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Autore: DioMagoPrescelto99    18/01/2015    3 recensioni
Salve popolo di EFP
Questa è una fanfiction che da tempo pensavo di pubblicare. La storia parla dei nostri amati Big Four in Panem, nel periodo dopo la rivolta dei ribelli e della Ghiandaia Imitatrice. Quest'ultima però non uccise la Coin con la freccia lasciandola vivere e attuare i suoi piani ...
Dal primo capitolo:
"Per quanto la rivolta, a parer di Jack, abbia diminuito l’egocentrismo e la futilità, gli Hunger Games sarebbero dovuti cessare per sempre, ma ancora una volta quest’anno eccoli che si ripresentavano sotto il nuovo nome di CAPITOL GAMES. Una volta i partecipanti di questi giochi erano due tributi, uno maschio e uno femmina, per ciascun distretto che va dal primo al dodicesimo. Ora invece la Coin aveva cambiato questa regola, facendo partecipare non più tributi dei distretti, ma cittadini di Capitol City."
Spero vi piaccia *^*
Genere: Angst, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 4.


I
L SOLE FRA I TRIBUTI


 
Rapunzel
 
Mentre Hiccup leggeva il foglio dei dodici distretti, Rapunzel era sicura di scegliere il 10, gli animali erano sempre stati la sua passione ed in più quello era uno dei distretti più tranquilli che conosceva, perciò avrebbe tanto voluto vivere lì. Stranamente però uscendo da quella stanza e dirigendosi alle conche dei dodici distretti aveva afferrato il pezzetto di legno, il simbolo del distretto 7.  Camminò raggiungendo la sedia accanto a Merida e ferma e rigida si sedette aspettando che gli altri tributi scegliessero il distretto che più desideravano. Cercava di capire il perché avesse scelto il 7 invece del 10 ma ancora non trovava un motivo. Pensando guardava gli altri tributi infilare mani in conche e afferrare o poggiare i vari simboli di diversi distretti. Jack e  Hiccup vagavano indecisi sul scegliere un distretto adatto a loro o buono a procurare cibo o aiuti nell’arena. Elsa la ragazza del dipartimento 1 scelse senza pensarci il distretto 1. Una ragazza del dipartimento 2 chiamata Testa Bruta aveva scelto lo stesso distretto di Punzie, perciò i pezzetti di legno erano finiti. Dopo aver scelto, anche Hiccup e Jack arrivarono vicino le due ragazze del loro stesso dipartimento e si sedettero a fianco a loro. Appena tutti i tributi finirono di scegliere il proprio distretto e tutti finalmente erano seduti, entrarono i vari mentori a scortarli al loro piano dove avrebbero creato i vestiti che avrebbero indossato il giorno dopo. Arrivò Gale e nel breve tempo di qualche minuto erano nell’ascensore di quel palazzo, tutti e quattro da soli. Gale non li seguì, lui doveva soggiornare insieme agli altri mentori. Anche se Rapunzel credeva che il loro mentore non poteva salire con loro perché la Coin voleva che fossero i tributi da soli a creare i propri vestiti, senza aiuti da parte di nessuno. Le venne il buffo pensiero di Gale che cuciva o faceva a maglia i vestiti per tutti e quattro, facendole venire così su una risata, ma che ricacciò dentro cancellandosi dalla mente questo strano pensiero. Perciò tutti e quattro soli salirono al sesto piano dove avrebbero soggiornato solo una notte.
Arrivati al loro piano si ritrovarono in una stanza enorme dove oggetti di arredamento erano pochi e quasi insignificanti. Il minimo indispensabile per soggiornare una notte. Al centro dell’enorme stanza vi era un tanto grande tavolo con cinque sedie ai suoi lati. Sul soffitto un lampadario grande abbastanza da illuminare tutta la stanza senza una quantità di luce eccessiva. Sul lato destro vi erano quattro porte, probabilmente le camere dove avrebbero dormito, di legno di mogano con maniglie color oro. Sul lato sinistro, invece, vi erano lunghe file di vestiti maschili e femminili di colori sgargianti, semplici e anche misti formando un vero e proprio arcobaleno di abbigliamento. 
