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Autore: AlekHiwatari14    27/01/2015    1 recensioni
[Preceduto da My Life like a Vampire.]
Rita Sawada, una giovane che scopre di essere un vampiro quando un tempo, prima che la fantasia si scontrasse con la realtà, pensava fosse un essere noto nella realtà come "umana".
Ed è stata proprio quel mescolarsi che l'ha condotta lì, a vivere insieme a quei amabili vampiri di nome Sakamaki & conoscere gli altri vampiri come i Mukami.
L'unico problema è che lei è tormentata. Il suo cuore è tormentato. E stavolta, tra intrighi amorosi, lotte e sopratutto sangue, molto sangue a lei negato da tempo, si troverà di fronte a scelte su scelte.
Il suo cuore troverà pace? Il potere di cui ha bisogno per essere un'eccellente essere, noto a tutti i viventi consapevoli di quella realtà come 'intoccabile', lo troverà?
Riuscirà a diventare un vampiro completo e a dar pace al suo cuore? E l'amore della sua vita, chi è veramente?
Tutto questo lo scoprirete solo leggendo! Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kou Mukami, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Subaru Sakamaki, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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Capitolo 33 - Ospiti inattesi.



Ero in aula a fissare e a fissare quella collana che avevo al collo ripensando a ciò che era successo. Ah..già! Voi non lo sapete. Adesso vi racconto tutto con calma.

***

Era buio pesto, improvvisamente, sentii ringhiare e dei lupi vennero su di me e su Azusa che mi era accanto svenuto. Tentarono di aggredirci. Nella tasca avevo il pugnale di Subaru, lo estrassi uccidendo i lupi in un sol colpo, per poi leccare quel sangue che era sul pugnale. Dopotutto non avevo per niente bevuto e la sete si faceva sentire.

Rita:Delizioso.
?:E' il pugnale di Subaru!

Esclamò una voce femminile facendomi sobalzare e voltare.

Rita:Come fai a saperlo? Mostrati! Chi sei?

Davanti ai miei occhi, con un suono di catene trascinate, si presentò Christa, facendomi rimanere incredula. Perchè? Beh...che domande? Era la madre mia e di Subaru ed io sapevo poco e niente su di lei, proprio come non sapevo il motivo della sua fuga dalla villa e tante altre cose.

Christa:Sapevo che eri forte e fragile. Sei proprio come il mio Subaru.
Rita:C...Christa....

Sussurrai incredula cadendomi il pugnale da mano. Ero traumatizzata. Com'era possibile che lei si trovasse di fronte a me?? La donna si avvicinò dolcemente a me. Aveva le catene alle mani e ai piedi e ad ogni passo quelle catene facevano un rumore assordante e stridulo, anche se la donna cercava di non farle fare rumore.

Christa:Purtroppo non posso fuggire da qui. Sono stata incatenata da quel mostro.
Rita:Vi libero io.

Dissi prendendo il pugnale da terra e cercando di togliergli le catene.

Christa:Quanta bontà c'è nel tuo cuore. Qual'è il tuo nome?
Rita:Mi chiamo Rita. Rita Sawada.
Christa:Rita Sawada....?

Gli tolsi le catene e mi alzai da terra con quelle catene tolte tra le mani.

Rita:Non sono poi così forti queste catene.
Christa:Wow...sei identica a tuo padre.
Rita:Che?
Christa:Sei un vampiro col dono della protezione. Ce ne sono pochi in giro, lo sai?
Rita:Dono della protezione? Di che sta parlando?
Christa:Parlo del fatto che i tuoi pensieri sono protetti, come il tuo cuore e la tua anima. Sei forte, ma anche fragile. Sei capace di attrarre e distruggere per difenderti e questo è un dono unico.
Rita:Allora...voi sapete che sono vostr...
Christa:Si, lo so. Anche se ti avessi vista così, me ne sarei accorta. Sei identica a tuo padre, sia per il dono della protezione, sia per l'aspetto carismatico.
Rita:Qui...ndi...lei sa chi è.
Christa:Certo che lo so. E' la persona più cara a me e tu lo sai. Tuo padre e tuo zio sono la stessa persona. Il tuo cuore riesce a riconoscere chi ti appartiene tramite l'attrazione. Ascoltalo e trova tuo padre.
Rita:Perchè?
Christa:Io non posso tenerti, ne tanto meno arrivare a lui. Portagli il mio amore e digli che tornerò quando sarà il momento.
Rita:Perchè? Che succede?
Christa:Tu sei la prescelta!

