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Autore: JDS    27/11/2008    1 recensioni
CONTIENE SPOILER 7 LIBRO.Dal Testo: "James Potter era appena tornato dalle vacanze di Natale del suo quinto anno della Scuola di Magia e Stregoneria e già pregustava le prossime scorribande con i Malandrini.[...]Severus Piton aveva passato come al solito il periodo festivo ad Hogwarts, Aveva appena svoltato l'angolo che vide il suo odiato nemico Potter recarsi nei bagni. Era solo. Gli balenò in mente un'idea alquanto sinistra e entrò nei gabinetti." Che succederebbe se i due nemici di sempre si ritrovassero uno nel corpo dell'altro? commenti sono molto graditi.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Questo credo che sia il capitolo più duro e lungo di tutta la storia quindi prendetelo con calma....

germana: Piton quasi simpatico!? mi devo preoccupare! :P .. mi piacerebbe sapere la tua opinione su di lui anche alla fine della ficcy...Diciamo che James ne approfitta se può di stare un po' con Lily  ;)

Mizar: Grazie per il tuo commento che ho apprezzato molto. Diciamo che umilmente mi sono messa a cambiare quello che è stato dalla Rowling, perchè io credo che gli eventi possono sempre avere avuto una seconda possibilità. Ne approfitto pure per descrivere James che come personaggio è stato poco delineato ed esprimo la mia idea su di lui.  

Pepesale: In fondo Potter ha un cuore da Grifondoro  e sa essere anche un ragazzo affettuoso. Lily è una buona amica ed è giusto che si preoccupi, altrimenti sarebbe una ragazzina vuota. Non ti preoccupare per i ritardi ;)


16.Un Venerdì sconvolgente



Piton stava aspettando che arrivassero i suoi compiti mentre ripensava all'ultimo avvenimento di
due giorni prima. Sapeva benissimo che i responsabili erano quelli della sua camerata, ma non si
aspettava che venissero scoperti e fortunatamente chi gli aveva denunciati non aveva fatto nomi.
Probabilmente era spaventato
I suoi amici avrebbero dovuto stare più attenti quando facevano certe cose, però erano riusciti ad incutere timore allo spione. Quello dei suoi compagni era agli occhi del Serpeverde uno stupido trastullo, lui era pronto a fare altre cose per il Signore Oscuro.
Azioni più importanti.
Silente aveva parlato di condizioni di uguaglianza tra esseri magici, di inviolabilità degli individui, qualunque creatura fossero. In più aveva aggiunto che Hogwarts non era stata creata per sviluppare la Magia Nera che “Porta solamente alla perdizione della mente e si fonda sugli istinti più meschini dell'animo umano”.
Severus era stato turbato dall'affermazione del preside, tuttavia pensava che quella fosse l'unica via per poter diventare un mago rispettato, molto capace e invidiato.
Tutti i suoi amici stavano intraprendendo quella strada.
“Ciao!” così il Grifondoro lo ridestò dalle sue elucubrazioni
L'altro rispose con un cenno del capo.
“Come va?” continuò il Cercatore
“Ho sentito bene Potter? Mi hai appena chiesto come va?” esclamò sorpreso il Serpeverde
“Si l'ho fatto, penso che a furia di incontrarci potremmo considerarci conoscenti.”
“Davvero? Non c'è altro dietro questa domanda? Non hai fatto nulla da nascondermi?”
“No affatto, non passo la giornata a combinare guai. Sono del tutto sincero.”
Piton era meravigliato, neanche i compagni di stanza erano interessati al suo stato e adesso la persona con cui aveva avuto diversi asti lo interrogava sulla sua salute.
“Se proprio ci tieni a saperlo va tutto bene” sibilò infine
“Ok ..ehm.. mi fa piacere. Compiti?” James si sentiva imbarazzato, ma voleva essere gentile; da quel che aveva saputo la sera prima non riusciva più a trattarlo male. Poi si buttò sui suoi temi da svolgere, anche per sfuggire alle occhiate torve di Mocciosus.
Dovendo solo modificare la copia di un testo, Remus si era ripreso, finì velocemente e decise di fare un giro nel parco.
Fuori c'era un po' di Sole e non voleva perderselo.

