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Autore: pandina    19/01/2015    3 recensioni
"La felicità è fatta di un niente che, nell'attimo in cui lo godiamo, ci sembra tutto"
Pensieri, sguardi, desideri di Colin e Jennifer, prendendo spunto dalle foto sul set, delle puntate 4x12 e 4x13
Questa è un'opera di fantasia, nata da una mente altamente disagiata.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Jennifer Morrison
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perfetto, ci mancava la caldaia rotta!

L'indomani avrebbe dovuto chiamare il tecnico.

Intanto si sarebbe accontentato di una doccia fredda, cosa che fra l'altro gli avrebbe fatto un gran bene!

Cristo Santo! Ma perchè diavolo il solo pensare di andare a prendere Jen a casa sua, fare un breve tragitto con lei, parlarle al buio di un abitacolo, doveva metterlo in quello stato?

Nemmeno fosse stato un liceale!

Aveva appena finito di asciugarsi quando sentì suonare il cellulare .

Dove lo aveva lasciato?

Buttò per aria la trapunta del letto e finalmente sbucò fuori, andando a rotolare sul pavimento.

Lo raccolse e vide sullo schermo illuminato il volto sorridente di sua moglie.

“Hey ciao! Scusami ero sotto la doccia!” la salutò

Dall'altro capo si senti un breve sospiro.

“Ciao! No scusami tu. Avevo voglia di sentirti.”

Colin chiuse gli occhi e sorrise sedendosi sul letto.

“Perdonami, non ti ho chiamata in tutto il giorno,ma il ritorno è sempre un mezzo trauma! Ti riversano addosso tutto e arrivi a sera senza nemmeno accorgertene. Tutto bene? State bene?” La lontananza a volte era davvero difficile da affrontare.

“Sì certo , tranquillo. E lì come va? “ La voce di Helen sembrava così lontana...

“Bene. Gli altri sono in forma. Abbiamo iniziato a girare subito, così da metterci avanti prima di Natale. Adesso mi vesto e vado da Josh, mi ha invitato da loro per una pizza, così, per non farmi stare solo”

“E ci vai solo tu...?” Una innocente, strana domanda.

Colin ne rimase sorpreso e restò un momento titubante.

“Sì” rispose “una semplice pizza, giusto per passare il tempo.”

Continuarono a conversare per un po'e quando la salutò le mandò un bacio attraverso l'apparecchio che lei ricambiò.

Gettò il cellulare sul letto e si passò una mano sul volto

“Stronzo!”

Si disse ad alta voce

Non capiva il perchè di quella bugia.

Perchè aveva sentito il bisogno di non farle sapere che anche Jennifer sarebbe stata presente alla cena?

Perchè!

Forse non si aspettava che Helen gli chiedesse se andasse da solo.

Tra di loro non era cambiato nulla, o quasi.

Solo di tanto in tanto era come se aleggiasse una sorta di tensione.

Soprattutto, aveva constatato, quando parlava di Jennifer, sia che si trattasse del set , di interviste o altro.

Forse era lui, che inconsciamente faceva trapelare qualcosa, o semplicemente , sua moglie lo conosceva troppo bene.

Guardò l'orologio, se non si fosse sbrigato non sarebbe mai arrivato in tempo .

Indossò una maglietta, vi mise sopra una camicia e infilò i jeans.

Prese le chiavi, il portafogli e scese verso il garage seminterrato.

Non impiegò molto a raggiungere l'indirizzo dove risiedeva Jennifer e le mandò un messaggio per avvisarla del suo arrivo.

Guardò in altro verso il palazzo e vide la luce del suo appartamento spegnersi.

Poco dopo eccola lì che apriva la portiera, portandosi dietro un leggero profumo di sapone.

Colin si prese qualche istante per osservarla.

Completamente struccata, i capelli raccolti in un improbabile chignon, che somigliava più ad una cipolla. Indossava un giaccone ,sopra semplici pantaloni da tuta neri. Una ragazza normalissima.

Eppure , c'era qualcosa in lei che lo attirava .

Il suo sorriso appena salita in auto, quel modo di gesticolare, i suoi occhi che sembravano riuscissero a vedere dentro di lui.

Jen gli piaceva.

Non solo fisicamente.

Era qualcosa che andava oltre.

Con lei era tranquillo, spensierato, perdeva la timidezza e diventava a volte anche provocatore, adorava stuzzicarla e vederne le reazioni.

Con lei era felice.

E tutto questo lo mandava in tilt, nel vero senso del termine!

