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Autore: istinto della luna    18/01/2015    2 recensioni
Dal testo:
Hermione Granger era imbarazzata.
Sì, molto imbarazzata.
Stava uscendo dall'aula di Trasfigurazione con le gambe tremanti e le gote arrossate.
Non ci poteva credere.
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Imbarazzata per cosa vi chiederete...
Beh, basta leggere!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Gli aiuti dall'esterno non sempre sono graditi

<< Fred, dovresti dirle la verità prima che lasciamo la scuola. >>
<< Quale verità? >> chiese Fred cercando di sembrare sorpreso.
<< Fred, ti rendi conto che la parte del "non capisco cosa stai dicendo" non ti riesce per niente? >>
Il ragazzo sospirò: << Forse hai ragione, devo smetterla di fingere. Allora, che vuoi sapere? >>
George ghignò e si avvicinò al gemello. << Da quando? >>
Fred ruotò il viso: non gli piaceva parlare di quelle cose, soprattutto se era lui la vittima.
<< Dall'inizio dell'anno. Le ho... fatto un regalo. >>
George spalancò la bocca, incurante della possibilità che potessero entrargli le mosche: << Sul serio? >>
Fred annuì e si sdraiò sul letto.
<< E dimmi, che cos'era? >>
Fred sbuffò: << George, basta. Ho parlato a sufficienza. >>
Il gemello, fintamente offeso, contrattaccò: << Vorrà dire che non ti dirò mai la MIA di verità. >>
<< Piace anche a te? >> chiese l'altro sbigottito.
George lo guardò di traverso: << No grazie. Te la cedo volentieri Freddie! >>
Dopo un ulteriore sbuffo da parte di Fred, proseguì con la tortura: << Andiamo, non ti è sembrata strana quella scommessa con me? Quella sul fatto che ero convinto che Hermione avrebbe violato almeno una regola? >>
<< Si, lo è stato George. Ci sono rimasto male quando ho scoperto che Hermione ti aveva appoggiato. Sappi che me la pagherai. >>
George alzò gli occhi al cielo: << Su, non fare il melodrammatico. Comunque sappi che l'ho fatto per te, dovresti ringraziarmi. >>
<< Per aver perso ad una scommessa? >>
<< Per avervi fatto aprire gli occhi, amico. >>
Fred si girò a pancia in giù: << Grazie dell'aiuto George, allora. >> Fred aveva risposto sarcasticamente e non aveva voglia di continuare il discorso.
George comprese a pieno che era arrivata l'ora di smetterla e decise di passare a discorsi molto più interessanti: << Allora, sei pronto per domani? >>
Fred si tirò su di scatto. Un ghignò tagliava il viso da parte a parte.
<< Puoi scommetterci! Anche se daremo fondo a tutte le scorte. >>
George annuì, continuando a sorridere: << Beh, non preoccuparti, ci rifaremo! >>
<< Questo è certo George! Ora ho sonno. Buonanotte. >>
<< Buonanotte Fred. >> George si avvicinò al proprio letto, ma non riuscì a trattenersi e cominciò a canticchiare: << E così il nostro gemellino si è dato da fare...  con un prefettino niente male! >>
Non solo Fred gli tirò un cuscino in piena faccia, ma non gli parlò fino alla mattina seguente.