Vari gruppi di studenti erano dispersi in mezzo al verde.
Potter camminava lentamente lungo la sponda del Lago Nero. Ad un certo punto vide un sasso piatto e liscio: adatto ad essere lanciato per farlo saltare sull'acqua. Quel gioco l'aveva imparato un' estate guardando dei ragazzi Babbani.
Si chinò per prendere il ciottolo quando qualcuno lo spinse a terra, automaticamente estrasse la bacchetta, ma una forza inspiegabile gliela sfilò di mano.
Sentì una risata che sembrava un latrato. Davanti a lui apparve Peter sogghignante che si era appena tolto il Mantello dell'Invisibilità.
“Ben fatto Codaliscia!” disse Sirius “adesso lo leghiamo che smetta di agitarsi”
Ramoso sentì delle funi attorcigliarsi attorno alle sue caviglie e altre che gli bloccarono i polsi dietro alla schiena.
Non poteva più scappare.
“Che faccia sbattuta Mocciosus, forse hai bisogno di un po' di cure per rivitalizzare la pelle. Che ne dici dei fanghi?” affermò Felpato
Minus cominciò a ridacchiare.
In un attimo il prigioniero si ritrovò con il viso nella poltiglia melmosa della sponda del lago.
Nel frattempo alcuni studenti si erano accorti della situazione e si stavano radunando a capannello intorno ai tre.
“Aggiungerei anche un trattamento ai capelli” riprese Black che era ancora più stimolato dal pubblico. James sentì dei sassolini scendere a pioggia e colpirgli la testa, uno gli finì nell'occhio destro che iniziò a dargli fastidio.
La faccenda durò parecchio e sembrava la cascata di sabbia non dovesse mai terminare.
Potter si chiedeva se l'avessero voluto coprirlo interamente.
Non diceva nulla ai suoi aggressori per evitare di ingoiare i sassolini. Si sentiva impotente e allo stesso tempo una voglia di rivincita si accresceva dentro di lui.
Avrebbe voluto colpire il suo migliore amico e fargli del male.
Il fiume di sabbia aveva smesso di scorrere.
Forse adesso mi lasciano libero!
“Bene adesso c'è bisogno di sciacquare tutto, vero Peter?” domandò Sirius.
“Sì sì” rispose eccitato Minus
“Allora buon bagno Mocciosus!”
Risolini giunsero alle orecchie della vittima, poi sentì mormorare qualcosa e si trovò sollevato da terra. Rimase qualche secondo svolazzante in aria e dopo impattò con l'acqua fredda del Lago Nero.
Finalmente l'occhio si pulì e smise di lacrimare, ma poi si rese conto in che situazione si ritrovava: nei flutti e senza potersi muovere.
Con un incantesimo gli fu tirata fuori la testa per poi rimmergerla. La cosa fu ripetuta più volte. Poi lo affondarono di nuovo.
Il Malandrino era sempre più agitato, non gli piaceva affatto tutta quella faccenda, il suo timore aumentò quando realizzò che stava per finire la scorta d'aria. Non credeva che che Felpato potesse ucciderlo però inconsciamente pensava che non sarebbe più riemerso.
L'ossigeno stava per terminare.

Perse i sensi.






Potter avvertì qualcosa di morbido sotto di sé. L'aria gli entrò tanto impetuosamente nei polmoni da fargli male.
Giaceva sull'erba a pancia in su ed i polsi e le caviglie erano libere dai magici lacci.
Qualcuno vicino a lui stava litigando.
“Ci stavamo solo divertendo” diceva Black
“DIVERTENDO??? Idiota figlio di un Troll non capisci che sarebbe potuto morire!!!”
“Non sarebbe stata una grave perdita”
“NON PERMETTERTI DI SCHERZARE SU QUESTA COSA! EPPOI NON TI AZZARDARE PIU' A TOCCARE QUESTO RAGAZZO!”
“Ma.... James!”
Potter socchiuse gli occhi e poté vedere un sé stesso che si stava avviando nervosamente verso il castello.
Vicino a lui c'erano Sirius, Minus e Remus.
“Tu che he pensi Lunastorta” chiese Felpato
“Penso che abbia perfettamente ragione lui. Quello che hai fatto poteva diventare un gioco pericoloso e dovresti smetterla di perseguitare questo studente.”
“Ah si? Da quando ti è venuta fuori questa idea? Quando Ramoso la pensava diversamente non eri tanto commiserevole”
“Sirius è da quando è iniziata la storia di Mocciosus che non sono stato d'accordo con il vostro comportamento. Quelle volte che ho provato a dire qualcosa non mi avete ascoltato e io ho smesso, perché magari avreste deciso di abbandonarmi. Voi siete i soli amici che ho e non volevo perdervi. Non ci sono molte persone che vogliono stare con un lupo mannaro.” e fu la volta di Lupin di andare via
“E tu Peter che ne dici?” fece Black
“A me basta divertirmi in compagnia”
Il moro scrollò la testa sconsolato e si allontanò assieme al compare.

James si rialzò lentamente in modo che non gli girasse la testa, poi si avviò al suo dormitorio.
Arrivato nella sua stanza si diresse in bagno per lavarsi il viso, metodo di sua madre per riprendersi, ma quando vide la “sua” faccia sconvolta allo specchio scoppiò in lacrime.
Stava realizzando il serio pericolo che aveva corso e sentiva tutto il corpo fremere dall'adrenalina accumulata.
Ora comprendeva quanto doveva essere terribile dover subire uno scherzo del genere.
Mocciosus ne era stato vittima più volte.
Potter si sentiva male per quello che gli aveva combinato nel corso degli anni con i suoi amici.
Solo adesso si rendeva conto di come era difficile l'esistenza di quel ragazzo.
Disprezzato e rifiutato dal proprio padre, doveva sopportare le sofferenze inferte alla madre, circondato da compagni di Casa che erano falsi amici e per concludere un gruppetto di suoi coetanei lo sottoponeva ad umiliazioni e sfottò da cinque anni.
Sono un verme!
Il Malandrino si rivide nell'acqua del Lago Nero,impotente, si accasciò in ginocchio sul tappetino sotto il lavandino.
Le lacrime sgorgavano copiose dagli occhi.
Lacrime di rabbia verso se stesso e di vergogna.
Adesso non riusciva più a trovare nessuna motivazione plausibile al suo atteggiamento verso Piton. Essere una persona chiusa e scontrosa non giustificava un simile trattamento, a partire da quello stupido nomignolo: Mocciosus.
Quel ragazzo che conduceva un esistenza affatto facile non era certo un bamboccio.
Da quel momento decise che il suo comportamento nei confronti di quel Serpeverde doveva cambiare.
Ritornò in piedi, si calmò e si asciugò il viso.


  
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