-    Quelli sono di sicuro i vari vestiti fra cui dobbiamo scegliere quello che indosseremo e poi modificarlo a nostro piacimento - , espose Hiccup avviandosi verso la fila di vestiti maschili.
-    Quale distretto avete scelto?! - , domandò Jack andando incontro all’amico,
-    Io il distretto 12, carbone - , Merida mostrò a tutti il pezzo di carbone che aveva in tasca, perché aveva scelto proprio il dodici?! Forse perché era il distretto di Katnisss? Oppure per altri motivi? Rapunzel non riusciva ancora a capire a fondo la scelta della sua amica. Ma del resto non riusciva neanche a comprendere la sua.
-    Io il 5, energia - , mostrò a tutti un piccolo pezzetto di ghiaccio a forma di fiocco di neve,
-    Come fa a non sciogliersi? - ,
-    Sinceramente non lo so, sarà una delle nuove invenzioni - , 
-    Io invece ho scelto il distretto 3, la tecnologia e come sapete io sono bravo in questo. Mentre tu Punzie? - , la fissò con un sorriso sul viso. Il distretto che Hiccup aveva scelto era di sicuro quello che più gli apparteneva,
-    Io il distretto 7, legname e carta - , tirò fuori dalla tasca il legnetto simbolo del distretto che aveva scelto. 
-    Scegliamo i vestiti allora! - ,e con questo iniziarono a scegliere.
Rapunzel subito si fiondò alla ricerca di un vestito adatto al distretto 7 e con cui avrebbe potuto fare modifiche sorprendenti. Vi erano vestiti rosa con paillettes fucsia. Un vestito arancione orribile anche agli occhi. Poi trovò un vestito scurissimo nero pece come … come … il CARBONE! 
-    Merida, questo è il vestito per te! - , lo mostrò alla rossa. Scollature non troppo evidenti, vestito scuro e non sgargiante e del colore del carbone, più perfetto di così per lei.
-    Mmmh … sì, può andare! - , esclamò afferrandolo e iniziando a scrutarlo per immaginare cosa aggiungere oppure cosa modificare.
-    Io invece prendo questo! È azzurro con sfumature di bianco, è simile al ghiaccio perciò credo che possa andare bene dato il fiocco di neve - , disse l’albino mostrandolo a tutti unito al suo grande sorriso. Gli altri tre l’osservarono e annuirono in consenso.
La preoccupazione e la tensione degli ultimi giorni aveva sovrastato tutti i pensieri di Rapunzel. Ma ogni volte che vedeva Jack non poteva fare a meno di pensare a lui. Qualsiasi cosa facesse la tirava su di morale. Le dava come una via di fuga mentale da tutte le preoccupazioni e le tensioni, permettendole di evadere da situazioni tristi. E tutto questo solo con un sorriso. Aveva sempre pensato di provare qualcosa per l’albino, ma anche se adesso si fosse dichiarata non sarebbe servito a niente. Sarebbero andati nell’arena entrambi e nel migliore dei casi solo uno dei due avrebbe potuto salvarsi.
-    Io prendo questo! - , Rapunzel tirò fuori un vestito rosa con sottili linee simili a incisioni che tanto sembravano come le cortecce degli alberi. Il rosa era sempre stato il suo colore preferito perciò meglio di così non poteva andare. 
-    Io invece questo nero e marrone qui! - , il moro del gruppo mostrò ai suoi amici un vestito molto particolare. Con spalline nere dai simboli, che Rapunzel non riusciva a decifrare, rossi. La parte superiore del vestito era dello stesso colore del vestito di Merida, quella inferiore marrone scuro. Rapunzel non riusciva bene a capire cosa centrasse quel vestito col distretto 3 e il simbolo della Memoria Ram, ma se Hiccup l’aveva scelto significava che era quello giusto.
