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Autore: Butterfly8    26/01/2015    5 recensioni
Questa storia è il seguito de "I quarant'anni di Betty". In questa storia avranno un ruolo più attivo tutti i protagonisti "secondari". Armando e Betty sono uniti più che mai e saranno i punti di riferimento per tutti gli altri. Buona lettura e aspetto i vostri commenti e recensioni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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La sera prima del matrimonio di Nicolas e Luz
“Betty, quante possibilità ci sono che non arrivi tuo marito qui in preda ad una furia terribile?”
Lei ride e mi risponde “Non lo so Nicolas. Non lo so!”
“Non può prendermi a pugni… domani mi sposo!”
Io e Betty siamo da Le Noir. Questa è la mia ultima sera da scapolo e questo sarebbe il mio addio al celibato, ma io non ho voluto festeggiare con i ragazzi, che pure mi avevano organizzato una festa. Voglio trascorrerlo con Betty. Lei è la mia più cara e vecchia amica. Non posso immaginare di non trascorrerlo con lei. Anche perché a lei e solo a lei, posso dire come mi sento per davvero, senza aver paura di essere giudicato o di dovermi vergognare di quello che provo. Non devo fare lo spaccone.
Come sempre nella mia vita, con la mia amica posso essere me stesso.
“Dovresti preoccuparti anche di Luz, no?” mi dice. “Armando, probabilmente sarà qui nei dintorni, e starà cercando di non farsi vedere!”
“Luz ha capito la mia richiesta. Mi sembrerebbe troppo strano se tu non ci fossi nell’ultima mia serata di libertà!”
“Nicolas!” mi interrompe lei. “Ti sposi, non vai mica al patibolo. Io sarò per sempre tua amica. Questo non cambierà mai! Tu sei e sarai sempre lo zio dei miei figli, e il fratello che non ho mai avuto. Nemmeno questo cambierà!”
“Infatti, è per questo motivo che ho voluto trascorrere questa serata con te. Tu sei l’unica persona sulla quale ho potuto sempre contare! … Anche se quando ti sei innamorata di Armando Mendoza ho iniziato ad avere dei dubbi che il tuo cervello funzionasse!” dico ridendo.

Betty guarda Nicolas e pensa che anche la sua vita sta per cambiare. Domani perderà definitivamente il diritto di contare più di chiunque nella vita dell’amico. Già adesso è così. Ma da domani sarà per sempre così. Luz verrà sempre prima di lei.
Quando due sono amici come lo siamo noi pensa Betty, dopo che per tutta la nostra vita abbiamo potuto contare l’uno sull’altro, qualsiasi cambiamento risulta difficile.
Nemmeno Armando è riuscito ad inclinare il nostro rapporto. Anzi si è rassegnato all’idea che lui avesse un posto di primo piano nella mia vita. Non potrebbe essere altrimenti. Lo conosco da quando sono nata. Nicolas c’ è sempre stato per me. Mi viene il magone.
“Nicolas” gli dico “perché non mi hai detto che ci si sente così?”
“Così come?” mi chiede.
“Sento che stasera devo dirti addio. Non mi ero mai resa conto di quanto le mie esigenze ti abbiano condizionato la vita. Da domani io non conterò più nella tua vita. Sarò solo la tua amica. Perché quando mi sono sposata con Armando non mi hai detto che si sta malissimo all’idea di dover finire in secondo piano ?!”
“Betty, tu non mi hai condizionato la vita come credi. Ho fatto le mie scelte. Il fatto di restare a lavorare con te non è dipeso solamente dalla nostra amicizia, ma anche perché siamo una forza, lavoriamo bene insieme. Il lavoro mi piace, l’ambiente mi piace! Penso che il massimo che potevo fare per te, in realtà l’abbia già fatto anni fa, quando mi sono fatto massacrare di botte da Armando!
Quando è arrivato lui nella tua vita, le cose sono cambiate. Non mi è costato farmi da parte. Noi siamo amici, io volevo il tuo bene e comunque tu non mi hai mai messo in secondo piano!”
“Ma come potrei farlo Nicolas?! Le uniche persone sulle quali ho sempre potuto contare nella mia vita siete tu e i miei genitori. Certo anche su Armando, ma lui non mi conosce bene come te..”
“E Luz non mi conosce bene come te…” mi dice lui. “Betty, non stiamo facendo il funerale della nostra amicizia! Noi saremo per sempre amici e potremo contare per sempre l’uno sull’altro, anche se da domani sarà tutto diverso!”
“Allora propongo di brindare agli amici veri” gli dico.

