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Autore: Summer11    22/01/2015    3 recensioni
ATTENZIONE QUESTA STORIA E' IL SEQUEL DI "QUANDO IL CUORE COMANDA". Per chi non la conoscesse, troverete a inizio episodio il link della storia.
Sono passati otto anni dalla nascita della piccola Faith. I bambini sono cresciuti diventando dei complicati adolescenti in cerca di autonomia. C'è aria di scontri in questa grande famiglia che ha lottato tanto per riunirsi e diventare così bella e particolare...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando il cuore comanda 2

Episodio 6

- Il Ringraziamento.-

 

 

-Durante il viaggio in macchina dopo qualche minuto di riflessione Dylan ed Emily si guardarono e capendosi Emily annuì. Dylan parlò.-


Dylan: Jasmine hai le chiavi di casa?

Jasmine: Cosa te ne importa?!


-Dylan fece un profondo respiro calmandosi.-


Dylan: Tirale fuori. Ti portiamo a casa così potrai cambiarti e darti una sistemata

Emily: Se i tuoi genitori dovessero vederti in queste condizioni a tua madre verrebbe un infarto e tuo padre andrebbe di matto. Perciò ora andiamo a casa tua

Jasmine: Ok


-Lei non lo avrebbe mai ammesso a voce alta ma era grata a Dylan ed Emily. Le avrebbero evitato un altro guaio.-


Dylan: Spero che una cosa del genere non capiti più


-Dylan mise freccia per cambiare strada e tornare indietro mentre Jasmine stava seduta nei sedili posteriori zitta. Una volta tornata a casa si struccò e si cambiò poi andarono a casa di Oliver e Brittany dove tutti trascorsero una piacevole serata, tutti tranne Jasmine che detestava stare lì.
Finalmente anche il giorno del Ringraziamento era arrivato e tutti si trovavano in casa Hunt. Tutti ma proprio tutti. Daniel e Lily con i ragazzi, Dylan, Emily e Samuel e anche Alex e Rachel. Tutti erano impegnanti in qualcosa tranne Jasmine che se ne stava sdraiata sul divano con il telefono in mano. Drew, Dylan e Samuel cercavano di insegnare qualche gioco a River, si, Drew aveva portato anche il piccoletto. Erano tutti e tre fuori in cortile quando Drew si buttò sul prato.-


Drew: Io mi arrendo!


-Anche Dylan e Samuel si sedettero a fianco a lui.-


Samuel: Non scoraggiarti Drew..

Dylan: Si infatti. Secondo me è ancora troppo piccolo per imparare certi trucchi. Lascialo giocare adesso


-Drew sospirò.-


Drew: Forse avete ragione!


-Dylan gli diede una pacca sulla spalla.-


Dylan: Qualcosa non va? Ti vediamo un po' giù di morale

Drew: Beh..


-In quel momento videro Emily uscire affacciandosi alla porta.-


Emily: Sam? Samuel puoi venire un momento? Mamma ha bisogno di te


-Subito lui si alzò.-


Samuel: Arrivo


-Guardò Dylan e Drew.-


Samuel: Scusatemi, mamma vorrà aiuto a farcire il tacchino

Dylan: Non preoccuparti


-Lo videro andare via e Dylan riprese a guardare suo nipote.-


Dylan: Allora? Tutto bene a scuola? Qualche problema con le ragazze?

Drew: No.. Insomma non ancora. Zio mi puoi parlare di quando eri nella squadra di basket?

Dylan: Oh beh vedi, un periodo d'oro.. Comunque per me è stato diverso. Insomma, non ho dovuto fare il primo anno da gavetta, ero già abbastanza bravo e ho iniziato subito a giocare in partita. Quanto ci divertivamo

Drew: Vedi, io ho dei problemi con il capitano della squadra di basket! Lui..

Dylan: Senti Drew, capisco che lui sia il capitano e quindi il più grande, ma non devi mettere da parte il tuo talento per farlo contento. Cioè fagli vedere tutto il tuo talento e scommetto che lui sarà fiero di te. Vedrai che instaurerete un buon rapporto


-Drew guardò lo zio aggrottando la fronte e Dylan continuò.-


Dylan: Sai è sempre stato così, il capitano deve seguire l'ultimo arrivato per farlo migliorare. Quindi il consiglio che ti do è.. Come si chiama il capitano?