Esclamò mettendomi tra le mani una collana con un cristallo.

Christa:Portalo sempre al collo. Questo è un talismano. Ti porterà fortuna.
Rita:No! Madre...aspettate!

Dissi facendola voltare mentre se ne stava andando.

Christa:Mi spiace, ma...non posso. Sta arrivando. 
Rita:Chi?
Christa:L'uomo che mi odia e mi ama allo stesso tempo. Non può trovarmi.

Rispose scomparendo nel nulla. Azusa si svegliò.

Azusa:Cos'è successo?
Rita:E' tutto a posto. Andiamo!

Così ritornammo nella casa in montagna dei Sakamaki, ma le vacanze volarono in fretta e tornammo alla vita di sempre, anche se in mente mia c'erano molti e molti dubbi e domande senza risposta.


***

E mentre fissavo quella collana, Kou mi diede uno spintone.

Rita:Ehi! Ma che combini??
Kou:Nulla. Eri sulle nuvole e ti ho riportata a terra.
Rita:Ah, ah! Spiritoso.
Kou:Perchè continui a fissarla? E' da quando siamo tornati che non fai altro.
Rita:Penso. Tutto qui.

Mormorai continuando a guardare quel ciondolo. Intanto, in villa Sakamaki, rientravano gli Starish dal concerto.

Otoya:Siamo tornati!!
Reiji:Bene, visto che siete ritornati a rovinare il mio momento di lettura, perchè non andate a farvi un giro o cose così.
Shu:C'è la spesa da fare.

Disse dando una lista in mano a Sho.

Ren:Ci vai tu?
Sho:Perchè proprio io?
Shu:Perchè noi siamo impegnati.
Sho:A fare cosa? A poltrire e a leggere uno stupido libro??

Urlò notando i due che erano sul divano. Shu sdraiato che cercava di riposare e Reiji che leggeva tranquillamente. Il vampiro, alterato, si alzò aggiustandosi gli occhiali sugli occhi.

Reiji:Che hai detto??
Shu:Ha chiamato stupido il tuo libro.
Ren:Noi andiamo di sopra!!

Esclamò trascinandosi dietro il resto del gruppo con le valigie lasciando lì Sho in balia del demone dentro di Reiji.

Sho:Ok!! Vado subito!!!

Gridò correndo fuori alla velocità della luce. Il vampiro si risedette.

Reiji:Funziona sempre.
Shu:Sei sempre il solito.
Reiji:Lo sai che non sopporto quando chiamano i libri, stupidi. Poi è piuttosto interessante.
Shu:Che stai leggendo?
Reiji:Il libro di Raito. Devo ammettere che questa Melissa P. intriga parecchio.
Shu:Come? Raito l'ha già finito.
Reiji:Si, da un bel pò.

Intanto, Sho era arrivato in città.

Sho:Ma guarda un pò te!! Devo andare sempre io a fare la spesa, mai nessuno di loro. Che imbranati!! Ma quando cresceranno??

Si chiese girando l'angolo, ma nel girare andò a finire su qualcuno.

Sho:Ehi! Guarda dove vai, stupido bastardo!!
?:S...scusa.

Disse una voce timidamente. Il ragazzo si voltò e vide una ragazza davanti a se. I loro occhi si incrociarono e mentre Sho stava facendo questo piacevole incontro, Kou, molto aggraziato e amorevole, mi tirava i capelli.

Rita:Lasciami!!!!

Urlai con le lacrime agli occhi dal dolore.