 
Finito di cenare da Le Noir, andiamo a casa di Betty, i suoi genitori ci stanno aspettando. Mi hanno organizzato una specie di tour nella mia vita di sempre, che sto salutando per iniziarne una nuova con una donna che amo tantissimo.
“Vi sembra questa l’ora di tornare?” ci chiede il padre di Betty.
“Papà, abbiamo quarant’anni non dieci! Puoi stare tranquillo non ti pare?”gli dice Betty.
“Già quest’idea di voi due in giro soli non mi piace e poi, tua madre ha preparato un dolce per Nicolas! Questo qui, ha mangiato come una pattumiera a casa mia per anni e ora, proprio quando mia moglie lo aspetta, per festeggiare la fine della sua vita da scapolo si fa aspettare!!”
“Hermes!” lo rimprovera Giulia. “Non dire queste cattiverie! Venite figlioli, vi ho preparato un dolce!”
Entro nella sala da pranzo della casa di Betty. Quanto tempo ho trascorso qui! Mi sembra di rivedere i momenti più importanti della mia vita. Anche se stasera andrò a dormire a casa di mia madre, questa è un po’ come la mia seconda casa e loro sono la mia seconda famiglia.
Poche settimane fa, proprio qui, abbiamo organizzato una cena per far conoscere Luz ai Pinzon e a mia madre. L’imbarazzo di tutti si tagliava col coltello. Ma don Hermes è intervenuto con una battuta su quanto io mangi e l’atmosfera si è subito rilassata. Da domani Luz entrerà a fare parte della mia famiglia. Diventerà lei stessa la mia famiglia. Per fortuna non è rimasta sconvolta dal fatto che noi tutti fossimo una famiglia anticonvenzionale, provenendo lei stessa da una famiglia allargata.
Ho spesso ripensato a quello che ha detto a casa di Betty. Lei entra nella mia vita per aggiungere qualcosa e non togliere niente.

