La
sera prima del matrimonio di Nicolas e Luz
“Betty,
quante possibilità ci sono che non arrivi tuo marito qui in
preda ad una furia
terribile?”
Lei ride e
mi risponde “Non lo so Nicolas. Non lo so!”
“Non può
prendermi a pugni… domani mi sposo!”
Io e Betty
siamo da Le Noir. Questa è la mia ultima sera da scapolo e
questo sarebbe il
mio addio al celibato, ma io non ho voluto festeggiare con i ragazzi,
che pure
mi avevano organizzato una festa. Voglio trascorrerlo con Betty. Lei
è la mia
più cara e vecchia amica. Non posso immaginare di non
trascorrerlo con lei.
Anche perché a lei e solo a lei, posso dire come mi sento
per davvero, senza
aver paura di essere giudicato o di dovermi vergognare di quello che
provo. Non
devo fare lo spaccone.
Come sempre
nella mia vita, con la mia amica posso essere me stesso.
“Dovresti
preoccuparti anche di Luz, no?” mi dice. “Armando,
probabilmente sarà qui nei
dintorni, e starà cercando di non farsi vedere!”
“Luz ha
capito la mia richiesta. Mi sembrerebbe troppo strano se tu non ci
fossi nell’ultima
mia serata di libertà!”
“Nicolas!”
mi interrompe lei. “Ti sposi, non vai mica al patibolo. Io
sarò per sempre tua
amica. Questo non cambierà mai! Tu sei e sarai sempre lo zio
dei miei figli, e
il fratello che non ho mai avuto. Nemmeno questo
cambierà!”
“Infatti, è
per questo motivo che ho voluto trascorrere questa serata con te. Tu
sei l’unica
persona sulla quale ho potuto sempre contare! … Anche se
quando ti sei
innamorata di Armando Mendoza ho iniziato ad avere dei dubbi che il tuo
cervello funzionasse!” dico ridendo.
Betty
guarda
Nicolas e pensa che anche la sua vita sta per cambiare. Domani
perderà
definitivamente il diritto di contare più di chiunque nella
vita dell’amico.
Già adesso è così. Ma da domani
sarà per sempre così. Luz verrà sempre
prima di
lei.
Quando due
sono amici come lo siamo noi pensa Betty, dopo che per tutta la nostra
vita
abbiamo potuto contare l’uno sull’altro, qualsiasi
cambiamento risulta
difficile.
Nemmeno
Armando è riuscito ad inclinare il nostro rapporto. Anzi si
è rassegnato all’idea
che lui avesse un posto di primo piano nella mia vita. Non potrebbe
essere
altrimenti. Lo conosco da quando sono nata. Nicolas c’
è sempre stato per me. Mi
viene il magone.
“Nicolas”
gli dico “perché non mi hai detto che ci si sente
così?”
“Così come?”
mi chiede.
“Sento che
stasera devo dirti addio. Non mi ero mai resa conto di quanto le mie
esigenze
ti abbiano condizionato la vita. Da domani io non conterò
più nella tua vita.
Sarò solo la tua amica. Perché quando mi sono
sposata con Armando non mi hai
detto che si sta malissimo all’idea di dover finire in
secondo piano ?!”
“Betty, tu
non mi hai condizionato la vita come credi. Ho fatto le mie scelte. Il
fatto di
restare a lavorare con te non è dipeso solamente dalla
nostra amicizia, ma
anche perché siamo una forza, lavoriamo bene insieme. Il
lavoro mi piace, l’ambiente
mi piace! Penso che il massimo che potevo fare per te, in
realtà l’abbia già
fatto anni fa, quando mi sono fatto massacrare di botte da Armando!
Quando è
arrivato lui nella tua vita, le cose sono cambiate. Non mi è
costato farmi da
parte. Noi siamo amici, io volevo il tuo bene e comunque tu non mi hai
mai messo
in secondo piano!”
“Ma come
potrei farlo Nicolas?! Le uniche persone sulle quali ho sempre potuto
contare
nella mia vita siete tu e i miei genitori. Certo anche su Armando, ma
lui non
mi conosce bene come te..”
“E Luz non
mi conosce bene come te…” mi dice lui.