*
 
Da quando Silente non ricopriva più la carica di preside, era stato sostituito dalla stessa Umbridge che tutti, quella mattina, guardavano con odio, mentre era seduta in mezzo al resto dei professori, anch'essi altamente seccati per la sua presenza.
Fred e George videro Harry Ron e Hermione osservare delusi e rassegnati la propria clessidra perdere un'importante manciata di rubini, a causa di Malfoy. 
Si avvicinarono desiderosi di raccontare che cosa avrebbero fatto quella stessa mattina.
<< Ve ne siete accorti, allora. Comunque siamo qui per un motivo più importante >> annunciò Fred con un sorriso.
<< Ovvero? >> domandò Hermione scettica.
<< Beh, ora che Silente non c'è più... >>
<< ... vogliamo creare dello scompiglio. >>
<< No! Non vi farete espellere per questo! >> disse Hermione indicando la pila di rubini.
<< Non ti preoccupare, non ci espelleranno per quello. Almeno per ora. >>
<< CHE COSA? >>
Hermione non sembrava capire le loro intenzioni e continuava ad agitare le braccia senza contegno. Era convinta del fatto che non avrebbero mai dovuto buttare all'aria il loro ultimo anno per una vecchia megera che cercava di dettare le regole.
<< Siete arrivati fino a questo punto, perché mollare? Avete i MAGO quest'anno. >>
Fred si avvicinò alla ragazza che ora si sentiva attraversare da una strana scossa, la stessa scossa che aveva avvertito nel passaggio segreto: << Vedi, a noi non interessa finire l'anno. Abbiamo già tutto quello che ci serve per decollare e i MAGO sono l'ultimo dei nostri pensieri. >>
<< Comunque - George richiamò anche l'attenzione di Harry e Ron - se fossi in voi non mi farei trovare in giro all'ora di pranzo. Non so se mi spiego. >> concluse ammiccando.
I tre annuirono e si separarono dai due gemelli. Hermione continuò a guardarli lasciare il corridoio, ancora non poteva credere alle proprie emozioni.

