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Autore: Soly_D    25/01/2015    4 recensioni
#09. «Sakura-chan è mia... è finalmente mia~♥».
«Oh, non credo proprio!», dichiarò Sakura, ergendosi minacciosa sulla figura di Naruto steso al suolo.
«Sappi che dopo questa scenata dovrai faticare enormemente per riconquistarmi».
Ma Naruto non la ascoltava, immerso nel suo alone di cuori e arcobaleni.
[Raccolta NaruSaku]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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The Bridge between Heaven and Earth


#04. My handsome young man

Che Naruto fosse guardabile, Sakura se ne era accorta al suo ritorno dall’allenamento con Jiraya, quando al posto del buffo bambinetto di un tempo si era ritrovata di fronte un ragazzo dal fisico solido e slanciato, nonostante poi si fosse dimostrato lo stesso stupido e irresponsabile casinista di tre anni prima. Ma che Naruto fosse diventato addirittura carino, Sakura se ne rese conto solo un afoso pomeriggio d’estate, sdraiata sul prato di una collina, sotto un cielo azzurrissimo, finalmente libero dalla distruzione che aveva portato la guerra solo due anni prima.
Il braccio di Naruto appiccicato al suo era un po’ sudato, eppure non le dava alcun fastidio, e nemmeno ritrasse la mano quando sentì le dita del compagno sfiorare accidentalmente le sue. I fili d’erba le solleticavano il viso mentre la voce di Naruto − improvvisamente più calda, più profonda, più roca − le riempiva le orecchie. Parlava di ramen, della mancanza di missioni avvincenti, di quanto facesse caldo. Ogni tanto pronunciava il nome di Sasuke, ogni tanto le chiedeva conferma con un “Sakura-chan”.
Sakura annuiva senza veramente ascoltare, più interessata alla goccia di sudore che dalla fronte di Naruto scendeva lungo la tempia, delineando il profilo della mandibola e seguendo la linea del collo, per poi infrangersi sullo scollo della canotta. Più interessata alle labbra un po’ screpolate che si muovevano freneticamente, riempiendo il silenzio; agli occhi che si riflettevano nell’azzurro del cielo, alle ciocche bionde, mai state così lunghe e scomposte, che ricadevano lungo il viso aderendo alla pelle sudata.
Sakura si voltò su un fianco, reggendosi la testa con il braccio e ricevendo un’occhiata imbarazzata da parte dell’amico.
Non seppe esattamente come accadde ma ad un certo punto si ritrovò a stringere una ciocca bionda di Naruto tra il pollice e l’indice, trovandola più morbida di quanto avesse mai pensato. Arrossì, poi, come una bambina, quando lui interruppe il discorso e le chiese innocentemente «Cosa stai facendo, Sakura-chan?».
Sakura sgranò impercettibilmente gli occhi e deglutì a vuoto.
«È l’ora di tagliarti i capelli», buttò lì, ritirando il braccio come scottata, poi preferì tornare con la schiena premuta al suolo e gli occhi puntati al cielo, mentre le dita stringevano saldamente i ciuffi d’erba con il rischio di strapparli a causa della tensione. Tesa, era tesa e imbarazzata. Non si era mai sentita così di fronte a Naruto e ciò la turbava non poco.
«Ma così somiglio a mio padre! Capisci, Sakura-chan?». 
Gli occhi di Naruto brillavano e Sakura capiva, lo capiva eccome. Per Naruto farsi crescere i capelli era solo un modo per sentirsi più vicino a Minato, per colmare il vuoto lasciato nel cuore dall’assenza di quel genitore che non aveva mai avuto. In momenti come quello avrebbe voluto stringerlo a sé e sussurrargli nell’orecchio che lo Yondaime vegliava su di lui ed era fiero di ciò che suo figlio era diventato, ma Sakura non riusciva mai a smettere di essere un po’ egoista nei confronti di Naruto e quindi gli rifilò una gomitata nel fianco, come per ricordargli che lei aveva sempre ragione e che lui non doveva contraddirla. «Ed io ribadisco che dovresti tagliarti i capelli».
A quel punto vide Naruto mettersi seduto e sporgersi nella sua direzione, forse un po’ troppo a giudicare dalla lieve sensazione di stordimento che le provocò la vicinanza dei loro volti. «Perché?», le chiese sinceramente curioso. «Mi trovi brutto così?».
Sakura lo guardò.
Naruto aveva il volto un po’ sudato e i capelli in disordine, eppure i suoi occhi grandi e azzurri, limpidissimi, facevano invidia al cielo senza nuvole che li sovrastava. Eppure la pelle abbronzata quasi luccicava bagnata dai raggi del sole e la canotta appiccicata al petto non nascondeva i muscoli ben definiti. Decisamente no, Naruto era tutt’altro che brutto.
«È che così sembri... più vecchio». Più maturo, più affascinante, più uomo.
Il solo pensiero le faceva venire voglia di prendersi a schiaffi. Diamine!, quello era Naruto, era solo Naruto, e lei non doveva vederlo sotto quell’aspetto. Non lo aveva mai fatto, o almeno fino a quel momento. Forse riaverlo con i capelli corti l’avrebbe aiutata, mettendo fine a quel vortice di emozioni nuove, sconosciute, che non riusciva a gestire. Forse sarebbe tornato tutto com’era un tempo, quando ciò che sentiva verso di lui era solo un sincero affetto e l’irrefrenabile desiderio di picchiarlo dalla mattina alla sera.
«Più vecchio?!», ripetè Naruto, inorridendo. «No, no, no. Andrò a tagliarmeli allora, ‘tebayo!».
Sakura non sapeva che in quel modo avrebbe solo peggiorato le cose.

