Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: deeya    28/01/2015    2 recensioni
Cosa succederebbe se qualcuno mettesse in testa a Draco ed Hermione di avere un qualche atro legame diverso da quello fin'ora avuto? Un legame di cui non ricordano nulla? Decideranno di indagare più a fondo o resteranno con i loro dubbi odiandosi come hanno sempre fatto? Esiste veramente qualcosa capace di superare le barriere dei pregiudizi, delle convinzioni, dell'odio? Esiste qualcosa in grado di oltrepassare le barriere dello spazio e del tempo? Esiste qualcosa di più forte della morte? Starà ai nostri protagonisti scoprirlo...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il Ballo-seconda parte

Non capivo dove poteva essere finita quella visione di donna, visto che ormai avevo ispezionato tutta la sala senza  scorgerla nuovamente. Magari me l'ero immaginata. Ma no era impossibile, l'avevano vista pure i due troll quindi da qualche parte doveva essere.
Ero già al terzo bicchiere della serata quando la McGranitt annunciò l'apertura delle danze. A dire la verità in quel momento non ero dell'umore adatto per ballare e non volevo avvicinarmi alla pista da ballo, ma un abito scarlatto in fondo alla fila di coloro che si apprestavano ad aprire le danze mi fece ritrovare la voglia di danzare e un ghigno mi si dipinse sul volto.

Mi sistemai dalla parte opposta della fila dove c'era lei e mi piegai in un solenne inchino davanti alla donna con cui avrei dovuto danzare per prima: Pansy Parkinson, scontata nel suo abito rigorosamente verde e grigio con una mascherina striminzita in viso che faceva capire perfettamente chi vi si nascondesse dietro.
Anche lei fece il suo inchino e la musica partí.

Appena i nostri corpi si unirono Pansy sorrise maliziosa attaccandosi a me come una cozza, sfiorando il mio collo con le labbra. La strinsi in vita, ma non per averla più vicina, semplicemente perché il suo alito sul collo mi dava sui nervi e mi fece irrigidire. Lei però lo prese come un invito a farsi più audace e sussurrarmi nel orecchio. Non sentii una parola, la mia testa si era girata in automatico a cercare la mia bella dama in rosso. "Mia? Era già mia? No, ma lo sarebbe stata. Doveva esserlo." Pensai deciso.

Negli anni avevo avuto tutte le ragazze che vagamente potevano piacermi di quella scuola, perfino orgogliose Grifondiro erano cadute ai miei piedi, e lei non sarebbe stata un'eccezione. Quello che mi sembrava strano era non averla ancora notata. Ero sicuro di non essere mai andato con quella, non ricordavo il suo corpo e nemmeno nessuna che avesse il suo portamento e quello sguardo fiero. Ma non aveva nessuna importanza ora che l'avevo notata dovevo averla.

La scorsi intenta a ballare molto elegantemente e in maniera aggraziata e d'istinto i miei occhi si posarono sul suo partner: Potter. "La fiera dell'ovvio. Lei era una Grifondoro, con chi altri avrebbe dovuto cominciare quel ballo se non con lo sfregiato, Grifondoro per eccellenza." Questo però, mi fece stringere i denti e una sensazione sgradevole stava nascendo nel mio stomaco. "Avrò veramente bevuto troppo." Mi dissi quando finalmente le grinfie di quella arpia si staccarono da me e potei proseguire il mio ballo con la seconda partner.