-    Bene ora mettiamoci al lavoro! - , esclamò Hiccup alla fine.
-    Ma io non so proprio che cosa fare - , confessò Merida portando una mano dietro la nuca e iniziandosela a grattare in modo insicuro.
-    Beh se volete, agli effetti speciali ci penso io! - . Alla parola effetti speciali di Hiccup, Rapunzel non volle neanche chiedere quali fossero. Ma era sicura che quel che stava pensando il suo amico, sarebbe stato qualcosa di geniale.
-    Mentre io posso fare modifiche ai vari vestiti! - , si propose la biondina. In qualche modo voleva aiutare. Non avrebbe mai lasciato tutto il lavoro ad Hiccup. – voi andate pure a riposare! - . Come se fosse un ordine Merida e Jack posarono i vestiti sul tavolo ed entrarono in due delle quattro stanze.
-    Bene da dove cominciamo?! - .
Si divisero i compiti. Rapunzel faceva ritocchi per migliorare o aggiustare i vari vestiti. Una volta modificati li passava ad Hiccup che aggiungeva i suoi effetti specili, di cui Rapunzel non aveva ancora capito molto. Aveva già aggiustato il vestito di Jack secondo le indicazioni di Hiccup perciò ora era il turno di quello di Merida. Lo osservò. Era un vestito unico, lungo dal collo scollato fino alla gonna che copriva tutte le gambe. La parte superiore era più che bella. Quella inferiore non sembrava appropriata, Rapunzel perciò afferrò delle forbici e la tagliò completamente lasciando solo la parte di sopra ormai somigliante ad una maglietta. Hiccup era troppo impegnato ad effettuare le modifiche al vestito bianco di Jack per poter badare al lungo pezzo di vestito tagliato, quindi non disse niente quasi non curandosene. La biondina si allontanò dalla scrivania e ricominciò a curiosare tra i vestiti per trovare un lungo pantalone nero pece. In meno di un minuto era già tornata alla scrivania con il pantalone attillato in mano. Vi ci aggiunse poi una stretta cintura marrone scura, perfettamente confondibile con il vestito, attaccandola alla maglietta che sarebbe arrivata alla rossa fin sotto le tasche del pantalone. Prese il vestito e lo posò sulla parte di scrivania di Hiccup. Siccome il moro aveva deciso di non far fare modifiche al suo vestito, Rapunzel passò subito al proprio. Lo scrutò. Era semplice, ad eccezione di quei lineamenti sembranti a cortecce, e rosa candido. Decise di rendere più note le spalline e di afferrare un piccolo filo dorato sul tavolo e di cucirlo all’altezza del petto come fosse una cerniera. Finirono anche qui i ritocchi, perciò lo posò sul tavolo del moro.
-    Punzie, hai qualche idea su che effetti posso dare al tuo vestito? Non so perché ma il distretto 7 non mi ispira molto. - , si grattò la nuca. La biondina scosse la testa non sapendo proprio cosa proporre.
-    Credevo sapessi tu … - .
-    Non ti preoccupare, mi verrà in mente qualcosa! - . Rapunzel non rispose. Decise di andare nella sua camera. Aprì la porta e la trovò molto simile alla stanza del treno. Soffitto abbastanza alto. Lampadario multi luci. Bagno interno. Finestra all’aperto. 
