Libri > Cinquanta sfumature di...
Segui la storia  |       
Autore: KristenHaz    24/01/2015    2 recensioni
-Vorrei odiarti, ma non posso,quindi ti evito ma evitarti è la cosa che mi esaspera di più-
-Quindi sei arrabbiata con me perché non puoi odiarmi, non per quello che ho fatto ?-
-Sono arrabbiata perché nonostante quello che hai fatto io sono qui, e non riesco ad odiarti-
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Phoebe Grey, Theodore Grey
Note: AU, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciò che stava accadendo era assurdamente sbagliato, ma con il senno di poi, avevo fatto talmente tante cose sbagliate quella sera che una in più non avrebbe fatto la differenza. Ero ancora attaccata a Luke quando però decisi di staccarmi.
-No, posso anche essere sbronza, ma questo è sbagliato. Non stiamo insieme. Tu mi hai lasciata. Lasciamo stare Luke.- dissi spingendolo via.
-Bene, effettivamente è sbagliato , ma sai cosa? Sono ancora la tua guardia del corpo, ciò vuol dire che sei sotto la mia responsabilità. Non so come abbiamo avuto la grazia che tuo padre e tua madre stanotte restassero a Portland per lavoro, ma adesso verrai a casa con me chiaro ?- disse con tono agitato.
-Io non voglio venire con te!- dissi cercando di divincolarmi.
-Non mi interessa cosa vuoi Phoebe.- disse lui e siccome mi agitavo troppo, mi prese di peso sulle spalle mi caricò in macchina nel frattempo che io mi dimenavo.
Infine ero talmente sbronza e stremata che mi addormentai sul sediolino.
Pov Luke.
Cosa aveva in mente quella ragazza davvero non lo sapevo. Ero a conoscenza che questa era la Phoebe prima di me, ma pensavo fosse una fase ormai passata. Certo che era così bella adesso tranquilla mentre dormiva, seppur con il trucco squagliato sotto le palpebre. Tornati a casa la presi in braccio e anche se un po’ si agitava, la portai su per le scale e la misi a letto.                                                                    Sebbene avessi preso, per il suo avvenire e per il mio, quella scelta così dolorosa, appena uscito dalla sua camera vidi la mia vita come un soffio. Quella passata, quella presente e quella futura. Mi resi conto che per quanto nel mio futuro avessi potuto essere felice, nulla avrebbe potuto scacciare quell’eterno quesito che mi avrebbe per sempre perseguitato. Infine ritornai in me e mi trovai davanti parato Theodore.
-Stai lontano da lei Luke. Fidati, sei un’ amico , lo dico per il tuo bene.- disse senza neanche dire : “ehy Luke come stai ?”.
-Lo so, sono la sua guardia del corpo. L’ho solo salvata da una situazione pericolosa ed ora torno alla mia camerata Signorino Grey.- dissi io.
-Che situazione pericolosa? – disse lui allarmato.
-Era andata con Shelby al Byblos.- dissi io.
-Cosa??? .- disse e velocemente andò via prendendo le chiavi.
Pov Phoebe.
Il giorno dopo mi svegliai stranamente senza i postumi di una brutta sbornia. Mi lavai e vestii velocemente. Scesi le scale e con Luke e le nuove guardie andai a scuola nell’R8. Io e Luke non ci guardammo neanche una volta in tutto il viaggio. Scesi dalla macchina ed ecco la massa di sanguisughe pronte a venirmi incontro.
-Ehy Phoebs .- disse Charlotte – oggi voti.- continuò.
-Non so voi,ma non sono preoccupata. A dopo.- dissi e le liquidai entrando nell’aula di Mr Jackson prima della lezione.
-Salve Mr Jackson.- dissi intimidita.
-Signorina Grey.- disse lui.
-Vorrei parlare di ieri sera.- dissi diventando paonazza in viso.
-Ieri sera ? Mi scusi ma non capisco. L’ho vista ieri sera?.- disse e quando io ebbi la certezza che ne sapeva meno di me, sospirai di felicità e inventai una scusa prima di andare al mio posto.
Il pomeriggio dopo gli allenamenti non mi soffermai troppo a scuola ma subito tornai a casa con Shelb che la sera prima aveva litigato ancora con Ted. Scendemmo dall’ auto e mentre entrammo notammo alla vista Harper e Luke che ridevano e scherzavano come se nulla fosse.
-Sei incredibile Luke. Davvero senza ritegno.- dissi e scappai su.
-Potevi stare attento.- disse poi Shelby e poi mi seguì.
Scappai in camera di Ted lo abbracciai forte.
-Lo so che è dura Phoebe, ma passerà dai.- disse lui accarezzandomi i capelli e allora realizzai che lui sapeva. Arrivò poi Shelby ed io li lasciai così discutere.
Quanto mi mancava Luke,mi mancava la sua voce, le sue attenzioni, le sue manie da guardia del corpo e del dovermi tenere al sicuro e sotto controllo, i suoi baci, addirittura il suo semplice respiro accanto a me.
Sapevo che ero io che ci avevo messo in quella situazione, se semplicemente non fossi ceduta quel giorno nel garage adesso entrambi l’avremmo superata e lui avrebbe una felice vita con Harper. Ah che dolore questo pensiero provocava in me.
Dante diceva che chi ama non poteva non essere riamato.. a mio avviso una grande cavolata.  Io avevo amato Luke più di qualsiasi altra donna, più di me stessa, e più della mia famiglia, forse perché consideravo lui un po’ la mia famiglia, eppure lui non amava più, forse non lo aveva mai fatto, ma in quel momento mi piaceva credere che un tempo, quando mi chiamava principessa,fosse stato così.
Passarono le settimane e i mesi ed io e Luke avevamo ripreso la vita di prima, lui la guardia del corpo ed io la figlia scapestrata del suo capo che pensava solo alle sue cheerleader e ai suoi festini.
Quel giorno me lo ricordo benissimo. Fu quello che ci diede il colpo di grazia di quel periodo. Per anni avevo sognato di andare ad Harvard, lo sognavo da quando avevo 11 anni. Avevo tuttavia abbandonato l’idea per restare qui a Seattle con Luke. Il mese prima avevo però comunque provato a fare il test d’ingresso.
Quel giorno mi ero svegliata ed era un Mercoledì prima della cerimonia del diploma. Ormai io e Shelby eravamo alla fine. Avremmo entrambe ricominciato da un’altra parte. Uscii subito di casa senza neanche cambiarmi, ancora in pigiama e trovai la lettera.
Recitava così :
Egregia signorina Phoebe Ella Grey, dati i risultati conseguiti nel test di ammissione svolto il 14 maggio 2014, le comunichiamo che il suo punteggio è stato di 97\100. Punteggio che ci lascia stupiti ed estasiati di ammetterla nella nostra università.     La aspettiamo per l’inizio del semestre.
Cordiali saluti.
Il comitato di ammissione dell’ Università di Harvard.
 
Ce l’avevo fatta diavoleria.! Subito chiamai Shelby per dirglielo e lei mi annunciò che anche lei aveva ricevuto la lettera di ammissione ad Harvard….
Ed ora????
Angolo autrice:
Care mie ecco un nuovo aggiornamento, mi rattristo a dirvi che questo è il penultimo capitolo della prima parte della storia. Il prossimo sarà l’ultima e la storia che seguirà si chiamerà : Non è facile essere noi.
Indovinate cosa succederà ? Un bacio – Cristina.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: KristenHaz