Drew: Benjamin Marshall

Dylan: Bene, il mio consiglio è quello di mettere tutto te stesso nel basket. La tua amicizia e quella di Benjamin durerà per sempre, non devi essere spaventato

Drew: Amicizia? Beh.. veramente..

Dylan: Se inizio a ricordarmi quante io, Samuel e il nostro capitano ne abbiamo fatte passare al raccattapalle. Ancora rido a lacrime. Vedi Drew, anche questo fa parte dello spirito di squadra. Si sa che di solito i raccattapalle sono destinati a subire in qualsiasi situazione. Tu in che ruolo giocherai alla tua prima partita? Io e Samuel ci saremo, quindi facci sapere quando sarà!

Drew: Oh beh.. Io.. Io sarò il playmaker

Dylan: Sappi che siamo tutti fieri di te. Lo sei come tuo nonno, come tuo padre e come me!


-Emily si riaffacciò.-


Emily: Dylan potresti degnarci della tua presenza e del tuo aiuto? Vieni ad apparecchiare!


-Dylan si alzò da terra guardando Drew.-


Dylan: Scusami nipotino, ma la mia regina mi chiama! E' meglio rispondere

Drew: Vai pure zio

Dylan: Spero di esserti stato utile

Drew: Oh si, grazie


-Dylan sorrise e raggiunse Emily che gli diede una pizza sul collo.-


Dylan: Ahio!! Ma cosa ho fatto?

Emily: Tu sempre a scappare vero?


-Drew rise vedendo la scena mentre gli zii entravano dentro. Dopo qualche secondo si incupì per quello che Dylan gli disse. Si avvicinò a River e lo accarezzò. Aveva bisogno di compagnia.
Intanto Jasmine si era spostata in cucina. Brittany si avvicinò a lei con un mestolo in mano.-


Brittany: Jazzy lo assaggeresti per dirmi se è pronto?


-Jasmine alzò lo sguardo dal suo telefono e alzò il sopracciglio destro guardando la nonna.-


Jasmine: Assaggiatelo da sola. Non è poi così complicato. E poi quante volte ve lo devo ripetere a tutti? Piantatela di chiamarmi “Jazzy”. Non ho più quattro anni. Il mio nome è Jasmine!


-Brittany la guardò.-


Brittany: Stai riuscendo a rovinarci anche il giorno del Ringraziamento Jasmine


-Lily si avvicinò alla madre.-


Lily: Mamma lasciala stare. Non permetterle di rovinare questa giornata. Piuttosto, Faith ti reclama

Brittany: D'accordo. Vado da qualcuno che mi apprezza!


-Lily sorrise accarezzando il braccio della madre. La vide andare via, poi guardò Jasmine.-


Lily: Dopo pranzo io e te andremo nella mia vecchia camera, ti devo parlare


-Jasmine sospirò riprendendo a guardare il suo cellulare.-


Jasmine: Come ti pare!


-Lily in quel momento avrebbe davvero voluto abbracciarla, dirle di sfogarsi, di buttare fuori tutto il male che aveva dentro. Avrebbe voluto consolarla, accarezzarle quei suoi bei capelli biondi. Avrebbe solo voluto essere in sintonia con la figlia. Pensava a tutto questo mentre la guardava, Jasmine rialzò lo sguardo.-


Jasmine: Non hai altro da fare che stare qui impalata a fissarmi?!


-In quel momento Lily tornò alla realtà, accentando il fatto che la figlia probabilmente l'avrebbe odiata per sempre.-


Lily: Non cambi mai!


-Sospirò e andò da Rachel e Emily. Rachel la guardò.-


Rachel: Tesoro qualche problema?

Lily: Se avere un adolescente viziata che ti odia a morte è un problema, beh allora ne ho uno enorme!

Rachel: Prima o poi Jasmine capirà. E' vostra figlia, sappiamo che è molto intelligente. E' solo che l'adolescenza è così, trasforma le persone

Lily: Si, ma è così difficile. Non avrei mai pensato che mia figlia, la mia primogenita che amo così tanto, arrivasse ad odiarmi! Mi distrugge..

