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Autore: Nami93_Calypso    20/01/2015    3 recensioni
Bibi Nefertari, principessa di Alabasta, è costretta a vestire i panni di Miss Mercoledì ed eseguire gli ordini del suo nemico per il bene del suo popolo.
Durante una delle sue missioni incontrerà una persona a noi conosciuta...
Genere: Azione, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Baroque Works, Nefertari Bibi, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un dolore acuto e lancinante alla nuca. Fu questo a svegliare Bibi.
Stordita aprì gli occhi. Prese a guardarsi intorno constatando così di trovarsi in una stanza buia fiocamente illuminata solo da una bajour posta su una scrivania addossata alla parete alla sua sinistra. Davanti a sé poteva scorgere la sagoma di una porta e sulla destra, in alto, una finestrella da cui poteva vedere le stelle, indizio che era notte. Era rimasta priva di sensi per tutto quel tempo?
Ma c’era qualcosa che non andava e che la terrorizzava: l’intera stanza ondeggiava leggermente. Si trovava su una nave.
Dove si trovava? Dove la stavano portando? Che quel pazzo di Blake l’avesse catturata e la volesse vendere come schiava?
Se le cose stavano così allora perché non era legata o ammanettata per impedirle la fuga e invece si trovava su un soffice letto sotto morbide e calde coperte?
Confusa come non mai tentò di mettersi a sedere per capire cosa stesse accadendo, dove fosse, cosa volessero fare di lei, e trovare un modo per fuggire. Ma una fitta dolorosa alla testa, dovuto al brusco movimento e ai troppi pensieri negativi la costrinsero a rimanere sdraiata.
Nel momento in cui tirava un pugno di rabbia e frustrazione al materasso, causate dal senso di impotenza che stava vivendo in quella situazione, la porta si aprì. Bibi poteva solo scorgere una sagoma, molto più esile rispetto a quella di Green Blake.
-Vedo che sei sveglia. Come stai?- una voce sconosciuta raggiunse le sue orecchie.
Lei, guardinga, non rispose.
Il nuovo arrivato accese la luce illuminando così a giorno la stanza.
La ragazza, abituata alla penombra, strizzò gli occhi per poter mettere a fuoco la scena.
Quando ci riuscì scrutò il ragazzo che la osservava sereno con una mano appoggiata alla spalliera della sedia della scrivania. Ci aveva messo qualche attimo ma alla fine lo aveva riconosciuto: era il ragazzo con cui si era scontrata la mercato una settimana prima.
-Chi sei?- gli domandò sulla difensiva. Il suo cervello le urlava di scappare, di fuggire, di attaccarlo: non sapeva chi fosse e di certo non poteva fidarsi di una sconosciuto ma l’aspetto di quel ragazzo sembrava tutt’altro che minaccioso.
-Non ha importanza. Io…- Bibi non gli fece nemmeno terminare la frase.
-Ammettilo! Sei uno scagnozzo di Green Blake!- la sua accusa non aveva alcun senso. Avevano visto tutti i suoi compagni e lui non era tra questi.
Con gesto fulmineo si sfilò la collana, che in realtà era la sua arma, per attaccarlo. Agganciò il piccolo anellino di metallo al suo mignolino lanciando una sferzata tagliente contro di lui.
Senza il minimo sforzo il ragazzo schivò il suo attacco e con un gesto così veloce che lei faticò a seguire la raggiunse. Afferrò il suo fragile polso e le sfilò l’arma dalla mano lasciandola indifesa e disarmata.
-Guarda che io ti ho salvato!- le disse appoggiando il gioiello sul comodino che affiancava il letto.
Lei tentò di divincolarsi e sfilare il braccio dalla sua presa salda e sicura. Con rabbia lo guardò in volto ma quando le loro iridi si incontrarono i suoi sforzi si placarono. Nei suoi occhi non leggeva la minima traccia di menzogna. Leggeva determinazione, sincerità, forza, bontà, dolore. Percepiva che quel ragazzo era onesto e d’animo nobile e, soprattutto, che poteva fidarsi di lui e delle sue parole.
Non appena smise di dimenarsi, allentando la tensione nei suoi arti, lui la lasciò andare con un sorriso gentile. Non le aveva fatto alcun male.
Tornò in direzione della scrivania e si sedette sulla sedia voltandola verso di lei.
Rimasero in silenzio per qualche minuto. Bibi si sentiva troppo in imbarazzo per averlo attaccato e accusato in quel modo ingiustamente e senza alcuna prova ma si decise a parlare.
-Perché mi hai salvato?- chiese.
Lui la guardò come se la risposta fosse ovvia.
-Non potevo certo rimanere fermo mentre la principessa di Alabasta rischiava grosso-
La ragazza sgranò gli occhi incredula. Lui come faceva a saperlo? Chi era? Che stesse bluffando? No, impossibile. Quante possibilità c’erano che scoprisse la sua identità tirando a indovinare?
Prese in considerazione la possibilità di mentire, di fingere di non aver capito la sua allusione ma semplicemente guardandolo capì che non sarebbe servito a nulla: lui sapeva.
-C-come fai a conoscermi?- chiese. Ormai si fidava di quel ragazzo ma non abbassò del tutto la guardia.
-Bè…- lui drizzò la schiena grattandosi il capo con una mano. Non poteva dirle la verità. Ma sapeva che non lo avrebbe lasciato andare senza che le dicesse qualcosa, glielo leggeva negli occhi.
-Diciamo che io… Giro il mondo… In cerca di…-  titubante si interruppe alla ricerca delle parole più adatte che potessero farlo uscire da quella situazione spinosa.
-Di?- lo incoraggiò a proseguire lei.
-Di… Informazioni!- esclamò colpito da quell’idea. Soddisfatto della propria trovata la guardò con un ampio e innocente sorriso sul volto.
-Informazioni?!- ripetè scettica con tono quasi beffardo per la sua pessima uscita, che per nulla era riuscita ad abbindolarla, sollevando un sopracciglio e scrutandolo con fare indagatore.
Il ragazzo si limitò ad annuire allargando sempre più il suo sorriso quasi infantile.
Per qualche minuto i due si guardarono in silenzio. Lei lo scrutava torva cercando di carpire i suoi segreti mentre lui non perdeva la sua espressione raggiante mentre iniziava a sudare freddo per la tensione e il timore che la ragazza pretendesse maggiori informazioni sul suo conto.
-Va bene. Farò finta di crederti- decretò lei in fine incrociando le braccia davanti al petto. Aveva deciso di fidarsi di lui, di nuovo.
Il ragazzo tirò un sospirò di sollievo rilassandosi.
-Mi è almeno concesso conoscere il tuo nome?- domandò con un filo di sarcasmo nella voce.
-Oh, ma certo! Che sgarbato che sono!- si alzò dalla sedia per rivolgere alla principessa un profondo inchino.
-Piacere di conoscerla principessa Bibi, il mio nome è Sabo-


Angolo dell'autrice:
Ed ecco a voi svelata l'identità del nostro personaggio misterioso!
Alcuni di voi avevano pensato ad Ace. Ammetto che quando mettevo giù gli appunti riguardo la storia avrei voluto inserire lui ma volendo che la trama fosse coerente con la storia originale ho optato per Sabo (perchè altrimenti ad Alabasta Bibi avrebbe dovuto riconoscere Ace). Però sappiate che io Bibi la shippo assolutamente con Ace!!! :D
   
 
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