Sistematasi per bene sul letto, iniziò ad immaginare come sarebbe stato nell’arena. Lei con i suoi amici, trascinata come un peso. Criticata per i suoi lunghissimi capelli che mettevano a rischio il nascondiglio e la loro sicurezza. La seta e la fame che l’assalivano. Il suo corpo traballante. Il suo essere un peso per tutti. Sarebbe di certo stata la prima vittima dei giochi. Smise di pensarci cacciando via le lacrima. Si alzò dal letto e prese una sedia posizionandola davanti la finestra. Una volta seduta si mise ad ammirare il cielo. Una vasta distesa azzurra i cui colori si univano all’arancione, rosso e giallo del sole ormai giunto quasi al tramonto. Il Sole, quella grande massa luminosa. Sola nell’immensità del cielo. Ma brillante e calda. Lei stessa poteva paragonarsi al sole. Era sempre stata solare, felice, gioiosa e altruista ovunque lei andava. I suoi capelli potevano sembrare i raggi del sole, raggi del sole che vi era in lei. Raggi di positività e di gioia. Raggi benefici e curativi. Lei era come il sole. Luminosa e solare nonostante le varie avversità che le si presentavano davanti. Un piccolo sole presente sulla terra. Le venne l’idea. Subito uscì dalla stanza e corse da Hiccup a dirle ciò che aveva pensato.

-    Sicuro che vuoi restare tutta la notte a lavorare a questo?! - , le domandò, provando un piccolo senso di colpa. 
-    Si, devo finire il mio vestito e il tuo! Perciò vai pure a dormire. - , fece uno dei suoi soliti sorriso rassicuranti e ritornò immerso nel suo lavoro.
L’idea che aveva avuto aveva eccitato e acceso un barlume di sfida negli occhi di Hiccup. Le era così tanto piaciuta che aveva abbandonato il lavoro che stava facendo al suo vestito.
La bionda tornò in camera. Era notte ormai. Il sole era calato e l’oscurità trionfava nel cielo. Le stelle erano l’unica compagnia della luna. Ma almeno lei aveva compagnia al contrario del sole. Si tolse il vestito rimanendo solo in biancheria intima e una volta sdraiata nel letto venne completamente travolta dal sonno.
La mattina dopo venne subito. Corse in bagno e si diede una sciacquata veloce per poter vedere il lavoro di Hiccup. Messo qualcosa addosso uscì dalla stanza ritrovandosi davanti un Hiccup addormentato. Era tardi e la sfilata sarebbe cominciata in meno di un’ora. Un po’ le dispiaceva svegliare il suo migliore amico. Aveva un viso così beato mentre dormiva. Ma doveva svegliarlo. Non fece in tempo a toccarlo che Merida entrò bruscamente nella stanza gridando:
-    SIAMO IN RITARDO! - , facendo così sobbalzare il povero moro addormentato sulla scrivania. Rapunzel poteva notare le occhiaie sotto gli occhi di Hiccup. Le linee della notte passata a modificare tutti i vestiti. 
-    Hiccup mi scuso per lei per averti svegliato bruscamente. È tardi dobbiamo prepararci. - .
-    Rapunzel, ho cambiato un po’ la tua idea sul vestito. Sono riuscito a trovare questa crema da farti mettere sui capelli. Credimi sarà molto meglio - , le fece un occhiolino e non poté proprio dirgli di no. Il moro si alzò dalla scrivania e iniziò a spalmare la crema sui capelli di Rapunzel. La ragazza non capiva bene a cosa servisse, ma si fidava ciecamente di Hiccup perciò lo  lasciò fare.
-    Ho anche dovuto cambiare gli altri vestiti. - .
Tutti indossarono i vestiti ormai modificati e scesero al piano terra pronti per la sfilata. Nell’attesa in ascensore. Rapunzel osservò bene i suoi tre amici vestiti in quel modo. Li trovava davvero fantastici e stupendi.
Raggiunsero in fretta il piano terra dove Gale li stava aspettando per scortarli in un camion.
-    Dove ci portano? - , gli domandò Jack.
-    Dove farete la sfilata. Bei vestiti! Vi stanno proprio bene. - . Il resto del viaggio lo passarono in silenzio. Rapunzel si mise ad osservare il distretto 13 in superficie. Durante la prima rivoluzione, questo era stato completamente distrutto in superficie. Ma adesso si era ripreso più che bene. Case in tutto il territorio dalla periferia al centro. Sicuramente non erano neppure paragonabili alla vecchia Capitol City e alla sua vecchia bellezza. Ma vi si avvicinava molto. 