“Betty, non stiamo facendo il funerale
della nostra amicizia! Noi saremo per sempre amici e potremo contare
per sempre
l’uno sull’altro, anche se da domani
sarà tutto diverso!”
“Allora
propongo di brindare agli amici veri” gli dico.
Finito di
cenare da Le Noir, andiamo a casa di Betty, i suoi genitori ci stanno
aspettando. Mi hanno organizzato una specie di tour nella mia vita di
sempre,
che sto salutando per iniziarne una nuova con una donna che amo
tantissimo.
“Vi sembra
questa l’ora di tornare?” ci chiede il padre di
Betty.
“Papà,
abbiamo quarant’anni non dieci! Puoi stare tranquillo non ti
pare?”gli dice
Betty.
“Già quest’idea
di voi due in giro soli non mi piace e poi, tua madre ha preparato un
dolce per
Nicolas! Questo qui, ha mangiato come una pattumiera a casa mia per
anni e ora,
proprio quando mia moglie lo aspetta, per festeggiare la fine della sua
vita da
scapolo si fa aspettare!!”
“Hermes!” lo
rimprovera Giulia. “Non dire queste cattiverie! Venite
figlioli, vi ho preparato
un dolce!”
Entro nella
sala da pranzo della casa di Betty. Quanto tempo ho trascorso qui! Mi
sembra di
rivedere i momenti più importanti della mia vita. Anche se
stasera andrò a
dormire a casa di mia madre, questa è un po’ come
la mia seconda casa e loro
sono la mia seconda famiglia.
Poche
settimane fa, proprio qui, abbiamo organizzato una cena per far
conoscere Luz
ai Pinzon e a mia madre. L’imbarazzo di tutti si tagliava col
coltello. Ma don
Hermes è intervenuto con una battuta su quanto io mangi e
l’atmosfera si è
subito rilassata. Da domani Luz entrerà a fare parte della
mia famiglia.
Diventerà lei stessa la mia famiglia. Per fortuna non
è rimasta sconvolta dal
fatto che noi tutti fossimo una famiglia anticonvenzionale, provenendo
lei
stessa da una famiglia allargata.
Ho spesso
ripensato a quello che ha detto a casa di Betty. Lei entra nella mia
vita per
aggiungere qualcosa e non togliere niente.
Suona il
telefonino di Betty. Lei risponde.
“Armando!
Ciao! Eravamo preoccupati dal non sentirti. Io e Nicolas immaginavamo
che
saresti apparso a Le Noir! No … siamo a casa mia adesso, si
dei miei genitori.
Si se non facciamo troppo tardi torno a casa altrimenti resto qui! Si a
dopo!”
Betty chiude
la telefonata.
“Nicolas,
non diventare mai un marito geloso come Armando, va bene?!”
mi dice.
“Ma ha
ragione Betty. Non so se io come marito sarei in grado di sopportare il
migliore amico di mia moglie, nel modo in cui noi siamo
amici!”
“Lo sapeva
dall’inizio. E poi, ormai, non è davvero geloso di
te. Lo sa che sono sempre
stata innamorata di lui … è che sa che io penso
che tu sia il migliore uomo al
mondo..!”
“Ma non è
vero Betty! Non dire queste cose!” le dico. “Io
… io, sono terrorizzato”
confesso alla fine.
“E cosa
significa questo? Non vuoi più sposarti?” mi
chiede.
“No, non ho
detto questo. Voglio sposarmi. Io Luz la amo. Solo che non so se
sarò all’altezza
di essere un buon marito! Sono strano, lo sono sempre stato e non
è bastato il
tuo intervento per cambiarmi il look per farmi smettere di
esserlo!”le dico.
“Nicolas, tu
non sei strano, sei originale! Ed è una vera fortuna. Non
dobbiamo essere tutti
uguali! Guarda dove sei arrivato! Sei un manager di successo, un
economista di
successo, le tue teorie economiche vengono discusse in tutti gli
ambienti intellettuali,
sei un amico favoloso, uno zio fantastico … sarai un marito
strepitoso!” mi
dice.
“Grazie
Betty!” le dico. “Ma tu esageri … con le
donne sono un disastro!”