Daphne. Lei indossava un abito nero sbrilluccicante con una mascherina ornata di paiettes. Elegante come suo solito e perfetta, le sorrisi e lei sorrise a me.
-- Ti vedo concentrato Draco, non ti stai forse divertendo? -- sapeva già chi ero. Vabbè era alquanto evidente considerando l'abbigliamento e soprattutto l'anello.
-- Oh no mi sto divertendo un mondo mia cara. -- dissi girando la testa verso la dama oggetto dei miei pensieri dall'inizio della serata.
Lei capì subito e incurvò le labbra in un ghigno degno di una vera Serpeverde -- Oh non dirmi che hai trovato una che non ti sei mai fatto dentro la scuola? --
-- Piano, tesoro. Non mi sono fatto tutta la fauna femminile di Hogwarts sai? -- replicai io facendole fare una giravolta.
-- Ah no? E a chi hai fatto tale sfregio di non godere dei tuo favori, mio principe? -- chiese lei divertita.
-- Alle mezzosangue, ovviamente e alla piattola. -- risposi io con disinvoltura. A lei si spense il sorriso quando mi sentì pronunciare quel aggettivo dispregiativo. Lei si era apertamente schierata con i buoni e aveva completamente dimenticato quei stupidi pregiudizi legati al sangue e il suo disappunto per quello che avevo appena detto era evidente.
-- Tranquilla, ho superato la fase dell'impuritá del sangue Daph, da quest'anno ho cominciato a mettermi in pari pure con le mezzosangue. Per me, ora, non ha più alcuna rilevanza se sono o meno delle nate babbane. Sapessi come scaldano bene il letto alcune di loro! -- esclamai malizioso.
Lei rise -- Draco non cambierai mai. Sei un incorreggibile donnaiolo! Ma io so che c'è una che mai al mondo si concederebbe a te manco se tu fossi il re dei purosangue. -- mi disse lei divertita.
-- E chi sarebbe questa donna immaginaria? Sentiamo, qual'è la donna che non cadrebbe ai miei piedi? --
Lei mi guardò con occhi di sfida -- Hermione Jane Granger! -- pronunciò il suo nome scandendo bene ogni sillaba. 
La guardai con gli occhi sgaranti, ma non ebbi il tempo di replicare che di nuovo mi ritrovai abbracciato ad un'altra ragazza che non mi era tanto familiare, probabilmente di Tassorosso.

Nuovamente girai la testa per vedere quanto mancava a raggiungere l'oggetto dei miei desideri. Due. Solo altri due trogloditi mi separavano da lei che ora stava ballando con...no! Quel idiota di Nott! Lui girò la testa nella mia direzione e ghigno soddisfatto stringendo la mia, sottolineando, mia dama più forte avvicinandola a lui. Gli avrei spaccato la faccia, questo era poco ma sicuro, nessuno doveva permettersi di puntare una mia preda nemmeno se era mio amico e Nott lo sapeva bene per questo si divertiva a farmi innervosire "attento amico, non stuzzicare il can che dorme, potrebbe morderti una mano" pensai io, mentre lui se la rideva sotto i baffi.

Finalmente la fila ai mosse e le coppie cambiarono ancora una volta. Ormai però non facevo più caso a chi mi si attaccava addosso, il mio unico desiderio era stringere a me quella donna vestita dal colore della passione che ossessionava i miei pensieri dal momento in cui era comparsa sulla scalinata. "Ma chi diavolo era quella donna? Come ho fatto a non accorgermi prima di lei?" Furono le mie riflessioni mentre anche l'ultima ragazza che mi separava da lei si stava allontanato facendo una piroetta.
Altrettanto fece la mia dama e ad un tratto la vidi tornare e volteggiare verso me sbattendo contro il mio petto. Quel contatto bastò per mandare i miei sensi in tilt, ma non lo diedi a vedere e la strinsi in vita prendendole la mano con delicatezza. Lei alzò la testa probabilmente per capire con chi dovesse ballare questa volta e io incatenai il mio sguardo al suo.

Lava. Questo erano i suoi occhi, lava pura. Non tremavano, come quelli di qualsiasi ragazza che incrociava il mio sguardo, oh no i suoi mi sfidavano, mi tormentavano. Erano fuoco e lava dentro ai miei di ghiaccio, trasmettevano forza, coraggio e determinazione, ma soprattutto orgoglio. "Si era proprio una vera Grifondoro" pensai incurvando le labbra verso l'alto.
Ancora non riuscivo a capire chi fosse e cercai di analizzarla più a fondo. Guardai il suo viso, perché i suoi lineamenti mi risultavano così familiari? Spostai lo sguardo sul collo, sulle spalle e poi...il suo seno, magnifico seno sul quale poggiava quella maledetta collana che le avrei volentieri strappato via per ammirare meglio quelle due perfette coppe sode.

