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Autore: martadr    27/01/2015    1 recensioni
la storia ha luogo a partire da tre mesi dopo gli avvenimenti del campo volo. Ho provato ad immaginare come potesse riprendere una possibile futura quarta serie, e con quali problemi si potrebbero trovare faccia a faccia i nostri pazzeschissimi. All'inizio più rapporto tra Rosa e Azzurra, poi...beh lo scopriremo insieme
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12 – il giorno più bello

PUNTO DI VISTA DI GUIDO

 

“Davide….Davideeeeeee” dove diavolo l’ho messa? “Davide hai visto la cravatta??? L’avevo messa sul tavolo in cucina…..”
“papà tu ti devi calmare” … “mancano ancora due ore…e non devi mica fare trucco e capelli come Azzurra….stai tranquillo,ok?” Mio figlio era sull’orlo dell’esaurimento, non capiva perchè siccome stavamo  insieme da un bel po’, ci amavamo, e praticamente eravamo già una famiglia, ci fosse tanta agitazione….mi veniva da ridere…un giorno l’avrebbe scoperto anche lui, ma per ora era ancora troppo presto. Mi fermai a guardarlo un attimo, ancora con il pigiama addosso, quello di Cars, si era decisamente troppo presto.
“papà io vado a fare colazione, vieni?”
“non posso, portami su un caffè e una brioches” poi mi fermai un secondo “anzi solo un caffè, ho lo stomaco rigirato” Davide mi guardò confuso
“perché non puoi scendere?”
Eh sapesse…mio caro Davide, imparerai un giorno che quando una donna sull’orlo dell’isteria ti dice una cosa, tu la fai, e non chiedi neanche il perché “Azzurra mi ha minacciato…ha detto che se la vedo prima dell’entrata in chiesa mi ammazza, non posso rischiare di trovarla a colazione” lo dissi con una convinzione tale che Davide alzò gli occhi al cielo e uscì.

Ancora non ci potevo credere, ancora poche ore e io e Azzurra saremo finalmente diventati marito e moglie. Mi fermai a riflettere su quello che era successo in questi anni, di come l’avevo conosciuta difendendola in quel ristorante, di come l’avevo odiata inizialmente, di come l’avevo beffeggiata dandole dell’ignorante, ma anche di come mi aveva rubato il cuore subito. Ripensai a quella benedetta varicella, se non ci fosse stata, forse a quest’ora io e Azzurra non saremmo qua. Poi ripensai a Berlino, a quel viaggio che doveva essere il nostro banco di prova per diventare una famiglia, ma che essendo arrivato troppo presto, ci ha portato a lasciarci, a trovare altre persone… se penso a quel Dario aaarrgggghhh ancora mi viene il nervoso. Ma non pensiamoci, Azzurra è di nuovo mia, e questa volta lo sarà per sempre…

“Guido” mmm questa voce non mi piace proprio per niente. Cosa vuole ora
“notaio Lonardi” dissi entrando in cucina “a cosa devo questa visita?”
“beh, volevo ringraziarti, se non fosse stato per te e Rosa io oggi non sarei qui.”
“lo sa vero che nessuno di noi lo ha fatto per lei, ma che lo abbiamo fatto per Azzurra?!?” ci tenevo a ricordarglielo, perché anche se avevo convinto Azzurra a dargli una possibilità, non gli avrei permesso di fare di nuovo del male a sua figlia.
“si certo, e capisco. Avete tutti perfettamente ragione. Sono però felice che Azzurra abbia delle persone che le vogliono così tanto bene accanto. La relazione con la mamma di Rosa è stata un errore, e… Rosa … beh … anche se quello che ho fatto è sbagliato, non posso dire di essere completamente pentito” mi si raggelò il sangue, non è pentito? “non fraintendermi, ho sbagliato e sicuramente avrei potuto gestire meglio la situazione, ma se non avessi fatto quell’errore, ora Rosa non esisterebbe, e Azzurra non avrebbe una sorella che le vuole così tanto bene.” Mmm si era salvato in corner.

“notaio oggi è il giorno del mio matrimonio e voglio essere buono. Lei si è comportato davvero come un codardo e un vigliacco per quello che ha fatto alle sue figlie. Ma se c’è una cosa che mi ha insegnato Azzurra, è che bisogna sempre dare una possibilità. Perciò le dico. Azzurra un giorno la perdonerà, ne sono sicuro, sono un po’ meno sicuro riguardo a Rosa, ma se per Rosa la vicinanza di Azzurra avrà lo stesso effetto che ha avuto su di me, beh ci sono buone possibilità che entro qualche tempo entrambe le sue figlie beh, diciamo che perlomeno le torneranno a rivolgere la parola. Parli con loro, dia loro una spiegazione, perché, onestamente, se la meritano.”
“lo so Guido, hai ragione” se ne stava per andare, bene potevo tornare a… ecco come non detto, si è fermato sulla porta “per quello che vale Guido, sono contento che Azzurra abbia trovato un uomo come te. Sei una brava persona, la ami veramente e soprattutto, cosa che io non sono mai stato capace di fare, la ami per quello che è. Prenditi cura di lei” e con questo se ne andò.