Kou:Cammina!!
Rita:Perchè?? Voglio guardarlo ancora!!
Kou:Cammina!!!

Esclamò prendendomi letteralmente a calci nel sedere mentre mi tirava i capelli. Mi stava conducendo nella sua stanza all'università. Perchè? Non so il motivo precisamente, ma avevo visto il ragazzo arcobaleno della figuraccia dell'altro giorno, quando urlai bello impossibile e lui mi ha trascinato. Forse voleva evitare di farmi fare brutte figure.

Rita:Perchè??
Kou:Dobbiamo studiare.
Rita:Uff!!! Antipatico!!

Sbuffai vedendo che continuava a tirarmi.

Kou:Non farti tirare!! Avanti!! A studiare!!
Rita:A te non ha mai importato lo studio e poi voglio rimanere ancora lì. Voglio conoscerlo!!

Urlai cercando di opporre resistenza.

Kou:Avanti!! Scendi e andiamo!!
Rita:NO!
Kou:Come no?
Rita:Da qui non mi muovo.
Kou:Tu fai quello che dico io!!
Rita:E perchè mai dovrei farlo??

Chiesi alterata svincolandomi dal vampiro, ma mi riprese la mano tirandomi per portarmi via con se. Peccato che quello che avvenne fu qualcosa di inaspettabile per entrambi. Nel tirarmi, ero sui gradini del corridoi e presi una storta cadendo di peso a terra su di lui. Nella caduta le mie labbra si appoggiarono sulle sue ed entrambi diventammo rossi. Mi staccai subito da lui e, col rossore in faccia, gli menai un ceffone in faccia.

Rita:Se avevi intenzione di ridicolizzarmi hai sbagliato persona!!
Kou:Ma che fai?? Che dici?? Sei stata tu a venirmi addosso!!
Rita:Io?? Sei stato tu a tirarmi brutto sporco maniaco!!
Kou:Ah...non fingere che non sia stato così.
Rita:Fingere?? Io non fingo!! Queste cose tra amici non dovrebbero succedere!! AHHHH!!!

Urlai alterata alzandomi e lui cercò di fermarmi prendendomi il braccio, ma ero completamente fuori di me.

Kou:Rita.....
Rita:NON MI TOCCARE!!!

Esclamai mollandogli un altro ceffone in stile Subaru e andandomene lasciando lì il vampiro che si teneva la guancia in mano. Era strano. Sembrava quasi che il mio carattere aggressivo e nervoso gli piacesse visto che incominciò a guardarmi maliziosamente.

Kou:Però....che caratterino.

In quel momento passava Karin dalla parte opposta da dove ero andata io, infatti, dal nervoso la ignorai totalmente.

Karin:Kou? Cosa l'è preso?
Kou:E chi lo sa?
Fangirl1:Hai visto?? L'ha baciato!!
Fangirl2:Si, ho visto. Ma avete visto che faccie che avevano? 
Fangirl1:Un pò la invidio. 
Fangirl2:Ma siamo sicuri che siano amici e non amanti??

Quelle voci fecero raddrizzare le orecchie a Kou e a Karin. Kou, infastidito dalle fans pettegole incominciò ad urlare col rossore in volto.

Kou:Ehi!! Ma che ve ne frega?? Siamo amici e basta!! Avete capito?! Amici!!! Quindi smammate se dovete spettegolare!!!

Le fans, davanti alla reazione di Kou, girarono i tacchi e se ne andarono, ma lasciarono Karin ancora frastornata che incominciò ad urlare incredula.

Karin:Cooooooooosa???  Tu e Rita vi siete baciati???
Kou:E' stato un incidente. Io la trascinavo, non ha visto il gradino ed è caduta su di me. Alla fine se l'è presa anche con me che l'ho baciata quando è stata lei a venirmi addosso.
Karin:Come se a te dispiacesse.
Kou:Che vuoi dire?
Karin:Sei ancora tutto rosso in viso solo a pensare ciò che è successo.
Kou:Ma che dici?? Non sono rosso!!
Karin:Oh...ma guarda guarda!! Nega l'evidenza!! Allora ti sei innamorato di lei!! Non è così?
Kou:Oh...ma piantala di dire buffonate!!