“Ti stai
riferendo a Patrizia Fernandez? Sai bene che lei voleva solo il tuo
denaro. Sei
ancora innamorato di lei? Quella donna si è approfittata
della tua bontà. Ti
prego non dirmi che ci pensi ancora!”
“Si a volte
ci penso, ma non come credi tu. Non sono innamorato di lei. Io amo Luz.
Solo
che quella storia, così come le mie infinite avventure con
tutte le donne che
ho avuto, mi hanno lasciato la sensazione che io sia troppo strano
perché una
donna mi resti a fianco! E se anche Luz alla fine dovesse stancarsi di
me?”
“Nicolas …
non sai quello che dici! Patrizia non era davvero innamorata di te.
E’ stata
subdola, voleva solo il tuo denaro e lo stesso quelle modelle. Luz
è diversa. È
indipendente, ha una carriera sua. Lei non bisogno del tuo denaro. Sta
con te perché
ti ama! Questo lo sai pure tu. Sarete felici assieme!E tu non sei
strano, solo perché
mangi sempre e hai senso dell’umorismo!”
Ecco che
suona il mio telefono. È lei.
“Luz ciao!
Si sono con Betty. No, sto per andare a casa. Tutto bene. La tua festa
com’è
stata? Ah, piena di omosessuali, certo organizzava Hugo..
ah… ah. Ok! A domani.”
“Povera Luz”
dice Betty “sarei dovuta andare alla festa con lei, ma il mio
migliore amico ha
richiesto la mia consulenza …”
“Ho paura
Betty” le dico.
“Non c’è
niente di cui avere paura! Respira e fai questo salto nel
vuoto” mi dice lei. “Vedrai
che sarà bellissimo.”
Il
matrimonio
Per
Luz una
chiesa valeva l’altra. E allora per accontentare mia madre,
abbiamo deciso di
sposarci nella chiesa del mio quartiere. Quella dove si è
sposata Betty. All’inizio
volevamo fare una cosa ristretta, ma poi non ho potuto fare a meno di
invitare
alcune persone che mi sono vicine nella mia vita lavorativa. Il mio
editore, alcuni
amici economisti.
Luz invece
ha invitato la sua famiglia e basta. È un matrimonio
colonizzato dai miei
invitati insomma. I miei testimoni sono Armando e Betty, i suoi Hugo e
Ines,
dal momento che da quando è venuta a vivere a
Bogotà le uniche persone che
frequenta con una certa assiduità sono loro! Avrebbe scelto
Betty, ma era fuori
discussione. Betty è la mia testimone.
Hugo, in
preda ad una assurda eccitazione per l’evento, le ha regalato
l’abito da sposa.
Disegnato da lui naturalmente. Così come il vestito da
damigella di Cami e di
paggetto di Roberto.
Io, invece,
con Armando, mi sono sottratto alle sue grinfie e il mio abito nuziale
l’ho
preso da Armani.
Forse Hugo
non mi parlerà più.
Vedo
arrivare Alberto Montero. Non ho potuto fare a meno di invitarlo
perché di
recente, mi ha chiesto di gestire una parte consistente del suo
patrimonio
investendola nella Terramoda. Ci sarà anche Camila,
perché io con lei ci
lavoro. Non potevo non invitarla.
Sono
agitato. Betty e Armando cercano di calmarmi ma non ci riescono.
“Calma,
Nicolas,calma” mi dice Armando.
“Ma se tu
eri molto più agitato di me, il giorno del tuo
matrimonio!” gli dico.
“Non è vero!”
ribatte lui.
“Io, ero un po’
ubriaco ma mi ricordo benissimo che eri in preda al panico
perché Betty non
arrivava!”
“State calmi
entrambi, va bene?” ci dice Betty. “Vedrai che tra
poco Luz arriverà e sarà
bellissima!”
Qualche
banco più in giù, Camila si sistema il suo
stravagante cappellino rosso.
Alberto decide di andare a salutare Isabel e Juan che non appena lo
vedono gli
corrono incontro.
“Potevi
evitare questa scena madre” gli dice Camila “E la
tua accompagnatrice dov’è?”
aggiunge.
“Non mi
starai dicendo che non posso nemmeno salutare i miei figli
adesso??” le dice
aggressivo.
“Come mai
sei invitato a questo matrimonio? Non pensavo che conoscessi Nicolas
Mora!” gli
dice.