Rachel: Lo so Lily. Ma tu sei forte. Tu e Daniel insieme ce la farete

Lily: Lo spero! Ti aiuto a preparare il purè


-Rachel sorrise mentre aveva al suo fianco le sue aiutanti preferite, sua figlia e la sua prima figlia acquisita.
Intanto gli uomini erano stati costretti ad apparecchiare la tavola dalle loro mogli e fidanzate. Dylan con i coltelli in mano seguiva Daniel che metteva le forchette.-


Dylan: Scommetto che sei al settimo cielo Dan


-Daniel si voltò e lo guardò.-


Daniel: Per cosa di preciso?

Dylan: Per Drew ovviamente

Daniel: Drew?

Dylan: Come fai a non dare importanza a una cosa del genere?! Insomma tra poco sarà un playmaker come noi

Daniel: Un playmaker? No, non credo.. Non so quanto resisterà ancora in “squadra”

Dylan: Non ti seguo

Daniel: L'allenatore lo ha preso in squadra a forza, ma lui non vuole giocare. Sta pensando di mollare tutto. Per il momento è solo un raccattapalle, ha talento e può fare strada, ma se non gli piace giocare a basket non possiamo costringerlo!


-Dylan sospirò, maledicendosi per ciò che aveva detto al nipote.-


Dylan: Sono proprio un coglione quando mi ci metto!

Daniel: Cosa è successo?

Dylan: Niente, lascia perdere. Risolverò questo problema dopo


-Daniel annuì e continuarono ad apparecchiare.
Fecero un pranzo che durò quasi tre ore e tutti scoppiavano. Mentre tutti aiutavano a ripulire, Lily salì nella sua vecchia camera che era sempre la stessa. Si soffermò a guardare i collages che aveva fatto l'estate prima di andare al college, si soffermò a guardare i pupazzi che Daniel le regalò quando erano solo dei ragazzini. Già, solo dei ragazzini...-



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27 anni prima..


-In casa Green il campanello era appena suonato e le due ragazze non avevano intenzione di alzarsi dai propri letti.-


Brittany: LILY VAI TU, IO HO LO SMALTO FRESCO AI PIEDI!


-Una Lily quindicenne sbuffò affacciandosi in camera della madre.-


Lily: La prossima volta ci vai tu però!

Brittany: Giuro!


-Il campanello risuonò e Lily corse giù per le scale come un razzo facendo lo slalom tra i vari scatoloni del trasferimento poggiati ancora sulle scale. Arrivò alla porta e prima di aprire fece un bel respiro profondo vedendo la sagoma dietro essa. Lo aveva riconosciuto senza nemmeno vederlo. Aprì la porta diventando completamente rossa.-


Daniel: Ciao piccola Green!

Lily: C-ciao Daniel! I-io.. Non devi farmi ripetizioni oggi, giusto?

Daniel: Giusto. Scusa se non ti ho avvisata, ma ero in zona e ho pensato di farti un saluto

Lily: Sono felice che tu sia passato. Devi scusare il casino che abbiamo in giro, ma con il trasferimento..

Daniel: Oh, non preoccuparti!


-Appena Brittany sentì le loro voci non poté che scendere seguendo la sua curiosità e la sua sete di pettegolezzi.-


Brittany: Daniel, ciao! Ma che sorpresa

Daniel: Ciao Brittany


-Lily fulminò la madre.-


Lily: Ma non avevi lo smalto ai piedi?!

Brittany: Sapessi come si asciuga in fretta questo nuovo smalto!

Lily: Me lo posso immaginare!


-Guardò storta la madre. Poi parlò.-


Lily: Dan che ne dici se ci sediamo sul divano? Ti vanno dei pop corn?

Daniel: Perchè no?!


-Brittany rise.-


Brittany: Ti conviene. Abbiamo solo quello nella dispensa

Lily: Ovviamente scherza! Che mattacchiona! Mamma posso parlarti un momento?


-Daniel rise mentre si andava a sedere sul divano e Lily spingeva sua madre fino alla cucina dove sussurrò.-


Lily: Ma ti ha dato di matto il cervello?!

Brittany: Che c'è? Ho solo detto la verità

Lily: Penserà che siamo delle poveracce

Brittany: Beh di certo non nuotiamo nell'oro tesoro. Soprattutto dopo il trasferimento. Ti do un consiglio. Se vuoi fare colpo su Daniel devi solo essere te stessa, il resto non conta!


-Mise i pop corn nel microonde.-


Lily: Io non voglio fare colpo su Daniel. Siamo solo amici, in che lingua te lo devo dire?

