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Autore: mask89    24/01/2015    1 recensioni
Dal famoso bacio sulla spiaggia sono passate diverse settimane ma Sarah continua a non ricordare, Chuck decide di partire in missione solitaria per trovare i piani di costruzione dell'Intersect così da riottenere la sua vecchia vita ma qualcosa va male. Il team Bartowski riunito si ritroverà a incrociare la strada di un uomo dal passato misterioso, che per vendetta dichiara guerra a diversi governi.
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IN REVISIONE 02/2021
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chuck camminava su e giù per la stanza nervosamente torcendosi le mani. Stava impazzendo, era l'unica spiegazione plausibile. L'intersect gli stava fondendo il cervello nuovamente. Si guardò il polso sinistro. No, a quanto pare il governatore funzionava perfettamente. Continuò a passeggiare per la stanza, si portò le mani alle tempie per massaggiarle, ci doveva essere una spiegazione logica per ciò che aveva visto. Ma certo, come non aveva fatto a pensarci prima, quell'informazione era sicuramente errata, non poteva esserci altra spiegazione. Durò solo un attimo quel sollievo, poi la verità lo colpì duramente, come se qualcuno gli avesse dato un pugno allo stomaco. L'intersect non si sbagliava, mai. Come era possibile? Convenne che l'unica spiegazione possibile, per quanto assurda fosse, era che ciò che aveva visto fosse vero. Si sentiva nauseato. Pensava che con l'ultimo scontro lo avesse messo definitivamente fuori dai giochi e invece no, era li che si sbeffeggiava ancora una volta di lui. Non solo aveva finto la sua morte ma addirittura aveva cambiato i suoi connotati! Guardò Sarah che lo fissava visibilmente preoccupata e una ondata di consapevolezza, intuizione o qualsiasi modo la si voglia chiamare lo colpì prepotentemente. Lui, Shaw, era coinvolto in ciò che le era successo, anzi aveva la netta sensazione che fosse stato l'autore di tutto quello. Si sedette sul divano e fissò lo schermo nero del televisore. La Beckman, saputo cosa aveva visto nel flash e cosa era succeso nella base uzbeka aveva chiuso la comunicazione sconvolta, dicendo che li avrebbe contattati appena avrebbe avuto più informazioni. Chuck continuava a rimuginare su quella faccenda quando la voce di Casey lo riportò alla realtà.
“Chuck? Chuck?”
“John...” disse stancamente l'uomo.
“Stai bene?”
“No. E' un incubo John. Non sapevo che Shaw fosse stato dichiarato morto ma pensavo che dopo il nostro ultimo scontro non avrebbe più creato problemi.”
“Chuck ridicci cosa hai visto nel flash.” intervene Sarah.
“Ho avuto un flash sulla sua voce. Le informazioni dicevano che Shaw sia morto in carcere. Si è avvelenato.”
“In pratica ha finto la propria morte” disse Casey.
“Si, qualcuno deve averlo aiutato dall'interno. Il referto dell'autpsia è stato sicuramento falsato.”
“E se qualcuno abbia usato la sua voce nel video per depistarci? Tu non lo hai avuto nessun flash quando lo hai visto, no?” chiese Sarah.
Chuck guardò la donna stupito. Aveva ragione! Come non aveva a fatto a pensarci prima? “Hai ragione Sarah, è una possibilità. Sarà sicuramente andata così. Ottima intuizione Sarah.”
“Non essere stupido Bartowski. Nel video si vede chiaramente che il russo non nota nessun cambiamento nella voce di Shaw, altrimenti sarebbe rimasto sorpreso, no?”
"John non mi importa che cosa ho sentito, io credo che l'intuizione di Sarah sia giusta!”
“Da quando il tuo cervello ha smesso di funzionare Bartowski?” disse con tono duro il colonello.
“Ho bisogno di credere che sia andata così John, ok?” urlò disperatamete Chuck. “Io...”
“A cosa stai pensando Chuck?” domandò Sarah.
“Credo che sia una cosa folle Sarah ma credo che...”
“Credi che Shaw sia coinvolto in ciò che Quinn le ha fatto vero?” lo anticipò Casey.
“Si” disse amaramente “ Non so come ma credo che sia andata così”
“Cosa faremo ora Chuck?” chiese la donna.
“Mi metterò a cercarlo e quando lo avrò trovato chiuderò una volta per tutte questa storia”
“Tu non farai proprio un bel niente Bartowski. Ora tu te ne starai buono ad aspettare notizie della Beckman. Chiaro?”
“Ma John come...?” rispose Chuck alzando la voce.
“Chiaro?” sottolineo minacciosamente. “Walker puoi lasciarci soli un momento?”
“Si, certo” disse titubante e guardò Chuck in cerca di spiegazioni ma in riposta ricevette solo uno sguardo confuso.
“Ascoltami bene idiota, non so quale sia il piano di Shaw e non so se lui sa che lo abbiano scoperto ma so solo una cosa: comportarti così non ti porterà da nessuna parte. Sei arrabbiato, amareggiato e lo capisco ma se lasci che le emozioni ti soprafacciano...finirai per comettere qualche errore di cui te ne pentirai, amaramente.”
“Cosa dovrei fare John? Aspettare che quell'uomo distrugga tutta la mia vita? Questa storia deve finire, ora!”
“Ma ti stai ascoltanto Bartowski? Dimmi, prechè Sarah si è innamorata di te?”
“Cosa centra questo ora?”
“Rispondimi!”
“Lei...lei mi diceva che si era innamorata di me perchè non ero come le altre spie. Ero, sono incapace di...” e si blocco. Lo sguardo che Casey gli rivolse fu molto eloquente.
“Vedo che ci sei arrivato Chuck. In qualsiasi modo si evolva la situazione non perdere mai di vista il tuo obiettivo: lei. Quando sarà il momento lascia che se ne occupino gli adulti, ok? Ora va a riposarti, appena la Beckman ci darà altre notizie decideremo il da farsi” e si avviò verso la porta.
“John?” l'uomo si voltò “Grazie!” Ricevette in risposta il tipico grugnito. Sorrise, certe cose fortunatamente non sarebbero cambiate mai.
Andò nella stanza da letto vide che Sarah lo attendeve impazientemente. Si notava chiaramente che voleva sapere cosa era successo in soggiorno.
“Allora mi dici di cosa avete parlato tu e Casey?”
“Oh, mi dispiace ma è una cosa confidenziale” disse scherzosamente.
“Ehy, fino a prova contraria sono ancora tua moglie!” La sua bocca assunse un ovale perfetto. Lei stessa era stupita per le parole che aveva apena detto. Chuck la guardò per un attimo come se fosse un alieno, poi si sciolse in un sorriso felice, caldo, rassicurante, gioioso.
“E' la più bella cosa che potessi dirmi” gli rispose con voce rotta dall'emozione. “Abbiamo parlato di te. Del motivo per cui ti sei innamorata di me.”
“E perchè Casey mi ha chiesto di andarmene?”
“Bhe, perchè lui è Casey. Non ama manifestare i suoi sentimenti dinanzi a tutti. Dietro quel suo attegiamento da orso si nasconde uan persona che tiene ai suoi amici.”
Chuck la invitò a sedersi sul letto. Gli sembrava giusto in quel momento parlare di John, glielo doveva, aveva svolto un ruolo fondamentale nelle loro vite, inoltre con Morgan ero stato il primo a sostenere la loro relazione.

