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Autore: Lalla_xx    20/01/2015    0 recensioni
Sta per iniziare l'ultimo anno di liceo. Hope e Jessie sono disperate. Piantate in asso dai rispettivi ragazzi non hanno nemmeno il coraggio di entrare a scuola. Non sanno che dietro l'angolo ci sono due nuovi iscritti che potrebbero cambiare la loro vita. Harry e Liam le incontrano, le trovano simpatiche, accettano di trasformarle in ragazze cool, e di far ingelosire gli ex, in cambio di qualche lezione di matematica. Le cose, all'inizio, vanno bene. Poi arriva un imprevisto...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Me ne stavo al calduccio accartocciata nelle coperte ed ero sicura che sul mio viso era stampato un sorriso un po' ebete proprio come quello con cui mi ero addormentata appena poche ore prima.
Il ricordo della serata passata con Harry non mi aveva lasciato un attimo da quando c'eravamo salutati alle cinque del mattino con un tenerissimo bacio sotto la porta di casa.
Harry aveva insistito per accompagnarmi fin dentro il palazzo ed aveva aspettato che richiudessi la porta prima di andare via.
Stavo cercando disperatamente di riaddormentarmi quando iniziai a sentire dei rumori per le scale. Provai ad ignorarli e non aprii gli occhi per evitare di svegliarmi del tutto.

"Tirati su bella addormentata, è l'una!"

ARGH! Sentii la voce di Faith che mi svegliava, come sempre, dolcemente ma la ignorai illudendomi che si sarebbe arresa.

"Hope, devo andare a prendere un secchio d'acqua gelata?"

Continuavo a non muovermi.

"Okay, allora me ne vado. Vuol dire che non vuoi vedere quello che qualcuno ti ha lasciato fuori la porta"

Buttai le coperte per aria e scattai in piedi in un secondo netto precipitandomi fuori la porta della mia camera.

"Cosa? Quando? Dov'è?" cominciavo a temere che fosse solo un altro trucco di Faith per farmi alzare.

"Ma che fai, dormi? Te l'ho detto, fuori la porta!"

Volai giù per le scale senza le pantofole rischiando di scivolare sul pavimento dell'ingresso. Spalancai la porta trovandomi davanti un enorme palloncino a forma di cuore, intrecciato ad altri due a forma di H. Questa volta non c'era dubbio: era per me!
Li afferrai e li tirai in casa guardandoli con occhi sognanti. Faith mi aveva raggiunta e aveva avuto il buon gusto di non fare commenti anche se mi guardava sghignazzando.

"Uh uh... c'è anche un biglietto!" esclamò avvicinandosi.

Temendo che volesse leggerlo, lo localizzai velocemente e lo aprii.

Buongiorno principessa!
Vengo a prenderti alle 13.30, ho una sorpesa
per te!
Kisses


"Ah, passa alle 13.30? Cioè esattamente tra ventisette minuti? Farai in tempo ad indossare le tue pantofole per accoglierlo come si deve?" mi canzonò Faith, sbirciando da dietro le mie spalle.

"Sai che mi occorre anche meno tempo per prepararmi" le risposi camminando lentamente per non darle la soddisfazione di ammettere che aveva ragione.

Appena uscii dal suo campo visivo, partii a razzo. Quando Harry bussò al citofono, mi stavo infilando la seconda scarpa: ero prontissima e puntuale.
Scesi le scale e mi ritrovai avvolta in un suo abbraccio che ricambiai con slancio.

"L'abbigliamento mi sembra perfetto per il nostro primo pic-nic" commentò sorridendo.

Avevo scelto un look casual e i jeans da cui non mi separavo mai.

"Pic-nic?" replicai allegramente "E dove?"

"Seguimi e vedrai" ribattè con aria misteriosa.

Durante il tragitto in moto, mi sentivo felice come una bambina. Immersa nei miei pensieri estatici, lo sentii dire: "Quando andiamo in moto mi abbracci solo se c'è Jordan nei paraggi?" 'mostrando' di ricordare bene la volta in cui mi ero serrata a lui per far ingelosire il mio ex.

