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Autore: MissSaade    18/01/2015    5 recensioni
London High School...
Gabriella Styles: cheerleader, bella, popolare... tanto buona da non essere indifferente alle cattiverie che Liam, ogni giorno, è costretto a subire.
Amy Horan: migliore amica di Gabriella, dolce, sensibile, timida...triste perchè non riceve affetto dal fratello e per essersi innamorata di chi è già impegnato in una relazione complicata.
Liam Payne: vittima, solo, testardo...che presto conoscerà la vera amicizia e poi l'amore, quello che guarisce anche le ferite più profonde.
Harry Styles: bello, affascinante, popolare, seduttore... un gioco di sesso che coinvolgerà, poi, anche i sentimenti con un'insegnate e che si complicherà con l'arrivo di qualcun'altra.
Niall Horan: migliore amico di Harry, egoista, arrogante, antipatico...inizialmente menefreghista nei confronti della sorella e poi geloso non appena un ragazzo poserà i suoi occhi su di lei.
Louis Tomlinson: allenatore di calcio, frequentatore di casa Styles e con un matrimonio in vista.
Celine Brums: coach delle cheerlaeders, fidanzata di Louis e presto mamma.
Zayn Malik: proprietario del bar più esclusivo di Londra, grande amico di Niall e Harry e sarà colui che aiuterà Liam a credere di nuovo in se stesso.
Buona lettura.
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Just Friends
 
Quella mattina era molto afosa, temperature così alte a Londra non si vedevano da un po’. I telegiornali parlavano di ondate di caldo che sarebbero aumentate con l’avanzare dei giorni e solo nella seconda settimana di quel mese sarebbero scese di qualche grado. Gabriella si sventolava con un foglio e sbuffava mentre aspettava che il portone di casa Horan si aprisse.
Dopo aver parlato e finalmente chiarito con suo fratello, doveva parlare con un’altra persona coinvolta in tutta quella storia. Le aveva dato del tempo per superare quell’episodio della Button ma ora aveva intenzione di dirle di persona che si era comportata male a non riferirle la verità, e non perché fosse la vittima della situazione, allora sarebbe stata perdonata con più facilità.
« Gabriella, entra! »
Era stata Terrie ad aprirla e subito le fece segno di andare al piano di sopra, sapeva che cercasse Amy. Salì le scale e trovò l’amica fuori al balcone con un vestito leggero e i capelli raccolti in uno chignon alto.
« Ciao. »
La bionda si voltò e senza cambiare espressione le disse di avvicinarsi e di accomodarsi sulla sedia di fronte alla sua per poter parlare fuori a causa del caldo. Era tranquilla Amy, anche se la tradiva il suo ticchio alla gamba che Gabriella conosceva molto bene e sapeva che solo quando era nervosa si presentava.
« Come stai? » le domandò.
Amy fece un mezzo sorriso. « Bene, grazie. Domani verrò a scuola. »
Gabriella annuì. C’era troppo silenzio tra di loro, poteva capire l’imbarazzo e il fatto che le piacesse suo fratello però erano amiche da molti anni, doveva parlare ora, necessitava di spiegazioni anche da parte sua oltre quelle avute da Harry.
« D’accordo. Mi dispiace per la Button, però ora devi dirmi la verità Amy! »
« Hai ragione e comprendo. »
« Quindi? » doveva sapere.