Saliamo nella camera di Betty. È rimasta tale e quale a come era quando lei ci viveva. Ogni tanto viene a dormirci Cami. Questa è l’ultima tappa del mio tour. Qui ho consolato tante volte Betty, per i suoi disastri amorosi. Qui abbiamo deciso le strategie per la Terramoda. Qui abbiamo studiato, ci siamo presi in giro, fatti forza l’uno con l’altro. Quanti sogni abbiamo fatto da giovani. Quelli di Betty sembrano essersi realizzati, i miei a metà.
Suona il telefonino di Betty. Lei risponde.
“Armando! Ciao! Eravamo preoccupati dal non sentirti. Io e Nicolas immaginavamo che saresti apparso a Le Noir! No … siamo a casa mia adesso, si dei miei genitori. Si se non facciamo troppo tardi torno a casa altrimenti resto qui! Si a dopo!”
Betty chiude la telefonata.
“Nicolas, non diventare mai un marito geloso come Armando, va bene?!” mi dice.
“Ma ha ragione Betty. Non so se io come marito sarei in grado di sopportare il migliore amico di mia moglie, nel modo in cui noi siamo amici!”
“Lo sapeva dall’inizio. E poi, ormai, non è davvero geloso di te. Lo sa che sono sempre stata innamorata di lui … è che sa che io penso che tu sia il migliore uomo al mondo..!”
“Ma non è vero Betty! Non dire queste cose!” le dico. “Io … io, sono terrorizzato” confesso alla fine.
“E cosa significa questo? Non vuoi più sposarti?” mi chiede.
“No, non ho detto questo. Voglio sposarmi. Io Luz la amo. Solo che non so se sarò all’altezza di essere un buon marito! Sono strano, lo sono sempre stato e non è bastato il tuo intervento per cambiarmi il look per farmi smettere di esserlo!”le dico.
“Nicolas, tu non sei strano, sei originale! Ed è una vera fortuna. Non dobbiamo essere tutti uguali! Guarda dove sei arrivato! Sei un manager di successo, un economista di successo, le tue teorie economiche vengono discusse in tutti gli ambienti intellettuali, sei un amico favoloso, uno zio fantastico … sarai un marito strepitoso!” mi dice.
“Grazie Betty!” le dico. “Ma tu esageri … con le donne sono un disastro!”
“Ti stai riferendo a Patrizia Fernandez? Sai bene che lei voleva solo il tuo denaro. Sei ancora innamorato di lei? Quella donna si è approfittata della tua bontà. Ti prego non dirmi che ci pensi ancora!”
“Si a volte ci penso, ma non come credi tu. Non sono innamorato di lei. Io amo Luz. Solo che quella storia, così come le mie infinite avventure con tutte le donne che ho avuto, mi hanno lasciato la sensazione che io sia troppo strano perché una donna mi resti a fianco! E se anche Luz alla fine dovesse stancarsi di me?”
“Nicolas … non sai quello che dici! Patrizia non era davvero innamorata di te. E’ stata subdola, voleva solo il tuo denaro e lo stesso quelle modelle. Luz è diversa. È indipendente, ha una carriera sua. Lei non bisogno del tuo denaro. Sta con te perché ti ama! Questo lo sai pure tu. Sarete felici assieme!E tu non sei strano, solo perché mangi sempre e hai senso dell’umorismo!”
Ecco che suona il mio telefono. È lei.
“Luz ciao! Si sono con Betty. No, sto per andare a casa. Tutto bene. La tua festa com’è stata? Ah, piena di omosessuali, certo organizzava Hugo.. ah… ah. Ok! A domani.”
“Povera Luz” dice Betty “sarei dovuta andare alla festa con lei, ma il mio migliore amico ha richiesto la mia consulenza …”
“Ho paura Betty” le dico.
“Non c’è niente di cui avere paura! Respira e fai questo salto nel vuoto” mi dice lei. “Vedrai che sarà bellissimo.”

 
Il matrimonio

Per Luz una chiesa valeva l’altra. E allora per accontentare mia madre, abbiamo deciso di sposarci nella chiesa del mio quartiere. Quella dove si è sposata Betty. All’inizio volevamo fare una cosa ristretta, ma poi non ho potuto fare a meno di invitare alcune persone che mi sono vicine nella mia vita lavorativa. Il mio editore, alcuni amici economisti.
Luz invece ha invitato la sua famiglia e basta. È un matrimonio colonizzato dai miei invitati insomma. I miei testimoni sono Armando e Betty, i suoi Hugo e Ines, dal momento che da quando è venuta a vivere a Bogotà le uniche persone che frequenta con una certa assiduità sono loro! Avrebbe scelto Betty, ma era fuori discussione. Betty è la mia testimone.
Hugo, in preda ad una assurda eccitazione per l’evento, le ha regalato l’abito da sposa. Disegnato da lui naturalmente. Così come il vestito da damigella di Cami e di paggetto di Roberto.
Io, invece, con Armando, mi sono sottratto alle sue grinfie e il mio abito nuziale l’ho preso da Armani.
Forse Hugo non mi parlerà più.
Vedo arrivare Alberto Montero. Non ho potuto fare a meno di invitarlo perché di recente, mi ha chiesto di gestire una parte consistente del suo patrimonio investendola nella Terramoda. Ci sarà anche Camila, perché io con lei ci lavoro. Non potevo non invitarla.

Sono agitato. Betty e Armando cercano di calmarmi ma non ci riescono.
“Calma, Nicolas,calma” mi dice Armando.
“Ma se tu eri molto più agitato di me, il giorno del tuo matrimonio!” gli dico.
“Non è vero!” ribatte lui.
“Io, ero un po’ ubriaco ma mi ricordo benissimo che eri in preda al panico perché Betty non arrivava!”
“State calmi entrambi, va bene?” ci dice Betty. “Vedrai che tra poco Luz arriverà e sarà bellissima!”