Infatti, che Naruto fosse non guardabile, non carino, ma bello, veramente bello, Sakura se ne accorse solo la sera in cui l’amico si presentò all’Ichiraku con quel nuovo taglio di capelli di cui aveva tanto parlato. Corti, più corti di quanto li avesse mai portati, i ciuffi biondi, ora, gli lasciavano scoperta l’intera fronte e gli illuminavano così tanto il viso che sembrava avesse continuamente il sole di fronte.
O forse era lui il sole, luminoso, quasi accecante, altrimenti Sakura non avrebbe potuto spiegarsi l’incapacità di guardarlo negli occhi per più di pochi secondi senza poi dover spostare lo sguardo altrove.
«Allora, Sakura-chan, come sto?», le chiese Naruto entusiasta e imbarazzato allo stesso tempo.
Sembrava un bambino in attesa di scartare il suo regalo di Natale.
Sakura si schiarì la voce, sperando di non arrossire − ultimamente le succedeva troppo spesso con Naruto.
«Passabile, sì», rispose con finta aria di sufficienza e, vedendo il volto di Naruto illuminarsi ancora di più, si chiese quando precisamente il suo sorriso avesse cominciato a farle battere così furiosamente il cuore.















Note dell'autrice:
rL'immagine qui a fianco non c'entra niente con la fanfiction, ma volevo rendervi partecipi della mia felicità per aver scoperto che nel film The last c'è una scena NaruSaku con i fiocchi (il modo in cui volteggiano nell'aria...awww ♥). Se vi interessa, ho scritto anche una fanfiction a proposito: Arigatou, Naruto. Per quanto riguarda il capitolo, su Internet si legge ovunque che Naruto con la nuova pettinatura è inguardabile, ma per me sta benissimo *-* ci tengo a precisare che qui Sakura non si sta innamorando di Naruto per com'è fisicamente, semplicemente si sta accorgendo di lui ANCHE sotto quell'aspetto.
GRAZIE a tutti coloro che seguono e commentano questa raccolta, mi farebbe piacere conoscere ancora una volta la vostra opinione ♥ Alla prossima! Soly Dea
  
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