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Autore: TheNorthway    27/01/2015    2 recensioni
SPOILER 3X20
"E vero" disse Emma riflettendoci su. Regina la guardò sorpresa, davvero credeva che lei potesse essere capace di usare la magia bianca? Robin comparve al suo fianco appoggiando l'idea e Regina per una volta sentì che delle persone credevano davvero in lei nonostante il suo passato; si sentì felice.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Emma osservava il campanile mentre era seduta dentro il suo maggiolino giallo e ogni tanto posava gli occhi sulle mani
guarite grazie a Regina.
"Regina" il nome risuonò nella sua mente come un tuono, facendola sospirare. Erano passati due giorni da quando la
donna le aveva curato le mani, poi non l'aveva più vista.
Sembrava quasi che la stesse evitando; ma per quale motivo?
Qualcuno bussò al finestrino del passeggero distogliendola dai suoi pensieri e quando si voltò vide Henry che le sorrideva.
Si allungò ed aprì la portiera per farlo salire con lei sulla macchina.
"Ciao ragazzino!" lo salutò allegramente "Ti sei divertito ieri?"
Lui annuì. Aveva passato la mattinata a casa loro prima di andare a passare il pomeriggio da Regina e fermarsi a dormire nella sua
vecchia camera. Quando aveva chiesto ad Emma il permesso di andare ne era rimasta sorpresa, ma in fondo sapeva che al ragazzo
mancava la madre.
"Molto bene! Abbiamo parlato molto, soprattutto del periodo passato a New York. Le ho raccontato degli amici che avevo la e anche
di Walsh, quello che frequentavi.. e di come mi fosse simpatico prima che mi raccontassi che si è trasformato in una scimmia volante"
Emma al pensiero di qui momenti scosse la testa sorridendo lievemente. Era stato un periodo bellissimo quello passato lì con suo
figlio: nessun mostro, nessuna minaccia magica. Una vita normale.
Stava anche per accettare la proposta di Walsh; una parte di lei lo voleva, anche se non riusciva a capire il senso di vuoto che continuava
a sentire anche mentre era con lui.
Poi era arrivato Hook e bevendo aveva ricordato. Tutto.
"Mamma?" la richiamò Henry alla realtà "Cosa succede?"
"Nulla ragazzino, tutto bene" gli sorrise "Quindi... avete solo parlato?"
"No, mi ha cucinato un pasto decisamente migliore dei tuoi!" rise il ragazzo " Poi è arrivato Robin, che voleva parlare con la mamma. Non
so cosa si siano detti perché sono andati nell'altra stanza" borbottò facendo finta di essersi offeso.
Emma sentì una fitta al petto e cercò di ignorarla concentrandosi sulla voce di Henry. Socchiuse gli occhi mentre le mani si stringevano sul volante.
"Voglia di prendere a pugni qualcosa, o qualcuno?" la canzonò una voce, che fu scacciata in fretta.
"Mamma?" Emma rialzò lo sguardo su di lui, a malapena si era accorta di averlo abbassato "Che succede?"
"Te l'ho detto ragazzino, nulla" disse, tentando di fare un sorriso che le riuscì male.
"Allora che è successo alle tue mani?" Emma le staccò dal volante e distolse nuovamente lo sguardo da quello penetrante del figlio.
"Un...incidente" tentò. In realtà aveva passato molto tempo a pensare a cosa dire al figlio, ma nessuna spiegazione sembrava sensata, anche
se nemmeno la verità lo era.
"Con cosa?" la guardò confuso lui.
"Con un albero.." disse lei infine "Non mi ero nemmeno resa conto di essere arrivata al punto di ferirmi così"
Henry la guardò senza dire niente, cercando di capire le emozioni di sua madre.
"Andiamo a mangiare?" propose, cercando di scogliere la tensione che si era creata nell'aria. Aveva avuto la verità e per il momento non
voleva altre spiegazioni dalla madre.
Emma gli rivolse un sorriso, annuendo sollevata.
"Certo! Hamburger e patatine" rispose, accendendo il motore e partendo.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Si fermò con la macchina davanti al Granny's ed entrarono scherzando e ridendo. Però quando Emma alzò lo sguardo e notò Regina
al bancone il sorriso sul suo volto scomparve in fretta.
"Ciao mamma!" la salutò Henry "Cosa ci fai qua?" le chiese, visto che l'aveva salutata a casa nemmeno un ora prima.
