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Autore: Pablini_forever    24/01/2015    1 recensioni
‘Mia Sprouse,figlia di Eddie e Molly Sprouse, oramai ha 16 anni e ha come i suoi genitori una grande passione: quella del canto. Sono passati circa 13 anni dalla nascita di Mia e lei oramai e’ diventata una bella e brava ragazza.’
Victoria Justice: Mia Sprouse.
Rihanna: Micky Jonas.
Vanesa Leiro: Anna Galindo.
Giuseppe Gentile: Andy.
Ian Somerhalder: Brad Pasquarelli.
Damien Lauretta: Damien West.
Daniel Blanco: Jorge Garnier.
Mary Vargas: Ariana Grande (capelli rossi)
Mirko Vargas: Avan Jogia.
Jade: Elizabeth Gillies.
Ivan: Gaston Soffritti.
Titan: Valentin Villafane.
Valeria Baroni: Lara.
Santiago Ramundo: Luca Grossi.
Eiza Gonzalez: Roxy Pop.
Francesca di Brisco: Francesca Pasquarell.
Xabian Ponce de Leòn: Alessandro Galindo.
Mariana Muzlera: Mariana Muzlera.
Brenda Asnicar: Nuria Gomez.
Joaquín Berthold: Jack West.
Florencia Benitez: Tisch Molina.
Diego Ramons: Billy Dowson.
Pablo Espinosa: Eddie Sprouse.
Martina Stoessel: Molly Dowson.
Jorge Blanco: Sam Vargas.
Mirta Wons: Mirta.
Lodovica Comello: Lucy Comello.
Samuel Nascimento: Samuel Jonas.
Nicolas Garnier: Taylor
Facundo Gambandè: Jason Ponte.
Mercedes Lambre: Cotton Park.
Ruggero Pasquarelli: Oliver Pasquarelli.
Belen Rodriguez: Floriana.
Diego Dominguez: Nicolas Dominguez.
Becky Torres: Candelaria Molfese.
Alba Rico: Sasha Rico.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Beh? Zia,dimmi.-dico io
NARRA NURIA
Beh,mi trovo in una situazione incredibile,mia nipote e' difronte a me e io non so cosa cavolo dirle. Sì,so cosa dirle però non trovo le parole esatte. Faccio un sorriso,per farla stare più tranquilla. Io però non lo sono,sono terrorizzata. Ho troppa paura,paura perché non so come cavolo possa reagire.
- Mia,tesoro,io vorrei dirti che...
Non faccio in tempo a dirle questa cavolo di frase che arriva un tizio con i capelli mori,abbastanza carino.
- Ciao,chi e' lei?-chiede il tizio a Mia.
- Mia zia.-risponde Mia
- Si,sono sua zia,e tu?-chiedo io
- Il suo ragazzo,Brad.-risponde lui sorridendo
- Occhei.-dico io
- Beh? Cosa mi stavi dicendo,zia?-chiede lei
- No,tranquilla,e' una stupidaggine.-rispondo io
NARRA COTTON
"Ho bisogno di una persona che riesca a capirmi, ho bisogno che qualcuno mi tenga al sicuro. Ho bisogno di qualcuno che mi tenga la mano nei momenti difficili. Ho bisogno di te. Tu sei la persona che mi fa stare bene, tu sei quello che mi protegge, tu mi tieni al sicuro. E non solo al di fuori di tutto, tu mi tieni al sicuro anche nel tuo cuore."
Occhei,ho fatto diverse scelte nella mia vita e queste scelte non hanno portato a nulla di buono. Ho baciato Jason per convenienza,no per amore. Non penso assolutamente nel fidanzarmi o sposarmi con lui.
Non so il motivo della mia scelta,ma io non amo Jason. Amo un'altra persona,Nicolas. Si,non lo ancora scordato. Quell'amore per lui,rimarrà sempre. S E M P R E.
Viene da me Jason sorridendo a casa mia.
- Cotton...-dice lui sottovoce.
- Cosa vuoi?-chiedo io
- Ti voglio dire una cosa,perché mi hai baciato?-chiede lui
- Perché...perché mi andava. E poi non ti montare la testa,perché la sottoscritta non si metterà mai con un perdente come te. Io devo stare con una persona alla MIA altezza,al mio stesso livello.-rispondo io.
