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Autore: istinto della luna    24/01/2015    2 recensioni
Dal testo:
Hermione Granger era imbarazzata.
Sì, molto imbarazzata.
Stava uscendo dall'aula di Trasfigurazione con le gambe tremanti e le gote arrossate.
Non ci poteva credere.
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Imbarazzata per cosa vi chiederete...
Beh, basta leggere!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Come saper apprezzare gli aiuti


<< Ginny, che diavolo è successo? >> domandò George furente.
<< Hermione mi ha scoperto e... ha cominciato a parlare. Pensava che l'avessimo costretta o qualcosa del genere. >>
<< Costretta a fare cosa? >>
<< A farle piacere Fred. >>
Entrambi ammutolirono. George cominciò a massaggiarsi il collo in cerca di una soluzione.
<< Dobbiamo trovare una soluzione velocemente. Noi ce ne andremo presto. >>
<< Fai sul serio? >>
Il ragazzo sogghignò: << Certo, quello che è successo questa sera è solo un avvertimento. >>
<< Beh, ad ogni modo, è meglio che ce ne stiamo calmi finché Fred non prende l'iniziativa. >>
<< Si, hai ragione. Credevo che così facendo avrei smosso mio fratello! E invece è più lento di una larva! Poveri noi >> si lamentò.
<< State parlando di Ronnie? >>
Entrambi si girarono e trovarono Fred sulla soglia della camera.
<< Certo >> esclamarono all'unisono, forse troppo velocemente.
Fred si avvicinò: << Che ci fa lei qui, George? >>
George alzò le spalle estremamente calmo. Entrambi i gemelli infatti erano bravi a convincere la gente della propria innocenza. << Mi ha chiesto se poteva servirsi di una delle nostre merendine per saltare Storia della Magia. >>
<< Capisco... e le hai già risposto? >>
<< Ora che ci penso no. >>
<< Bene, allora ci penso io. >>
Si accovacciò vicino a Ginny e guardò entrambi. Aveva capito tutto. Forse George si era dimenticato del fatto che fosse suo gemello e, come tale, conosceva di lui anche la lunghezza di ogni capello.
<< Sono perfettamente in grado di badare a me stesso, grazie per l'interessamento. Non pensavo che sareste arrivati fino a questo punto però. >>
George sgranò gli occhi: << Lo sapevi? >>
<< Che avresti riservato lo stesso trattamento a Hermione? Certo! >>
Ginny lo guardò stranita: << E allora perché non ci hai fermato? >>
<< Questo non lo saprete >> concluse Fred teatralmente, con le orecchie rosee.
I due si alzarono e cominciarono a lamentarsi ad alta voce. Fred, infastidito dalla situazione, cominciò ad avanzare verso di loro lentamente che, di conseguenza indietreggiarono. Continuò così finché non fu soddisfatto. Richiamò la loro attenzione e disse: << Comunque la risposta è no, Ginny. Non salterai Storia della Magia. >>
<< Perché, scusa? >>
<< Perché lo decido io. >>
Lei provò a ribattere, ma venne bloccata subito.
<< Vi dico un'altra cosa. >>
<< Cioè? >> chiesero in coro.
<< Buonanotte. >> detto questo chiuse loro la porta in faccia e la bloccò con un incantesimo. Era riuscito a farli indietreggiare fino alla porta.
<< Fred, non puoi farlo! Sono tuo fratello! >>
<< George, ci sono i divanetti di sotto, sarai comodo. >>
Sentì George brontolare e allontanarsi dalla stanza. Ginny era ancora lì.
<< Che farai con il resto dei compagni? >>
Fred, dall'altra parte della porta, alzò le spalle: << Beh, se ne faranno una ragione. >>
<< Sei impossibile. >>
" Sei impossibile ". Lo stesso commento che aveva fatto Hermione. Sulle sue labbra, però, sembrava più dolce, come se la considerasse una qualità.
<< E anche molto intelligente! >>
Ginny sbuffò: << Convinto tu... >>
Si stava allontanando, quando Fred aprì la porta silenziosamente.
<< Ehi Ginny >>  sussurrò, facendo girare la ragazza, che era già arrivata a metà strada << ricordati di dire a George che non sono una larva! >>

