25/11/2008
7 recensioniGenere: One-shot
Personaggi: Edward Cullen - Isabella Swan
Info: Eh si, oggi doppia razione XD Dopo aver aggiornato «Dark.» , ritorno con questa piccola shot venuta di getto mentre modificavo al photoshop una foto di Rob e Kris durante le riprese del film, e contemporaneamente ascoltavo "Love Me" di Yiruma. Il titolo della melodia è lo stesso della shot ^-^
Personaggi: Edward Cullen - Isabella Swan
Info: Eh si, oggi doppia razione XD Dopo aver aggiornato «Dark.» , ritorno con questa piccola shot venuta di getto mentre modificavo al photoshop una foto di Rob e Kris durante le riprese del film, e contemporaneamente ascoltavo "Love Me" di Yiruma. Il titolo della melodia è lo stesso della shot ^-^
»Love
Me«
Il volteggiare continuo non crea nessun fastidio in me, ma molto probabilmente a te succede il contrario.
Mi fermo facendoti scendere dai miei piedi e ti faccio sedere su di una panchina, sotto il chiaro di luna.
Sorrido quando ti vedo sfiorarti la fronte con la punta delicata delle dita sottili.
Non sei per niente abituata a ballare...
Si vede che il ballo di fine anno non ti ha aiutata affatto.
Mi siedo accanto a te, mettendoti un braccio intorno le spalle e tirandoti verso di me. Poggi la testa sulla mia spalla destra e guardi la luna piena alta nel cielo. Ti sento sospirare.
Qualcosa non va?
Prendo il tuo mento fra due dita e ti costringo a guardarmi negli occhi: mi sorridi e torni a poggiarti su di me.
Inspiro il tuo odore e sento l'ormai familiare bruciore che mi provoca in gola...
Odore di rosa...rosa che con le sue spine urtica la mia gola.
Amo questa sensazione.
L'amo perchè mi fa sentire che sei viva. Che sei con me.
Ti sento ridere e improvvisamente mi abbracci, cingendo la mia vita con le tue esili braccia.
Anche se non conosco il motivo di tale gioia, ricambio l'abbraccio baciandoti i capelli che Alice ti ha sistemato in eleganti boccoli.
Se possibile, sei ancora più bella...
Sospiro silenziosamente fra quei fili di seta, spostandoli un pò.
Non hai idea di quanto mi sia sentito solo in questi cent'anni di non-vita. Quanto a lungo abbia aspettato la tua venuta.
A volte credo che il destino esista sul serio; se fossi morto quell'estate del 1918 ora non potrei essere qui a tenerti stretta fra le mie braccia. Se Carlisle non mi avesse trovato, ora tu saresti qui con qualcun altro. Stringeresti un ragazzo umano fra le tue braccia... un corpo caldo, vivo. Invece ti accontenti di stringere un cadavere...
Punti i tuoi occhi color cioccolato nei miei e non sai quante volte mi sono perso in quelle sfumature verdognole delle tue iridi, che probabilmente ignori anche di avere.
Perchè mi guardi con quell'espressione pensierosa e...straziata?
Poggiò la fronte sulla tua e chiudo gli occhi.
Restiamo così per sempre...
Desideri ardentemente poter restare al mio fianco per l'eternità, ed anch'io vorrei averti accanto lo stesso periodo di tempo, ma non voglio dannarti. Non voglio che la tua anima, così pura e semplice, venga distrutta per una cosa tanto ingiusta.
Basterebbe anche una breve vita da umano per amarti.
Una sola, breve, vita da essere umano... Ma se fossi stato umano sarei riuscito ad amarti allo stesso modo?
Sarei riuscito a sentire il mio cuore muto battere?
Sarei riuscito a sentirmi vivo?
Come poteva un essere umano capire il valore del tuo amore?
Apro gli occhi e vedo i tuoi che mi guardano.
Sorrido rassicurandoti e tu rispondi illuminandoti.
Il palmo della mia mano destra è sulla tua guancia...il calore del tuo corpo sulla mia pelle mi fa fremere. Non senti la mia mano ghiacciata?