- Va bene,ma io non ho detto nulla.-dice lui.
- Lo so,ma e' un'avviso. Adesso,sparisci.-ordino io
Se ne va senza dire una sola parola,ma poi successivamente arriva molto arrabbiato Sam. Sam? E lui cosa diamine fa a casa mia?
- Ciao.-urla lui.
- E tu cazzo vuoi?-chiedo io
- Sei fidanzata,adesso? BRAVA! Avevi promesso che non ti saresti MAI fidanzata dopo tutto quanto.-urla lui.
- Senti,nessuno ti da' l'autorizzazione che tu mi possa urlare contro così. E poi la mia vita sentimentale non ti riguarda. Io non ti ho detto nulla che tu ti sei fidanzato con Lucy. Io,anzi,sono contentissima per te.-spiego io.
- Va bene,ho reagito male però comprendimi. Stai o non stai con lui?-chiede lui
- Non te ne deve importare nulla. TU stai con Lucy e io posso stare con chi voglio.-rispondo io.
- Va bene,se non vuoi dirmelo...ciao,Cotton.-dice lui andando.
Ma sa che c'è? Ma vaffanculo va'! Ma che cazzo te ne fotte a te con chi sto o no? Sono libera di fare quello che mi pare. Non devo dare retta a un'idiota come lui.
NARRA MIA
Ecco, ci risiamo. Ancora un brutto risveglio. Dio, quanto odio svegliarmi la mattina presto, soprattutto il sabato. Insomma, un pò di pietà! Vorrei svegliarmi a mezzogiorno, non posso? Al college si studia anche la domenica, così come il sabato. Al posto di Micky e' venuta Jade,la ex ragazza di Brad. Un vero incubo totale! - Mia, svegliati, ora. La professoressa si è affacciata e avrà intenzione di metterci una nota per il ritardo, se non ti muovi.-dice Jade.
E che cazzo,un po' di riposo no? Va beh,lasciamo perdere. Non voglio gridare di prima mattina,non ci penso proprio e poi per chi? Per una scema? No.
- Tu avviati, io arrivo fra un pò.- le dico io, ancora con la testa sul cuscino e sotto le coperte al calduccio.
- Eh no, mia cara! Non voglio spiegare, ancora una volta, alla professoressa perchè ti assenti sempre nel weekend.-ribatte la mora
Ancora!? Oh mio! Ma non capisci che ti sto mandando a quel paese!? E poi,carissima puttana,ancora ora adesso dormi qui. Quindi,che cazzo dici?
- Senti, vattene! Ti prometto che arrivo fra un pò, tu va a lezione! Spiegherò io alla prof. perchè manco!- esclamo, sedendomi e alzando le braccia al cielo.
- Guarda che se non ti muovi, faccio venire la preside, qui.-minaccia lei.
- Mi hai rotto i coglioni, te ne vai? A posto così, fa venire chi vuoi. Non mi importa un fico secco. Ora, te ne vai e mi lasci in pace? Grazie.
Ammetto di rendermi antipatica la mattina, ma con una coinquilina del genere, chi non lo farebbe?
- Va bene, io vado. Ma sappi che stai rischiando e...molto.
- Si, certo. Adesso, però, mi lasci dormire?-chiedo io
Mi stendo di nuovo, ma niente. Non va via da questa stanza!
- Sai cosa c'è? Che tu...
- Che io sono un'antipatica, menefreghista del cavolo! Ho capito, non c'è bisogno di ripetermelo sempre! Ora va, che fai tardi.
Lei mi guarda male,molto male,con uno sguardo di odio.
"Ah e chiudi la porta! Lentamente, ti raccomando..continuo io.
Si arrabbia e si imbestialisce per qualche secondo, poi se ne va e chiude la porta. Sbaglio o le ho detto di chiuderla lentamente!? Mi riposo per qualche oretta, ma c'è qualcuno che rompe bussando alla porta rumorosamente per venti minuti. Allora, se una persona non apre dopo dieci minuti, significa che è via o non vuole aprire! Mamma, questa giornata è cominciata proprio col piede sbagliato. Infatti, mentre scendo dal letto prendo una storta.