Certo che mi sarei preso cura di lei. Per me lei era la mia vita. Lei e Davide. A proposito di Davide…dov’è il mio caffè?
“papà?” ecco, chiami il caffè e arriva
“in cucina Davide”
“tieni il caffè, Suor Angela te lo ha fatto decaffeinato…ha detto che sei troppo agitato” aaaaarrrggghhh quella suoraaaa
“senti, ma perché c’era qui il papà di Azzurra, che voleva?” gli spiegai tutta la situazione e poi finimmo di vestirci. Ormai mancava davvero poco , era meglio affrettarsi.

Giunti davanti alla chiesa, trovammo Marcello con la piccola Irene, Carlo con Anna, Gregorio, Mattia e Suor Costanza.
“e le ragazze?” chiesi conoscendo però già la risposta. Mi attirai infatti un’occhiataccia da Carlo e Gregorio…”secondo te?” mi dissero e io non potei fare a meno di ridere. Marcello chiese a Gregorio di tenergli Irene e poi mi disse di seguirlo un attimo.

Ci sedemmo su una panchina in giardino e lui iniziò
“allora??? Sei pronto ad abbandonare la vita da scapolo??” e se la rise, ma che razza di fratello
“Marcello ti ricordo che io sono già stato sposato, o te lo sei dimenticato?”
“certo che non l’ho dimenticato, ma questa volta mio caro è diverso. Questa volta sei un uomo con delle responsabilità, non un ragazzino innamorato. La donna che stai per sposare, ti renderà pazzo, lo sai?” e sorrise. Mi aveva già reso pazzo, e lui lo sapeva, così me la risi anche io.
“a parte gli scherzi fratello. Azzurra è una donna stupenda. Ti ama, ama Davide come fosse suo. E da come guardava Irene ieri sera, credo che abbia superato il problema ‘non voglio avere figli’” lui rise di nuovo, e io con lui. Io volevo un figlio, ma non tanto per il figlio, perché lo volevo con Azzurra. Non lo avrei voluto con nessun’altra donna. Ma prima di tutto, io volevo lei. “io devo molto ad Azzurra Guido. Se non fosse stato per lei e Suor Angela io oggi probabilmente non parteciperei al tuo matrimonio.”
“lo so, anche io le devo molto. Mi ha risollevato e ha rimesso insieme i pezzi quando ero rotto. È davvero stupenda.”
“ti voglio bene fratello, e ti auguro di essere felice con Azzurra quanto io lo sono con Giuliana…e magari di dare una cuginetta ad Irene un po’ in fretta” e con quello risi definitivamente, con Marcello, un discorso serio mai.

Ormai erano arrivati anche il notaio Lonardi, decisamente più rilassato in volto, e dalle scale sentivo scendere Nina e Alice. Ok ormai ci siamo. Meglio se prendo posto.

Dopo qualche minuto arrivarono Suor Angela, Rosa e Margherita e si misero al posto delle testimoni della sposa. Sapevo che quello era il segnale. Voleva dire che Azzurra era appena al di la della porta.
La marcia nuziale suonò e tutti si alzarono in piedi. Vidi entrare Azzurra, al braccio di suo padre. E un sorriso mi coprì il volto. Era bellissima, e una persona stupenda. Ci guardammo negli occhi per qualche secondo che però sembrò eterno. Vidi l’amore in quello sguardo, non solo quello che provava per me, ma quello che permeava tutto il suo corpo. Azzurra era l’amore.
A piccoli passi proseguì verso di me, a tratti abbassò appena gli occhi, ma io non potevo, non potevo abbassare gli occhi e togliere lo sguardo da quella meraviglia. Io ama quella donna, e non importa quante sfide dovremmo affrontare in futuro, non importa quanti problemi incontreremo nella nostra vita, qualsiasi cosa la affronteremo insieme.
Arrivò a pochi passi da me, levai lo sguardo dai suoi occhi solo per un momento, per incontrare quelli di suo padre, aveva una lacrima che era pronta a scendere sul viso, e per la prima volta lessi puro amore nei confronti di sua figlia, per la prima volta, lessi l’orgoglio di essere suo padre. Accennai un sorriso e poi mi porse la mano di Azzurra. La presi, la guardai un secondo negli occhi e le sussurrai “sei bellissima, ti amo” lei arrossì e abbassò lo sguardo. Poi proseguimmo verso i nostri posti davanti all’altare.

La musica durò ancora qualche istante, poi terminò e tutti si sedettero. Iniziava la nostra vita insieme.

“fratelli e sorelle, siamo qui riuniti oggi, nella casa del Signore, per celebrare il matrimonio di Guido e Azzurra….”

FINE PUNTO DI VISTA DI GUIDO

   
 
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