*

Nei giorni successivi i due gemelli si riappacificarono e tornarono a scherzare come sempre. Come promesso George e Ginny non accennarono più al loro strampalato piano di smuovere le acque tra Fred e Hermione e, di conseguenza Hermione ricominciò a respirare.  Fred, invece, non riusciva a darsi pace. Doveva dire tutto alla ragazza prima che fosse troppo tardi. Improvvisamente aveva perso tutta la sua sicurezza.
Si voltò verso George. A causa della decisione della Umbridge non potevano partecipare agli allenamenti di Quiddich, così seppur amareggiati, se ne stavano sugli spalti.
<< George, mi sto annoiando. Voglio giocare. >>
<< Non dirlo a me! Sono stufo di questa situazione. >>
Ad un tratto si avvicinò Ginny a cavallo della propria scopa: << Ehi ragazzi! >>
<< Che vuoi Ginny? >> chiese Fred
<< Oltre a sbatterci in faccia la tua possibilità di cavalcare una scopa, ovviamente >> continuò George.
<< Volevo dirvi che Harry vuole vedere Sirius. Mi chiedevo se... >>
Entrambi si guardarono: << Non ti preoccupare sorellina, ci pensiamo noi! >>
Finito l'allenamento si diressero al castello a parlare con Harry della loro strabiliante idea. Avrebbero creato un diversivo che gli avrebbe dato la possibilità di parlare con il padrino.

*
 
Quella sera Hermione non riusciva a dormire. La situazione che si era creata la preoccupava davvero tanto. Non riusciva a capacitarsi del fatto che Harry avrebbe rischiato così tanto solo per parlare con Sirius. Insomma, mancavano pochi mesi alla fine della scuola, avrebbe potuto resistere. Si alzò lentamente dal letto. La stanza era immersa nell'oscurità, per questo urtò senza volerlo il suo baule dal quale cadde un fagottino. Si inginocchiò a raccoglierlo e capì di cosa si trattava. Era quel braccialetto. Il fatidico braccialetto che Fred le aveva regalato mesi prima. Lo prese in mano e lo guardò. Pensò a come fosse cambiata la sua situazione dall'inizio dell'anno. Ormai lo aveva capito, le piaceva Fred, doveva semplicemente capire se anche lui ricambiasse. "Come se fosse facile!" si mise a pensare.
Scese le scale e sbucò nella Sala Comune. Si sorprese del fatto che non fosse sola. Seduto in un angolo c'era un ragazzo. Hermione si avvicinò cautamente, con la poca luce che filtrava dalla finestra non riusciva a vederlo.
<< Ehi, che stai facendo qui? >>
La ragazza si bloccò spaventata. Il ragazzo si avvicinò maggiormente.
<< Chi sei? >> Quella voce, però, era più famigliare di quanto pensasse.
<< Fred, tu? >>
<< Fred! >>
<< Ti chiami Fred? Che strano, eppure mi sembrava che fossi una ragazza. >>
<< Certo che sono una ragazza! >>
A quel punto il ragazzo la raggiunse beffardo. << Si, una ragazza prefetto, a quanto ho capito. >>
Si sedettero su una poltrona in silenzio e immersi nella semi oscurità. L'imbarazzo era palpabile. Soltanto dopo un po' Hermione decise di rompere il ghiaccio: << Allora, che ci fai qui? >>
<< Non riuscivo a dormire. Tu? >>
<< Stessa cosa. Non sei preoccupato? >>
<< Per quello che accadrà domani? Nah, vuol dire che non ci conosci bene, allora! >>
Hermione aggrottò la fronte: << Credimi, vi conosco fin troppo bene. >>
Fred pensò che fosse arrivato il momento. Ora le avrebbe rivelato quello che provava.
Si avvicinò alla ragazza. << Sai Hermione, forse ti è sfuggito qualcosa. >>
La ragazza, con il fiatone, cercò di rispondere senza balbettare: << Che cosa? >>
La risposta non arrivò mai perché Fred aveva già incollato le proprie labbra su quelle della ragazza. La stava baciando dolcemente, tenendole una guancia con una mano. Finalmente lo stava facendo. Dopo tutto quello che avevano passato, era arrivato il momento di provarci. Hermione, dal canto suo, non riusciva a non esultare mentalmente. Si sentiva in paradiso. Non le importava della diversità di carattere, non le importava degli anni di differenza, non le importava del fatto che il giorno successivo avrebbero abbandonato la scuola. Stava semplicemente vivendo quel momento e non poteva desiderare altro.
Si staccarono solo per riprendere fiato. Hermione gli accarezzò la guancia e gli sorrise.
<< Che cosa Fred? >> chiese Hermione, tornando sul discorso di prima.
Lui alzò le spalle divertito: << E no, Hermione, non me lo farai dire. >>
<< Ti prego >> lo supplicò.
<< No. >> Fred la tirò per un braccio posizionandola sopra di sé.  << Non ci penso proprio. >> Stranamente Hermione non si sentiva in imbarazzo. Decise di rimanere al gioco: << Se la metti così, vorrà dire che me ne vado. >>
Stava per alzarsi quando venne strattonata nuovamente da Fred: << Non così in fretta. >>
<< Beh, non vuoi dirmi che cosa mi è sfuggito. >>
Anche la ragazza sapeva che non le avrebbe mai detto che, per lei, provava ben altro che semplice affetto, ma non lo avrebbe mai ammesso. Semplicemente non rientrava nel DNA dei gemelli Weasley. Lei lo sapeva e, proprio per questo, voleva stuzzicarlo.
Fred avrebbe voluto dirle tutto ma non gli usciva dalla gola, era come se rimanesse intrappolato nelle corde vocali e si disperdesse.
<< Hermione, che cos'hai lì? >>
<< Dove? >> chiese confusa la ragazza.
<< No, non ci credo! Aspetta, fammi vedere meglio. >>
Non appena si avvicinò, riprese a baciarla come poco prima.
<< Non dovresti corrompermi con questi metodi. >>
<< Perché? È divertente. >>
<< Ma non ce ne bisogno >> rispose Hermione, prima di prendere l'iniziativa e restituire il bacio precedente. Sentì sulle proprie labbra la risata di Fred ostruita dal bacio. Lui le circondava la schiena con le braccia, mentre lei le passava una mano nei capelli infuocati.
Rimasero sdraiati senza dire una parola per molto tempo, finché non decisero di tornare nei rispettivi dormitori.
<< Ora cambierà qualcosa tra di noi Fred? >>
<< Ti confido un segreto. Avvicinati. >>
Hermione avvicinò il proprio viso al ragazzo che le sussurrò in un orecchio: << Credo proprio che Pix non si sia sbagliato questa volta. >>
Hermione sorrise e si avviò per il proprio dormitorio.
<< Fred >> lo richiamò.
Il ragazzo si voltò all'istante. << Si? >>
<< Non dispiacerti troppo, le tue aspettative si avvereranno, vedrai. >>
Detto ciò girò sui tacchi e si allontanò, scatenando in Fred un altro sorriso.





