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Autore: _Dayana_    18/01/2015    1 recensioni
Sono passati 5 anni a New York… sull’Olimpo 2.000
ed il regno reclama un sovrano.
Cosa accadrebbe se a decidere le sorti dell’universo fossero 8 adolescenti?
4 ragazze, diverse tra loro, saranno l’unica salvezza per l’umanità,
un incontro ravvicinato con un meteorite nella notte si San Lorenzo e la formazione di poteri straordinari cambieranno per sempre la loro vita.
E ancora…
4 custodi con un passato misterioso e antico, una profezia e la minaccia di una guerra che vedrà coinvolti mutanti, umani e divinità.
Tradimenti, inganni, luoghi misteriosi, creature mistiche e triangoli amorosi saranno alla base di questa avventura…
Solo leggendo potrete scoprire la verità!.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Capitolo 2 : Girls
“ Ring-Ring-Ring”

“Ma dove cavolo è? Maledetta sveglia! Suona troppo presto!-

Una mano sbucò da sotto strati e strati coperte tastando il piano d’appoggio del comodino vicino al’letto, nel vano tentativo di trovare la sveglia che ormai suonava impazzita.
Finalmente la mano della ragazza trovò un oggetto familiare, invece di schiacciare il bottoncino per far tacere “quel’aggeggio infernale” come da lei soprannominata, la gettò a terra.


“ Così va molto meglio!”
Non ebbe neppure il tempo di cantar vittoria  quando ecco suo fratello cominciare a sbraitare nel tentativo di svegliare la sorella


“ Dayana! Muoviti porca miseria! Non vorrai arrivare in ritardo ancora?”


Finalmente le coperte si mossero lentamente e ne sbucò fuori un mucchio di capelli, se così potevano definirsi quel groviglio nero, e due enormi occhioni ramati ancora impasticciati dal sonno


“ Sono sveglia! È sabato! Non può lasciarmi a casa? No!”


Con molta calma si vestì e raggiunse il fratello in cucina.

“Ngiorno” disse sedendosi di peso sulla sedia
“Alla buon ora! Day”
“Meglio tardi che mai! Ma aspetta… Day? Che razza di soprannome è?”
“Carino no?”
“Devo rispondere?”
Il fratello fece finta di non aver ascoltato e mise davanti al naso della sorella un piatto con quello che doveva essere stata una frittata


“Che roba è?”
“Perché?”
“È carbonizzata!”
“Non è colpa mia! Sei tu che non ti sei svegliata presto”
Con una forchetta alzò la sua colazione e la osservò con disgusto
“Io non la mangio questa… cosa…”
“Fa come vuoi! Vorrà dire più cibo per me!”


Detto questo il fratello prese la frittata bruciacchiata e iniziò a trangugiarla a grandi morsi
“Io vado, farò colazione da Murakami con le altre… ah a proposito.. lo sai che le tue urla sono da oscar? Potresti andar a fare i provini per l’esorcista!”
“Come sei simpatica!”
“Vero!? È un dono di natura”


Diede un piccolo bacio a stampo sulla guancia del fratello ed uscì


“Ci vediamo dopo Casey”
“Non prendere la mia moto!”
Troppo tardi, dalla strada si sentivano già i rombi del motore


:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
 
 “ Murakami, scusa, posso ordinare?”
“Certamente Esther-San, cosa prendi?”
“ Allora, tre cappuccini, un caffè lungo, una brioche con Nutella e un'altra con marmellata, una pastina al cioccolato e un pezzettino di crostata alla ciliegia”


Murakami guardò la ragazza basito


“Che c’è?” chiese senza capire
“ Se mangerai tutta quella roba scoppierai bambina mia”
 Esther arrossì violentemente
“Ma no, non hai capito, ho ordinato anche per le mie amiche”
“Capisco”
Murakami si diresse in cucina lasciando Esther da sola
La ragazza guardò il suo riflesso sulla finestra che dava sulla strada: era una ragazzina molto magrolina, con lunghi capelli castani e occhi verdi, sulle guance aveva un po’ di lentiggini che lei odiava ma che le conferivano un aspetto sbarazzino.  Si soffermò poi sulla foresta di grattacieli che era solita a NewYork, il cielo era grigio e annunciava pioggia.
Poco dopo il cellulare cominciò a squillare


“Si?”
“Esther, sei già da Muakami?”
“Si, perché?”
“Io e mia sorella saremo un po’ in ritardo”
“Ciao, Esther! Hai ordinato la pastina al cioccolato?”
“Si, Annie, di a tua sorella di sbrigarsi!”
“ Ok capo”


Annie riattaccò.


Quasi immediatamente la porta del piccolo ristorante/Bar si aprì facendo tintinnare dei tubicini di ferro che scontrandosi tra loro emettevano un rumorino divertente


“Non-Ci-Credo!”
“Buongiorno anche a te Esther!”
“Questa me la devo scrivere! Tu che arrivi puntuale non è una cosa da tutti i giorni”
“Merito di mio fratello”


Esther sorrise guardando fuori


“Tutto bene?”
“Si certo!”
“Esther ti conosco! Che succede?”
“Ah! Il fatto è che tra un mese finisce la scuola, e tra due c’è la notte di San Lorenzo! E nessuno mi ha ancora chiesto di andarci insieme”
“Eh, hai voglia! Mancano ancora tre mesi!”
“Non importa! Mesi o giorni il punto è che a nessuno passerebbe in mente di invitarmi!
 
Dayana si alzò dal tavolo e si inginocchiò davanti all’amica prendendole la mano, imitando la voce di un ragazzo
“Bellissima Esther, mi farebbe l’onore di venire con me alla notte di San Lorenzo?”


Esther rise a crepapelle e in quel momento entrarono Alexis, una ragazza dai cappelli biondi e occhi azzurri come il mare e Annie, anche lei capelli biondi e occhi azzurri più chiari della sorella.
Vedendo la scena si guardarono.


“Dobbiamo lasciarvi sole?”
“Ragazze! No! Io stavo scherzando! Dai sedetevi”
La colazione arrivo poco più tardi, Annie rimase circa un quarto d’ora ad ammirare la sua pastina al cioccolato

“Che c’è non ti piace?”
“Oh no Esther, solo che la devo gustare anche con la vista”
“Si…ook”
“Dannazione Annie mangia quella pastina altrimenti te la mangio io”
“Fidati ne è capace sorellina”
“Sta lontana dalla mia pastina Dayana!”


Risero tutto e quattro all’unisono
Finita la colazione le quattro si avviarono a scuola


“ Hei ragazze? Sapete una cosa?” chiese Alexis
“Cosa?” Rispose Esther
“Noi siamo come i tre moschettieri!”
“Che dici?”
“Pensaci Dayana. Siamo troppo unite! Uno per tutti e tutti per uno!”
“Hei e io allora?” chiese Annie sentendosi esclusa
“Te puoi essere il cane” rispose la sorella
“Dai, basta ora, piuttosto qualcuno ha studiato per la verifica?”
“Ovvio che si!”
“Aspettate verifica? C’era una verifica?”
“Dayana, sei sempre la solita!”
 
 
Una giornata come tante probabilmente. Chi poteva pensare che quelle quattro ragazze fossero l’unica salvezza per il mondo?
E chi poteva pensare che proprio in quel’istante due figure le stavano osservando?
A volte il destino gioca brutti scherzi.


“Capo, le abbiamo trovate”
“Eccellente”
   
 
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