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Autore: Kyryu    25/11/2008    3 recensioni
Semi-continuo di "Dannatamente difficile.." Cristina e Matteo hanno avuto quattro figli; sono passati quasi diciannove anni e Luca e Giorgia, i figli più grandi, saranno ospitati per le vacanze estive a casa degli zii Anna e Dario... Saranno costretti a vivere sotto lo stesso tetto del cugino adottato Ema... Quanto riusciranno a sopportarsi Gio ed Ema, se si odiano a vicenda?? Un mix di odio, passione e amore concentrato in un'unica storia...! I commenti sono sempre bene accetti...!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'DANNATAMENTE DIFFICILE SERIE'
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SECONDO CAPITOLO 

 

Mio fratello ed io avevamo viaggiato accanto; ero appoggiata a lui e stavo sonnecchiando, mentre mi carezzava i lunghi boccoli. I miei genitori avevano scelto per noi un viaggio in prima classe: adesso che avevano un lavoro fisso, erano abbastanza ricchi per poterci far fare dei bei viaggi. Sollevai un attimo lo sguardo e mi accorsi che lo sguardo di mio fratello era perso tra le nuvole e quello sprazzo di cielo che si vedeva dal finestrino; era sempre stato un po’ taciturno con gli altri, ma con me, invece, sembrava quasi logorroico. In quegli ultimi due giorni aveva quasi perso la parola e aveva un espressione strana sul viso: non era felice, ma non era neanche triste… Sembrava preoccupato… Ero decisa a cavargli di bocca quale fosse il suo problema.

Mi avvicinai ancora di più e feci la gattina, strofinandogli i miei capelli sotto il mento e appoggiandomi pienamente al suo petto; aveva funzionato: aveva staccato gli occhi dal finestrino e mi guardava tutto sorridente.

-Che c’è Gio? Come mai tutta questa affettuosità?- mi chiese, dandomi un bacio sulla fronte.

-No.. dimmi piuttosto che hai tu… Non sei più te stesso… Parli poco, mangi poco, hai un’espressione indecifrabile stampata sul viso…. Che succede? Niente risposte del tipo “Non è niente”… Non ti libererai di me fino a quando non mi dici tutto, quindi ti conviene sputare il rospo e anche subito- gli risposi, guardandolo negli occhi.

Il mio sguardo, come sapevo bene, era indagatore e Luca sapeva perfettamente che non poteva scappare… Sarebbe stato costretto a parlare.

Sospirò rumorosamente e vidi quell’espressione, ancora una volta.

-Ti ricordi di Mélita? Quella mia amica che tre anni fa si era trasferita in Italia?- mi chiese.

Mélita era una ragazza simpaticissima, amica di Luca da quando era entrato alle elementari.

-Sì… Quindi?- gli chiesi, intenta a capire dove volesse andare a parare con quel discorso.

-Bè… ha scoperto che sto arrivando in Italia e, anche lei, si trova a Roma… Ora, dato che è successa una cosa… bè.. ecco… non vorrei vederla.- provò a spiegare a grandi linee, ma c’era qualcosa che non tornava.

-Ma… da chi l’ha scoperto se non ti sentivate da circa qualche mese?- gli chiesi, interessata a sapere chi avesse fatto la spia.

-Ehm… Ti arrabbierai appena lo saprai…- mi disse Luca, mordendosi un labbro.

Ebbi una mezza idea di chi stesse parlando, ma io non giungo mai a conclusioni affrettate senza avere delle prove certe.

-Dimmi subito chi è stato..- gli dissi, spostandomi un po’ da lui, cercando di darmi un po’ di contegno, stringendo la base del naso tra il pollice e l’indice.

-Ema…- mi disse, ma ormai l’avevo intuito.

Ema, ovvero Emanuele Reali, era la persona, per me, più odiosa di questa terra…. Nonché mio cugino. Ema era stato adottato da zio Dario e zia Anna, quando aveva circa sei anni; ha la mia stessa età.. ed è nato il mio stesso giorno… Avremmo dovuto festeggiarlo assieme quel compleanno, il 7 luglio. Era antipaticissimo, però i miei zii lo adoravano tantissimo soprattutto perché era sempre stato il migliore in tutto: a scuola, negli sport, come sapevo bene, anche con le ragazze. Nessuno ha mai saputo della sua adozione, perché, infatti, somiglia in tutto e per tutto a zio Dario. Stavo per prendere fuoco, lo sentivo..

Bene… Giorgia stai calma… ricordati che il tuo maestro ti ha insegnato a dominare la rabbia… la kick-boxing, il karate, il judo e il taekwondo a cosa ti sono serviti in questi anni, se poi li devi buttare in fumo per colpa di un schifoso verme?

-Tutto bene, sorellina?- mi chiese Luca preoccupato: sapeva bene quale furia si scatenava se mi arrabbiavo sul serio e ha sempre preferito non vedermela usare.

-All’incirca…- sussurrai, non ancora in grado di riprendere una conversazione, senza staccare qualche poggia testa da qualche sedile.

-Signore e Signori, la linea *** vi da il gentile benvenuto a Roma… Vi auguriamo una buona permanenza..-

-Certo… che augurio del cavolo…- dissi, sarcasticamente.