« È successo alcuni mesi fa. Ero salita al terzo piano per leggere in santa pace, tu eri agli allenamenti e non sapevo come ammazzare il tempo  –strofinò le mani sulle ginocchia e abbassò il capo – lì ho scoperto Harry e la Button. Hanno cercato di mascherare ma io ho subito capito che c’era qualcosa tra loro. Ero sconvolta e volevo dirtelo, subito e lo avrei fatto se prima Harry non mi avesse fermata. Inizialmente mi promise che te lo avrebbe detto lui perché era più giusto così, poi mi ha incastrato e io ho iniziato a provare qualcosa per tuo fratello.  »
Era triste Amy e Gabriella non riusciva a comprenderlo, poiché ora che le cose erano uscite fuori, lei ed Harry avrebbero potuto tranquillamente frequentarsi alla luce del giorno. C’era qualcosa in lei però, nel racco0ntarlo, che la rendeva malinconica, come se ci fosse ancora dell’altro, che le cose non erano poi così semplici.
« Ho conosciuto Axel, un bambino dolcissimo a cui piacevo –e le scappò un sorriso – avrei voluto avvicinarmi a Zayn, ce l’avevo fatta, finalmente era interessato a me –questa volta alzò il capo e gli occhi erano gonfi di lacrime, rossi. –te lo giuro. Però Gabriella io avevo già tuo fratello nel cuore e non potevo prendere Zayn in giro, ma soprattutto non potevo prendere in giro me stessa. Harry è stato il mio primo bacio, è stato così dolce, così romantico, l’ho sognato da sempre e sembra sia stato migliore di come lo immaginavo. Harry mi ha baciata anche il giorno delle regionali ma io l’ho respinto perché gli ho detto che non potevo convivere con questo peso, doveva dirti la verità! »
Gabriella ascoltava in silenzio, con lo stomaco disturbato poiché le dispiaceva per la sua migliore amica ma la rattristava anche il fatto che non ne aveva parlato prima con lei.
« Mi dispiace! Sei la mia migliore amica, ti voglio bene come se fossi mia sorella e so che ci vorrà del tempo per perdonarmi e per riacquistare la tua fiducia, però ti prego, dammi una possibilità per rimediare. »
Gabriella annuì piano. « Ti ho già perdonata Amy. »
Le due si abbracciarono forte, come non facevano da tempo e piansero insieme, una sulle spalle dell’altra. Il loro rapporto era speciale e non si sarebbero mai separate.
« Ora sei mia cognata! » disse Gabriella staccandosi e ridendo.
Amy si scurì in volto. « No. »
« Amy? »
« Io e Niall ne abbiamo parlato a lungo. Ammetto di tenere molto a tuo fratello, lo amo ma è meglio per tutti se rimaniamo solo amici. »
Gabriella allargò gli occhi. « Ma cosa dici, Amy lui ti ama. Vuole stare con te!»
Amy si morse un labbro. « Ti prego non inferire. È una mia decisione. »
Gabriella preferì terminare lì la conversazione perché era sicura che poi avrebbe cambiato idea, poteva capirla, forse era il momento. Trascorsero il resto della giornata a mangiare gelato, guardare un film e a parlare di altro. Era tutto così normale che sembrava non fosse accaduto niente tra le due. Gabriella le parlò di Liam e di come le era stato vicino, poi le disse che era stata visionata da alcuni supervisori di cheerleding.
« Ti fermi a pranzo Gabriella? » furono interrotte da Terrie.
La ragazza annuì . « Grazie, volentieri. »
La donna stava per uscire,  ma fece capitolino sulla porta. « Puoi chiedere anche a tuo fratello se si ferma…»
Le due si guardarono in disagio. « Harry non c’è. » mentì Gabriella per non mettere in difficoltà Amy.
Terrie annuì. « Peccato, mi piace quel ragazzo.  Per una volta volevo invitarlo io, credo che sia più facile entrare per la porta piuttosto che scavalcare il balcone. » e se ne andò sorridendo.
 
