CAPITOLO 15

Jane cercò l'interruttore con la mano e non appena accese la luce un insieme di voci l'accolse: «BENTORNATAAAAA!»

La detective si guardò intorno un po' confusa, ma in breve tempo iniziò a riconoscere tutti i volti che aveva davanti. C'erano Angela, Frankie, Tommy, Korsak, Cavanaugh e altri suoi amici del distretto. Jane guardò Maura.

«Bentornata a casa, Jane! Sono tutti qui per te... coraggio va a salutarli!»

«Oh, Maura!»

Jane non fece in tempo a muovere un passo che fu avvolta dagli abbracci di tutti i presenti. Era così felice di essere di nuovo a casa circondata dalle persone alle quali voleva bene!

«Felice di riaverti a casa, bambina mia!»

«Oh mà, ti prego non chiamarmi così... Sono una donna adulta ormai!»

«Va bene, va bene!» - Angela prese il viso della figlia e le stampò un sonoro bacio sulla guancia.

«Dai sorellina, non te la prendere! Ci hai fatto preoccupare così tanto! Quindi il minimo che tu possa fare per farti perdonare é lasciarti coccolare un po'!»

«Eh si, per una volta sono d'accordo con Tommy!» - anche Frankie baciò dolcemente i capelli della sorella - «È bello vederti in forma!»

«Sappiate che questa coalizione famigliare a mio discapito non mi sta bene!»

«Oh andiamo Jane, basta fare la dura! Sappiamo tutti che ti fa piacere in questo momento essere coccolata!» - Korsak fece una pausa e le sorrise - «Bentornata a casa! È stata dura giù al distretto senza di te!»

«Già! I criminali fanno festa da settimane... Spero tornerai operativa il prima possibile, detective Rizzoli! Sono contento di sapere che stai di nuovo bene!»

«Grazie a tutti, davvero! Sono lieta di avervi tutti qui questa sera... sono fortunata ad avere una famiglia e degli amici come voi!» - disse Jane.

«Ok ok, che ne dite di mettere fine alle smancerie e dedicarci al cibo?»

«Oh Tommy, sei sempre il solito!» - lo apostrofò Angela

«E dai, mà! Sto morendo di fame!» - Tommy si rivolse a Jane - «Maura ha preparato la pizza con le acciughe sai? E mi ha fatto comprare la tua birra preferita...»

«Davvero, Maura?» - chiese Jane

«Si é vero!» - Maura arrossì leggermente - «Mi ricordavo che era la tua preferita e così ho pensato di preparartela con le mie mani... spero ti piaccia!»

«Sarà ottima!» - Jane le sorrise.

«È proprio una donna da sposare!» - sottolineò Frankie. Jane lo fulminò con lo sguardo.
 

Tra una battuta e l'altra, un trancio di pizza e una fetta di dolce, la serata era scivolata via piacevolmente fino a quando tutti gli ospiti erano andati via. Maura e Jane erano rimaste da sole in salone.

«Maura, puoi restare ancora un momento prima di andare a letto? Volevo ringraziarti... per questa sera, per queste ultime settimane... per tutto!»

«Non devi ringraziarmi, Jane! L'ho fatto volentieri!»

«Si che devo, invece!» - la bruna prese la bionda tra le braccia e la strinse forte. Maura rimase inebriata dal profumo dell'altra donna e dalla morbidezza dei suoi capelli ricci. Il cuore prese a batterle all'impazzata.

«Oh Jane, mi sei mancata così tanto!» - le sussurrò vicino all'orecchio.

La detective sciolse quell'intenso abbraccio col disappunto di Maura, che cominciava ad abituarsi a quel piacevole contatto. Jane però non lo interruppe del tutto, si limitò a far scivolare le sue mani lungo i fianchi della bionda e la guardò intensamente negli occhi per degli interminabili istanti.

«Mi sei mancata tanto anche tu, Maura! Non immagini quanto!»

«Ragazze, siete ancora sveglie? Ho dimenticato il cellulare, lo prendo e... oh!»

Jane e Maura si staccarono immediatamente. Il momento magico ormai era spezzato e l'imbarazzo aveva preso il suo posto.

«In verità stavamo andando a letto anche noi, mà! Stavo giusto ringraziando Maura per questa bella festa...»

«Ehm si, esattamente! È stato un piacere! Buonanotte Angela! Jane!»

«Buonanotte, Maura!»

Maura sgattaiolò alla velocità della luce in camera sua. Non si era mai sentita così tanto in imbarazzo in vita sua.