupare. Emily ti aspetto all'entrata, Daniel ci vediamo, Jack... si spera di no, ciao- prese i due libri che aveva scelto prima e si diresse verso il bancone sotto lo sguardo confuso degli altri due.
Fuori aveva iniziato a piovere, non sembrava un caso che ogni volta che quei due di incontravano piovesse.
-Mel!-
-Finalmente! Ce ne hai messo di tempo-
-Scusa, sai com'è... c'era Daniel-
-Si si ti capisco, non capita tutti i giorni di fare dei bei incontri in biblioteca- disse la ragazza cupa.
-Qualcosa mi dice che ti stai riferendo a Jack-
-No a Babbo Natale!-
-Dai smettila! Dimmi che è successo-
-Sono confusa, l'altra volta mi ha dato a la sua felpa per ripararmi dalla pioggia e ora... ora si comporta da stronzo-
-Ha un carattere difficile, non ci pensare- disse l'amica con un sorriso per rassicurarla.
-La cosa che mi sorprende di più è che non ce l'ho con lui ma sono preoccupata, ho visto quella ferita sulla guancia e non gli ho chiesto niente perchè l'altra volta gli avevo dato fastidio, ma l'ho notato e non so più cosa pensare-
-Se vuoi provo a chiedere a Daniel se sa qualcosa-
-No, non farlo, non sono cose che mi riguardano e preferisco non saperle a meno che non sia lui a dirmele-
L'amica la guardò stupita ma poi annuì.
-Ok farò come vuoi, ma ora andiamo, si sta facendo tardi-
-No! Non voglio tornare a casa e vedere Matt-
-Dai, prima o poi dovrete chiarire! Muoviti e torna a casa!-
Con malavoglia entrò in casa, prese un bicchiere d'acqua e corse a chiudersi in camera. Era al computer con le cuffie alle orecchie quando una mano gliele tolse.
-Matt! Cosa vuoi?-
-Dobbiamo parlare-
-Ah dopo avermi insultata e evitata mi vuoi parlare? Se vuoi insultarmi perchè mi preoccupo sei arrivato tardi l'hanno già fatto quindi te ne puoi anche andare!-
-Mel... ti prego, è importante-
La tristezza nella voce del fratello le fece capire che lo era davvero.
-Ok, cosa succede?-
-Penso di avere un grande problema e... non riesco a uscirne da solo-
-Sono qui per aiutarti quindi ora spiegami-
-Ecco...-
Al posto di finire la frase tirò su la manica della maglia e mostrò i segni che ricoprivano il polso, alcuni erano segni recenti altri si erano già cicatrizzati, Mel tese la mano e la passò leggermente vedendo la smorfia di dolore sul viso del fratello.
-Li avevo già visti, ma non riuscivo a crederci, ma... perchè lo fai?-
-Non lo so, forse mi manca la voglia di vivere ma una volta che ci provo non riesco ad andare fino in fondo-
Lo guardò sbalordita, non pensava che il fratello potesse avere problemi del genere.
-Ma non capisco il motivo, probabilmente da quando papà ci ha abbandonato mi sono sentito come se non valessi nulla, così inutile che anche chi mi ha dato a la vita mi ha lasciato-
-Matt non dire cazzate! Papà era uno stronzo se ne è andato senza darci una spiegazione, non vale la pena per lui e tu non sei inutile, per me se importante... cosa farei senza di te? Quindi ora smettila di piangerti addosso, troveremo una soluzione insieme e risolveremo il problema, te lo prometto-
-Grazie Mel, ma non voglio costringerti ad aiutarmi-
-Non mi stai costringendo! Sei mio fratello e lo voglio dare!-
Coprì le ferite e lo abbracciò.
-Ehi, stasera usciamo che ne dici?-
-Non so Mel. Non penso di essere pronto ad uscire-
-Dai che ti
diverti! Vatti a cambiare che usciamo, muoviti!-
Ecco il nuovo capitolo... recensite per darci il vostro parere ^^