Brittany: Oh giusto dimenticavo. Quindi il battito cardiaco accelerato, il rossore sul viso e il balbettare sono tutti sintomi dovuti alla tua voglia di essere solo sua amica giusto?


-Tirò fuori i pop corn dal microonde e li mise in una ciotola. Lily la prese con forza.-


Lily: Ti odio! Sappilo


-Tornò in salotto sentendo Brittany dire..-


Brittany: Ti voglio bene anche io luce dei miei occhi!


-Lily scosse la testa tornando in salotto e mettendo i pop corn tra lei e Daniel.-


Lily: Scusala, è una pazza! E' senza speranze

Daniel: Io la trovo mitica. Insomma di certo non è la solita madre pallosa

Lily: Oh di certo con lei non ci si annoia mai!

Daniel: Comunque se vi dovesse servire un aiuto per mettere a posto gli scatoloni io sono disponibile

Lily: Oh no, non preoccupa..


-Mentre Brittany passava dietro il divano dirigendosi verso le scale..-


Brittany: Eccome se abbiamo bisogno d'aiuto! Grazie Daniel, un uomo in più non può che farci comodo


-Lui si voltò guardando Brittany salire le scale mentre Lily si sarebbe voluta nascondere sotto terra.-


Daniel: Figurati, è un piacere!


-Riprese a guardare Lily.-


Daniel: Tu mandami un messaggio quando siete in difficoltà

Lily: Oh ma non devi preoccuparti Dan. Lascia perdere mia madre, c'è già Matt, il suo fidanzato, che ci aiuta

Daniel: Meglio ancora, sarà contento di avere un altro aiuto maschile. Perché si sa, ammettilo, voi femmine non riuscireste a uscirne fuori

Lily: Eehi! Noi possiamo fare tutto quanto!

Daniel: Questa è la vostra convinzione..

Lily: Che stupido!


-Rise prendendo un cuscino e lanciandoglielo addosso. Passarono tra chiacchiere e risate tutto il pomeriggio mentre Brittany ogni tanto si affacciava dalle scale per guardali intenerita. Verso le 18:00 il campanello risuonò. Brittany scese le scale, ma Lily aveva già aperto la porta.-


Alex: Ehi bimba!


-Subito sia Alex che Rachel l'abbracciarono.-


Rachel: Ciao tesoro!

Lily: Ciao anche a voi diddi!


-Subito Rachel si volle affacciare in salotto per vedere Daniel mentre Lily guardava la madre con uno sguardo omicida, poi guardò Alex.-


Lily: Vi ha detto lei di venire giusto?

Alex: Non so di cosa tu stia parlando bimba!

Lily: Si certo, dovrei credere a quel tuo tono da finto innocente?!

Alex: Certo!


-Rachel tornò vicino a loro.-


Rachel: E' un ragazzino davvero carino. Confermo ciò che ho detto la sera in cui lo abbiamo conosciuto.-

Lily: Siete venuti per spiare me e Daniel!

Alex: Ma non è vero!

Rachel: Certo che siamo venuti per spiare te e Daniel! C'è bisogno di chiarirlo?!

Alex: Amore! Mi fai saltare tutta la copertura

Rachel: Oh scusa tesoro! No, Lily, noi eravamo nei paraggi e sai..

Lily: Siete pessimi tutti e tre!


-Loro si guardarono con sguardi colpevoli mentre anche Lily li guardava per poi tornare da Daniel che si voltò vedendo Alex e Rachel che salutò.-


Daniel: Ciao!


-Anche loro ricambiarono e andarono tutti a sedersi in salotto con i ragazzi.-


Alex: E così sei il fidanzato della mia figlioccia eh?

Lily: DIDDI!


-Brittany sussurrò a Rachel..-


Brittany: E' fatta, adesso ci odierà a vita!

Rachel: Già!

Alex: Che cosa ho detto?!

Lily: Scusalo Dan.

Daniel: Non è successo nulla di grave


-Lily guardò il diddino.-


Lily: Noi siamo solo amici, perché non capite questo piccolo dettaglio?

Alex: Scusatemi ma pensavo aveste fatto dei passi avant..

Lily: Daniel, vieni! Andiamo in camera mia, lontano da sei occhi!


-Li videro salire al piano di sopra e sia Rachel che Brittany diedero un colpo ad Alex.-


Alex: Ahia! Vi ci mettete anche voi adesso?