“Lo conosco
invece!” le risponde. “Se proprio vuoi saperlo
siamo in affari assieme!”
“Che tipo di
affari?” gli domanda lei.
“Non ti
riguarda Camila. Hai perso il diritto di farti i miei affari quando hai
iniziato la tua relazione con un altro e non farmi aggiungere niente di
più che
siamo in un luogo
sacro!” ribatte lui.
“E tu, la
tua nuova fiamma non l’hai portata? Quella ruba mariti della
Valencia dov’è,
non la vedo!”
“Non è una
ruba mariti Camila!” le dice. “Io non mi sarei
fatto rubare, al contrario di
te. Sei tu che mi hai buttato come una scarpa vecchia!”
aggiunge
allontanandosi. Va a sedersi qualche fila più indietro, dove
per ironia della
sorte c’è Sandra col suo pancino di quattro mesi.
Ha un uomo accanto che non è
Mario Calderon, lui però la sorveglia dalle file del lato
opposto.
“Sta
arrivando la sposa!” mi dice Betty. Io prendo posto vicino
all’altare e con mia
madre a fianco, la vedo entrare. L’organo sta suonando
l’inno nuziale e lei
sicura avanza al braccio di suo padre, preceduta da Cami e Roberto.
Cami ha in
mano un bouquet, mentre Roberto porta gli anelli.
Luz è
bellissima ed ha una luce radiosa negli occhi. Hugo ha disegnato per
lei un
vestito originale ma di classe. Un corpetto rigido di seta con le
maniche a tre
quarti, che ha in vita un cinturino di un colore più simile
al panna che al
bianco e una gonna lunga con strascico, plissettata che non
è convenzionale per
un matrimonio. La mia futura sposa non ha voluto indossare il velo. I
suoi
capelli castani sono raccolti in una morbida coda all’altezza
del collo e sono
fermati da un fiore.
Sono senza
parole, non riesco a respirare per quanto è bella.
Sento Hugo
Lombardi dire “Non è il mio solito stile, ma per
lei mi sono superato! E’ uno
schianto!”
Ha ragione
penso. È bellissima. I suoi occhi color ambra sprizzano
felicità, finalmente è
al mio fianco. In questo momento realizzo di essere al posto giusto e
che ha
ragione Betty. Fare questo salto nel vuoto sarà bellissimo.
Il sacerdote
si rivolge agli sposi.
“Nicolas
e Lucia
siete venuti a celebrare il Matrimonio
senza
alcuna costrizione, in piena libertà
e consapevoli del significato della vostra
decisione?”
“Si” dicono
entrambi.
“Siete disposti, seguendo la via del
Matrimonio,
ad
amarvi e a onorarvi l’un l’altro
per
tutta la vita?”
continua il sacerdote leggendo la formula di rito
“Si” dicono
entrambi.
“Siete disposti ad accogliere con amore i
figli
che
Dio vorrà donarvi
e a educarli secondo la legge di Cristo e
della sua Chiesa?”
Mentre
gli
sposi rispondono Si, il bambino di
Sandra inizia a muoversi. Prima non l’aveva mai fatto. Lei
rimane esterrefatta
per quel battito di farfalla che sente nella pancia, si accarezza il
ventre e
inconsapevolmente guarda Mario. Ma lui sta seguendo la cerimonia.
“Tutto bene?”
le chiede Adam accanto a lei.
“Si! A
meraviglia” gli risponde lei “Credo che il bambino
si sia mosso per la prima
volta!”
“Se
è vostra intenzione di unirvi in
Matrimonio,
datevi la mano destra
ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa
il vostro consenso.”
Armando
prende la mano di Betty nella sua e la stringe forte, ripensando al
giorno del
loro matrimonio. Vede che Betty ha le lacrime agli occhi mentre Nicolas
esprime
il suo consenso.
“Io,
Nicolas., accolgo te, Lucia, come mia
sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della
mia vita.”
Adesso
è il
turno della sposa.
“Io, Lucia, accolgo te, Nicolas,
come mia
sposo.
Prometto
di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della
mia vita”
Dodo
sta
guardando i suoi genitori. Non sono seduti vicino. Sono proprio
distanti.