Ricordo ancora la prima volta che sfiorai la tua mano. La scossa elettrica che percepii arrivare dalla punta delle dita, alla spalla.
Fu una sensazione di assoluta pace in me, una sensazione unica, mai provata prima.
Guardo verso il ristorante dove ho prenotato per una cena romantica, e noto con piacere che le pietanze per te sono già sul tavolo.
Con la testa indico il locale e tu scuoti il capo mettendo il broncio e guardando la luna che si riflette nello specchio d'acqua di fronte a noi.
Sorrido con quel sorriso che ti fa sciogliere...aspetta...come lo chiami? "Sorriso sghembo", giusto?
Arrossisci e accarezzi il mio viso. Prendo la tua mano e con la punta del naso sfioro le vene sul tuo polso.
Chiudo gli occhi inspirando.
Se non posso saggiare il vino, tanto vale apprezzarne il bouquet, no?
Ridi. La tua risata argentina mi fa riaprire gli occhi.
Sei lì che mi guardi con quegli occhi innamorati...
Come fai ad amarmi? E' uno dei misteri a cui non riesco dare risposta...
Vuoi restare accanto a me e tanto mi basta per saperti mia, ma...come hai fatto ad innamorarti di un mostro senz'anima?
Se restare con me è quel che vuoi, allora non sarò io a respingerti.
Prendo il tuo piccolo viso fra le mani e lentamente poggio le mie labbra sulle tue.
Il bacio è più delicato e intimo del solito. E' solo un semplice sfiorarsi di labbra, un incastro perfetto delle due parti.
Ci dividiamo piano, ma il tuo viso torna prepotentemente sul mio, facendo ricongiungere le nostre bocche. Credevo che anche questa volta non ti saresti trattenuta, che avrei dovuto mettere dei confini, invece lasci semplicemente le tue labbra sulle mie e ti fermi.
Quando ti allontani per prima dal mio viso, sento il rumore del tuo bacio sulla mia pelle e mi mordo il labbro inferiore.
Tu fai lo stesso.
Come fai ad amarmi così?
Ma se è ciò che vuoi, allora amami Bella.
Amami come nessuna è stata in grado di fare. Amami come solo tu sei capace.
Amami ed io ti amerò allo stesso modo e se vorrai, farò anche di meglio.
Amami perchè sei l'unica che è riuscita a rompere la mia maschera.
Amami Bella, perchè sei l'unica in cent'anni di esistenza che ha avuto il coraggio di amarmi per quel che sono...e non per quel che mostro...
Il volteggiare continuo non crea nessun fastidio in me, ma molto probabilmente a te succede il contrario.
Mi fermo facendoti scendere dai miei piedi e ti faccio sedere su di una panchina, sotto il chiaro di luna.
Sorrido quando ti vedo sfiorarti la fronte con la punta delicata delle dita sottili.
Non sei per niente abituata a ballare...
Si vede che il ballo di fine anno non ti ha aiutata affatto.
Mi siedo accanto a te, mettendoti un braccio intorno le spalle e tirandoti verso di me. Poggi la testa sulla mia spalla destra e guardi la luna piena alta nel cielo. Ti sento sospirare.
Qualcosa non va?
Prendo il tuo mento fra due dita e ti costringo a guardarmi negli occhi: mi sorridi e torni a poggiarti su di me.
Inspiro il tuo odore e sento l'ormai familiare bruciore che mi provoca in gola...
Odore di rosa...rosa che con le sue spine urtica la mia gola.
Amo questa sensazione.
L'amo perchè mi fa sentire che sei viva. Che sei con me.
Ti sento ridere e improvvisamente mi abbracci, cingendo la mia vita con le tue esili braccia.
Anche se non conosco il motivo di tale gioia, ricambio l'abbraccio baciandoti i capelli che Alice ti ha sistemato in eleganti boccoli.
Se possibile, sei ancora più bella...
Sospiro silenziosamente fra quei fili di seta, spostandoli un pò.
Non hai idea di quanto mi sia sentito solo in questi cent'anni di non-vita. Quanto a lungo abbia aspettato la tua venuta.
