Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: kuchi    24/01/2015    2 recensioni
Dalla serie della nickelodeon.
" c'è qualche problema? Ho detto qualcosa che non va?" chiese lei visto che non rispondeva.
"No no no. Senti la situazione è assurda " sbottò Miky
"Eh?"
"Punto primo come hai fatto a spuntare di fronte a me senza che me ne accorgessi ma soprattutto non ci vedi per caso?"
....................
Intanto il t-phone stava continuando a suonare .
Miky rispose alla chiamata
“ pronto?”
“ MIKY SI Può SAPERE DOVE DIAVOLO SEI FINITO?”
Il povero Miky dovette allontanare il telefono dal suo povero orecchio
“ accidenti Leo che hai da urlare?”
“ c’è che sono passate due ore da quando ci siamo separati e tu non si ancora ritornato al rifugio”
“ digli che quando arriverà si troverà un bel bernoccolo in testa” anche Raph era preoccupato
“ sto arrivando sto arrivando “ e riattaccò .Uffa , se fossero stati Raffaello o Leonardo non avrebbero fatto tante scene.
Tratto dal primo capitolo.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era successo qualche giorno fa, poco dopo la loro pericolosa avventura con Shredder. Era andato nella stanza per meditare e anche per riflettere un po’ su tutto quello che era successo. La forza di Shredder stava aumentando e questo lo rendeva ancora più pericoloso di per se, in più era alla ricerca di un potere capace di conquistare il mondo facilmente. Un vero incubo . Ma cosa potevano fare loro? Cosa  poteva fare lui? Non lo pensava per manie di grandezza ma in quanto leader aveva la responsabilità di guidare al meglio i suoi fratelli , una cosa molte volte non facile, soprattutto con Raph. E di nuovo gli vennero in mente scene di quella sera , della sua corsa per fermarlo e evitare che si ammazzasse e quella voce… Già. Quella voce lo stava assillando costantemente ormai , ma non riusciva a venirne a capo.
“ Cavolaccio !” imprecò
“ ah ah ah “
Leo sobbalzò all’istante. Era una risata che aveva sentito? No impossibile! Erano nel loro rifugio nelle fogne e non sentiva nessun allarme suonare , e Donnie era molto pignolo sulla sicurezza.
“ me lo sarò sognato” si disse  . Guardandosi  intorno  e realizzando che non c’era veramente nessuno si rimise in posizione  rimanendo però con i sensi all’erta.
“alla mia età la mia testa non dovrebbe fare questi scherzetti “ disse
“ ah ah ah ah “
“eh no stavolta sono sicuro di aver sentito qualcosa. Fatti vedere” disse Leo
“ non credo sia possibile”
“ ma che.. ?” Leo era davvero confuso. Che stava succedendo? Con chi stava parlando?
“ ok. Sono impazzito del tutto”
“ no . credo che ci siamo sintonizzati per errore”
“eh?”
“ Eravamo tutti e due concentrati e ci siamo connessi senza volerlo”
“ non ha più senso di prima…….oh” superata la sorpresa Leo si rese conto di una cosa  “ sei….quella voce”
“ tu invece sei la persona che ho aiutato l’altra sera”
“ è incredibile ….. puoi vedermi?”
“ No. Io vedo solo le energie e ho riconosciuto la tua”
“energia” ripetè sotto voce
“è complicato da spiegare ….. “
“non importa , credo di aver capito. Sono contento di risentirti “ disse riprendendosi dalla sorpresa.
“cosa?”
“ speravo di poterti sentire di nuovo “ Stava parlando con il cuore in mano . A differenza di suo fratello Raph gli risultava più facile dire quello che pensava ma con meno irruenza di Miky e in modo meno complicato di Donnie. “ è da quella sera che desideravo ringraziarti”
“oh…. Non ce ne è bisogno”
“non è vero. Mi è stato insegnato a ringraziare quando ricevo qualcosa e tu…. hai salvato la vita a me e ai miei fratelli .Grazie”
Un lungo attimo di silenzio “ ci sei ancora?”
