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Autore: maevesplace    18/01/2015    3 recensioni
Ciao a tutti, questa non è la prima fan fiction che scrivo, ma la prima che pubblico. E' una dramione con risvolti inaspettati da parte di altre coppie. La storia si svolge un anno dopo la battaglia di Hogwarts e per decreto del ministero tutti gli studenti dovranno ripetere l'anno, a causa degli avvenimenti precedenti.
Dal primo capitolo:
"- Sparisci Granger! -
- Fottiti Malfoy! -
Sarebbe stato un tranquillo sabato pomeriggio a Hogwarts, se non fosse stato per gli insulti tra i Grifondoro e i Serpeverde, che volavano per i corridoi, come ormai erano soliti fare da tempo immemorabile. Hermione Jean Granger, caposcuola di Grifondoro, nonché migliore studentessa della scuola, si dirigeva a grandi passi verso la sua sala comune, facendo ondeggiare la sua folta criniera castana e travolgendo un ignaro gruppetto di studenti del secondo anno, che, impauriti, si dileguarono immediatamente. Dopo aver urlato la parola d’ordine alla Signora Grassa, terrorizzandola, saettò verso la poltrona accanto al camino sulla quale Ronald Bilius Weasley stava beatamente ronfando senza curarsi del resto del mondo."
Spero di avervi incuriosito e, detto questo, buona lettura!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 2

Dopo una lunga nottata di sonno Hermione si sentiva decisamente meglio, ma non aveva dimenticato il discorso che avevano fatto lei e Ginny la sera precedente. Si era ripromessa di parlare con Ron al più presto, ma la paura che lui potesse prenderla male e rovinare completamente la loro amicizia si era impadronita di lei e ora non sapeva dove avrebbe trovato il coraggio di lasciarlo. Con questi pensieri che le frullavano per la testa, scese in sala comune, trovando il soggetto delle sue riflessioni tutto intento in un’accesa discussione con Dean Thomas su quanto il Quiddich fosse superiore rispetto a qualunque sport babbano. Non appena sentì il rumore dei passi della caposcuola, Ron interruppe l’intelligente discorso e salutò Dean per dirigersi verso di lei, deciso più che mai a ottenere le sue scuse per il suo comportamento del giorno precedente. 

- Buongiorno - disse il ragazzo avvicinandosi.

- Buongiorno - rispose Hermione.

Ci fu quasi un intero minuto di silenzio nel quale i due Grifondoro continuarono a scrutarsi, l’uno con uno sguardo di attesa e pieno di sottintesi, l’altra con l’espressione di chi non sa se parlare o prendere il primo volo per la Patagonia. 

- si può sapere cosa ti era preso ieri? - chiese Ron, incapace di aspettare ancora un secondo di più.

- Mi dispiace per quello che è successo, ho esagerato. Tuttavia c’è una cosa di cui dovremmo parlare - rispose Hermione.

- E sarebbe? – chiese il ragazzo in attesa. 

- Beh… - cominciò Hermione, non sapendo esattamente come continuare – Sai, è dalla battaglia di Hogwarts che io e te stiamo insieme e quest’anno è stato davvero bellissimo –

- Ma? – le chiese Ron, anche se ormai sapeva ciò che la ragazza gli avrebbe detto.

- Ecco…io credo che dovremo rimanere solo amici, dato che da quando stiamo insieme non facciamo altro che litigare per le cose più insignificanti – concluse la caposcuola, sentendosi imbarazzata.

- Ne sei sicura? Dopotutto possiamo ancora rimediare e io non credo che…-

- Si, ne sono sicura – lo interruppe la Grifondoro – Mi dispiace Ron, ma vorrei che rimanessi un amico per me, un fratello, niente di più e niente di meno. Ti voglio un mondo di bene, ma non sono riuscita ad innamorarmi di te come pensavo avrei fatto –

- Beh… - disse il ragazzo – in fondo ho sempre saputo di non essere il ragazzo giusto per te, ma devo sapere una cosa: è perché sei innamorata di Harry? – 

- Assolutamente no! – esclamò Hermione sorpresa – Come ti viene in mente una cosa simile? Non ti sei accorto che Harry ha, diciamo, altri gusti? –

- Non dirmi che gli piacciono le Corvonero! Insomma, pensavo che dopo Cho fosse finita. – disse il rosso sempre più sconvolto. A quest’affermazione la ragazza scoppiò a ridere, tanto da avere le lacrime agli occhi. Una volta ripresasi, gli disse:

- No Ron, non gli piacciono le Corvonero. Quello che volevo dire è che…ah, non importa! – concluse Hermione, ritenendo che dovesse essere Harry stesso a dire la verità al suo migliore amico.

- Non capisco…- disse Ron confuso.

- Ti va di andare a fare colazione? – gli chiese la Grifondoro cambiando argomento e sperando di evitare altre domande alle quali non poteva rispondere – Ho una fame che non ci vedo! –

- Ma certo! – disse il rosso, dimenticandosi completamente dell’argomento Harry.