"Henry" lo salutò lei con un sorriso, prima di alzare lo
sguardo su Emma "Miss Swan"
"Regina" la salutò di rimando, con un cenno del capo.
Una sensazione confusa cominciò a farsi sentire nel petto mentre continuava a guardare negli occhi la donna.
"Sono stata invitata a pranzo" rispose poi alla domanda del figlio, girando la testa per indicare un tavolo per poi riposare lo sguardo su Emma.
"Robin" disse Henry, andando a salutare l'uomo, mentre Emma spostava lo sguardo su di lui. Una sensazione prevalse sulle altre,
infiammandole il petto, quando incrociò il profilo dell'uomo e ci mise qualche istante a decifrarla: dolore.
"Ciao Emma, cosa prendete?" la voce di Ruby le fece distogliere lo sguardo dall'uomo.
"Il solito" rispose a fatica Emma, cercando di mantenere sotto controllo la sua voce. "Da portare via" aggiunse velocemente. Ruby
la guardò per un attimo sorpresa, prima di annuire.
"Tra poco arriva il vostro" disse a Regina mentre si allontanava da loro. Regina guardò ancora per qualche istante Emma per poi
staccarsi dal bancone e dirigersi verso il tavolo di Robin.
"Volete unirvi a noi?" chiese lui, sorridendo gentilmente ad Emma.
Henry si illuminò a quelle parole mentre il sorriso della mora si fece più forzato.
"No grazie, ci aspettano, mangiamo per strada" declinò in fretta lei.
“Ma chi ci aspetta?” chiese Henry, deluso.
Emma si morse il labbro, cercando velocemente una soluzione accettabile per andarsene da li.
“Forse è meglio un altra volta Henry” l'aiutò Regina. “Noi intanto dovevamo parlare”
Henry sospirò e si arrese alla decisione delle madri, alzandosi dal tavolo.
“Ecco qua Emma” comparve Ruby, porgendole un grosso sacchetto.
“Grazie” le sorrise di rimando la ragazza.
Si girò e con Henry fecero per uscire dal locale, quando dalla porta entrò Hook.
“Swan” la salutò lui, con il suo solito sorriso a cui Emma rispose con facilità.
“Quando la smetterai di evitarmi? Prima o poi dovremo parlare” continuò lui.
Emma, invece di rispondere, fece l'unica cosa che le venne in mente per far smettere quella sensazione al petto che ancora le
faceva male: si avvicinò al pirata e poggiando la mano dietro il suo collo lo attirò a se per baciarlo. Hook rimase per qualche istante immobile, sorpreso
da quel bacio, prima di reagire e rispondere, stringendola con le mani sui fianchi, attirandola di più a se.
Emma si staccò piano da lui e cercò di evitare lo sguardo del pirata.
“Parleremo, promesso” gli disse, facendo un mezzo sorriso e superandolo per uscire dal locale.
Nel frattempo Regina aveva osservato la scena stingendo il bicchiere fino a farsi sbiancare le nocche e cominciava a sentire gli occhi pizzicare.
“Ecco qua” disse Ruby, poggiando il loro cibo sul tavolo.
“Grazie” la ringraziò l'uomo, mentre Regina non riusciva a staccare gli occhi dalla porta.
Ruby la osservò, sorpresa dal fatto che non avesse nulla da ridire, quando notò la mano che stringeva con forza il bicchiere, quasi
come per volerlo spaccare.
Alzò le sopracciglia confusa; un pensiero le aveva attraversato la mente, ma non poteva essere.
“Regina..” la richiamò l'uomo davanti a lei.
“Cosa?” chiese la donna, staccando lo sguardo dalla porta e posandolo su Robin.
“Scusa, ho dimenticato... un impegno” disse frettolosamente Regina, alzandosi dal tavolo; aveva soltanto voglia di andarsene da
quel posto, aveva voglia di aria fresca o di una doccia fredda.
“Regina..” si alzò Robin per fermarla.
“Scusa, parliamo un'altra volta. Io.. devo andare”
Se ne andò di fretta dal locale, lasciando Robin li confuso mentre Ruby si lasciava sfuggire un sorrisetto mentre guardava
la porta richiudersi.




Ciao a tutti! Scusate il ritardo (enorme ritardo), credo/spero di riuscire ad aggiornare regolarmente da adesso.. fatemi sapere cosa ne pensate :)


  
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