 
 
 
 
 
***
 
 
 
 
 
 
« Zayn, sono in linea! » urlò dalla camera Consuelo, sperando che il ragazzo l’avesse sentita.
Il moro si affrettò a salire le scale dell’appartamento e si fiondò vicino al computer.
I due avevano fatto pace e finalmente Zayn era riuscito a farla conoscere tramite web ai suoi genitori. Erano stati davvero carini con lei, addirittura suo padre lo aveva chiamato subito dopo, per dirgli che era felice di vederlo insieme ad una ragazza bella, intelligente e simpatica come Consuelo. La spagnola si era prolungata in chiacchiere per una buona mezz’ora con i due suoceri. Aveva raccontato loro della sua vita e di come avesse conosciuto Zayn. Poi si erano collegati in contemporanea, con il portatile di Zayn, con Danielle e suo marito.
« Contattali! » disse Consuelo, il ragazzo stava temporeggiando.
Zayn si fermò a guardarla. « Mi chiederanno quando tornerò. »
« E allora? »
« Consuelo… -le prese le mani e avvicinandole alla sua bocca, le baciò i palmi.-io non voglio che poi tra due, tre mesi siamo di nuovo punto e accapo.»
La ragazza sorrise sincera e si accomodò sulle sue gambe. « Non può succedere amore, io ho deciso di venire a vivere a Londra. »
Una notizia così bella non se l’aspettava e l’abbracciò per farle capire che era felice. Consuelo era coraggiosa, avrebbe lasciato tutto per andare da lui, a differenza sua che subito aveva pensato a ciò che avrebbe perso andandosene e non a un possibile futuro con la ragazza che amava. Ammirava la sua forza di volontà e il suo modo di sorprenderlo sempre e comunque.
La baciò amorevolmente, innamorato di quelle labbra che baciava poche volte e che tante notti le erano mancate. Pensò un momento alla sua famiglia, pensò a sua sorella Danielle e al rapporto speciale che aveva con suo marito. Pensò a sua madre e a suo padre e a come, nonostante gli anni, continuavano ad imbarazzarsi per delle piccolezze, facendosi regali ad ogni anniversario e commuovendosi per un gesto carino come quello di scriversi un semplice ti amo su un foglio di carta. Avrebbe voluto vivere un amore così e Consuelo era la sua anima gemella perfetta.
Sapeva inoltre che aveva sbagliato e doveva dirle la verità, però preferì mettere da parte quell’episodio e ricominciare da lì.
« Davvero lo faresti? » chiese ancora incredulo.
« Si. Non ce la faccio più a stare lontana da te. »
Zayn annuì soddisfatto. Avrebbe preso una casa in affitto per convivere con lei.
Consuelo si alzò. « Li contatti o no? » chiese sorridendo maliziosa.
« Potremmo fare altro. »
La ragazza sorrise di nuovo. « I miei sono al piano di sotto. »
Se ne era completamente dimenticato. « Giusto. Peccato! »
Contattarono i Malik e passarono il tempo a parlare con i due. Zayn disse loro che sarebbe tornato presto e avvisò i genitori che avrebbe portato con sé anche Consuelo.  I due ne furono felici e subito si resero disponibili a ospitare la ragazza a casa loro. Suo padre aveva fatto accenno, di nuovo, al college e Zayn sapeva che una volta che tornava in Inghilterra doveva parlare con il suo vecchio per dirgli sinceramente che non aveva nessuna intenzione di studiare e intraprendere una carriera universitaria perché gli bastava il Malik’s pub. Quindi deviò il discorso e ne aprì un altro.
« Come se la sta cavando Danielle? »
Sua madre sorrise e Zayn realizzò che anche da uno schermo quella donna lo confortava sempre.
« Diciamo che ha qualche problemino con la festa a tema del venerdì. »
Zayn portò una mano alla fronte, se ne era dimenticato. Era sempre stato lui ad organizzare quelle serate e se non poteva farlo le lasciava quantomeno una linea guida per non metterla in difficoltà. Però era partito di fretta e in furia e si era dimenticato completamente di aiutarla.
« È indecisa tra “RedCarpet” e “ChinaParty”  » disse la donna, pensierosa e cercando di ricordare il tema.
Zayn scosse il capo. « Già le abbiamo fatte quest’anno. »
Consuelo si avvicinò, si era allontanata per legarsi i capelli. Quei giorni erano caldissimi. « Ummm, ora penso a qualcosa io. »
« Grazie tesoro, mi saresti d’aiuto. »
« E anche a Danielle! » disse la donna.
Consuelo si concentrò a fissare il sole alla finestra e poi si morse un labbro. « Fa caldo, quindi qualcosa che fa pensare all’estate. »
« Zayn che ne dici di una piscina all’interno del locale? Di quelle gonfiabili! » suggerì suo padre.
« Ottima idea! » urlò Consuelo.
Zayn arricciò le labbra, non era poi così sicuro della scelta. « Dovevo ordinarla un mese fa per farla arrivare venerdì! » disse con ovvietà.
« Allora potremmo organizzare uno schiuma party! » la madre lo illuminò.
« Hai ragione! »
Approfittò per chiamare subito sua sorella e per prima scusandosi per non averle organizzato il venerdì e poi suggerendole cosa fare e dandole i contatti di chi poteva procurarle tutto il materiale. Fece un giro di telefonate anche lui stesso, lo conoscevano e sicuramente a nome suo gli avrebbero fatto qualche sconto.
Danielle ne fu entusiasta e ringraziò suo fratello per averla salvata. Salutò Consuelo e ritornò ai suoi impegni lavorativi. Zayn salutò anche i suoi genitori poiché si era fatta ora di pranzo e i genitori di Consuelo li avevano chiamati dal piano di sotto.
« Ciao ragazzi! » dissero all’unisono i due Malik.
Consuelo sorrise felice e prima di scendere giù diede un bacio al suo ragazzo, innamorata e super contenta di andare a vivere con lui.
 
 
 
 
***
 
 
 
