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Autore: _Giuls17_    20/01/2015    0 recensioni
E' il compleanno di Clary, ma tutto ciò che noi conosciamo tramite City of Bones, verrà sovvertito dall'arrivo di Valentine Morgenstern a casa di lei, proponendole una dolce e allettante proposta: conoscere il Mondo Invisibile, conoscere suo fratello, conoscere se stessa.
Cosa deciderà di fare Clary? Proseguire sulla retta via o deragliare assieme al padre?
C2: Lei mi ha mentito per tutta la mia vita, non mi ha mai raccontato la verità, né su mio padre né su mio fratello.
C3:Clary, tu sei mia sorella e io non ti posso solo volere bene, a modo mio io ti amo...
C10:-Clarissa!- Jonathan si girò e urlò il nome verso il lago, come se lei potesse sentirla e solo allora Jace decise di agire e con la spada colpì quel punto sulla schiena
C12: Si girò di lato ed osservò il suo Marchio del parabatai sbiadito, proprio vicino all’orecchio.
C14:-Io…Ho paura, c’è questo rumore, c’è qualcosa dentro la mia testa.-
C18:-Eri morta? Clary come hai potuto tenermelo nascosto ! E tu Jace, che hai da dire?- *
La verità è che mi manchi.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood, Jonathan, Valentine Morgenstern
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Scomparsa
 
Jace era seduto sul pavimento della palestra dell’Istituto da quasi due ore, ma non si era allenato, era rimasto immobile, non riuscendo ancora a credere a quello era successo.
Due settimane prima lui, Clary e Simon avevano sconfitto Lilith, avevano annullato l’influenza demoniaca sulla ragazza ed aveva detto per la prima volta ti amo.
Clary era la ragazza giusta, lo aveva capito fin dal principio e sapeva che in un modo o nell’altro erano destinati a conoscersi, che si appartenevano.
Però poi l’aveva lasciata sola con il corpo morto di suo fratello per attendere il Conclave, promettendole di tornare entro cinque minuti, alla fine erano stati un po’ di più, ma quando era tornato all’attico dell’albergo in costruzione non aveva trovato Clarissa, e neanche il corpo di Jonathan.
Erano scomparsi.
Da quel giorno il Conclave non aveva smesso per un secondo di riunirsi, di cercarli e lui era stato tagliato fuori da tutto.
Strinse le mani a pugno, sarebbe stato compito suo cercare Clary, in fondo la conosceva bene e credeva di conoscere anche Jonathan, ma come per la ragazza, il Conclave doveva valutare la sua condotta.
Da quel giorno, per tutte le due settimane, non era riuscito a scacciare il macigno che si era formato sopra il cuore: la sua scomparsa lo aveva distrutto.
 
Non so neanche cosa credere: è stata rapita? O è andata via di sua spontanea volontà e Jonathan è davvero vivo?
 
Quelle domande lo avevano accompagnato durante le notti insonni, nei suoi incubi peggiori, nei momenti di solitudine.
Scosse la testa ed osservò tutte le armi disponibili, l’allenamento non lo aveva calmato, neanche gli scontri col suo parabatai avevano placato la sua anima moribonda ed in fondo sapeva che solo lei lo avrebbe potuto fare.
 
-Jace.-
Alzò il viso ed osservare Alec avvicinarsi a lui, lo sguardo leggermente cupo.
-Cosa succede?- chiese a bruciapelo, poteva sentire tutto quello che provava, era quello il loro legame.
-Il Conclave ha finalmente chiuso le delibere su te e Clarissa.-
-Che hanno detto?-
-Sei scagionato, il tuo comportamento non è stato reputato illecito, il problema è lei… E Jonathan.-
-Che intendi?- si mise all’in piedi, come se potesse cambiare qualcosa.
-Loro… Hanno smesso di cercarli, non hanno trovato nessuna traccia e proprio per questo motivo la delegazione mandata da Idris torna a casa.-
-Li abbandonano?!-
-Per loro le difese sono più importanti di due Morgenstern fuggitivi.-
-Io non ci credo!- sbottò, diede un calcio al muro e lo vide incrinarsi di poco.
Avrebbe voluto spaccare tutto e ridurre tutto in polvere.
-Dobbiamo andare da Magnus.-
-Perché?- chiese senza guardarlo.
-Ci vuole parlare, è importante.-
-Bene, perché anche io ho qualcosa da dirvi.-
Jace senza aggiungere altro imboccò la strada di uscita ed Alec gli corse dietro, sperando che non facesse qualche cazzata nel tragitto.
 
