Per la prima volta, da tempo immemorabile, si risveglia sorridente, positivo. Come se una calma buona abbia scacciato, senza un'apparente motivo, la negatività delle ultime settimane.
Forse è stato il sognare Davide.
Forse l'incontro con Leo.
Forse la chiacchierata che ha avuto con suo padre - un confronto schietto e sincero- mentre tornavano a casa.
Forse è stata la combinazione azzeccata di tutte le cose insieme ma Vale, finalmente, si risente il ragazzo forte e coraggioso pronto ad affrontare la vita e a non sfuggirla più.
Mentre resta a letto qualche minuto in più per svegliarsi completamente, anziché recriminare pensa a cose belle delle quali credeva di non avere più desiderio.
Magari potrà telefonare a qualcuno dei "vecchi" amici, chiedere come stanno, tastare il terreno e sapere se hanno voglia davvero di rivederlo.
E poi gli è tornata voglia, una voglia matta, di andare al mare anche per starsene, semplicemente, seduto sulla battigia.
L'odore fragrante dei cornetti alla marmellata appena scaldati al microonde stuzzica il suo appetito e lo convince ad alzarsi. Spinge la carrozzina fin nel vano della cucina appena in tempo per assistere ad una scena insolita: suo padre, con annesso grembiule annodato, che prepara la colazione. Per lui.
"Potrei sempre scattarti una foto e inviarla a tutti quelli con cui lavori per convincerli che sei più abile come cuoco che a concludere affari!"
Sentire quel tono canzonatorio, una frase che suo figlio non si concedeva da tanto, stupisce e rende felice Marco. Tuttavia non vuole mettere a disagio il ragazzo.
"Sei troppo onesto per ricattarmi, Vale!"
Stando al gioco, Vale prende il cellulare che aveva in tasca e inizia a cercare l'applicazione per le foto.
"Tu dici?"
"Va bene, va bene forse ti ho sottovalutato! Posso corromperti con un delizioso cornetto acquistato in panetteria e che il sottoscritto ha riscaldato a regola d'arte?"
"Beh se mi lusinghi a questo modo, mi vedo costretto a cedere!"
Sorride e di slancio, suo padre si avvicina, gli si accoccola accanto e gli fa una carezza sulla guancia.
" È bello rivederti così!"
Il momento intenso è stemperato dal suono del campanello. Marco esita un attimo, indeciso se aprire, incerto a come reagirà Vale se alla porta dovesse presentarsi un estraneo al quale rivelare il suo handicap.
Il ragazzo pare accorgersi di quell'incertezza.
"Vai tranquillo papà! Sarà sicuramente la mamma: passava a riprendermi questa mattina!"
"Magari la inviteremo a fare colazione con noi!"
Marco gli strizza l'occhio complice e poi, dimentico di osservare dallo spioncino, apre di colpo e una donna elegante, curvosa, giovane e scic gli salta al collo.
"Sorpresa amore mio! Sono tornata prima dal mio viaggio a Londra e ho pensato di farti un'improvvisata. Potremmo coccolarci a giornata."
Marco resta immobile come una statua di sale, timoroso nel voltarsi e scorgere la reazione di suo figlio.
"Virginia non adesso. Non sono solo!"
Dice più imbarazzato che mai. La giovane donna spia oltre le spalle dell'uomo e i suoi occhi curiosi incrociano quelli allibiti di Vale.