Il camion li portò direttamente dentro una grossa struttura e una volta entrati in essa, scesero dal mezzo di trasporto. Nella stanza gigantesca vi erano ben 6 carri trainati da 4 cavalli ciascuno. Gale si avvicinò ad uno di essi avvisandoli che quello sarebbe stato il carro che avrebbero usato loro durante la sfilata. Tutti i cavalli di tutti i carri erano disposti secondo un determinato ordine di colore: nero, bianco, nero, bianco. Il loro mentore si allontanò qualche secondo da loro per parlare con mentori di altri tributi.
-    Allora ragazzi. I vostri vestiti appena premerò questo pulsante e non appena saranno esposti alla luce solare attiveranno i vostri effetti speciali! - , Hiccup fece un occhiolino a tutti, rassicurandoli.
-    Bene saliamo! - , annunciò Jack vedendo anche gli altri tributi prepararsi sui carri.
-    Ragazzi spero che abbiate fatto un buon lavoro con i vostri vestiti. Potreste ottenere sponsor dal 13 se li colpite - , disse Gale tornato dai suoi tributi.
-    Pronti? - . E in men che non si dica erano già sui carri spostati da quei cavalli.
Essendo del dipartimento 6, loro erano l’ultimo carro. Tutti gli altri tributi erano già fuori dalla struttura, diretti verso il centro della città. Verso i cittadini del 13. Verso l’aperto. Verso il centro d’addestramento.
Rapunzel era tutta tesa. Voleva scoprire se le modifiche di Hiccup sarebbero piaciute o per lo meno sarebbero funzionate. Non vedeva l’ora di uscire e mostrarsi al pubblico.
Hiccup tastò il bottone premendolo. Gli effetti erano stati attivati ora dovevano solo essere esposti al sole. L’uscita era vicina e la luce iniziava ad illuminare i loro cavalli. In pochi secondi erano all’aperto a guardare la folla della nuova capitale acclamarli. I vestiti degli altri tributi erano normali, i loro spettacolari invece. Tutti i cittadini li fissavano. Rapunzel riuscì a ridere estasiata. Fissò i grandi schermi in alto vicino il palazzo centrale e si guardò. Merida aveva il vestito in fiamme, come carboni messi sul fuoco. Dalle spalline di Jack fuoriuscivano tanti fiocchi di neve bianca come i suoi stessi capelli. Hiccup indossava il suo vestito particolare che emanava tante scariche di pura elettricità. E infine lei. Il vestito era normale, rosa e senza alcun effetto speciale. La parte modificata di lei erano i suoi capelli. Brillavano con la stessa potenza del sole. Brillava di luce pura. Aveva scelto il distretto 7 perché per la vita delle piante e degli alberi il sole era fondamentale. Il sole era fondamentale per qualsiasi cosa. Il sole e Rapunzel non erano poi così tanto differenti. Lei era il sole fra i tributi.

 

N.A.: HOLAA!! Come va? Eccovi qui il quarto capitolo della mia cosuccia :). Come sapete questo è il POV di Rapunzel *^*. Spero vi sia piaciuto anche se non è molto lungo :)
Il prossimo capitolo sarà il POV di Jack dove i nostri amati quattro andranno nel centro d'addestramento *-*
Non ho molto da dire oggi, anche perchè il mio computer ogni tanto va in crisi ancora, quindi spero che non lo faccia anche mentre pubblico.
Ho notato che dal primo capitolo le recensioni sono diminuite di molto ... cosa è successo? Non vi piace la storia? Faccio troppi errori? Non vi piace il mio modo di scrivere? Se volete scrivetemi anche recensioni negative :) così posso migliorare dai miei errori :)
Quindi aspetto recensioni per sapere se la storia piace e/o se faccio errori :)
Alla prossima ...
DMP
 
  
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