“si… ci sono. Non c’è di che”
Leo sorrise . Il suo dovere lo aveva fatto. Ora però c’era un’altra cosa da sistemare …
“posso sapere il tuo nome?”le chiese speranzoso
“ mi dispiace ma…. È meglio per te non saperlo”
“perché?”
“non posso dirlo”
Si sentiva che il suo tono era triste. Non gli piaceva, voleva sentirla ridere come prima .
“Non fa niente inventerò io un nome per te mmmmm………Amai oto” disse senza pensare , quelle parole significavano Dolce suono
“cosa?”
“ ti chiamerò Amai , finche non potrai dirmi il tuo nome” disse Leo contento.
“ mi piace come suona”
“ sono contento che ti piaccia “
E continuarono a parlare per ore senza che nemmeno se ne accorgessero . Ma la cosa bella era che la cosa non si era fermata solo lì. Come se fosse un appuntamento  fisso si ritrovarono alla stessa ora a meditare e continuare a chiacchierare tutti i giorni . Niente di particolare e rimanevano sempre sul vago chi per un motivo chi per un altro. Lei non aveva mai rivelato il suo vero nome e su cosa facesse ma aveva dei fratelli o sorelle con cui era molto legata: Poi Leo aveva capito dalle sue disavventure che era un tipo un po’ distratto , ma era proprio quello che lo divertiva tanto. In effetti non rideva così di gusto da tantissimo . Forse il fatto di stare sempre tra uomini e doversi quindi sempre dare un tono a volte era un po’ sfiancante e , quindi , avere contatti femminili era piacevole. Erano come una piacevole pausa da tutto. In quanto a lui non aveva detto più del necessario men che meno sul suo aspetto e sulla sua famiglia ,ma in ogni caso lei non aveva fatto molte domande. Ma nonostante questo le loro conversazioni non erano mai noiose .
Ecco svelato il mistero della felicità di Leo.Si era innamorato.
Era strano , assurdo e per alcuni sarebbe anche sbagliato , ma era successo. E non c’entrava niente la gratitudine o lo stupore per quelle capacità straordinarie, si era innamorato di quella voce. Una voce bellissima , soffice e splendida e che sicuramente , per lui , appartiene ad una ragazza altrettanto splendida . Avrebbe desiderato tantissimo poterla vedere anche solo per constatare se si avvicinasse almeno lontanamente all’immagine che aveva di lei ma.. era lui il problema. Di certo lei , anche nel peggiore delle ipotesi ,non immaginerebbe mai cosa fosse lui. Un mutante. E non voleva nemmeno immaginare la sua reazione alla sua vista. Però il desiderio di vederla c’era sempre.


Era passata una settimana da quella sera movimentata e ormai era arrivato il momento di tornare alla normalità.
“ mi annooooiooooo!”
“ Michelle l’hai detto per la 30 esima volta . Abbiamo capito” le disse Rea
“ ma comunque non è cambiato niente. Mi annoio. Voglio tornare a fare le ronde con Miky e gli altri”
“ aaaaah … Hitomi ci ha lasciato una settimana per riposarci da quella serataccia. Quindi credo che stasera potremmo tornare in giro”
“siiiiii. Lo scrivo a Miky”
Rea sorrise nel vederla così allegra . Anche lei voleva tornare in azione e poi…..
“Rea”
“cosa?” si ridestò lei
“ ma poi Raph ti ha scritto?” le chiese con un ghigno
“ non sono affari tuoi “ rispose lei arrossendo
“daaaaaiiiiiiiiiiii! Me lo devi . Sono stata io a dare il numero a Miky che poi lo ha dato a lui” disse con un espressione compiaciuta
“ continuo a dire che non sono affari tuoi”
“ uffa…” disse andandosene offesa.
Rea ricominciò a ridacchiare un po’ per la sua faccia e un po’ per il messaggio che aveva ricevuto un paio di giorni prima.