Urlò alterato andandosene. Intanto, io ero tornata a casa dove vidi Kanato che se ne stava col suo Teddy in soggiorno.

Rita:Ehi, già a casa?
Kanato:Si. Non mi andava di stare in accademia. Te?
Rita:Anche a me.
Raito:Successo qualcosa col biondino?

Interruppe Raito che era appena rincasato.

Rita:Non ne voglio parlare.
Reiji:Ah..bene. Già tutti di ritorno?
Raito:Subaru, Ayato e Yui stanno ancora in accademia.
Kanato:Già. Subaru doveva fare una lezione di esami del crimine e Yui e Ayato non so cosa dovessero fare.

In quel momento entrò Sho tutto frastornato.

Rita:Sho!! Sei tornato!!
Ren:Se è per questo anche noi siamo tornati.

Rivelò scendendo le scale insieme agli altri.

Rita:Ragazzi!! Che sorpresa!! Non pensavo tornaste così presto.
Otoya:E' solo un giro, giusto per vedere come stavi.
Masato:A quanto vedo ti sei ripresa bene.
Cecil:Già, pensavamo che non ti fossi più ripresa.
Rita:Per cosa?
Natsuki:Ma guardala!! Sembra quasi innamorata.C'è qualcun altro nei paraggi?

Domandò facendomi arrossire di botto.

Rita:Ma cosa dici?? Non c'è nessuno!! Perchè mai dovrebbe esserci qualcuno?
Raito:Dai, guarda che puoi dirlo.

Interruppe Raito facendomi incuriosire.

Rita:Dire cosa?

Forse era meglio se la curiosità me la tenevo per me. Il vampiro mi abbracciò maliziosamente.

Raito:Dai, sciocchina! Dillo !!
Rita:Dire cosa?
Raito:Che stiamo insieme.
Rita:Ma non è vero!!!
Raito:Sempre così timida, eh??

Il vampiro, senza paura e pudore, mi baciò davanti a tutti creando il caos in villa e..... una bella sagoma umana, o meglio vampirica, sul muro del soggiorno per il ceffone all'ennesima potenza che gli avevo dato. Esatto...la sagoma che vedete lì al muro era la sua e lui si alzò dall'altra parte del muro pulendosi i vestiti che aveva addosso dalla polvere del muro.

Raito:Sempre sfuggente, eh? 
Rita:Piantala!! 
Raito:Impossibile. 

Disse comparendo dietro di me prendendomi da dietro.

Rita:Ti ho detto di lasciarmi stare!!
Kanato:L'hai sentita? Lasciala stare!!

Urlò comparendo difronte a lui cercando di difendermi.

Raito:Guarda  guarda. Il bambino si è trasformato in un uomo.
Kanato:Ehi! Bambino a chi??
Raito:A te.
Reiji:Quanto casino inutile. 
Shu:Concordo.Ragazzi? Potreste litigare al piano di sopra? Qui c'è gente che vuole riposare!!

Informò sdraiato sul divano cercando di riposare e rilassarsi.

Reiji:E non solo. Sto leggendo. Non interrompete la mia lettura.

Raito si voltò verso i due e non appena vide il suo libro in mano a Reiji comparse davanti a lui strappandoglielo dalle mani.

Reiji:Ehi!
Raito:Questo è mio!! 
Reiji:Lo stavo leggendo!
Raito:Non è adatto ad un precisino come te. 
Otoya:Ragazzi! Basta litigare!
Shu:Voglio riposare!!Fate silenzio!!!
Kanato:Ehi!! Non puoi trattarmi così!! 

Tutte quelle urla e la giornata stressante passata mi fecero urlare come una pazza.