A volte credo che il destino esista sul serio; se fossi morto quell'estate del 1918 ora non potrei essere qui a tenerti stretta fra le mie braccia. Se Carlisle non mi avesse trovato, ora tu saresti qui con qualcun altro. Stringeresti un ragazzo umano fra le tue braccia... un corpo caldo, vivo. Invece ti accontenti di stringere un cadavere...
Punti i tuoi occhi color cioccolato nei miei e non sai quante volte mi sono perso in quelle sfumature verdognole delle tue iridi, che probabilmente ignori anche di avere.
Perchè mi guardi con quell'espressione pensierosa e...straziata?
Poggiò la fronte sulla tua e chiudo gli occhi.
Restiamo così per sempre...
Desideri ardentemente poter restare al mio fianco per l'eternità, ed anch'io vorrei averti accanto lo stesso periodo di tempo, ma non voglio dannarti. Non voglio che la tua anima, così pura e semplice, venga distrutta per una cosa tanto ingiusta.
Basterebbe anche una breve vita da umano per amarti.
Una sola, breve, vita da essere umano... Ma se fossi stato umano sarei riuscito ad amarti allo stesso modo?
Sarei riuscito a sentire il mio cuore muto battere?
Sarei riuscito a sentirmi vivo?
Come poteva un essere umano capire il valore del tuo amore?
Apro gli occhi e vedo i tuoi che mi guardano.
Sorrido rassicurandoti e tu rispondi illuminandoti.
Il palmo della mia mano destra è sulla tua guancia...il calore del tuo corpo sulla mia pelle mi fa fremere. Non senti la mia mano ghiacciata?
Ricordo ancora la prima volta che sfiorai la tua mano. La scossa elettrica che percepii arrivare dalla punta delle dita, alla spalla.
Fu una sensazione di assoluta pace in me, una sensazione unica, mai provata prima.
Guardo verso il ristorante dove ho prenotato per una cena romantica, e noto con piacere che le pietanze per te sono già sul tavolo.
Con la testa indico il locale e tu scuoti il capo mettendo il broncio e guardando la luna che si riflette nello specchio d'acqua di fronte a noi.
Sorrido con quel sorriso che ti fa sciogliere...aspetta...come lo chiami? "Sorriso sghembo", giusto?
Arrossisci e accarezzi il mio viso. Prendo la tua mano e con la punta del naso sfioro le vene sul tuo polso.
Chiudo gli occhi inspirando.
Se non posso saggiare il vino, tanto vale apprezzarne il bouquet, no?
Ridi. La tua risata argentina mi fa riaprire gli occhi.
Sei lì che mi guardi con quegli occhi innamorati...
Come fai ad amarmi? E' uno dei misteri a cui non riesco dare risposta...
Vuoi restare accanto a me e tanto mi basta per saperti mia, ma...come hai fatto ad innamorarti di un mostro senz'anima?
Se restare con me è quel che vuoi, allora non sarò io a respingerti.
Prendo il tuo piccolo viso fra le mani e lentamente poggio le mie labbra sulle tue.
Il bacio è più delicato e intimo del solito. E' solo un semplice sfiorarsi di labbra, un incastro perfetto delle due parti.
Ci dividiamo piano, ma il tuo viso torna prepotentemente sul mio, facendo ricongiungere le nostre bocche. Credevo che anche questa volta non ti saresti trattenuta, che avrei dovuto mettere dei confini, invece lasci semplicemente le tue labbra sulle mie e ti fermi.
Quando ti allontani per prima dal mio viso, sento il rumore del tuo bacio sulla mia pelle e mi mordo il labbro inferiore.
Tu fai lo stesso.
Come fai ad amarmi così?
Ma se è ciò che vuoi, allora amami Bella.
Amami come nessuna è stata in grado di fare. Amami come solo tu sei capace.
Amami ed io ti amerò allo stesso modo e se vorrai, farò anche di meglio.
Amami perchè sei l'unica che è riuscita a rompere la mia maschera.
Amami Bella, perchè sei l'unica in cent'anni di esistenza che ha avuto il coraggio di amarmi per quel che sono...e non per quel che mostro...