Si avviarono verso l'appartamento degli amici, parlando di tutto e di niente.

Poi all'improvviso Jen gli chiese di fermarsi.

“Faremo tardi!” Si lamentò lui.

“Non ci metterò molto,te lo assicuro!” Si tolse la cintura e si scaraventò fuori dall'auto come una furia.

Colin accostò , guardando con stupore dove lei fosse entrata.

Un negozio di giocattoli!

La vide dalla vetrina parlottare con il commesso ,poi sparirono entrambi, per tornare poco dopo, con un sacchetto. Lei pagò, uscì e tornò nell' auto.

Si sedette con un sorriso soddisfatto stampato in viso.

“Bene ! Ah sono proprio contenta!”Disse sfregandosi le mani.

Colin rimise in moto.

“Si può sapere cos'hai preso da renderti così euforica?” Chiese incuriosito.

Jennifer lo guardò con un sorrisetto , aprì il sacchetto e ne tirò fuori uno di quei giochini per bambini,uno di quelli in tessuto ecologico che vanno messi in bocca quando iniziano a spuntare i dentini.

Aveva il corpo fatto ad anello e in cima la simpatica faccia dell'asinello amico di Winnie the Poo. Era carinissimo.

“Carino vero? Lo avevo visto prima di andare in vacanza e mi era piaciuto tantissimo! Avevo paura che non ne avessero più , invece eccolo qui!” Se lo guardava tutta soddisfatta.

Colin si mise a ridere.

“Sì è carino! Credo che a Ollie piacerà! Sempre che tu non te lo voglia tenere, visto come lo guardi!” ironizzò

Lei gli diede una gomitata

“Certo che lo darò ad Ollie! Per me ho fatto tenere da parte quello di Tigro!” E scoppiarono a ridere.

Oddio era splendida!

Vederla eccitata per un giocattolo, e ridere così di gusto, sembrava una ragazzina.

Per cui lui aveva preso una enorme, colossale, sbandata!

CAZZO!

Quella consapevolezza, lo colpì così improvvisamente che quasi non si accorse di essere arrivato a destinazione e frenò all'improvviso, facendo sbalzare in avanti la sua passeggera.

“Accidenti Col!” Disse lei appoggiandosi con forza al cruscotto

“Scusami ero sovrapensiero e mi stava sfuggendo la casa” Cosa poteva dirle?!

 

La serata scorreva tranquillamente.

Ollie adorò il suo nuovo giocattolo e se lo mise immediatamente in bocca per inaugurarlo.

Mangiarono pizza e bevvero birra.

Parlarono di Once, delle nuove arrivate e di coloro che sarebbero giunti da lì a poco.

“Adam mi ha detto che tornerà Eion!” disse Ginni.

“Eion! Davvero? Non lo sapevo!” Squittì Jen mentre addentava l'ennesimo pezzo di pizza.

Sembrava davvero contenta di quel ritorno, pensò Colin

“Ma da quando? Non ho letto nel copione un suo intervento?” chiese.

“Non ho capito bene da quale puntata, a dire la verità Adam mi ha parlato di lui come interazione nei flashBack. Non so con chi di noi reciterà” Disse Ginnifer mettendo il piccolo oramai addormentato nel passeggino reclinato.

“Mi piacerebbe girare qualche scena con lui” ammise candidamente Jen

“Ci siamo trovati sempre molto bene insieme”

“Sì certo, soprattutto dopo quel turbolento giro in moto!” Rincarò Josh

“Ancora ti vedo con la faccia sconvolta che scendi dal sellino” E rise

Colin seguì le battute tra i due con attenzione.

La ragazza rideva imbarazzata.

“Non ero proprio sconvolta, solo un po' ehm... stordita” disse bevendo un sorso di birra.

L'irlandese s'incuriosì

“Perchè stordita Morrison? Che avevi combinato?”

Lei si mise sulla difensiva

“Io nulla! Con Eion dovemmo girare una scena sulla moto. Tutto a posto . Allo stop della ripresa, lui non si fermò, ma accelerò facendo tutto il tratto di strada del centro città a velocità folle, per poi tornare indietro più velocemente di prima! Quando scesi ti giuro che pensavo che lo stomaco mi fosse salito fino al cervello! Ho rischiato di vomitargli addosso!” La sua faccia era tutta un programma.

“Certo avevi lo stesso colore verde di Zelina! Il poverino si pentì così tanto che ti chiese scusa in ginocchio. E ricordo anche che ti invitò a pranzo il giorno dopo! Che dolce !” La frase di Ginny arrivò dritta al cervello di Colin.