 *

Come da copione Fred e George misero in atto il loro piano: per tutto il giorno il castello fu assalito dai più vari fuochi forsennati che si fossero mai visti. La Umbridge era su tutte le furie e correva in tutte le direzioni per domare la confusione, senza minimamente riuscirci.
Quella sera i gemelli furono accolti da eroi dai propri compagni e cominciarono a prendere ordinazioni su quali fuochi avrebbero voluto comprare.
Hermione si fece largo tra la folla e disse: << Non me lo aspettavo, complimenti. Bei fuochi. >>
<< Grazie >> risposero all'unisono prima di essere sommersi dalla baraonda.
Hermione si allontanò ridendo tra sé e sé e si sedette su una poltroncina al margine della Sala Comune. Il suo sguardo era ancora puntato sui gemelli, su uno in particolare. Ormai aveva capito che, ogni volta che le si avvicinava Fred, la scossa all'interno del suo corpo l'attraversava automaticamente. Ancora non riusciva a crederci che avesse un debole per il gemello. Lo vedeva ridere e urlare a George di aiutarlo. Sorrise anche lei e non poté fare a meno di arrossire quando si accorse che lui la stava guardando. Le fece un occhiolino e tornò a prendere ordinazioni.
<< Se ne sono accorti tutti ormai. >>
Hermione si girò di scatto e fissò il nuovo arrivato o meglio arrivata.
<< Ginny, non so di cosa tu stia parlando. >>
La ragazza dalla rossa chioma le si sedette da parte e continuò: << Beh, da come lo guardi, posso capire perché Pix ha messo in giro quella voce. >>
Hermione si sentì le guance roventi e cercò di non guardare l'amica: << Ho già detto ciò che penso su quella filastrocca Ginny... e non mi smuovo da lì. >>
<< In realtà hai solo detto ciò che vorresti pensare, ma tu sai meglio di me che ciò che pensi è esattamente il contrario. >>
Hermione sbuffò, proprio come Fred la notte precedente. << Ok, se ti dico la verità, prometti di non rivelare nulla a nessuno? >>
<< Certo per chi mi hai preso? >>
<< Allora... ecco... beh, c-credo che si, mi piaccia un po'. >>
Ginny esultò silenziosamente: aveva compiuto il proprio compito, ovvero farla confessare. Alzò lo sguardo e intercettò quello malandrino di George, entrambi annuirono e continuarono da dove si erano interrotti.
<< Come hai scoperto che ti piace Fred? >>
Fred, si era lui... ma Ginny come faceva a saperlo? Infondo, poco prima, quando l'aveva sorpresa ad osservarli erano ancora insieme.
Hermione alzò un sopracciglio: << Aspetta un attimo: perché hai subito pensato che mi piacesse Fred? No, non dirmi che... >> Senza terminare la frase si alzò di scatto.
<< Ginny, ti sei messa d'accordo con George. Io... ecco perché! Tutte le sue frecciatine, la scommessa... è tutta opera vostra! >>
Ginny non riusciva a capire se la ragazza fosse contenta o meno. Aveva uno sguardo indecifrabile, ma le soffiavano le orecchie. Decise di accertarsi che non se la fosse presa: << Non sei arrabbiata, vero? >>
Hermione la guardò negli occhi. Per una frazione di secondo Ginny si sentì un groppo in gola e la voglia di resettare la conversazione per rimediare al suo errore. Non avrebbe dovuto procedere così velocemente.
<< Ginny, voi mi avete, in qualche modo, guidato verso Fred. Se non mi aveste obbligato io non... non mi sarebbe mai piaciuto! Non posso crederci, Ginny! >>
Hermione cominciò ad attraversare la Sala a grandi falciate senza curarsi delle lacrime che stavano cominciando a scendere. Ginny la seguì velocemente e l'afferrò per un braccio.
<< Noi non ti abbiamo inculcato proprio un bel niente! Per Merlino, ti abbiamo solo aperto gli occhi! Accetta quello che provi e BASTA! >>
Soltanto quando si furono zittite capirono che qualcosa non andava. La stanza sembrava troppo silenziosa.
Si girarono velocemente verso il resto della Sala che, come immaginavano, le stava osservando. Ginny guardò George e cercò di fargli capire di fare qualcosa, mentre Hermione abbassò lo sguardo, in cerca di qualche via d'uscita.
Ginny si allontanò da Hermione e urlò: << Bene, ragazzi potete tornare alle vostre faccende. Qui è tutto a posto! >>
George la raggiunse e annunciò: << Non c'è nulla da vedere, via da qui. >>
Allontanò i ragazzi e diede una pacca sulla spalla a Ginny.
Fred voleva capire che cosa stava succedendo. Si mosse verso Hermione, ma fu intercettato da George che cercò di farlo allontanare. << Non è il momento >> sussurrò, per poi annunciare a gran voce: << Bene! Chi di voi voleva le Detonazioni Deluxe? Fanno venti galeoni. >>
La ragazza rimase ferma a guardare il resto dei Grifondoro che si allontanava da lei. Tutti l'avevano fissata avidamente e aveva potuto giurare che qualcuno di loro avesse intonato ancora una volta quella stupidissima filastrocca.
<< Hermione, mi dispiace. >> Ginny tornò vicino all'amica.
Hermione si riprese: << Non fa niente, forse hai ragione, devo accettare quello che mi sta succedendo. >> Senza guardarla in volto si allontanò e corse nel proprio dormitorio.


Angolo Autrice:
Ciao a tutti!
Stranamente ho deciso che avrei aggiornato a distanza di pochissimi giorni. 
Spero che le peripezie che si susseguono non siano troppo "strascicanti", ma che siano adeguate per la storia. In realtà questa storia è stata conclusa molto tempo fa, si tratta solo di postarla e sistemarla leggermente.
In questo capitolo i sentimenti di Hermione sono stati messi a nudo sia dalla protagonista che da Ginny, la quale insieme a George, ha progettato di farle sputare il rospo. 
Vi do solo un piccolo indizio circa lo svolgersi del prossimo capitolo. Ci sarà una SVOLTA, in cui ci saranno anche momenti comici.
Ringrazio ancora una volta tutte le persone che hanno preso in simpatia questa storia inserendola nelle seguite, preferite e ricordate.
Un ringraziamento speciale a Notteinfinita, che fino ad ora ha sempre recensito ogni mio capitolo.
Ovviamente ringrazio chiunque legga!
Spero he anche questo capitolo sia degno di nota.
A presto!
Martina
PS: Mi sono resa conto che forse questo capitolo è più corto rispetto agli altri. Non preoccupatevi perché gli altri sono più lunghi.

 
   
 
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