Rita:Piantatela una buona volta!!
Ren:Ehi...che ti prende?
Rita:Che mi prende?? Sono stufa!! Ecco cosa mi prende!!  Prima le derisioni all'università, poi voi che vi mettete nelle orecchie con la storia del ragazzo, adesso vi mettete anche a litigare. Basta!! Sono stanca!! Non ne posso più di voi!!

Urlai con le lacrime agli occhi.

Kanato:Rita...
Sho:Cos'hai..?
Rita:Lasciatemi in pace!!

Esclamai scomparendo dalla stanza usando il teletrasporto.

Kanato:Ma che l'è preso?
Reiji:E' successo qualcosa in accademia?
Raito:Non ne ho idea. 
Shu:Secondo me ha litigato col biondino.

Rivelò pensieroso Shu mettendo curiosità nei nuovi arrivati che non ne sapevano nulla.

Ren:Il biondino?
Otoya:Chi è?
Reiji:Il suo migliore amico...
Raito:Chiamali migliori amici, ma quei due si sono innamorati e non se ne accorgono neanche.

Kanato prese il suo Teddy e lo guardò tristemente.

Kanato:Nee...Teddy...forse hai ragione. Rita è tanto scossa e triste e lo è da quando siamo andati in vacanza in montagna.
Reiji:Ora che ci penso è vero.
Shu:Avete notato il ciondolo al collo?
Raito:Ciondolo al collo?

Domandò Raito non sapendone nulla.

Shu:Si. E' da quando ha quello strano ciondolo che è sempre triste e pensierosa.
Sho:Ciondolo? Per caso è una specie di cristallo?

Chiese Sho suscitando meraviglia ai vampiri.

Reiji:E tu che ne sai?
Sho:Allora...se ha quel ciondolo...vuol dire che l'ha incontrata.

Intanto, io mi ero teletrasportata all'entrata della torre dove, piangendo corsi verso di essa.Sinceramente non ricordo cosa successe esattamente. Ricordo che correndo vidi la torre e tutto intorno a me era buio. Ma quale buio? Era completamente nero e la torre incominciava a sfogarsi davanti ai miei occhi. Probabilmente era stato un sogno o chissà cosa, ma la mia vita era cambiata. Esatto. Era completamente cambiata dopo aver ricevuto quel ciondolo dalla mia presunta madre e non solo. Ricordavo poco e niente. Incominciavo a ricordare solo pochi attimi trascorsi lì, probabilmente quelli più importanti, e non ricordavo più nulla del mondo alieno che avevo conosciuto e che avevo vissuto prima di arrivare lì. Era come se la mia memoria fosse stata danneggiata in qualche modo. Probabilmente era successo quando conobbi loro. Chi? I jewelic nightmare. Ah...già. Avevo dimenticato che non sapete nulla di loro. Adesso vi spiego tutto con calma.

***

Ero nel cortile dell'università seduta sull'erba con i libri a studiare quando Kou si avvicinò a me vedendomi pensierosa.

Kou:Che hai?
Rita:Nulla. Pensavo.

Risposi toccando il cristallo che avevo al collo. Il vampiro si sedette accanto a me preoccupato. Incominciammo a parlare tranquillamente quando li vidi avvicinarsi. Erano 5 ragazzi e Kou nutriva un odio profondo per loro. Lo si poteva intuire dall'espressione che aveva in volto.

Kou:Non li sopporto proprio.
Rita:Chi?

Domandai vedendo la sua espressione felice spegnersi e diventare scontroso e acido. Mi voltai dove stava guardando.

Kou:Eccoli... i Jewelic Nightmare.