Immagina che il giorno del loro matrimonio anche loro si siano
scambiati queste
promesse. Mentre adesso sono separati da due mesi!
Il
sacerdote
continua nella lettura della formula.
“Il
Signore onnipotente e misericordioso
confermi il consenso
che
avete manifestato davanti alla Chiesa
e vi ricolmi della sua benedizione.
L’uomo non osi separare ciò che Dio
unisce.”
‘Altro
che
fedeltà’ sta pensando lui.
‘L’uomo separa ciò che Dio unisce. Anzi
è peggio nel
caso dei miei genitori, la sposa separa ciò che Dio unisce!
Sapevo che non
dovevo venire a questo matrimonio! Ho fatto male a dare retta a
Rocio!’
“Il
Signore benedica questi
anelli
che vi donate scambievolmente
in
segno di amore e di fedeltà.” Sta
dicendo il sacerdote.
“Lucia ricevi questo anello, segno del mio
amore e della mia fedeltà” dice Nicolas
mettendo la fede alla sua sposa.
“Nicolas
ricevi questo anello, segno del mio
amore e della mia fedeltà” dice
Luz ricambiando il gesto e mettendo la fede al suo neo
marito.
Mentre
gli
sposi compiono questi gesti, Armando e Betty stanno ancora tenendosi
per mano,
mentre Camila sta guardando suo marito. Lo vede giocare con la sua
fede. Lui fa
come per togliersela, realizzando che il suo matrimonio è
finito. Inconsapevolmente
alza lo sguardo e vede che lei lo sta guardando. Sa che togliersi la
fede, in
questa circostanza significherebbe mandarle un messaggio netto e
chiaro, ma è
davvero pronto a superare il suo matrimonio? Le fa un cenno con la
testa
indicandole di girarsi, in maniera tale che lei non possa vedere cosa
stia
facendo con la sua mano.
“Per il potere conferitomi dalla Chiesa,
vi
dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la
sposa!”
conclude il sacerdote.
Sono al
settimo cielo! La signora Mora! Sto ricevendo abbracci e auguri da un
sacco di
gente. Nicolas lo stesso. Non posso crederci! Io Luz Costa che scappavo
dal
matrimonio a gambe levate, sono sposata con questo uomo qui, che
definire
originale è poco e sono contentissima di esserlo!
Adesso
andremo in un locale per un breve festeggiamento e dopo partiremo per
il nostro
viaggio di nozze. La mamma di Betty viene ad abbracciarmi, noto che ha
le
lacrime agli occhi. Per lei Nicolas è come un figlio. La
abbraccio a mia volta.
Adesso anche io faccio parte della sua famiglia.
Armando e
Betty si sono un po’ allontanati dalla calca. Avranno modo di
congratularsi con
gli sposi.
Betty ha gli
occhi bagnati di lacrime.
“Perché piangi
mostro?” le domanda lui.
“Le mie sono
lacrime di felicità!” risponde lei.
“Davvero?”
chiede “Non stai forse piangendo perché stai
vedendo il tuo migliore amico
andare via da te ?”
“E’ che …
lui è di Luz adesso. Abbiamo condiviso così tante
cose nella vita e non riesco
a credere che … mi sento sola….!”
“Ci sono io
qui con te. Va bene non sarò eccezionale come Nicolas ma se
vuoi, puoi venire
da me…!”
“Si, da ora
in avanti avrai due modalità. La prima, marito che mi fa
uscire di senno, la
seconda amico a cui vado a raccontare che mio marito mi fa uscire di
senno! Non
male come idea!” gli dice.
“Ti amo
tanto mostro” le dice lui baciandola sulle labbra.
“Anche io!”
Uno strano
movimento cattura la loro attenzione. Una signora con un cappello a
tesa molto
larga sta mettendosi gli occhiali da sole per coprirsi gli occhi.
Armando e
Betty riescono a vedere solo il colore biondo dei capelli.
“Armando”
gli dice Betty “pensi che sia, chi io penso che
sia!?”
“Mostro
riconoscerei il colore di quei capelli finti tra mille” gli
risponde lui. Si
guardano esterrefatti.
“Cosa ci
faceva qui Patrizia Fernandez?” si chiede Armando a voce alta.