Rise insieme agli altri, ma dentro di lui sentiva uno strano senso di inquietudine.

Aveva visto l'intesa di Jennifer ed Eion .

E vedere come lei sperasse di girare con lui, lo rese particolarmente nervoso, no di più, si sentiva irritato.

Ma per che cosa questa irritazione?

Per la possibilità di vederla interagire, magari intimamente, con qualcuno che non fosse lui?

Sì!

E non capì se fu quello il motivo che lo spinse a confessare qualcosa di cui pochissimi erano a conoscenza

“Ragazzi l'ultima settimana prima di Natale, non credo ci vedremo spesso... Sarò impegnato in un video...” e lasciò la frase in sospeso.

I tre si voltarono verso di lui guardandolo stupiti.

“Hai inciso una canzone!” La voce e il sorriso di di Jennifer sembravano genuinamente felici.

Lui scosse la testa.

“No, magari! Ho ricevuto una proposta da Christina Perri . Interpreterò , con lei un video di una delle sue ultime canzoni. Mi ha spiegato che è stata ispirata dalla storia di Hook ed Emma... “ e volse lo sguardo verso la sua compagna di lavoro, la quale lo fissava, con la bocca socchiusa.

“La Perri scrive delle canzoni d'amore molto dolci” Sospirò Ginni “Se la storia di Hook ed Emma l'ha ispirata sarà bellissima! Non vedo l'ora di vederlo! Complimenti Colin!” E lo abbracciò.

Anche Josh gli diede una pacca sulla spalla e prese un'altra birra per brindare all'evento.

Colin volse lo sguardo verso Jennifer, che era diventata improvvisamente seria.

“Ispirata ad Hook ed Emma eh?Però se ha chiamato SOLO te, forse era più ispirata al tuo personaggio...” La voce della ragazza aveva una nota sarcastica e leggermente tagliente.

Lui fece una smorfia e alzò il sopracciglio.

“In realtà il video non tratta di Hook, ma comunque l'idea iniziale partiva da lì”

Si sentiva imbarazzato e allo stesso tempo piacevolmente colpito da come lei aveva preso la cosa, sembrava infastidita.

E questo lo fece sorridere.

“Bene Col che dici di andare, domani mattina io e Josh saremo prestissimo in giro per boschi. Ah ragazzi! Domani non mandatemi a quel paese ma vi dovrò fotografare tutti!”

Sembrava tornata la Jennifer di inizio serata.

“E perchè ?” Chiesero i due uomini in coro.

“Perchè domani termineranno i miei 101 sorrisi che avevo dato il via con i fans su Twitter. 101 giorni di foto! E domani ,centounesimo giorno, vorrei immortalare 101 immagini dal set. Ne saranno entusiasti!!!” Battè le mani. Sembrava una bambina.

Colin la fissava, non una bambina, ma una meravigliosa donna!

Dio quanto gli piaceva!

Se solo...

“Andiamo?” Chiese lei

E lui venne riscosso da quello scomodo pensiero.

In auto, Jennifer sembrava quasi addormentarsi, così Colin accese la radio, a volume basso per non disturbarla.

“E questa canzone di cui girerai il video, sarebbe possibile sentirla in anteprima o è tutto un segreto?” Lui sobbalzò non aspettandosi di sentirla parlare.

Aveva ancora il viso girato verso il finestrino, come se non volesse guardarlo.

“Ho il cd...La vuoi sentire?” Chiese piano.

La ragazza si voltò .Nel buio non riusciva a vederle bene gli occhi, ma sorrideva.

“Sì mi piacerebbe” Anche lei parlava sottovoce, quasi ci fosse qualcuno ad ascoltarli.

Così mise il cd

“Si chiama The Words”

E nel buio dell'abitacolo, illuminato solo dalle intermittenti luci dei lampioni , si diffusero le dolci note della canzone.

Parlava di un amore difficile

Della difficoltà di ammettere di essere innamorati, di lasciarsi andare, della paura che un amore può provocare.

Le parole si mescolavano al ritmo del cuore di entrambi, ai loro respiri.

“Ha ragione, potrebbe essere la canzone adatta alla nostra...alla storia di Emma e Killian. E' bellissima”

Jennifer continuava ad avere un tono basso, era quasi sprofondata nel sedile ed era girata verso di lui.

Colin fermò l'auto al rosso di un semaforo e la guardò

Aveva gli occhi chiusi e sembrava seguire la musica muovendo appena la testa.