- Ma stiamo scherzando!?-urlo io, per il tanto dolore al piede, alzando le braccia al cielo e guardando su.
Cammino verso la porta piano, piano cercando di non fare altri guai. Apro la porta, cavolo. Sto per uccidermi anche il dito.
- Ciao, scusa mi sono persa. Puoi dirmi dov'è la camera 204?- mi parla lei, una ragazza con i capelli neri, corti sulle spalle.
- Ehm...non ne ho idea! Ma potresti andare a chiedere in segreteria.-dico io, sorridendo in modo falso.
Okay, di mattina sono antipatica e non recito bene. Me ne accorgo da come mi guarda. Ah no! Non sono io che non recito bene. Sono i miei denti che...beh...ecco...non ho avuto il tempo di lavarmeli.
- Potresti accompagnarmi tu? Non so dove si trova la segreteria.-dice lei timidamente.
Cavolo, ma allora perchè venite qui? Studiatevela la scuola, scaricatevi la mappa dal computer ed è fatto no?
- Si, solo che dovrei lavarmi prima. Sai, mi sono svegliata soltanto adesso.-dico io
Meglio non sorridere, sverrebbe dalla paura e non vorrei altri problemi per la testa, a cui pensare. Vado subito in bagno, le dico di aspettarmi seduta sul letto mio. Esco dal bagno e andiamo di sotto, in segreteria.
- Ecco, siamo arrivate. Devo andare, ciao.-dico io velocemente.
- Aspetta! Perchè te ne vai? Ti prego, rimani solo un secondo.-dice lei.
Gli occhi cucciolossi non attaccano con me, no e no. Oddio, i suoi sono troppo cucciolosi...
- Va bene, rimango.-dico sorridendo.
Lo sapevo, non dovevo accompagnarla. Ora pensa che sia sua amica! Io non ne voglio avere più, ne ho già una.
- Grazie, non preoccuparti, ho quasi finito.-dice sorridendo.
Sbuffo per tutto il tempo, poi finisce e mi chiede di aiutarla a cercare la sua camera. NO, NO, NO. Non voglio amiche, ne voglio soltanto una e ce l'ho. Decido di accompagnarla, nel frattempo, mi racconta un pò di lei. Fatemi Santa,please.
- Mi chiamo Cat,penso che il cognome non ti serva. Vivevo a New York fino a poco tempo fa. Avevo molti amici lì, invece, qui nessuno. Scusa se ti rompo, anche io avrei preferito stare a letto. Ciò che farò ogni weekend. Povera coinquilina, sono antipatica la mattina.- mi racconta, ridendo.
D-Dio c-cosa!? Ho trovato una gemella. Insomma, siamo state separate dalla nascita?!
- Cat, io sono identica a te. La mia coinquilina è un'idiota. Io dormirei fino a mezzogiorno se potessi!-esclamo io
- Lo penso anch'io, ogni mattina. Quindi...siamo amiche?-chiede lei
- Certo che siamo amiche, sei identica a me! Senti, stasera andiamo a bere io e alcuni miei compagni. Ti va di venire?-chiedo io
- Si, mi piacerebbe da matti.-risponde lei sorridendo.
- Perfetto. Beh, siamo arrivate alla camera! Preparati all'inferno.-dico io
- I-in che senso?-dice terrorizzata.
- Preparati alle professoresse e ai coinquiline, ma soprattutto...ai ragazzi stronzi.-dico io
- O-okay. Non uscirò più dalla mia camera, ora che me l'hai detto.
- Nah, supererai questo livello. Ricorda, verranno prima le coinquiline che si prenderanno gioco di te, dopo anche i ragazzi stronzetti e infine, le prof. odiose.-dico io
- Ho ancora più paura, adesso.-dice lei.
- Ma smettila, ti divertirai. Devo andare, a stasera!-esclamo io.
E' sceso il buio, finalmente. Si va a bere, molto meglio. Devo farmi scendere il peso di questa giornata e solo con della tequila posso farcela. Andiamo a bussare alla camera di Cat. Busso e si apre la porta da sola.
- Cat, ci sei? Credo che questa porta debba essere cambiata.-dico io
- Si, lo so..- ento la sua voce, un pò rauca.