Lo abbracciai con così tanto trasporto che, quasi quasi, perdevamo equilibrio sulla moto. Appoggiai la testa sulle sue spalle e lo sentii ridere. Ero in paradiso.
Il posto scelto per il nostro pic-nic era il suo luogo del cuore: il laghetto di Saint James Park. Harry aveva pensato a tutto: dalla classica tovaglietta a quadri allo spumante ghiacciato servito in due flutes di cristallo, oltre a sandwich di pollo e deliziosi biscotti al cioccolato.

"Ho preparato tutto io!" disse con orgoglio.

"Non ci credo" risposi pensando alla mia incapacità nell'arte culinaria.

"Credici, principessa" mi rassicurò con convinzione "prima di pensare di diventare un cantante, lavoravo in un panificio"

Lo guardai con accresciuta ammirazione ma non potei fare a meno di esclamare: "Ma se ci siamo salutati poco più di otto ore fa, quando hai preparato tutte queste delizie?"

"Diciamo che quando sono felice, mi passa il sonno"

"Anche io sono felice" La risposta mi spiazzò perchè anche io mi sentivo al culmine della felicità ma continuavo ad essere un autentico ghiro.

"Facciamo una gara" mi propose poi "cinque noccioline a testa, vediamo chi riesce a fare più centri nella propria bocca lanciandole in aria"

Si, perfetto. Al quarto tiro, quando già Harry vinceva 3 a 1, una mia nocciolina, da me lanciata improvvidamente, gli si conficcò dritta nella narice sinistra. Lo vidi annaspare e poi chinarsi verso il basso e iniziare a tossire, riuscendo, così, a liberarsi del fastidioso intruso.

"Harry tutto bene?" chiesi preoccupatissima.

"Si ma non è ammesso fare fuori l'avversario per vincere" disse ridendo "ti va di fare un giro in barca?" aggiunse.

"Certo" risposi con entusiasmo.

Un attimo dopo mi ritrovai seduta in una barchetta gialla a contemplare la natura, il bosco, le ochette...
In verità, per quanto mi sforzassi di volgere lo sguardo intorno, i miei occhi continuavano a cadere su un solo punto: i pettorali di Harry che intravedevo al di sotto della maglietta che aderiva alla sua pelle ad ogni colpo di remo. Beh, qualche volta mi distraevo anche, quando mi fermavo ad osservare i bicipiti torniti e le spalle rotonde. Ero veramente in estasi. Harry, come sempre, si accorse dei miei pensieri perchè subito mi prese in giro dolcemente.

"Mi stai mangiando con gli occhi, anche io vorrei mangiarti ma non mi sembra il posto adatto. Se continui così, però, mollo i remi e ti salto addosso"

Arrossii violentemente e risposi subito piccata: "Ma cosa dici? Stavo soltanto guardando quel cuore che hai tatuato sul braccio sinistro"

"Quando l'ho fatto, mi sono ripromesso che l'avrei completato con il nome del mio primo vero grande amore." Poi cogliendo il mio sguardo interrogativo aggiunse "Fin ora ho avuto tante storie ma senza significato, non ho ancora conosciuto la donna della mia vita... Almeno fin'ora" sussurrò infine. "E tu, invece? Altri amori a parte Jordan?"

"Si ma solo storie senza importanza" risposi senza troppa convinzione.

Primo perchè sapevo bene che anche la storia con Jordan non aveva nessuna importanza (non mi aveva mai fatto tremare il cuore come faceva Harry ogni volta che lo vedevo) e poi perchè mi vergognavo tremendamente di dire che non avevo nessun altra esperienza. Anzi, pensandoci bene, io non avevo proprio nessuna esperienza.