Qualche banco più in giù, Camila si sistema il suo stravagante cappellino rosso. Alberto decide di andare a salutare Isabel e Juan che non appena lo vedono gli corrono incontro.
“Potevi evitare questa scena madre” gli dice Camila “E la tua accompagnatrice dov’è?” aggiunge.
“Non mi starai dicendo che non posso nemmeno salutare i miei figli adesso??” le dice aggressivo.
“Come mai sei invitato a questo matrimonio? Non pensavo che conoscessi Nicolas Mora!” gli dice.
“Lo conosco invece!” le risponde. “Se proprio vuoi saperlo siamo in affari assieme!”
“Che tipo di affari?” gli domanda lei.
“Non ti riguarda Camila. Hai perso il diritto di farti i miei affari quando hai iniziato la tua relazione con un altro e non farmi aggiungere niente di più che siamo in un  luogo sacro!” ribatte lui.
“E tu, la tua nuova fiamma non l’hai portata? Quella ruba mariti della Valencia dov’è, non la vedo!”
“Non è una ruba mariti Camila!” le dice. “Io non mi sarei fatto rubare, al contrario di te. Sei tu che mi hai buttato come una scarpa vecchia!” aggiunge allontanandosi. Va a sedersi qualche fila più indietro, dove per ironia della sorte c’è Sandra col suo pancino di quattro mesi. Ha un uomo accanto che non è Mario Calderon, lui però la sorveglia dalle file del lato opposto.

 

“Sta arrivando la sposa!” mi dice Betty. Io prendo posto vicino all’altare e con mia madre a fianco, la vedo entrare. L’organo sta suonando l’inno nuziale e lei sicura avanza al braccio di suo padre, preceduta da Cami e Roberto.
Cami ha in mano un bouquet, mentre Roberto porta gli anelli.
Luz è bellissima ed ha una luce radiosa negli occhi. Hugo ha disegnato per lei un vestito originale ma di classe. Un corpetto rigido di seta con le maniche a tre quarti, che ha in vita un cinturino di un colore più simile al panna che al bianco e una gonna lunga con strascico, plissettata che non è convenzionale per un matrimonio. La mia futura sposa non ha voluto indossare il velo. I suoi capelli castani sono raccolti in una morbida coda all’altezza del collo e sono fermati da un fiore.
Sono senza parole, non riesco a respirare per quanto è bella.
Sento Hugo Lombardi dire “Non è il mio solito stile, ma per lei mi sono superato! E’ uno schianto!”
Ha ragione penso. È bellissima. I suoi occhi color ambra sprizzano felicità, finalmente è al mio fianco. In questo momento realizzo di essere al posto giusto e che ha ragione Betty. Fare questo salto nel vuoto sarà bellissimo.

 
Il sacerdote si rivolge agli sposi.

“Nicolas e Lucia
siete venuti a celebrare il Matrimonio
 senza alcuna costrizione, in piena libertà
e consapevoli del significato della vostra decisione?

Si” dicono entrambi.

Siete disposti, seguendo la via del Matrimonio,
ad amarvi e a onorarvi l’un l’altro
 per tutta la vita?
” continua il sacerdote leggendo la formula di rito
Si” dicono entrambi.

Siete disposti ad accogliere con amore i figli
che Dio vorrà donarvi
e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa
?”

Mentre gli sposi rispondono Si, il bambino di Sandra inizia a muoversi. Prima non l’aveva mai fatto. Lei rimane esterrefatta per quel battito di farfalla che sente nella pancia, si accarezza il ventre e inconsapevolmente guarda Mario. Ma lui sta seguendo la cerimonia.
“Tutto bene?” le chiede Adam accanto a lei.
“Si! A meraviglia” gli risponde lei “Credo che il bambino si sia mosso per la prima volta!”

“Se è vostra intenzione di unirvi in Matrimonio,
datevi la mano destra
ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa
il vostro consenso.”

Armando prende la mano di Betty nella sua e la stringe forte, ripensando al giorno del loro matrimonio. Vede che Betty ha le lacrime agli occhi mentre Nicolas esprime il suo consenso.

