Capitolo 1.
Io e la mia famiglia stavamo cenando mentre guardavamo la tv.

Io mamma e papà.

-Jamie, tesoro. Se tu trovassi una lavoretto per quest'estate?- disse papà

E rieccoci.

Tutti gli anni è la stessa storia.

"Ma perchè non lavori? Devo trovartene uno io? Fai qualcosa su." Mi stanno uccidendo.

-E dove lo trovo papà?- chiesi -Non voglio rovinarmi l'estate lavorando!-

-Hai 18 anni e sarebbe anche l'ora che tu facessi qualcosa no?-

Sbuffai.

-Hai ragione... ma uffa...-

-Non fare così Jamie, non ti abbiamo cresciuta così.-

-Lo so, lo so.- dissi -Voi mi avete cresciuta secondo le vostre tradizioni: responsabile,sempre leale, una aiutare sempre la famiglia. Lo so.-

Lui annuì.

-Ecco, quindi aiuteresti tanto me e tua madre se tu inziassi a fare qualche lavoretto.-

Mi limitavo a guardarlo.

Si lo so benissimo che ha ragione.

Sono grande e dovrei fare qualcosa ma cosa?

L'estate sta per iniziare e ormai quelli che hanno inziato a lavorare l'hanno già fatto.

-Potrei andare da tua zia?- disse mamma

-Da mia zia?- chiesi -A lavorare in un bar sulla spiaggia?- continuai

-Perchè no?- chiese papà

Mia zia lavora a Los Angeles in un bar sulla spiggia, più che un bar è un chiosco.

Carino come posto e lì passano sempre bellissimi ragazzi in custume.

Sospirai.

-E va bene.- dissi -Domani chiamerò la zia e gli dico se è disposta a prendermi a lavorare da Lei.-

-Brava la mia bambina!- esclamò papà

-Amore, solo se hai voglia ci vai se no non importa.- disse mamma -Voglio che faccia qualcosa perchè ti va e non perchè sei forzata, ok?-

La guardai e feci di si con la testa.

-Tranquilla mamma.- dissi -E poi mi fa piacere rivedere la zia Lucy, è tanto che non la vedo.-

Mamma e papà sorrisero.

Finimmo di mangiare

Mi alzai e iniziai a sparecchiare la tavola.

-Ti dò una mano mamma.-

-Grazie tesoro.- disse mamma

Si alzò anche Lei iniziò a mattere i piatti nel lavabo.

-Butto via la spazzatura.- dissi.

-Va bene.- disse mamma

La presi e andai sul retro.

Aprii il cassonetto e ce la buttai.

Mentre stavo rientrando sentii qualcuno cantare nella casa accanto.

Vidi una finestra illuminata ed aperta ed è da lì che proveniva quella voce.

Divina devo dire.

Sorrisi e rientrai.

-Sai mamma, abbiamo una futura star che vive accanto.- dissi ridendo

Mamma mia guardò.
-Cioè?- disse ridendo anche Lei
-C'è un ragazzo che canta di là ed è bravissimo!- dissi

Rise.

-Ah si, deve essere uno dei figli della nostra vicina Denise.-

La guardai.

-Denise ha dei figli?- chiesi sconvolta

-Non lo sapevi?- chiese papà

-Beh, non è che con Denise ci parlo tutti i giorni.- dissi -Non sono mai in casa.-

-Ha quattro figli mi pare.- precisò mamma

-Wow, si è data da fare è.- dissi

Papà rise alla mia affermazione.

La mamma scosse la testa.

-Fatela finita su.-

Io e papà ci guardammo.

-Ok.- dicemmo io e mio padre in coro

-Cambiando discorso.- disse papà -Oggi l'hai pulita la tua stanza Jamie?-

Lo guardai a denti stretti.

-Me lo sono scordato papà...- dissi

-Ecco, allora valla a pulire.-

-Subito!-

Salii le sclale di corsa e andai in camera mia.

Chiusi la porta e aprrii la finestra.

C'era ancora quel ragazzo che cantava e vedevo la sua ombra sul muro.

Era davvero bravo.