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Autore: sofiaa    21/01/2015    1 recensioni
Sophie, una sedicenne inglese arrabbiata con il mondo e con un fratello molto inusuale, è una giovane punk. Suo fratello tenterà di tenerla alla larga dalla scena musicale e sociale che lui ha stesso ha contribuito a creare, ma non ce la farà per molto...Ma soprattutto non riuscirà a tenerla lontana dai suoi amici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Entrammo tutti nel locale, chi emozionato, chi meno. Io ormai non mi tenevo più nella pelle, aspettavo questo momento da mesi. I Sex Pistols. I ragazzi dell'età di mio fratello che erano riusciti a mettere a ferro e fuoco l'intera Inghilterra. Prima dei Pistols sembrava che il mondo fosse in bianco e nero. Ma loro, come un'asteroide, avevano portato colore nella monotonia nella vita degli inglesi. Erano una catastrofe, avevano una visione quasi apocalittica del mondo, delle relazioni sociali tra gli uomini, del lavoro e di altre innumerevoli cose. Ma soprattutto, erano un taboo. Un taboo che noi, ragazzi annoiati, esattamente come loro, eravamo convinti a svelare.
Quindi, ricapitolando, io ero entusiasta, Mick anche, ma si dava un certo tono, al contrario di me, che incominciai a saltare come una hippie strafatta per il locale. Joe e mio fratello avevano un muso duro, ma sotto sotto sapevo che erano emozionati almeno quanto me. Topper era inespressivo. Dovevo ancora inquadrare quel ragazzo, non mi andava molto a genio.
Mio fratello ci chiese:"Raga, manca un'ora al concerto. Che facciamo?"
Topper:"Andiamo a prendere posto, così siamo in prima fila."
Joe:"Io voto per prendere una birra all'angolo bar."
Io dissi:"Io appoggio Joe."
Joe:"GRANDE SOPHIEEE, BATTI IL CINQUE!"
Scoppiai a ridere e gli battei il cinque.
Ma mio fratello incominciò a subito a rompere:"Tu non bevi!"
"Io bevo invece!"
"Se prendi una birra ti spedisco a casa a calci in culo!"
"Se ci provi diventi donna!"
Joe:"Hahahah devo dire che andate proprio d'accordo voi due! Non litighiamo in un pub però, un minimo di amor proprio!"
Io ribattei, un po'scocciata:"Va beeeneee..."
Anche Paul rispose, un po'seccato, alla paternale di Joe:"Oook..."
Joe, fiero di sè, ci desse:"Bravi ragazzi. Dai, al bar!"
Andammo tutti all'angolo bar del locale. La voglia di prendere una Guiness media era tanta, ma mio fratello era stato chiaro. Niente birra, sennò niente Pistols. Allora stetti a fissare la punta dei miei anfibi, con espressione un po'imbronciata, quando sentì una lieve carezza sulla spalla. Alzai lo sguardo ed era Joe.
"Hey piccola!"
"Ciao Joe."
"So che tuo fratello non vuole ma...tieni, bevi un po'della mia birra, so che non è bello farne a meno quando ne hai voglia."
"Hey grazie mille!"
"Prego bionda, ma non farti vedere."
Bevvi tre sorsi della birra di Joe. Santa birra. Poi porsi il bicchiere a Joe.
"Ho finito, grazie ancora."
"Figurati". Mi fece l'occhiolino.
Che playboy.
I ragazzi finirono la birra, sotto il mio sguardo truce rivolto a mio fratello. Dopo aver buttato nell'immondizia i bicchieri, andammo verso il palco. Non c'era ancora molta gente, anche se il gruppo spalla aveva già iniziato a suonare. Non erano male, suonavano punk anche loro.
Spingendo, calpestando, calciando e spaccando qualche gamba, riuscimmo ad arrivare in prima fila. Mi appoggiai alle transenne. Ero proprio di fronte al microfono del cantante. Alla mia destra avevo Joe e alla mia sinistra Mick. Ci sarà da divertirsi, me lo sento.
"Sono bravi, no?", mi chiese Joe.
"Sì, non sono niente male."
"MA NOI SIAMO MEGLIO!", urlò Mick.
E Joe urlò, ancora più forte:"CERTO, PERCHE' NOI SIAMO I CLASH!"
Io mi misi a ridere, poi Joe mi disse:"Ma davvero siamo più bravi!"
"Certo Joe, non lo metto in dubbio."
"Adesso spiegami perchè tu sei così gentile, visto che tuo fratello è una specie di rompipalle."
"Ah Joe, la pecora nera in una famiglia c'è sempre hahahah."
"Hai ragione piccola Simonon."
"Lo so. Comunque voi dovete ancora farmi ascoltare qualcosa di vostro."
"Giusto. Vorresti venire ad una delle nostre prove?"
"Ma sì dai."
"Miiick dove facciamo le prossime prove che non mi ricordo?"
Mick:"Le facciamo a casa mia, rinco, domani pomeriggio."
Joe, rivolgendosi a me:"Perfetto, domani vieni con tuo fratello a vederci."
"Credo vada bene."
"Perfetto, ti aspetto, blonde-head."
"Bravo Strummer."
"Inizi a chiamarmi per cognome, il che mi eccita."
"STRUMMER CHE CACCHIO STAI DICENDO A MIA SORELLA?!"
"Nieeenteee!"
Io ero arrossita violentemente. Joe mi fece un altro dei suoi occhiolini mozzafiato.
Dopo queste chiacchiere, le luci si abbassarono...







 
   
 
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