« Harry! »
Quando Niall aprì la porta si aspettava che sarebbe venuto da un momento all’altro perché conosceva bene il suo migliore amico e sapeva che non si sarebbe arreso così facilmente e soprattutto le sue parole non lo avrebbero fermato. Sperava solo nella buona decisione di sua sorella.
« Posso entrare? » chiese, sbirciando all’interno.
Niall sospirò. « Va bene. »
Il salone era impregnato di un profumo dolciastro, Terrie stava preparando un dolce con la cannella. Harry notò un cambiamento nell’arredamento. Alle finestre c’erano delle tendine azzurre, che ricordavano un po’ la stagione estiva, quella che con il caldo dell’ultimo periodo, sembrava essere giunta in anticipo. Si sedette sul divano, imitando Niall.
« Perché non sei venuto agli allenamenti ieri? » domandò, un po’ per spezzare quel silenzio.
Il biondo portò una gamba sul ginocchio. « Non mi andava. »
« Non ti sei perso mai un allenamento. »
Niall schioccò la lingua. « Riformulo: non mi andava di vedere la tua faccia. »
Harry sorrise amaro. « Ancora ce l’hai con me? »
Preferì non rispondere e allungò il collo verso la cucina per chiedere alla madre se potevano avere un pezzo di torta. No, Niall non ce l’aveva più con lui, anzi aveva deciso di mettere una grossa pietra su tutta quella storia, però doveva ancora punzecchiarlo un po’ poiché se lo meritava. Se realmente ce l’avesse tenuta con lui, allora non lo avrebbe fatto entrare.
« Ciao Harry, come stai? » domandò Terrie, comparendo con un vassoio con due piattini di torta.
Il riccio sorrise. « Bene, lei? »
La donna scosse il capo. « Sei di famiglia, dammi del tu. – poi rivolse lo sguardo a suo figlio. –Niall chiedi a tua sorella se vuole un po’ di torta. »
Niall sbatté il piattino e la forchetta sul tavolino di fronte al divano e sbuffando salì le scale.
Terrie approfittò dell’assenza del figlio per punzecchiare un po’ Harry. Era un difetto di famiglia.
« Tesoro, mi spieghi come mai entri sempre per il balcone? »
Harry sgranò gli occhi e quasi sputò il pezzo di torta che aveva messo in bocca. Non ci aveva mai pensato, però doveva prendere in considerazione che qualcuno lo avesse visto almeno una volta.
Aprì e chiuse la bocca non sapendo cosa dire.
« Oh, non preoccuparti era per curiosità. Non sono affari miei! » e si dileguò in cucina.
Harry non fece in tempo a metabolizzare la cosa che notò scendere Niall senza Amy. Si domandò il perché, ma Niall fu più veloce.
« Dopo sali, Amy vuole parlare con te. »
Harry fece un mezzo sorriso e ringraziò Niall per averlo avvisato.
Lasciò a metà la torta e salì le scale, raggiungendo la camera di Amy.
« Ehy! »lo salutò la bionda, vedendolo entrare.
Harry sorrise radioso e si avvicinò per poterle stampare un bacio. La ragazza non si ritrasse e si lasciò andare facendo in modo che le loro labbra si incontrassero. Era bello baciare Harry, le sue labbra avevano un buon sapore.
« Come stai? » domandò, carezzandole una guancia.
Amy abbassò il capo e prese un lungo respiro. Era arrivato il momento di dirgli la verità e la decisione che aveva preso. In quel momento le sembrò così difficile, perché averlo davanti così dolce e così bello, la scombussolava.
« Dobbiamo parlare. »
Il riccio capì che qualcosa non andava e divenne serio ad un tratto.
« Sono successe tante cose e abbiamo sofferto tutti. Harry io mi sono affezionata a te e mi hai fatto provare cose che…- si bloccò perché le era difficile dirle questo. – insomma, credo che sia meglio se rimaniamo amici. »
Il ragazzo sospirò e annuì piano. « Quindi Niall ti ha convinta. »
Amy si avvicinò di più. « No, no. È una mia decisione. »
Harry si avvicinò al balcone e gli vennero alla mente tutte quelle volte che, come aveva notato anche Terrie, era entrato arrampicandosi. Sapeva che c’era lo zampino di Niall in tutta quella storia e Amy era così suscettibile.
« Gli amici non si baciano. » disse senza voltarsi e fece riferimento a quello che si erano dati pochi minuti prima.
Amy arrossì. « Hai ragione, ma….»
« Se non mi hai respinto è perché lo volevi e se lo volevi è perché vuoi stare con me. »
Anche qui aveva ragione, constatò Amy.
Harry però non si lasciò coinvolgere da quella situazione, sapeva che era solo questione di tempo e che presto Amy Horan si sarebbe resa conto che aveva fatto una scelta sbagliata. Quindi perdonò questa sua uscita e cercò di pensare al modo di poterla  fare ricredere.
« Non la condivido ma è una tua scelta. Ok. » disse e uscì dalla camera, scendendo le scale e salutando Niall per andarsene.
Amy lo guardò dal balcone e subito si sentì invasa da una malinconia e una tristezza che mai avrebbe creduto. Chiuse gli occhi e mandò giù il magone, sarebbero stati dei lunghi giorni.
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
Salve e buona domenica a tutti! Innanzitutto grazie per le recensioni, mi avete fatto felice e sono super emozionata di scrivere i prossimi capitoli. Diciamo che le cose si aggiusteranno, non temete!
Un bacio e alla prossima settimana! 
  
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