Ne avevo già sentito parlare prima di allora. L'avevo sentito da Karin che li chiamavano così perchè avevano dei gioielli con loro e ognuno di loro ne aveva uno che li rappresentava. Erano dei sottomessi del ragazzo arcobaleno che ammiravo e non solo. Sono il gruppo di vampiri più ricercati dell'accademia e anche fuori. Si dice che siano vampiri produttori, ma non è del tutto sicuro. Sono 5  fratelli e sembrano inavvicinabili. Quei 5 avanzavano verso di noi. Il primo era biondo con capelli pettinati alla Debito, occhi color azzurro-smeraldo e di bell'aspetto. Era anche alquanto carismato. Non c'era alcun dubbio. Doveva essere Adamas e possedeva il diamante, emozioni negative come l'odio. Il secondo aveva occhi e capelli corti rosso fuoco, aria accattivante e ribelle. Lo si poteva dedurre dalla catena attorno al suo collo. Doveva essere il possessore del rubino e delle emozioni istintive degli umani, nonchè Kou, anche comunemente chiamato Rue. Il terzo aveva capelli corti blu e occhi azzurri, aria da principino intellettuale. Doveva essere il possessore dello zaffiro e dell'innocenza maliziosa, ovvero Saphy. Il quarto aveva capelli e occhi color verde smeraldo, aria severa e seria. Doveva essere Emeru, il possessore dello smeraldo e della bellezza tattica. E per finire il possessore dell'alessandrite e dell'instabilità emotiva. Aveva gli occhi azzurro-lavanda e capelli corti violacei con un neo accanto all'occhio sinistro. Bello e carismatico, con aria protettiva e rassicurante. Non c'erano dubbi era Allen. I 5 camminavano affiancati verso di me e mi guardavano con un aria strana. Kou mi tirò e mi portò via di lì. Sembrava intuisse qualcosa, ma non capii cosa. Poco dopo ci dividemmo ed io andai in biblioteca per posare i libri sul vampirismo che avevo già letto, ma non fu una buona idea. Lì incontrai quei 5 che parlavano in modo assurdo.

Rue:Allora è lei?

Chiese prendendomi violentemente il braccio e bloccandomi alla libreria.

Rita:Che fai? Mi fai male!
Adamas:Wow...bella e carismatica proprio come lui. 

Affascinato, il vampiro mi prese per il mento guardandomi negli occhi.

Rita:Lui? Di che parlate?
Emeru:Adamas? Lo sai che i vampiri di sangue puro non bisogna toccarli.
Allen:Già, sopratutto se è la figlia del lord di spade.
Rita:Lord di spade??
Saphy:Che aria innocente che ha. Quasi non sembra un vampiro.

Sussurrò avvicinandosi anche lui e incominciandomi ad odorare.

Saphy:Si vede lontano un miglio che è sua figlia. Odora di rose e ciliego proprio come il padre.
Rita:Voi....conoscete mio padre?

Ero confusa. Quei 5 mi stavano addosso. Sembravano volessero violentarmi, ma probabilmente avevo confuso la cosa. Conoscevano mio padre, persona che neanche io sapevo chi fosse. Come facevano a conoscerlo? Perchè mi guardavano affascinati? Davanti a questi miei enigmi, uno di loro intuì la mia posizione e ciò che fece non fu nulla di buono.
 
Emeru:La ragazza non sa nulla. Probabilmente non gliel'hanno ancora detto e non credo che dovremmo farlo noi.
Rue:Beh...allora svuotiamogli la mente!

Esclamò con aria malvagia spostando violentemente i fratelli da me e prendendomi il volto guardandomi negli occhi. Quegli occhi diventarono spirali e, da quel momento, ricordo solo ciò che è successo dal mio arrivo alla villa Sakamaki a quando ho incontrato Christa.


***

Voce:Ehi! Mi senti??

Una voce maschile mi chiese facendomi svegliare. Ero nel cortile dell'università. Non riuscivo a vedere il volto del ragazzo, ma aveva una voce bella. Il ragazzo era coperto in volto e indossava una tunica nera con un cappuccio coprente. Riuscii a vedere solo i suoi occhi color lavanda-violacei rimanendone incantata.

Kou:Rita!!

Esclamò correndo verso di me insieme ai Sakamaki vedendo che ero svenuta. 

Kanato:Tutto bene?
Yui:Ti sei fatta male?
Rita:No, sto bene.

Risposi toccandomi la testa. Sentivo un dolore atroce. Sicuramente ero andata a sbattere su qualcosa.

Rita:Chi era quello che mi stava accanto?