E' nascosta da qualche parte all'oscurità, infatti eccola qui.
- Ehi,Cat. Cosa c'è? Perchè piangi?- chiedo sedendomi accanto a lei.
- Io ho paura, non mi trovo in questo college. Devo andare via.-dice lei.
- Cosa? No, Lodo, no. Tu non te ne vai, chiaro? Scusa, ti ho spaventata! Non volevo, poi, io scherzavo. Questo college è eccezionale. E ti istruiscono molto bene. E lo sai? Tutti quelli che sono usciti da questa scuola sono cantanti,menager. Insomma, hanno il futuro che sognavano fin da piccoli.-spiego io
- Davvero?-dice lei
- Certo che si. E sono sicura che anche tu avrai quel tipo di futuro!-esclamo io
- Grazie, sei un'amica. Perdonami se ti piango sulle spalle, ma di solito, quando stavo a casa, piangevo sul mio pupazzo e..-dice triste Cat.
- E non mi interessa un cavolo della tua vita da diplomanda. Sono meglio di un pupazzetto e sicuramente, più comprensiva.-dico io.
- Si, hai ragione. Non è molto carino paragonare una persona ad un orsetto di peluche, vero?- mi dice, ridendo.
- Vero. Ora andiamo! Ho voglia di tequila.-dico io
- Andiamo, ubriacona!-esclama lei
Ci mettiamo a ridere per qualche minuto e andiamo da Joe! Joe sarebbe il proprietario del bar dove andiamo sempre. Arrivate da Joe, vedo da lontano la mia migliore amica ed altri ragazzi, di cui non so nemmeno i nomi. Ci avviciniamo e presento Cat alla mia amica.
- Anna, è lei Cat!- dico io a Anna.
- Piacere,Anna Galindo.- dice porgendole la mano.
- Piacere,Cat e il cognome non credo ti serva.-dico stringendole la mano.
- Dai, vi siete presentate. Ora sediamoci e beviamo tequila!-esclamo io
Ci sediamo e beviamo. All'improvviso, si siede un ragazzo accanto a noi. Loro l'osservano per qualche minuto.
- Scusa, questo posto è occupato. C'è un nostro amico, qui.-dico io.
- Tra poco vado via.-dice luibr /> - Devi andare via, ora. Alzati, su!-esclamo io
- Sai che sei una grande scostumata?-dice lui
- Io scostumata? Ma dai.-dico io
- Peccato, sei carina. Purtroppo, il tuo carattere fa pena.-dice lui con arroganza.
- Fa pena a te, ma non a tutti gli altri ragazzi con cui sono andata a letto.-dico io.
Gran cazzata,ma non so come cazzo farglielo andare a questo babbeo del cazzo.
- Troietta, allora. Non credi? Quanti te ne sei fatti? Cinque?-chiede lui.
- Tredici, perchè? Geloso?-chiedo io.
- No, schifato. Ciao, troietta.-dice lui andandosene via.
Si alza e va via. Giuro che voglio ammazzarlo. Ma non la ha capito che ero ironico,che stavo scherzando? E' un idiota. Dio, lo odio e lo conosco appena. Fortunatamente, è soltanto un'estraneo.
- Non rimanerci male, andiamo. E' un cretino.- parla Cat.
- Assolutamente. Vedrai che gliela farò pagare a quell'idiota.-dico io
- Sai che dopo questa serata, forse, non lo rivedrai più?-chiede Cat.
- E chi ti ha detto che non gliela farò pagare in questo preciso istante?-dico io
Prendo il mio bellissimo cellulare e vedo un messaggio da Toti,un'amico di Brad. E decido di chiamarlo,però vado fuori.
- Ehi,Toti,ti do' 40 dollari se tu picchi a uno.-dico io.
- Va bene,vengo in discoteca.-dice lui.
Lui va da quel tizio e lo picchia. Lo vedo sofferente e la cosa mi eccita,mi eccita moltissimo. Fanculo,mi hai umiliato davanti ai miei amici. E s'è pigliato le mazzate. Questo succede a chi maltratta Mia Sprouse. Nuovo carattere? Beh,forse si.
  
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