***
 
Magnus quel giorno aveva cambiato l’arredamento della casa scegliendo il design giapponese, che lo aveva sempre affascinato, posò il the sul tavolo e osservò i suoi ospiti.
Aveva chiesto anche a Jordan e Maia di presenziare, avevano bisogno di alleati in quella guerra e sapeva di non potersi fidare del Conclave.
-Bene, vi ho voluto vedere qui per discutere del caso di Clarissa.-
-Hanno deciso di non continuare le ricerche.- disse subito Jace.
-Prima voglio parlarvi di quella runa che tu hai intaccato quel giorno.-
-No prima ancora parliamo di quello che mi ha detto Lilith.- aggiunse Simon, guardando Jace direttamente negli occhi.
-Cosa?- chiese lo stregone.
-Jace devono saperlo, perché solo questo spiega la runa, solo questo spiega ciò che è successo a Clary.-
-Jace?- la voce di Izzy occupò la stanza e finalmente il ragazzo alzò gli occhi dal tavolo.
 
-Il giorno della battaglia ad Idris, Clary è scappata per raggiungere suo padre, per fermarlo.-
-Sappiamo come finisce…- cercò di dire Alec.
-No, non lo sapete, perché abbiamo mentito.
Quella sera, io ho lottato contro Jonathan, fino a ferirlo ma poco prima… Prima che lo colpissi gli dissi che loro padre avrebbe ucciso Clary, in fondo sapevo cosa sarebbe successo, Jonathan si era voltato verso il Lago Lyn, verso di lei, per salvarla, perché neanche lui si fidava di Valentine ed io l’ho ucciso.
Sono corso da lei, ma quando stavo per arrivare Valentine l’ha uccisa, ha usato sua figlia come tributo per Raziel.-
-Ha… Ucciso Clary.- sussurrò Isabelle.
-Sì, ma lei era riuscita a cambiare le rune del cerchio: ha questo potere. Crea rune, come quella dell’alleanza, e stato Raziel ad uccidere Valentine, e mi ha chiesto a me, Jace Herondale, cosa volessi da lui, avrei potuto chiedere qualsiasi cosa, ma io volevo lei, non so spiegarvi perché, ma sapevo di non potercela fare senza di lei.
Ed è tornata, in vita.-
-Herondale? Raziel? Credo che dobbiamo mettere ordine nella confusione.-
-Mi ha chiamato usando il mio vero nome, io… Aveva ragione Valentine a dire che non ero figlio di Wayland, aveva ragione a dire che mi aveva cresciuto, ma io non sono un Morgenstern, sono un Herondale.-
-Perché non hai parlato con l’Inquisitrice, Imogen, è ancora all’Istituto.-
-Cosa avrei detto? Quando la mia ragazza è morta, Raziel mi ha confessato di essere tuo nipote? Non potevo tradire il nostro segreto, e poi è così importante sapere dei miei genitori? Sono cresciuto bene senza di loro.- commentò, appoggiando la schiena alla sedia.
-Una vita per una vita.- sussurrò Magnus.
-La stessa cosa che ha detto Lilith.- rispose Simon.
 
-Quando Raziel ha riportato la sua anima qua, ha portato il Bene di nuovo sulla terra ma Jonathan Cristopher è il Male, questo ha autorizzato Lilith a richiedere che lui tornasse, ha usato Clary come contrappeso, l’ha incatenata a una runa, perché sapeva che nonostante l’affetto che provava per il fratello non avrebbe mai permesso che lui tornasse.-
-Ed adesso sono spariti, tutti e due.- disse Jordan.
-Sì, e non riesco a trovarli.-
-Potrei avere io un’idea.-
-Jace? E quale?- chiese Simon.
-La sera agli Ironworks una fata mi ha avvicinato dandomi questo.- uscì il campanellino che aveva attaccato al collo con una collana, e lo pose sul tavolo, -La Regina mi ha fatto un regalo e credo che sia arrivato il momento di riscuotere.-
-Non puoi fidarti della Regina.-
-Magnus ma mi hai visto? Non resisterà al mio fascino e farò di tutto, se lei può aiutarmi pagherò qualsiasi prezzo per Clary, non mi importa.-
-Bene, allora andiamo.-
-No vampiro, vado solo.-
-Tu credi che ti lasceremo andare, così? Noi siamo con te.- disse Alec, tranquillamente.
-Veniamo anche noi.- osservò Maia.
-Io non vengono fagiolino, tra me e la Regina non scorre buon sangue.-
-Allora ci vediamo dopo.- rispose tranquillamente Jace, alzandosi, era arrivato il momento di agire.
 
***
 
La notte li aveva aiutati a muoversi per la città senza molte difficoltà, se qualcuno del Conclave li avesse beccati, non sarebbe stato facile da spiegare, soprattutto per tutti i Nascosti che si portavano dietro.
Jace entrò a Park Avenue ed osservò il parco, c’era già stato con Clary quella sera che aveva chiesto il permesso per uscire: era stata la prima volta che si era sentito così vicino a lei da quando erano tornati da Idris.
Adesso capiva che tutti i suoi atteggiamenti scostanti erano dovuti alla runa, all’influenza di Lilith, se lo avesse capito prima, avrebbe fatto di tutto per evitarle quel dolore.
-Adesso?- chiese Simon, che gli si era avvicinato vicino alle sponde del Lago.
-Li chiamiamo.- disse, estraendo il campanellino, -Se qualcuno c’ha ripensato è libero di andarsene.-
-Quanto la fai lunga, amico, forza.- commentò Jordan, mettendosi le mani in tasca.
-Bene, tutti d’accordo.- senza aggiungere altro mosse brevemente il campanellino e sentì il suono riempire l’aria ed improvvisamente tutto si mosse.
 