Brittany: Idiota hai esagerato

Alex: Scusate, volevo solo fare conversazione!

Rachel: Oh marito mio, non cambierai mai!


-Sia lei che Brittany scossero la testa. Poi Rachel cambiò argomento mentre si toccava il pancione con i gemelli che crescevano dentro.-


Rachel: Matt?

Brittany: Arriverà per cena, volete restare?

Rachel: Tanto peggio di così non può andare. Il guaio lo abbiamo fatto!


-Tutti e tre scossero la testa. Appena Daniel fosse andato via Lily li avrebbe sgridati per il loro inopportuno comportamento. Si stavano tutti e tre preparando psicologicamente.
Intanto al piano di sopra Lily cercò di scusarsi.-


Lily: Come puoi vedere sono una gabbia di matti. Scusali

Daniel: Ma non è vero. Sono spassosi! E così questa è la tua camera..

Lily: Già!


-Lei capì di aver fatto un enorme cazzata portando Daniel in camera sua che girava intorno alla stanza ammirando tutte le sue cose. In quel momento, Daniel, in una scatola vide un pupazzo rosso. Era un granchio. -


Daniel: E questo chi sarebbe?


-Sorrise.-


Lily: Emh nessuno!

Daniel: Nessuno eh?

Lily: Ook! E' il mio pupazzo preferito, si chiama Sebastian ed è il granchio della sirenetta. Lo ho da quando avevo tre anni, me lo avevano regalato diddi Alex e diddi Rachel!

Daniel: Ma che carino

Lily: Ah ah che spiritoso! Ora ridammelo

Daniel: Vieni a prenderlo piccola Green!


-Lui sorrise spavaldo, Lily gli saltò addosso e caddero entrambi sul letto. Si guardarono per dei minuti intensamente prima che Daniel parlasse.-


Daniel: Sai Lily, avevo proprio bisogno di una ventata di aria fresca come te in questo momento della mia vita

Lily: Dan..

Daniel: Grazie!

Lily: No, grazie a te


-Lui sorrise le diede un bacio sulla guancia e si alzarono dal letto dove si misero seduti e parlarono per un'altra ora buona.-


>>>

 

-Jasmine entrò in camera, riportando la madre alla realtà. Si buttò sul letto.-


Jasmine: Di cosa mi vuoi parlare? Facciamo in fretta


-Lily si sedette a fianco alla figlia.-


Lily: Vedi, devo dare una risposta alla scuola per il ruolo di insegnante

Jasmine: Che problema c'è? Devi solo dire no. Tanto rifiuti ovviamente

Lily: Io non vorrei rifiutare

Jasmine: Mi dispiace, ma per il bene di tua figlia rifiuterai mamma. La scuola è il mio regno, non te lo lascerò rovinare. E' già tanto che quel microbo di Drew la frequenti!

Lily: Jasmine, puoi per favore pensarci? Per me è arrivata l'ora di insegnare

Jasmine: D'accordo, ci penso..

Lily: Grazie tesoro


-Ci fu qualche secondo di silenzio poi Jasmine si rigirò verso la madre.-


Jasmine: Ci ho pensato e no! Non verrai a dirmi cosa fare anche a scuola. Puoi scordartelo. Lì ho una reputazione e non lascerò che tu me la rovini


-Si alzò dal letto pronta a uscire dalla camera ma Lily la bloccò prendendole il braccio.-


Lily: E adesso basta, ma basta per davvero Jasmine! Io e tuo padre ci siamo veramente stancati del tuo insolente comportamento. Finiscila di elevarti al di sopra di tutti. Se continuerai con questo atteggiamento io e papà dovremmo prendere dei provvedimenti. Jasmine non costringerci per favore. Io voglio accettare quel posto e lo accetterò, quindi mettiti l'anima in pace

Jasmine: Quanto vi detesto! A tutti e due, vorrei non essere mai nata!


-Mollò la presa della madre e furibonda scese le scale mentre Lily urlava.-


Lily: NON DEVI DIRLO NEMMENO PER SCHERZO

Jasmine: SAI CHE ME NE FREGA, E' CIO' CHE PENSO. ORA SE NON CE NE ANDIAMO IMMEDIATAMENTE A CASA IO SCAPPO DA QUI


-Brittany si intromise.-


Brittany: Cosa è successo?

Jasmine: Ti dico io nonna cosa succede dato che tanto tu hai questa tendenza di non saperti fare gli affari tuoi..


