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Autore: Spensieratezza    29/01/2015    4 recensioni
Questo è uno spin off tra la storia "Ti odio e ti amo" e "Mille sfumature di Dean e Sam "
Dean e Sam hanno un rapporto consolidato e accettano di seguire John ad un caso che porterà tutti a tre a una bella vacanza al mare
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Ti odio e ti amo'
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"Non resistermi, John, tu mi appartieni..."

“ Si, Karina, ma i miei figli….dove li hai portati?”

“Schhh…non devi preoccuparti di questo adesso, caro John..”

“ No, non devo preoccuparmi...ci siamo solo noi, ma tu non gli hai fatto del male, vero? ” chiese John, stordito dall'incantesimo.

“Risparmia le energie, John. Mi servono..” disse Karina.

“Che…che cosa vuoi farmi?”

“Oh, nulla di cosi scabroso. Voglio solo risucchiarti l’energia…” disse la succube aprendo la bocca, che si spalancò in una voragine con filamenti acuminati che si muovevano inquietanti.

John si tastò il braccio ferito da cui usciva fuori sangue e gemette.
 


La porta venne buttata giù da due possenti calci. Erano Sam e Dean.

Sam aveva ancora i capelli bagnati e come il fratello, era arrabbiatissimo.

“Cosa diavolo…io vi ho scaraventati sul fondo del mare!” disse la succube.

“La prossima volta pensaci bene prima di buttarci sotto anche una sirena!” disse Dean, sparando un colpo con una pistola e ferendola.

“Bastardo!” gridò la succube, gettando un coltellino e ferendo Dean alla spalla.

“No!! Dean!!”

“AHHH. S-Sam, il pugnale, presto!”

“Si.”

“No!!” ruggì la succube cercando di avventarsi su Sam, ma qualcosa la bloccò.

Kathleen.

Con la sua magia la paralizzò. Le bastavano i suoi possenti occhi azzurri per ammaliarla.


“P-Piccola strega ingrata…io sono…sono tua madre!”

“Non sei mai stata mia madre. Mi hai strappato al mio mondo e alla mia vera madre e mi hai costretta a vivere con te, servendoti della mia magia pura per uccidere degli innocenti. Non sei nient’altro che un mostro.” Disse Kathleen.
 
Sam nel frattempo era corso da John. Intinse subito il pugnale con il sangue di John che era sulla sua spalla.

“Scusa papà.”

“L-le scuse rimandiamole a dopo. ” Disse John ancora mezzo stordito e frastornato da aver appena scoperto che i suoi figli erano stati gettati sul fondo del mare e avevano rischiato di annegare.

“Ti prego, John. Non farglielo fare. Eravamo felici insieme no? Posso cambiare! Insieme possiamo essere una famiglia!” disse la succube.

“Avevamo già una madre e mostri come te, l’hanno uccisa.” Disse Sam minaccioso, avvicinandosi.

“Sam, Ora!” disse la sirena, mentre la demone continuava a dimenarsi.

“No! Dallo a me!” disse Dean, e strappò il pugnale dalle mani di Sam e lo fece lui. Pugnalò lui la succube, che urlò e si accasciò al suolo, diventando subito grigia e pallida e poi uno scheletro e infine fu solo polvere che cadde a terra, lasciando solo i vestiti.
 
Slegarono subito John e lo abbracciarono.

John si tenne la testa e poi si rivolse a Kathleen.

“Non posso credere che…sei davvero una sirena?” chiese John a Kathleen, che sorrise.
 
“Dean, perché lo hai fatto?” gli chiese Sam un po’ in disparte.

“Ehi, questa è la tua vacanza, fratellino. Almeno qui, se posso risparmiarti di uccidere, io…”

Non riuscì a completare la frase perché Sam lo abbracciò, sciogliendolo come burro.


“Grazie.” Sussurrò.
 
 
 
Quando furono al resort, John cercò di parlare con Sam.

“Sam, ho sentito quello che tu hai detto su…Mary…”

“Non importa papà, lascia stare. È finita.” Cercava di dire Sam.

“No! Lascia che mi scusi…io…non lo so…è stato come se non fossi me stesso…ero sotto l’incantesimo di Kathleen…io…”

“Va bene…”

“Sam…”

“papà, dagli un po’ di tregua.” Suggerì Dean.

“Non sono stato in grado di proteggervi…se non fosse stato per la sirena…” disse John triste.

“Papà, ascolta, Kathleen ha ingannato anche noi…” disse Dean.

“Però non siete caduti sotto il suo incantesimo…perché?”

“Ehm…bo…forse abbiamo semplicemente più forza di volontà” suggerì Sam arrossendo.

“Quante volte sei stato a letto con la succube?” chiese Dean ridendo sfacciato, cercando di distogliere l’attenzione su di loro.

“Dean” ruggì John.

“Ok. Ricevuto. Vado a mangiarmi un panino. Sam, vieni?” chiese Dean allegro e Sam lo raggiunse alla velocità della luce, guardando John con uno sguardo come a dire “Te la sei cercata “ .
 
 
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  Note dell'autrice: 

Spero che questo penultimo capitolo vi sia piaciuto, soprattutto la scena del combattimento, che sono scene che mi mettono sempre un pò in difficoltà. Ci risentiamo per l'ultimo capitolo :**
   
 
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