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Autore: qaf92    27/11/2008    1 recensioni
Il vampiro è sensuale, misterioso e avvolto nell' oscurità. Queste sono le caratteristiche di Ville un vampiro di circa 300 anni venuto da nonsisadove.Ha un passato da umano che interferisce ancora con la sua vita da immortale ed è per questo che fa un incontro che addolcirà i suoi ricordi umani: Anya, la studentessa ballerina. Il racconto è fondato sull' amore dei due, sulla protezione di Ville nei confronti della sua amata e sulla figura del vampiro. -La miglior storia che (secondo me) abbia scritto fino ad adesso- NOVITà: aggiunto html!!
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Bleeding love

Capitolo -10-

 

 

* Anya..stai tremando* Mi sussurrò Ville all’ orecchio tenendomi più stretta per farmi smettere.

* Hai paura di cadere?*

* No, ho paura di non riuscire a reggere tutte queste emozioni* Ammisi.

* Vedi il mondo con gli occhi da umana. Ti darei i miei per farti vedere ciò che non vedi, per riuscire a percepire ogni singolo segno di vita in quest’ insieme di natura morta*

Feci un gran respiro profondo e poi, mi abbandonai alle sue parole: guardai giù. Tutto era sotto di me: macchine, strade e persone. Era difficile riuscire a mantenere la calma stando sul passamano di un altissimo grattacielo. Ebbi la stessa sensazione di quando mi portò sopra alla cima di quel monte solo che lì, riuscivo a percepire l’ odore della notte.

Si, quella notte, la stessa in cui affrontai il saggio, Ville aveva deciso di portarmi lassù.

* Tu non sei umano. Io adoro questo tuo non esserlo. Perché non ti fermi all’ apparenza invece di andare sempre in fondo alle cose? Come fai a vedere vita in un cumulo di mattone quale questo edificio?*

* Sarei ancora mortale se lo facessi. Lo hai detto stesso tu no?. L’ odore di sangue umano è impregnato su tutte le pareti, sotto ogni pavimento o mattonella che sia. È da questo che riesco a percepire la vita.*

* Tu vuoi farmi capire tutto questo non è così?* Chiesi.

* Si*

* Perché non mi fai diventare come te? Trasformami*. Sentii il fiato della sua risata ghiacciare il mio collo. Non era arrabbiato dalla mia richiesta, anzi, sembrava quasi incuriosito.

* Tutto al suo tempo amore mio. Voglio solo rassicurarti che se tu deciderai di amarmi per sempre non ti farò uccidere dalla vecchiaia o dalla malattia. Ti porterò per sempre con me, nell’ eternità. Che tu voglia o no, noi ci apparterremo e io avrò bisogno di te tanto quanto tu avrai bisogno di me. Sta a te dosare il tuo amore.*

* Nell’ eternità? Ville cos’ è l’ eternità*

* L’ eternità è un tempo molto lungo Anya. È capace di distruggerti se non riesci a trovare una ragione di vita per la quale riesci a sopravvivere nei secoli. Io ho 250 anni. Ho visto scorrermi davanti gli occhi 2 secoli e mezzo cercando costantemente qualcosa o qualcuno che mi desse anche una sola speranza per andare avanti.* Fece una pausa e poi ricominciò.

* Ho paura che tu sia troppo fragile per esserlo. Ho paura di distruggerti prima di diventare immortale.*

* Ville perché dovresti farlo? In che modo?*

* Tutto a suo tempo amore mio. Dai principessa ti riporto a casa. Fra un po’ crolli fra le mie braccia*

* Che ore sono?* Dissi mentre sbadigliai. Lo feci come se fosse stato lui a ricordarmi che era dalle 5 della mattina di qual giorno che zampettavo da una parte all’ altra del palcoscenico.

* le 2 e mezza*

* Io non voglio lasciarti.*

*  Voglio passarla con te questa notte. Voglio proteggerti da qualsiasi incubo che farai e trasformarli in dei bellissimi sogni*

* è vero….tu puoi controllare i sogni di tutti*

* Si posso. Solo per te.*

Mi prese in braccio a principessa e con un piccolo e leggiadro balzo ci trovavamo già sulla terrazza di un altro grattacielo. Ad ogni passo vidi che ci trovavamo sempre più in bassa quota fino a quando lo vidi correre per la strada. In mezzo a tutti non venivamo visti, era troppo veloce da essere percepibili all’ occhio umano. Durante la corsa, io sentivo il mio corpo completamente attaccato al suo. Non posso negare che non era una sensazione molto piacevole: anche se il vampiro era totalmente vestito percepivo il freddo della sua pelle entrare nella mia mentre quest’ ultima, era incapace di trasmettergli calore e colore.

Non mi sentivo inferiore ma completamente posseduta da lui.

Il viaggio durò pochissimo. In cinque minuti circa avevamo percorso una distanza pari ad un viaggio di 2 ore da una città della quale non conobbi nemmeno il nome. Avremmo dormito insieme quella notte e come lui mi diceva ci saremmo appartenuti.

 Io ero lui e lui era me

Alzò con una mano la finestra mentre con l’ altra mi teneva stretta a lui. Mi fece entrare per prima e rispetto ai suoi movimenti angelici, mi ero dimostrata goffa e incapace. Bene o male, riuscii a mettere i piedi sul pavimento. La camera era molto calda, i letti ancora intatti e nessuna traccia delle mie due compagnie di stanza. Sapevo che Erika e Marion era andate a seguire quella specie di corsi notturni di pittura però, ero molto preoccupata per loro perché non ero certa che con quei ritmi sarebbero riuscite a mantenere il ritmo degli esami. Occupavano sempre gli ultimi posti a lezione e che dormissero era evidente. La cosa più strana è che non consegnavano più tavole o dipinti e avevano accumulato tantissimi brutti voti cosa che, da loro, i professori non si sarebbero mai aspettati. Devo anche ammette però che la loro assenza mi avrebbe permesso di passare la notte con Ville.

La prima, di altre mille.

* Girati* Ordinai.

* e perché?*

* Devo mettere il pigiama avanti!*. Quando ebbi finito di parlare, lui si presentò davanti a me. Mi guardava con occhi strani e riuscii a percepire che erano pieni di desiderio verso di me.

* Posso…?* Chiese piano. Sempre con la sua lenta, solita, ma sempre piacevole voce sensuale. Io non gli risposi. Certe cose non hanno bisogno di risposte ma solo di gesti o di sguardi. Presi le sue fredde mani e le poggiai fragilmente sui miei fianchi. Lui fece il resto: mi sfilò la maglietta con estrema facilità. Non ero nuda, ma indossavo una canotta di seta e pizzo. Spesso non indossavo quel tipo di biancheria ma, chissà perché, la buon anima di Erika mi aveva convinto a metterla proprio quella sera. Eravamo nuovamente nel vortice dell’ amore dove tutto il resto era soltanto un piccolo particolare, la scenografia dove recitavano i due attori principali.

Non mi tolse altro. Era gia a letto aspettandomi.

CIAO RAGAZZUOLI!. Che dirvi...cerco di aggiornare un giorno questa fic e un giorno l' altra. Per ora riesco a mantenera il ritmo. Comunque se notate dei cambiamenti ( perchè ci sono) dello stile di scrittura dei primi capitoli e quelli nuovi è perchè ho deciso di essere più diretta e di non perdermi in noiose descrizioni. Poi i capitolo sono molto più corti. Preferisco così perchè sono molto meno pesanti! Dai commentate...qua nessuno mi pensa ghghgh
  
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