Domandai vedendo che il ragazzo misterioso era scomparso. La mia domanda però, lasciò dei dubbi ai vampiri che incominciarono a preoccuparsi.

Ayato:C...chi??
Rita:Il ragazzo che mi è stato vicino e mi ha svegliata.
Kanato:Ti senti bene?
Raito:Secondo me ha battuto la testa forte.
Rita:Ma di che parlate?
Kou:Rita? Non c'era nessuno vicino a te.

Mi informò lasciandomi senza fiato.

Rita:Come nessuno?
Yui:Si, non c'era nessuno.
Rita:Cos'è successo?
Subaru:Cos'è l'ultima cosa che ricordi?
Rita:L'ultima cosa che ricordo è che ero in villa e voi litigavate. Ero stressata già perchè avevo litigato con Kou e sentirvi litigare mi ha stressata a tal punto da esplodere.
Ayato:Non lo so, ma sei stata tutta la giornata nella torre.
Kanato:Già, non hai voluto vedere niente e nessuno. Poi quando dovevamo andare all'università sei scomparsa.
Raito:Sei venuta senza dirci niente.
Rita:Come mai allora....ero a terra?
Kou:Perchè ti ho seguito e tu non volevi ascoltarmi.
Rita:Ascoltare cosa?
Kou:Che.....mi spiace ciò che è successo ieri.
Rita:Perchè? Cos'è successo?

Domandai ancora stralunata incominciando a non ricordare l'accaduto.La cosa mi feriva enormemente. Tornai a casa insieme ai Sakamaki dove Otoya e Ren vennero verso di me chiedendomi come stavo.

Rita:Sto bene. Tranquilli.
Ren:Ci hai fatto prendere uno spavento.
Otoya:Già, non farlo più.
Rita:Fare cosa?
Ren:Andartene via senza dire nulla.
Rita:Ah..già. Perdono.

Sussurrai chinando il capo. Poi, incuriosita, mi venne una cosa in mente.

Rita:Ah...Kanato. Ma alla fine che hai fatto con quella Mina?
Raito:Mina? Parlate di Mina Tepes?
Kanato:Si, mi piaceva, ma alla fine non ho fatto nulla di che. Aveva ragione Kou. Stava in bagno con uno a scoparselo e quando sono entrato io voleva farsi anche me.
Rita:E che hai fatto?
Kanato:Niente.L'ho mandata a quel paese e ho ripreso il mio Teddy dalla borsa.
Rita:Beh...hai fatto bene.

E mentre parlavamo, il resto del gruppo degli Starish erano sulle scale che stavano scendendo per salutarci e sapere cosa fosse successo, quando una parola detta da Kanato li fece stoppare di colpo facendoli preoccupare.

Kanato:Approposito, cosa sono quelle bambole in camera mia??
Reiji:Sicuramente li avranno portate le conserve.
Tokiya:Cosa?
Raito:Le bambole in camera di Kanato.
Ren:Bambole?
Otoya:Non abbiamo messo nessuna bambola lì.
Kanato:Eppure ci sono 8 bambole sedute che prendono il thè in camera mia.

Davanti a quelle parole, Sho che stava rincasando con la spesa tra le mani, gli caddero le buste da mano.

Sho:B...b...b...bambole??
Rita:Sho? Cos'hai?
Sho:Oh..no!! Non ditemi che sono loro...no!!
Natsuki:Intendi quelle nel mondo in cui siamo andati in concerto?

Chiese, ma Sho era molto più che preoccupato. Un attimo dopo il ragazzo, temendo il peggio, si precipitò nella camera di Kanato dove trovò le bambole che confermarono i suoi timori.

Sho:Le Rozen Maiden!!

Esclamò nel vederle. Esatto, erano proprio loro, le Rozen Maiden. Com'erano finite lì, in camera di Kanato? Come si comporteranno i vampiri e gli Starish con i loro nuovi ospiti? E sopratutto...riuscirò a scoprire chi è mio padre? Scopritelo nel prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra Rita.




   
 
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