-- Sei solo un pervertito, Malfoy. -- disse lei in tono tagliente e sprezzante.
No...non poteva essere. Non poteva assolutamente essere lei. Ero basito e...e disgustato? O no? Si avvicinò al mio orecchio e la sentì sussurrarmi -- Cosa c'è furetto? Il gatto ti ha mangiato la lingua? --
Si era proprio lei. Come avevo fatto a non riconoscerla la Grifondoro per eccellenza? Lei, Hermione Jane Granger.
-- No, mezzosangue, ma devo riconoscere che il panorama da qua su é davvero interessante. -- risposi io ghignate guardandole, ora apertamente il seno.

Pensavo che ormai, avendo scoperto chi fosse e considerando che non nutrivo alcun interesse nei suoi confronti la "cosa" che prima infiammava i miei pensieri e il mio desiderio per lei sarebbe scomparso ma capí ben presto che non era così. Il mio corpo continuava a volerla e capì anche, che fissare il suo seno strizzato in quel corsetto non aiutava affatto. Avevo la gola secca.
-- Maniaco! -- ribatte lei con sdegno cercando di liberarsi dalla mia presa. Io però la strinsi di più a me facendo combaciare il mio torace con il suo petto.
Un'altra scossa percorse il mio corpo. Ma che cavolo mi stava succedendo? Era solo la Granger
-- Il ballo non é finito mezzosangue. -- 
Lei si dimenò ancora un po' ma poi desistette -- Sei solo una viscida serpe. -- sibilò lei trai i denti, mentre una mano sua risaliva dalla spalla, finendo la sua corsa tra i miei capelli. Ma che diavolo credeva di fare? Poi capì, non mi stava accarezzando, mi stava tirando i capelli per fammi alzare la testa e non guardarla più.
Appena lo capii ghignai -- Che hai da ghignare idiota? -- chiese lei indispettita.
-- Oh Granger se speri così di allontanare il mio sguardo da te, sappi che stai sbagliando tutto perché mi sto eccitando. -- lei mollò la presa come scottata e io la lasciai finalmente andare. La musica era finita.

Quando lei si allontanò fu come se qualcuno mi avesse rubato la coperta lasciandomi nudo in balia del vento. Mi girai dall'altra parte della sala e camminai a passi svelti verso l'uscita. Avevo bisogno di aria.
***
Non era possibile che lo avesse detto veramente. Lo avevo fatto eccitare? Cosa? Ma come era possibile? Ma che cavolo gli era preso a quella stupida serpe? E cosa era preso a me? Mi sembrava di andare a fuoco.
Sentivo ancora i suoi occhi su di me, occhi di ghiaccio che però bruciavano sulla pelle. Mi aveva guardata come se volesse scavare dentro di me per scoprire i miei più oscuri segreti. Mi aveva guardata con sguardo acceso e famelico, come un lupo che analizza la propria preda prima di azzannarla. La cosa più strana era però che non ne ebbi paura, né mi diede fastidio, anzi mi piaceva.
"Ma cosa cavolo stavo pensando. Mi era piaciuto fammi fare la radiografia da parte di un pervertito come Malfoy? Dovevo essere impazzita. E lui pure se faceva certi commenti a me."

-- Hermione! -- una voce dietro di me mi fece ridestare dai miei pensieri.
-- Ginny ma dove cavolo eri finita? Sono dovuta venire qua da sola? --
-- Si si scusa lo so. Ma una regina deve fare il suo ingresso da sola, no?  Gli occhi devono essere puntati solo su di lei. -- rispose lei facendomi l'occhiolino. Sbuffai e roteai gli occhi verso il soffitto.
-- Ma dimmi chi era il tuo ultimo affascinante partner? -- feci una risata di scherno
-- Davvero non l'hai riconosciuto? --
-- No, no mi pare. -- disse lei pensierosa, cercando di capire chi era il mio cavaliere.
-- Avanti Ginny, chi é l'unico qua a credersi un re, tanto egocentrico ed arrogante da potersi permettere di indossare una collana imperiale e non sembrare che l'abbia rubata? --
I suoi occhi si spalancarono e così anche la sua bocca -- Malfoy? Quello che ti stava mangiando con gli occhi e che ti stringeva come se la sua vita dipendesse da quel abbraccio era Malfoy? --
-- Oh Ginny non essere così melodrammatica. Comunque si, quello che prima mi stava stritolando era proprio Draco Malfoy. --
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: deeya