In quel momento l'unica cosa che avrebbe voluto fare era chinarsi su di lei e baciarla.

Perdersi tra le sue labbra che seguivano mute, le parole della canzone.

Verde

Riavviò , sgommando leggermente.

Era in una sorta di stato confusionale.

Le parole di The Word lo stavano mettendo in una condizione di stordimento e la presenza di Jennifer accanto a lui , non faceva che accentuare quella sensazione.

La musica finì in prossimità dell'appartamento della ragazza.

Spense la macchina mentre le note finali si disperdevano nel silenzio.

Jennifer aprì gli occhi e lo guardò

...Ti prometto che la verità non può farci del male adesso, perciò lascia che le parole scivolino dalla tua bocca .”

Stava sussurrando un brano del ritornello, senza staccare lo sguardo dal suo.

Poi si rialzò lentamente dal sedile.

Colin allungò una mano per metterle dietro alle orecchie una ciocca sfuggita all'assurdo chignon, e lasciò le dita scivolare sulla pelle liscia della sua guancia.

Jen serrò nuovamente le palpebre e si appoggiò al suo palmo.

“Jen.” La voce di lui risultava strana persino alle sue orecchie.

Lei allora riaprì gli occhi giusto in tempo per vederlo avvicinarsi a lei.

E si ritrasse.

Appoggiò una mano sul suo torace

“La verità non ci farà male, ma potrebbe farne ad altri. E stavolta Col, non avremmo nemmeno la scusa di aver bevuto troppo.”

Sapeva bene a cosa si riferiva.

Al loro bacio di alcuni mesi prima, messo in un angolo e catalogato come post sbronza.

Ma entrambi erano consapevoli che non era così.

E faceva male.

Dannatamente male.

Lui annuì e si rimise a sedere guardando fuori e stringendo il volante.

Jennifer non si muoveva , lo stava ancora fissando.

Poi un soffio

“Sarà un video dolcissimo, pieno di amore e tu sarai bravissimo. Anche se potrei esserne un po' gelosa”

Colin si voltò di scatto e la vide sorridere

“Hook è solo di Emma e si sa Emma non cede volentieri ciò che definisce suo”

Aprì la portiera e scese.

“Grazie della bella serata! A domani!”

Il ragazzo si sporse verso la portiera

“Buonanotte Morrison” e le strizzò l'occhio.

Lei, stava per chiudere quando riaprì nuovamente la portiera e mise la testa nell'auto

“E preparati perchè domani ti farò un vero e proprio servizio fotografico, per somma gioia della tue fans!” E con un sorriso chiuse e si incamminò verso il cancello della palazzina.

Un ultimo saluto poi la vide sparire all'interno del portone.

Mise in moto e si avviò verso casa.

Tirò via il cd e riaccese la radio.

E ripensò all'attimo prima

Pochi, brevi, intensi istanti in cui lui e Jennifer avevano condiviso loro stessi.

Sfiorandosi appena, senza quasi parlare, si erano come messi a nudo.

Entrambi erano consapevoli di provare dell'attrazione l'uno verso l'altro.

Ma non solo.

Una semplice attrazione,avrebbe voluto dire provare desiderio di fare l'amore con una persona, non che Colin non fosse eccitato all'idea , anzi, ma non si trattava SOLO di questo.

Ciò che sentiva , al di sopra di tutto, era un istinto di protezione verso di lei.

Voleva vedere Jennifer felice.

Non voleva più che nei suoi occhi vi fosse tristezza e malinconia.

Non sapeva come, in che modo, ma si ripromise che il suo compito, da quel momento, sarebbe stato farla sorridere.

Ma non sarebbe stato semplice, per tanti, troppi motivi.

E forse nemmeno privo di conseguenze.

E avrebbe anche ingoiato il rospo di vederla recitare a fianco di altri.

Sospirò soddisfatto e schiacciando il piede sull'acceleratore si avviò a casa, nel buio della fredda notte canadese.

 

Ciao a tutti!!

Ecco finalmente il terzo capitolo e scusate il ritrdo.

Durante la lettura capirete che l'ispirazione mi è venuta con le foto Twittate da Jennifer nell'ultimo giorno dei #101smiles e dalle ultime immagini dei Bts, girate a Steveston.

Ringrazio di cuore Cristina (CSlover) per l'aiuto nella traduzione di The Word

Grazie davvero a tutti per i commenti e le visite che sono davvero numerose.

Un abbraccio

Gra

 

  
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