-Tranquilla… Solo che… bè.. Solitamente Ema ed io andiamo anche abbastanza d’accordo, ma questa proprio vorrei risolvermela io…- mi disse Lu, provando ad essere un po’ più forte.

-Cos’è successo da farti avere quella faccia?- gli chiesi a bruciapelo, anche se solitamente in queste cose tipo “amore” e “cuore”, preferisco tenermi alla larga: sono tutte cose per persone sciocche.

Luca divenne tutto rosso in viso, però mi abbracciò e disse:

-Bè… il fatto è che mi sono dichiarato a Mélita e lei mi ha rifiutato clamorosamente… Voilà, svelato il grande segreto… Il miglior rubacuori di Madrid è stato messo K.O. da una donna…-

Rimasi scioccata. Luca… il più bello della scuola, tra i più bei ragazzi di Madrid, il migliore in tutto (scuola, sport, ecc…), rifiutato da Mélita? No.. Assolutamente impossibile… Sicuramente aveva qualche problema.

-Non ci credo… assolutamente non ci credo… Quindi non me la dai a bere così…- gli dissi, guardandolo in faccia.

- Credici… perché è quello che è successo… però non ne faccio un dramma… in Italia dicono “morto un papa, se ne fa un altro”, no? Bene, questa sarà anche la mia filosofia… Non mi farò rovinare le vacanze nella miglior città dell’Italia solo per un rifiuto…-

-Ben detto!- disse un’hostess che doveva avere più o meno ventidue anni, passandoci accanto ammiccando clamorosamente a mio fratello.

Mio fratello sfoggiò il suo solito sorriso da “El conquistador” e fece praticamente sciogliere in terra la ragazza, che subito dopo estrasse un biglietto da visita con scritto il suo numero.

Mio fratello rispose un semplice “Muchas Gracias, señorita..” con quell’espressione stampata in faccia e voltandole le spalle.

- Decisamente sarà una bellissima vacanza…- disse, sfoggiando il biglietto a mo’ di bandiera.

Recuperammo le valige e ci dirigemmo verso l’uscita del gate: probabilmente sarebbe arrivato zio Dario, alla guida della sua Ferrari nera. Se c’era una cosa in cui mio padre e lo zio si assomigliavano, era proprio la questione “macchine”: adoravano quelle costosissime, tipo Ferrari, Lamborghini, Maserati, ecc… E infatti le avevano tutt’e tre, poi, per le zie, avevano regalato una Mercedes ciascuna. Chissà cosa avrebbero comprato a noi per le nostre patenti…

Accesi il mio cellulare e notai un messaggio di un numero sconosciuto, che diceva:

Verrò a prendervi io… cara adorabile.. nana!

Il numero dello zio ce l’avevo salvato… Ma, allora, chi era?

Il solo vederlo appoggiato ad una colonna, davanti all’uscita, mi diede alla testa.

Mio fratello, alla vista della mia faccia, aveva cominciato a pronunciare una leggera tiritera che aveva un potere calmante su di me… Ma che in quel momento non mi scalfì neanche.

Con il suo metro e novantatre, sovrastava tutti quanti, tranne mio fratello che era alto circa quanto lui; molte ragazze lo consideravano una vera bellezza: dagli occhi azzurro intenso, dai capelli biondo cenere e dal profilo greco, quell’Adone aveva un sorriso, che provocava la mia prematura ira. Mi avvicinai velocemente a lui e sibilai:

-Tu… Faccia da schiaffi che non sei altro…-

Mi guardò, mi sorrise e disse, allargando le braccia:

-Benvenuta a Roma.. piccola…-

Neanche il tempo di aggiungere altro, che gli sganciai un pugno in pieno naso, atterrandolo. Si riscosse velocemente dal pugno e non sapendo cosa dire si rialzò.

Ripresi in mano la mia valigia ed aggiunsi:

-Coglione…-

Diedi il tempo a Luca di guardare in cagnesco Ema e dissi:

-Muoviamoci… c’è fretta..-

In quel momento, tornò ad illuminarsi, come una scritta al neon, la frase di Luca:

Decisamente sarà una bellissima vacanza…

 

 

L’angolo dell’autrice…

Ciao ragazze…!!!

Bene… Pensavo che vi deludesse, mentre invece ho visto che non vi ha del tutto fatto schifo… :P

Bene… ora passo alle risposte e ringraziamenti:

_sefiri_ : CIAAAAAAOOOO!!! grazie mille..Pensavo che non ti sarebbe piaciuto…Spero di non deluderti…!!

Cassandra 287: grazie mille per avermi seguito da “Dannatamente difficile” fino a qui… Ne sono proprio contenta…!

Oasis: CIAOOOO!!! Bentornata… Grazie mille per aver commentato!!

Mary___02: Ciao! Grazie per aver recensito… Non immaginavo piacesse così tanto…!! (Ho scoperto solo un paio di giorni fa come si fa a sapere chi ha aggiunto le tue storie tra i preferiti… Ed ero sbalordita O___O!!! )… :D

 

 

  
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