---- Ciao. Volevo sapere come stavi e se era tutto a posto. Mi sento  un po’ in colpa per quello che è successo  e mi dispiace . Ah sono Raph.----
Un messaggio semplice ma conoscendolo  gli sarà costato tutto il suo coraggio e una buona dose di tentativi prima di inviarlo. Ma proprio per quello lo apprezzava ancora di più. E sotto sotto gli era mancato un po’. Le venivano in mente le parole di Michelle quando stavano andando nel rifugio dei ragazzi. –siamo strane noi? Stiamo parlando di storie d’amore con tartarughe mutanti—In effetti si. Era strano. Però in tutta la sua vita nessuno le aveva fatto un effetto del genere . Poteva anche non avere fattezze del tutto umane ma nel complesso non era sgradevole , e poi , conoscendosi sempre meglio cominci a non vedere più con gli occhi ma con il cuore. Quindi alla fine , si era strano ma non per loro.
“ allora ci prepariamo per stasera” disse alzandosi e raggiungendo Michelle in cucina che , come la solito , stava mangiando qualche schifezza.
“Hitomi mi ha dato il permesso “le disse Michelle anticipando la sua ramanzina
“ ma lei è troppo buona. Vero Hitomi?”
“ cosa?”  rispose lei distratta
“Hitomi va tutto bene?”Le chiese Rea preoccupata
“ si si tutto bene”
“Michelle puoi controllare che l’attrezzatura per stasera sia apposto?”
“ oooooooooook” disse e si fiondò nell’altra stanza
“ Hitomi ti vedo un po’ strana in questi giorni. Va tutto bene?” le chiese di nuovo lei
“ si niente di cui preoccuparsi .Niente di importante “
“ anche se non è importante voglio saperlo . Forse ti potrei aiutare “
Hitomi non rispose , stava riflettendo sul da farsi .
“ lo hai detto già ad Hime?” le chiese. Di solito la confidente più fidata di Hitomi era Hime , giustamente , erano più che sorelle.
“ anche se non gliene parlassi lo capirebbe comunque lo sai “ rispose. Infatti tra loro due c’era molto più che un semplice legame affettivo. Hitomi non era l’unica ad avere queste capacità sopranaturali , anche Hime le aveva solo che in potenza molto minore ma abbastanza da entrare in risonanza con i pensieri di Hitomi.
“ di solito non ti da fastidio”
“no , non mi da fastidio ma lo sai che Hime a volte sa essere molto saccente”
Oh si che lo sapeva . Niente peli sulla lingua .
“ se vuoi puoi confidarti con me” le disse Rea
“ aaaaah. Rea in questi giorni mi è successa una cosa strana . Quando quella sera eravate nei guai sono intervenuta e ho usato uno dei vostri amici”
“davvero?”
“mi dispiace ma non ho avuto scelta”
“ non devi scusarti. Ci hai aiutate no?”
“grazie. Dopo quell’episodio senza volerlo ci siamo connessi di nuovo”
“connessi?”
“si. Ero in concentrazione per controllare la situazione in città e…. forse anche lui lo era e senza volerlo ci siamo sintonizzati e.. abbiamo parlato. Forse è successo perché eravamo stati  già in contatto una volta. “
Rea stava ascoltando incredula. Chi poteva essere?
“ e mi ha prima ringraziato per l’aiuto , ha detto che salvato la vita ai suoi fratelli e che sperava di potermi risentire. Ha usato un tono così pacato e gentile”
Rea sorrise , non potevano essere ne Raph ne Micky.
“ e da quel giorno ci sentiamo tutti i giorni per chiacchierare , senza dire più del necessario naturalmente “
“ nemmeno i vostri nomi’?”
“no. Lo sai che essere a contatto con me può essere pericoloso”
“ e tu lo sai che noi non la pensiamo così “le rispose Rea. Ormai aveva perso il conto di tutte le volte che aveva cercato di convincerla della cosa.
