È mezzanotte, oggi sono uscita di nuovo…
Sono andata al parco e mi sono seduta sulla stessa panchina dove mi sedevo quando ci venivo con la mia famiglia… quando eravamo ancora insieme…
Non c’era nessuno… solo io e la mia ombra proiettata sull’asfalto dalle luci dei lampioni.
Davanti a me c’era un bellissimo laghetto, calmo, che rifletteva la sagoma della luna, piena.
Per una volta non avevo paura di loro, anche se fossero comparsi in quel luogo di calma assoluta.
Infatti non sono venuti… non loro almeno.
Stavo per andarmene quando vidi una bambina correre per la strada che stavo percorrendo.
Decisi che era una preda perfetta, una bambina sola, strano, ma proficuo.
Mi diressi nella stessa sua strada, la conoscevo: senza uscite.
Stavo per arrivare, ancora quella curva e poi sarebbe finita.
Giro l’angolo, non c’era.
<< Cerchi qualcuno? >> disse una voce dietro di me, era bassa, molto bassa.
<< Una bambina… >> risposi, intanto mi girai.
In un attimo fui contro al muro, con un coltello simile al mio puntato alla gola, sulla strada gocciolava un liquido scuro e denso, alzo gli occhi e vedo una maschera blu…