 

***

Quella mattina la Sala Grande sembrava più affollata del solito e, come se non bastasse, tutti gli occhi degli studenti erano puntati sulla ormai ex-coppia Granger-Weasley. Naturalmente era impossibile che la loro rottura passasse inosservata, ma fu davvero stupefacente la rapidità con la quale si era diffusa da quando avevano lasciato la sala comune di Grifondoro. Il brusio che si era creato al loro ingresso, però, crebbe notevolmente quando entrò Harry Potter, che, grazie alla Battaglia di Hogwarts nella quale aveva sconfitto il più grande mago oscuro della storia, Lord Voldemort, era diventato l’attrazione turistica principale a scuola, di nuovo. Il Ragazzo-doppiamente-sopravvissuto si diresse verso il tavolo di Grifondoro e, come ogni mattina da otto anni a quella parte, si sedette assieme ai suoi due migliori amici e alla sua ex ragazza Ginny Weasley, con la quale aveva mantenuto un bellissimo rapporto di amicizia che si avvicinava ad un’intesa fraterna.

- Buongiorno a tutti! - salutò Harry allegramente - Vedo che avete fatto pace voi due - aggiunse poi notando che i due amici erano insolitamente poco propensi a litigare. Hermione, dopo aver lanciato un’occhiata a Ron, decise che Harry doveva sapere da loro della rottura, perciò gli disse:

- Ehm…Harry? Io e Ron vorremmo dirti una cosa…- cominciò sperando che quest’ultimo parlasse al posto suo, ma il ragazzo in questione stava ammirando con molto interesse una piastrella del pavimento e non le prestava attenzione.

- Ok, a questo punto sarebbe più corretto dire che io devo dirti una cosa. – affermò Hermione, pensando a quanto i ragazzi fossero codardi e inaffidabili.

- Ma certo, dimmi – rispose Harry.

- IoeRoncisiamomollati – 

- Cosa?! – esclamò il ragazzo – Dici sul serio? –

- Ti pare che possa scherzare su una cosa del genere? – lo rimproverò Ginny, che nel frattempo aveva tenuto il fiato sospeso per cogliere la reazione del ragazzo.

- Ehm…no…certo che no. – rispose Harry, imbarazzato – Ma ora siete amici? –

- Certo! Saremo di nuovo amici come prima! – rispose Hermione con un grande sorriso. Ron a quel punto parve decidere che poteva permettersi di alzare di nuovo lo sguardo dall’interessantissima piastrella e posarlo sul suo migliore amico. I due si scambiarono un’occhiata con la quale, immaginò Hermione, si dissero tutto e infine entrambi fecero un sorriso per far capire all’altro che era tutto risolto.

Harry, dal canto suo, era molto felice che i suoi più cari amici non litigassero più come facevano quando stavano insieme e, soprattutto, che la loro amicizia sarebbe rimasta immutata. Perciò ritornò alla sua precedente attività, dedicando la più totale e incondizionata attenzione al suo bacon.

L’interesse della quasi totalità della popolazione  femminile di Hogwarts fu però attirato dall’ingresso di Draco Malfoy, incurante, come sempre, di qualunque creatura vivente ad eccezione di se stesso. Il Serpeverde dagli occhi di ghiaccio, con la camminata lenta e strascicata che lo caratterizzava, si diresse al tavolo della sua casa, sedendosi accanto a Blaise Zabini e, con un atteggiamento che rasentava l’indifferenza più totale, iniziò a piluccare una brioche senza mostrare alcun segno di apprezzamento.

I quattro Grifondoro, a quel punto decisero di evitare di dar voce ai loro pensieri, dal momento che li avrebbero fatti espellere in gruppo, e ripresero a parlare del più e del meno.

- Uff…oggi ho di nuovo una riunione con i capiscuola – affermò Hermione.

- Perché? È successo qualcosa? – chiese Ginny.

- Magari! – rispose la ragazza – Dobbiamo organizzare qualcosa per Halloween per ordine della McGranitt, ma io, onestamente, non ho idee – concluse scoraggiata.

- Potresti organizzare un ballo in maschera! – propose Harry.

- Non credi che sia un po’ banale? –

- Ma no, figurati! A tutti piacciono i balli e se lo organizzi nel modo giusto sarà un successo! –

- E quale sarebbe il modo giusto Genio? – chiese sarcastica Ginny.

- Non ne ho idea! Spetta a Hermione scoprirlo. – rispose il ragazzo sorridendo.

- Ti ringrazio Harry…- disse la caposcuola, sconsolata.

Detto questo, la ragazza si alzò e, dopo averli salutati, imboccò l’uscita della Sala Grande per dirigersi verso l’incontro con gli altri caposcuola che si teneva al quarto piano, nella sala delle riunioni studentesche. 





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Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! La rottura tra Ron e Hermione è arrivata...chissà come procederà la loro amicizia!
Voglio ringraziare coloro che hanno recensito il capitolo precedente:
- narcyssa malfoy
- Boa Hancock
Naturalmente ringrazio anche coloro che l'hanno semplicemente letto e spero che faranno lo stesso con questo capitolo.
Grazie a tutti e...alla prossima domenica!
  
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