“ comunque questo è quanto. Mi sono ritrovata molto a mio agio a parlare con lui e… non sono abituata”
“ ti piacerebbe sapere il suo nome?”
Hitomi la guardò agitata. Sapere il suo nome. Dare un nome a quella voce così calda e sicura che tanto le piaceva ascoltare.
“ sapresti dirmelo ?”
“ bhe potrei. Devi solo dirmi cosa ti ha detto esattamente”
“oh…..ha detto -- Mi è stato insegnato a ringraziare quando ricevo qualcosa e tu…. Hai salvato la vita a me e ai miei fratelli .Grazie—“ e arrossì vistosamente .
Rea sorrise , aveva capito perfettamente di chi si trattava. Solo uno di loro parlerebbe come un samurai di altri tempi.
“ il suo nome è Leonardo!”
Hitomi assimilò pian piano la notizia. Leonardo. Era un bel nome . Non ne seppe il motivo ma  il suo cuore cominciò a battere velocemente .
“vedo che ti piace il suo nome” disse Rea sorridendo
“ non prendermi in giro”
“ascolta …” disse Rea avvicinandosi ad Hitomi facendo incontrare i loro sguardi “Sono ragazzi fuori dal comune sotto molti aspetti e non pensare di metterli nei guai dicendo chi sei perché già di per se non hanno una vita normale. Ecco perché andiamo tanto d’accordo. Quindi per una volta fai un favore a te stesa e sii felice “ le disse accarezzandole i capelli e lasciandola un po’ da sola a riflettere sul da farsi.

 

Hime intanto stava facendo un po’ di perlustrazione in giro. Non sembrava ma era molto atletica nonostante  le apparenze. Di solito il suo compito era stare vicino ad Hitomi come protezione finale  ma qualche volta voleva starle un po’ lontano. Senza fraintendere  amava sua sorella ma ne era un po’ gelosa. Erano gemelle con le stesse potenzialità ma le sue erano aumentate in modo esponenziale . Era il suo dono. Mentre lei si è sempre dovuta dare molto da fare per ottenere le capacità che aveva. E poi a volte odiava quel legame a livello sentimentale che le portava , senza volerlo , ad entrare l’una nel subconscio dell’altra. Come ora. Il suo cuore aveva cominciato a battere all’improvviso senza motivo.  Sicuramente Hitomi stava di nuovo pensando a quel tipo. Che fastidio. Era felice per lei ma odiava provare quelle sensazioni non sue. Purtroppo nessuna delle due aveva capito il modo di evitarlo , succedeva e basta.
“ vorrei che il mio cuore battesse  forte perché lo voglio io “
Ma ci stava lavorando , doveva esserci un modo per riuscire a separare le loro menti e le loro sensazioni . Lei amava la tecnologia , la scienza ma si occupava anche del paranormale ed aveva un quoziente intellettivo molto superiore alla media e in più , era molto carina , il che non guastava , soprattutto quando aveva a che fare con uomini stupidi che la sottovalutavano solo per il suo aspetto , da li aveva le soddisfazioni migliori.
Stava sorvegliando la zona tranquillamente camminando tra la folla. Aveva inventato da poco un piccolo dispositivo che riusciva a percepire l’umore delle persone e non solo. Poteva capire se una persona era arrabbiata , spaesata o pericolosa perché ubriaca o fatta. Poteva capire anche  le statistiche fisiche e mentali . Il tutto in un congegno piccolo come un orologio.
Era in giro da qualche ora e sinceramente si stava un po’ annoiando visto che non aveva trovato niente di interessante. Quando passando di fronte ad un vicolo , a prima vista senza nessun valore ,  il suo orologio non la pensò  alla stessa maniera. Aveva visto , anche se di sfuggita ,una luce interessante. Un piccola lucina a cui il suo orologio non sapeva dare classificazione. Diceva semplicemente Umano 90%.
“ questa si che è una cosa interessante” disse sorridendo.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: kuchi