Angolo Autrice:
Nuovo Capitolo!!!
Penso che questo sia il capitolo più atteso di tutta la raccolta. (cioè spero)
In ogni caso il nostro caruccio Fred si è dichiarato, ovviamente a suo modo, ad Hermione.
La storia non è ancora finita, ovviamente, ma devo dire che tra soli due capitoli avrà termine. 
Prima di lasciarvi l'indizio che vi lascio sul successivo capitolo è che ci sarà una strana sorpresa per il nostro Fred.

 
<< Gente, potete girarvi un secondo? Sapete, devo farmi dare la mia  ricompensa. >> << Quella vera. >> precisò dopo un po'.
Hermione avvampò all'istante cerando di capire che intenzioni avesse. I ragazzi non si erano girati e la Umbridge stava cerando di incastrarlo. Fred capì che avrebbe dovuto darsi una mossa. Si girò verso George pregandolo di dargli tempo con lo sguardo. Lui capì al volo e riprese a parlare.   << Beh, l'hanno voluto loro. >>

 
Spero che continuerete a seguire la mia storia fino alla fine. Ringrazio, ovviamente, coloro che hanno recensito, messo tra i preferiti, seguiti e ricordati. Un ringraziamento a chiunque legga! Lo ripeto sempre, non perché mi sento obbligata, ma perché ci tengo.
Lasciate un commento!!!
A presto,
Martina
PS: un ringraziamento speciale a chiunque shippi Fremione!!

 
   
 
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