-Tutti la guardarono sconcertati.-


Jasmine: ..Mamma ha deciso di rovinarmi la vita anche a scuola


-Drew sentendo quelle parole capì e si intromise.-


Drew: Sei veramente una stupida Jasmine, lo sai?! Mamma voleva solo il nostro appoggio

Jasmine: Sentimi un po' topo di fogna, fatti gli affaracci tuoi o giuro che ti soffoco nel sonno


-Daniel e Lily non facevano altro che guardare la figlia in modo dispiaciuto. Quando Daniel parlò.-


Daniel: Adesso passerai tre mesi senza computer!

Jasmine: Vorrei passare il resto della vita senza di voi piuttosto. Potete accontentarmi?


-Tutti rimasero pietrificati da tanta cattiveria. L'unica cosa che Lily riuscì a dire fu..-


Lily: Forza fila in macchina. Torniamo a casa

Jasmine: Alleluia!


-Alzò gli occhi al cielo e senza salutare uscì di casa andando in macchina, Drew e Faith dopo aver salutato tutti la seguirono a ruota, con River in braccio. Oliver e Brittany invece si avvicinarono alla figlia che era sull'orlo del pianto.-


Brittany: Tesoro non ne vale la pena

Lily: Lo so, ma ciò non mi impedisce di stare da schifo

Oliver: Dobbiamo assolutamente trovare un modo per placcarla. Lily, Daniel contate pure sul nostro aiuto. E' inammissibile che si comporti in questo modo. Troveremo un soluzione

Lily: Grazie papà


-Abbracciò i genitori, salutarono tutti e andarono in macchina. Tutti gli altri si guardarono scioccati ma nessuno volle commentare la questione. Samuel ed Emily tornarono a lavare i piatti e Dylan andò a buttare la spazzatura.-


Samuel: Ti vedo un po' stressata sorellina

Emily: Stressata dici? Mi sto organizzando il matrimonio vedi tu!

Samuel: Oh allora vi sposate?!

Emily: Che domanda idiota è mai questa scusa?


-In quel momento Samuel capì di aver parlato troppo.-


Samuel: Si, è davvero una domanda idiota. Lascia perdere

Emily: Samuel cosa non mi stai dicendo? Ha a che fare con quell'idiota del mio fidanzato?

Samuel: No, ma chi lo ha mai detto?!


-Dylan entrò in cucina e venne assalito da Emily.-


Emily: Cosa mi stai nascondendo?

Dylan: Niente, assolutamente niente

Emily: Vi assicuro che non lascerete questa cucina finché non saprò la verità. Perciò spero siate convincenti

Samuel: D'accordo! Vedi sorella il problema è per la torta nunziale..

Emily: La torta nunziale. Ma davvero?!


-Dylan si intromise.-


Dylan: Amico lascia perdere. E' il momento che sappia la verità

Emily: Quale verità?


-Lui si avvicinò a lei prendendole le mani.-


Dylan: Il mese prossimo dovrei partire

Emily: Partire? Partire per dove?

Dylan: Per il Giappone. Devo andare lì per lavoro

Emily: Tu stai scherzando!

Dylan: Vorrei poter scherzare tesoro. Dovrò stare lì un intero anno

Emily: Ma tu non partirai vero? Noi dobbiamo sposarci Dylan!

Dylan: Lo so. Ma non sapevo di questo viaggio, te lo giuro, altrimenti non te..

Emily: Non mi avresti chiesto di sposarti..

Dylan: Lo sai che non è così

Emily: Hai intenzione di accettare?


-Lui abbassò lo sguardo ed Emily capì.-


Emily: Tu hai già accettato, non è così?

Dylan: Emy ti prego!


-Lei arrabbiata si tolse il grembiule e lo buttò a terra.-


Emily: VAI AL DIAVOLO DYLAN, TU E IL TUO MALEDETTO LAVORO!


-Anche lei senza nemmeno salutare prese la sua borsa e tornò in macchina, accendendola e andando via. Dentro casa tutti si guardavano di nuovo increduli.-


Alex: Buon Ringraziamento ragazzi!

 

 

Ciao bellezze :)

Come state?

Scusate se posto tardi ma comunque sapete i miei orari :P

Allora, spero che questo episodio vi sia piaciuto

Aspetto i vostri commenti, baci <3 <3 <3

 

  
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