Atterrò sbattendo con la spalla sulla fredda terra, non era mai entrato in una Corte e si sarebbe ripromesso di non farlo una seconda volta.
Si mise in piedi e porse una mano ad Alec per aiutarlo, Simon stava facendo la stessa con Izzy mentre i lupi già si guardavano intorno.
-Bè… Posticino accogliente.- commentò Maia.
-Da che lato?-
-Siete arrivati.-
Si voltarono verso un Cavaliere della Corte Seelie e rimasero in attesa, nonostante non fosse una missione pericolosa, Jace si era portato dietro qualche arma e la sfiorò con la mano.
-La Regina vi sta aspettando, seguitemi.-
Jace guardò i suoi compagni e senza farselo ripetere una seconda volta lo seguì per i vari corridoi, finché non si ritrovarono in un ampia sala, adornata in modo splendido, ed al centro la Regina sedeva immersa nei vari cuscini.
 
-Lieta di conoscervi Nephilim, Diurno, Figli della Luna.- la Regina spostò il suo sguardo su Jace, -Herondale, non avevi detto di non volere niente da me?-
Jace non si stupì più di tanto che la Regina conoscesse il suo nome, era una creatura forte, potente, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per conoscere la verità che lei stessa non era propensa a dare.
-Le cose cambiano.- sussurrò, facendo un passo avanti.
-Come possono cambiare?-
-Voglio trovare Clarissa Morgenstern.-
-Oh la figlia di Valentine, perché?-
-Il Conclave ha interrotto le ricerche, nonostante loro vogliano Jonathan, ma io cerco lei, Clary.
E tu sai più di quello che vuoi far trapelare o non mi avresti fatto avere il campanello prima dello scontro con Lilith.-
-Forse si.-
-Usate sempre il “forse” per non dire la verità.- sussurrò Iz, da dietro di lui.
-Forse sì.-
 
Lo Shadowhunters chiuse le mani a pugno, in quel momento avrebbe picchiato anche la Regina della Corte Seelie se non avesse smesso con quel giochetto assurdo, ma non poteva, doveva usarla, doveva trovare Clary prima che il Conclave decidesse di riaprire le ricerche ma solo su Jonathan, prima che fosse troppo tardi.
-Farò qualsiasi cosa.-
-Lo so, per lei sei disposta a pagare il prezzo più alto che esista, sia in inferno che in paradiso.-
Jace annuì, sapendo che quelle parole erano molte simile a quelle del Demone Superiore, gli si accapponò la pelle per un momento a quel pensiero.
-Ci sono degli anelli, appartenevano a mio padre e riaverli per me sarebbe molto importante… Si trovano all’Istituto.-
-Vuoi che rubiamo per te?- chiese Alec, scioccato.
-Non è rubare se li consegnate al legittimo proprietario.-
-E quando li avremo presi, troverai Clary per noi?- domandò Simon.
-Vi assisterò nelle ricerche.-
-Eppure il Conclave ti aveva interrogato.- disse Isabelle, come se parlasse fra se e se.
-Non mi hanno saputo porre le giuste domande. Tornate con gli anelli e ne riparleremo.-
 
-Lo facciamo per Clary?-
Jace era certo della sua decisione, avrebbe fatto di tutto per lei: anche scalato le montagne e combattuto contro un esercito di Demoni Superiori.
L’amava e per la prima volta sapeva che l’amore non era distruzione, che il suo amore non lo avrebbe distrutto ma dato la forza di combattere, ogni giorno.
-Sì certo.-
-Vi aspetto.- sussurrò la Regina mentre i suoi ospiti venivano condotti fuori dalla Corte Seelie.




Sclero personale: Benneeeeeee, ed eccomi qui :)
Con questo capitolo si apre la parte inerente a Città delle Anime Perdute, ancora la nostra clary non è entrata in scena ma a breve le cose cambierrano! Jace per il momenti sta facendo di tutto per trovarla, sa che appena le barriere di Alicante verrano ripristinante, il conclave vorrà la morte di Jonathan, anche se volesse dire uccidere Clarissa.
Il piano è semplice, ma tutto ovviamente non andrà per il verso giusto :D
Ci vediamo venerdi e grazie sempre per tutto quello che fate, ogni capitolo è dedicato a tutti voi, che mi accompagnate in questo viaggio :D

 
   
 
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