#Promt9: SnowMan

                         Do you want to build a Snowman? 


Emma era placidamente addormentata, con le mani congiunte a mo' di preghiera sotto la testa, il respiro lento e regolare ed un sorriso beato sul volto.
Era da qualche anno che la nostra Salvatrice, i suoi genitori, il piccolo Neal ed Henry vivevano nella grande villa che un tempo era stata posseduta dall'autore del libro.
Ella, finalmente, aveva una stanza tutta per se immensa, adatta ad una vera principessa, con un letto a baldacchino soffice e morbido.
La luna filtrava dalle finestre illuminando fiocamente il luogo, guardando e preparandosi per essere spettatrice di uno spettacolo dolce.
<< Emma? >>
Il piccolo Neal si guardò intorno circospetto, per poi arrampicarsi con fatica sul letto della sorella. 
La scosse un paio di volte, ma ella non accennava a svegliarsi, anzi...sprofondò, s'è possibile, ancora di più sotto le coperte.
Il principino aggrottò la fronte, imbronciato.
<< Emma! Svegliati svegliati svegliati. >> Esclamò allegramente, posizionandosi sulla schiena della sorella. Pesava si e no dieci chili per avere quattro anni. Era mingherlino ma un vulcano di energia! Biondo, occhi azzurri...molto simile alla Salvatrice. 
<< Neal....torna a dormire... >> borbottò Emma, scocciata.
<< Non ci riesco... >> spiegò il bambino, con ovvietà. << Il cielo è sveglio! Perciò sono sveglia! Perciò giochiamo! >>
Emma aprì piano un occhio, giusto il tempo per spintonare il fratellino giù dal suo territorio. 
<< E allora gioca da solo! >>
Ma Neal, tuttavia, non si arrese! Se c'era una cosa che accomunava quella famigliola poco ortodossa e tradizionale era la testardaggine.
Con un balzo, il piccolo fu di nuovo sopra alla sorella, che beatamente fece finta di ignorarlo, trattenendo a stento una risata.
<< Vuoi fare un pupazzo di neve ? >>
Emma si svegliò di soprassalto, cacciando il sorriso sghembo da fuorilegge. 
Senza farselo ripetere due volte, afferrò il fratellino e si precipitò fuori.
Elsa, la regina di Arendelle, tornava spesso a trovarla, ed in una di queste visite le aveva insegnato ad utilizzare anche il ghiaccio e la neve come fonte di potere.
<< Fa la magia! Fa la magia! >> trillò Neal, saltellando per il giardino della loro maestosa magione.
Emma si guardò intorno un paio di volte, per poi allungare una mano sul terreno. In men che non si dica, delle onde blu e azzurrine scaturirono dal palmo aperto, circondando i due principi di neve soffice e morbida.
Neal rise gioioso, trillando, ed Emma gli scompigliò i capelli in un gesto abitudinale.
Il rapporto che avevano i due fratelli era qualcosa di viscerale, di unico. 
Tale "amore" quasi morboso era inspiegabile ad occhi esterni. David e Snow ne erano estasiati, gelosi talvolta, ma non riuscivano a concepire come potessero amarsi Emma e il piccolo Neal.
La Salvatrice, dal canto suo, non ricordava quando tale rapporto fosse diventato così stretto: forse era stato quando Neal aveva frantumato (involontariamente), il vaso preferito della mamma? E la sorella se ne era assunta ogni responsabilià. Oppure quando durante una tempesta David era stato dato per disperso, e il principino si precipitò tra le braccia delle sorella per supplicare conforto, un conforto che la disperazione di Snow White non poteva dare.
Emma non era per Neal la classica sorella maggiore, no...ella era per il bambino la sua miglior amica e compagna di giochi.
Il piccolo appallottolò la neve in una sfera omogenea ma informe, per poi crearne una più piccola, con fatica, e rabbrividendo al tocco della neve fredda che quasi bruciava, rendendo le mani delicate del bambino raggrinzite.
Emma lo aiutò ridendo, per poi "addobbare" il loro splendido pupazzo di neve.
<< Come lo chiamiamo? >> domandò, con la certezza di conoscere la risposta.
<< Olaf! >> esclamò il bambino, eccitato, le gote arrossate, ed il respiro che formava nuvolette di vapore. 
<< Olaf....come quello di Arendelle? >>
<< Si...sono sicuro che a Elsa ed Anna non dispiacerà troppo! >>
Emma sorrise, prendendo il bambino e piroettando tra neve e ghiaccio, con un perfetto equilibrio ed un'eleganza che ricordava quasi un cigno.
<< Okay! E Olaf sia! >> 
Neal le circondò le braccia al collo, felice. La amava. La venerava. 
Per un attimo, un breve attimo, i pensieri di Emma volarono alla persona di cui egli portava il nome.
Un fugace attimo le rattristò lo sguardo. Solo un attimo però, perché l'allegria di Neal le fece dimenticare ogni cosa brutta avvenuta nella sua vita. 
<< Andiamo campione! Altrimenti ti ammalerai e a mama verrà un colpo! >> Emma alzò gli occhi al cielo, in un modo talmente buffo che fece scoppiare a ridere il bambino.
<< Posso dormire con te? Ti prego! >> 
La Salvatrice sospirò esasperata, scuotendo la testa un paio di volte: come dirgli di no?



Angolo Autrice:

FINALMENTE ho finito !! Yeah ** ecco la brotp obbligatoria nella sfida: ho ipotizzato un possibile rapporto stretto tra Emma e baby Neal, riprendendo la scena iniziale del film d'animazione Frozen!! :)

Spero alla prossima :D