“Io, Nicolas., accolgo te, Lucia, come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

Adesso è il turno della sposa.
Io, Lucia, accolgo te, Nicolas, come mia sposo.

Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”

Dodo sta guardando i suoi genitori. Non sono seduti vicino. Sono proprio distanti. Immagina che il giorno del loro matrimonio anche loro si siano scambiati queste promesse. Mentre adesso sono separati da due mesi!

Il sacerdote continua nella lettura della formula.
“Il Signore onnipotente e misericordioso
confermi il consenso
 che avete manifestato davanti alla Chiesa
e vi ricolmi della sua benedizione.
L’uomo non osi separare ciò che Dio unisce.”

‘Altro che fedeltà’ sta pensando lui. ‘L’uomo separa ciò che Dio unisce. Anzi è peggio nel caso dei miei genitori, la sposa separa ciò che Dio unisce! Sapevo che non dovevo venire a questo matrimonio! Ho fatto male a dare retta a Rocio!’

“Il Signore benedica questi anelli
che vi donate scambievolmente
in segno di amore e di fedeltà.”
 Sta dicendo il sacerdote.

Lucia ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà” dice Nicolas mettendo la fede alla sua sposa.

“Nicolas ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà” dice Luz ricambiando il gesto e mettendo la fede al suo neo marito.

Mentre gli sposi compiono questi gesti, Armando e Betty stanno ancora tenendosi per mano, mentre Camila sta guardando suo marito. Lo vede giocare con la sua fede. Lui fa come per togliersela, realizzando che il suo matrimonio è finito. Inconsapevolmente alza lo sguardo e vede che lei lo sta guardando. Sa che togliersi la fede, in questa circostanza significherebbe mandarle un messaggio netto e chiaro, ma è davvero pronto a superare il suo matrimonio? Le fa un cenno con la testa indicandole di girarsi, in maniera tale che lei non possa vedere cosa stia facendo con la sua mano.

Per il potere conferitomi dalla Chiesa,
vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa!” conclude il sacerdote.

 
Sono al settimo cielo! La signora Mora! Sto ricevendo abbracci e auguri da un sacco di gente. Nicolas lo stesso. Non posso crederci! Io Luz Costa che scappavo dal matrimonio a gambe levate, sono sposata con questo uomo qui, che definire originale è poco e sono contentissima di esserlo!
Adesso andremo in un locale per un breve festeggiamento e dopo partiremo per il nostro viaggio di nozze. La mamma di Betty viene ad abbracciarmi, noto che ha le lacrime agli occhi. Per lei Nicolas è come un figlio. La abbraccio a mia volta. Adesso anche io faccio parte della sua famiglia.

 
Armando e Betty si sono un po’ allontanati dalla calca. Avranno modo di congratularsi con gli sposi.
Betty ha gli occhi bagnati di lacrime.
“Perché piangi mostro?” le domanda lui.
“Le mie sono lacrime di felicità!” risponde lei.
“Davvero?” chiede “Non stai forse piangendo perché stai vedendo il tuo migliore amico andare via da te ?”
“E’ che … lui è di Luz adesso. Abbiamo condiviso così tante cose nella vita e non riesco a credere che … mi sento sola….!”
“Ci sono io qui con te. Va bene non sarò eccezionale come Nicolas ma se vuoi, puoi venire da me…!”
“Si, da ora in avanti avrai due modalità. La prima, marito che mi fa uscire di senno, la seconda amico a cui vado a raccontare che mio marito mi fa uscire di senno! Non male come idea!” gli dice.
“Ti amo tanto mostro” le dice lui baciandola sulle labbra.
“Anche io!”
Uno strano movimento cattura la loro attenzione. Una signora con un cappello a tesa molto larga sta mettendosi gli occhiali da sole per coprirsi gli occhi.
Armando e Betty riescono a vedere solo il colore biondo dei capelli.
“Armando” gli dice Betty “pensi che sia, chi io penso che sia!?”
“Mostro riconoscerei il colore di quei capelli finti tra mille” gli risponde lui. Si guardano esterrefatti.
“Cosa ci faceva qui Patrizia Fernandez?” si chiede Armando a voce alta.

   
 
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