Casey rientrò in casa come una furia, le notizie che aveva appena ricevuto non gli erano piaciute per niente. Sentiva la necessità di sfogarsi. Prese il suo zaino, che stava ancora vicino alla porta e la mise sul tavolo del soggiorno. Cercò la scatola dei sigari. Sperava che un buon Costa Gravas lo aiutasse a stemperare il malumore. Quella sera Alex avrebbe cenato con lui e non gli andava proprio di mostrarle il suo lato peggiore. Aprì la scatola, notò che qualcosa non andava, mancava qualcosa. Contò i sigari, ne mancava uno all'appello. Si mise a rimuginare su chi avesse potuto toccare i suoi “tesori”, gli venne in mente solo una persona, Grimes. Sentì qualcuno scendere dalle scale, si voltò, era lui.
“Tu!” Morgan rimase paralizzato sull'ultimo gradino della scala, il tono usato da Casey non gli era piaciuto per niente. “Sei stato tu a prendere uno dei miei sigari?”
“S-si”
“Quando e perchè?” disse a denti stretti.
“Quando eravamo in Uzbekistan. Non vi vedevo arrivare ed ero molto preoccupato e così ne ho fumato uno per scaricare la tensione.” rispose tutto di un fiato.
“Ti è piaciuto?”
“Si signore” e deglutì “i sigari del Costa Gavas sono i migliori, no?”
Casey lo squadrò dalla testa ai piedi, poi fece una leggera scrollata di spalle. “Bene. Ne vuoi uno?”
“Ehm, no grazie. Sai, Alex non approverebbe” John annui leggermente con la testa mentre se ne accendeva uno. “John cosa vi ha mostrato la Beckman? Sei stato via parecchio tempo...”
“Credimi Morgan, preferisci non saperlo”
“Suvvia John. Non sono più un bambino!”
“Non è per quello idiota...è pericoloso”
“E pensi che se non me lo dici questa pericolosità diminuirà?”
“Va bene” sospirò “Shaw è coinvolto in tutto questo. Non sappiamo come ma è coinvolto. Lo abbiamo visto da dei video.”
“Cosa?” urlò il piccolo uomo barburo.
“Abbassa la voce. A quanto pare ha finto la sua morte e ha cambiato i suoi connotati. Per ora sappiamo solo questo ma Chuck sospetta che abbia a che fare con ciò che è successo a Sarah.”
“Dannazione” e cominciò a vagare per la stanza. Si fermò. Guadò Casey con una espressione risoluta. “ Sarà rimandato!”
“Cosa stai farneticando?”
“Il matrimonio John. Stasera io e Alex avevamo intenzione di dire la data del nostro matrimonio ma questo cambia tutto.”
“Perchè?”
“Sai...voglio che il giorno del mio matrimonio le persone che vi ci parteciparanno siano veramente felici. Lo so, è una cosa stupida ma è un mio desiderio.”
Casey rimase in silenzio a guardare l'uomo, poi tirò una boccata al sigaro.
“Grimes, sono contento che mia figlia si sposi con te” e gli strinse la mano.
“Grazie, signore” disse Morgan comosso e sorpreso allo stesso tempo.
Vide il piccolo uomo barbuto uscire dalla stanza, si ritrovò a pensare che avrebbe fatto di tutto per esaudire quel suo desiderio.

