Konoha High School-ore 8.20-palestra

< UFFAAAAAA! Anche oggi la stessa storia! Perché facciamo sempre e solo pallavolo?!? >
< che vuoi  che ne sappia io? Sta zitto e smettila di lamentarti > lo guardò male l’Uchiha che però gli dava pienamente ragione
< Naruto, un’altra parola e ti ritrovi una schiacciata in faccia, chiaro? > gli disse Sakura con un sorriso angelico
< ma io sono STUFO! S-T-U...  >
< …stupido… > sussurrò l’Uchiha
< HEY! TI HO SENTITO! >
< Naruto, te lo ripeto un ultima volta…FAI QUESTO ESERCIZIO E TAPPATI QUELLA BOCCACCIA O TI ARRIVA UNA PALLONATA IN FACCIA! CHIARO?!? > 
< limpido…cristallino...mai stata più chiara… >
 
< RAGAZZI, È IL MOMENTO DI IMPEGNARSI! DATE IL VOSTRO MEGLIO E MOSTRATE LO SPIRITO DELLA GIOVENT Ù!!!!!!!! > urlò il maestro Gai esibendosi in una delle sue pose peggiori.
Dal silenzio generale di tutta la classe emerse un “SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII” da parte di Rock Lee che subito dopo si fiondò piangente davanti al maestro abbracciandolo e blaterando sull’impegno, la forza di volontà e i giri da fare attorno alla scuola appena finite le lezioni. Tutto ciò suscitò il disgusto di tutta la classe.
 
Naruto, Sasuke e Sakura iniziarono a palleggiare tra di loro ma la loro tranquillità non durò a lungo.

Naruto era geloso di Sasuke e del suo maledettissimo sharingan che gli permetteva di prendere qualsiasi palla con un margine di errore pari a 0 o quasi…

Erano arrivati al diciannovesimo paleggio consecutivo e in tutti i tentativi precedenti la palla era sempre caduta a Naruto, era il suo momento buono per riscattarsi.
Sakura lanciò la palla verso Sasuke che si mise in posizione per prenderla mentre Naruto, che non aveva nessuna intenzione di rimanere fermo a guardare, corse verso la palla.

I due si scontrarono nel tentativo di fare un bagher e finirono per terra insieme alla palla che se andava per i fatti suoi.

Attorno a loro si era formata una cerchia di persone con delle facce miste tra il divertito, il disgusto e la rabbia (quest’ultima però solo da parte delle ragazze).

Sasuke era disteso sul pavimento e Naruto era sopra di lui, si erano ritrovati con le labbra spiaccicate e quando realizzarono cosa stesse succedendo diventarono rossi per l’imbarazzo. Che dire, nell’insieme la scena sembrava un po’ yaoi.

Nel giro di pochi secondi si alzarono e Sasuke si avvicinò a Naruto sussurrandogli qualcosa nell’orecchio
< …considerati un uomo morto… >
 
 
Per il resto dell’ora i due ragazzi non si rivolsero lo sguardo, cercando di rimanere indifferenti alle risate e i commenti dei compagni  e purtroppo per loro…era solo la prima di sei lunghissime ore