"Vieni qui" mi disse Harry mentre ero immersa in questi pensieri "hai un insetto tra i capelli"

Mi avvicinai quasi inorridita e Harry mi mostrò il piccolo intruso: era una tenera coccinella gialla. Mentre la teneva teneramente sul suo indice mi disse: "Esprimi un desidero e poi, al tre, soffia delicatamente"

Io espressi il mio desiderio: volevo che fosse il mio il nome tatuato in quel cuore. Harry espresse mentalmente il suo e anche lui al tre soffiò.
Ci ritrovammo così, vicini a guardarci negli occhi. Avrei dato mille euro per sapere il suo desiderio. Senza dire parola, Harry esaudì il mio secondo desiderio e mi baciò con trasporto.
Fu un gruppo di ragazzini a interromperci rivolgendoci applausi e fischi. Harry si rimise a remare e ritornammo rapidamente verso il pontile. Lì, con un balzo agile, raggiunse subito la terra ferma. Io volevo fare altrettanto ma, complice l'emozione del bacio e la mia naturale goffaggine, mentre con la gamba destra avanzavo verso il pontile, con la sinistra allontanavo pericolosamente la barca dallo stesso. In questa posizione da ginnasta, lanciai una stridula richiesta d'aiuto. Harry mi acchiappò al volo quando ero, ormai, vicino all'acqua e mi tirò su.

"Hei ma con te non riesco mai a stare tranquillo!"

Fu il segnale dei nostri telefonini che ricevevano contemporaneamente messaggi su whatsapp a distogliere l'attenzione dalla mia imperizia. Il messaggio era lo stesso solo che a me lo scriveva Jessie e a lui Liam.

Ma dove diavolo sei? Hai dimenticato i preparativi per la festa di Zayn?

Ci ritrovammo a battere il palmo della mano sulla fronte in contemporanea.

"Che smemorata" dissi mentre lo sentivo dire a se stesso: "Che pirla"

Dovevamo correre, eravamo già in ritardo. Avevamo promesso a Tony che lo avremmo aiutato ad addobbare la sua casa per la festa a sorpresa, organizzata per Zayn.

"Corriamo" disse Harry "dobbiamo anche fermarci a comprare un regalo!"

Ci ritrovammo a percorrere forsennatamente le corsie del Mediatec Center, il più grande negozio di elettronica della città.
Zayn adorava tutte le novità hi-tech. Non a caso, proprio lì, lo incontrammo.

"Ragazzi che piacere vedervi! Volete venire a mangiare una pizza con me stasera?"

"No, ci spiace" rispose prontamente Harry "Stasera è il compleanno di una cara amica di Hope. Anzi, scusaci, dobbiamo proprio andare"

Scappammo via con un profondo senso di colpa per la delusione che si era dipinta sul volto di Zayn. Avrebbe pensato, almeno per un'altra ora, che eravamo due pessimi amici prima di scoprire la verità.
Gli comprammo un costosissimo binocolo-macchina fotografica e scappammo di corsa a casa di Tony dove gli altri ci accolsero tra mugugni e ammiccamenti continuando con insistenza a chiederci: "Ma dove siete stati per tutto il pomeriggio? E perchè tu, Hope, hai dell'erba tra i capelli?"

Mentre io continuavo a negare la nostra relazione clandestina, Harry annunciò candidamente: "Siete proprio dei marpioni! Ce ne avete messo di tempo per capire che io e Hope stiamo insieme"

Mi ritrovai tra abbracci, baci, congratulazioni: sembrava che i festeggiati fossimo noi.
In quel momento Zayn entrò in casa con un sacchetto di medicine per Tony che lo aveva chiamato fingendo di essere malato.

"Ma che state festeggiando?" chiese attonito.

Ci voltammo tutti e rispondemmo all'unisono: "Il tuo compleanno!"

Sul viso di Zayn ricomparve il solito sorriso radioso, quando scoprì di non essere stato tradito dai suoi amici.



Le cose vanno a gonfie vele. Finalmente Harry rivela agli altri che lui e Hope stanno insieme.
Mi raccomando, attendo vostre recensioni: fatemi sapere se il prosieguo della storia vi sta piacendo.
A presto.


Lalla xx


  
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