Nonostante le brutte notizie di quella mattinata la cena si svolse in un clima sereno e giosioso. Avevano deciso di cenare nella casa di Morgan e Alex. Avevano appena finito di mangiare il dolce che Alex aveva preparato quando videro Gertrude alzarsi dalla tavola.
“Dove vai?” chiese Casey.
“Ora vedrai.” Prese una busta da un armadio della cucina e poi glielo diede.
“E' un regalo per il nostro mesiversario.”
John la guardò perplesso “ Il nostro che?”
“Lascia perdere. Aprilo e basta.”
Scartò il regalo vide il contenuto della scatola. “Una cinta con il logo dei marines sulla fibia? Grazie, Gertrude. La indosserò nelle occasioni speciali”
“Potresti cominciare stasera...in camera da letto...sai...si può usare in tanti modi”
Alex strabuzzo gli occhi, Morgan sputò il sorso d'acqua che stava bevendo mentre Chuck e Sarah scoppiarono in una risata fragorosa. Casey stava per dire qualcosa quando il suo telefono cominciò a suonare. Era la Beckman.

“Buonasera ragazzi, ho importanti novità. I miei analisti hanno confermato il flash di Chuck. Shaw è vivo. Ho mandato degli uomini alla sua tomba e mi hanno riferito che il suo corpo non c'è.”
“Cosa intende fare generale?” chiese Chuck.
“Ho avviato delle indagini interne. Ho messo al lavoro i miei uomini migliori.”
“Faccia partecipare anche noi alle indagini. Il castello sotto al Buymore funziona ancora. Ci servono soltanto dei suoi tecnici che ci reimmettano nei server della CIA e dell'NSA.”
La Beckman ci pensò su un attimo poi si decise a ripondere. “Va bene Chuck. Domani mattina dei miei uomini saranno li.”

Ormai erano diversi giorni che era rinchiuso nel castello. Aveva messo sotto e sopra i diversi database delle varie agenzie ma non era riuscito a trovare nulla e la Beckaman non si faceva sentire da lla sera della cena. Si guardò intorno, nel castello regnava la pace. Sarah era andata a casa a riposarsi mentre John e Morgan erano fuori per della commisioni personali. Cominciò a pesnare a tutte le avventure che erano cominciate in quel posto quando il suo telefono comicnio a suonare. Sul display non compariva nessun numero. Apri la chiamata incuriosito.
“Ciao Chuck.”


Ciao ragazzi! Decimo capitolo, wow. Non avrei mai pensato di scrivere coì tanto. Per questo devo ringraziare voi, perchè con le vostre letture e le vostre recensioni mi avete spronato a continuare con questo progetto. Quindi grazie!!!! Come al solito vi invito a recensire, perchè una recensione per quanto piccola fa sempre bene all'autostima di uno scrittore ( lo so, è un parolone ) XD.
A presto!!!!

 

 

 

 

 

 

   
 
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