Hallo! Eccomi tornata.
Questo capitolo avrà un punto di vista differente, e non sarà l'unico.
Vi consiglio di ascoltare Gifts and Curses degli yellowcard, mentre la leggete.
Vi lascio alla lettura,.
Ci rivediamo a fondo pagina.
Il Segno
Mary
belongs to the words of a song
I try to be strong for her, try not to be wrong for her
But she will not wait for me anymore, anymore
Why did I say all those things before I was sure?
(She is the one)
But I have a purpose
(She is the one)
And I have to fight this
(She is the one)
The villain I can't knock down
I see your face with every punch I take
And every bone I break, it's all for you
And my worst pains are words I cannot say
Still I will always fight on for you
[Yellowcard - Gifts And Curses]
L'uomo, per sua natura,
sente il bisogno di lasciare un segno,
che sia nella storia,
nel tempo,
o nel cuore delle persone care.
che sia nella storia,
nel tempo,
o nel cuore delle persone care.
-Fullmetal, lascia che ti dica
una cosa... Sono quasi morto troppe
volte, per la guerra, per i tradimenti subiti, per la solitudine... ma
tu sei quello che mi ha ferito maggiormente.-
-Questo cosa significa?-
-Che probabilmente tu saresti stato l'assassino, se l'amore fosse in grado di uccidere-
Congelate nel tempo.
Le tue parole erano rimaste sospese a mezz'aria, mentre il ragazzo ti guardava come se l'assassino fossi tu.
Cinque minuti...
I cinque minuti più lunghi della tua vita.
Probabilmente avevi appena vanificato ogni sua idea di "gioco".
Se ne stava impalato, con gli occhi sgranati, davanti a te.
Per un attimo il tuo sguardo divenne implorante.
Ma Edward si decise a parlare.
-Lei...- scosse la testa- Tu... Perchè?- sussurrò spaesato il biondo.
Ai tuoi occhi tornò lo stesso ragazzino steso sul divano della zia, al vostro primo incontro.
Quanto era passato? Secondi? Minuti?No, anni... quasi otto, per l'esattezza.
-Questo cosa significa?-
-Che probabilmente tu saresti stato l'assassino, se l'amore fosse in grado di uccidere-
Congelate nel tempo.
Le tue parole erano rimaste sospese a mezz'aria, mentre il ragazzo ti guardava come se l'assassino fossi tu.
Cinque minuti...
I cinque minuti più lunghi della tua vita.
Probabilmente avevi appena vanificato ogni sua idea di "gioco".
Se ne stava impalato, con gli occhi sgranati, davanti a te.
Per un attimo il tuo sguardo divenne implorante.
Ma Edward si decise a parlare.
-Lei...- scosse la testa- Tu... Perchè?- sussurrò spaesato il biondo.
Ai tuoi occhi tornò lo stesso ragazzino steso sul divano della zia, al vostro primo incontro.
Quanto era passato? Secondi? Minuti?No, anni... quasi otto, per l'esattezza.
-Perchè pensavo
l'avessi capito!- ti ritrovasti ad urlare -Non pensavo che avresti
preso la situazione come un gioco!-
-Quindi, tu puoi darmi un cazzo di cubo per capire, uno stupido enigma, ed io devo prenderti sul serio?!?- Sbottò il ragazzo.
Le sue parole sapevano di fiele.
Ti sentivi ferito, ma sapevi di non potergli dare torto.
-Cosa ti differenzia da lei, eh?!? Spiegamelo! Siete fatti della stessa pasta!-
In un soffio i tuoi battiti accelerarono.
L'ira cominciò a farsi strada tra le vene... ma qualcosa la fermò.
Un barlume di lucidità.
La risposta.
Era così semplice...
-Tu...- sussurrasti lasciandolo incredulo.
-Cosa?-
-Hai sentito bene, Edward...Tu mi hai dato una possibilità, lei ti ha costretto. Winry si è presa ciò che voleva, io ho chiesto il permesso.-
Colpito!
Il suo sguardo orgoglioso, da ragazzino cresciuto troppo in fretta, troneggiò sul suo volto.
L'avevi zittito.
Un sorriso di trionfo curvò le tue labbra.
-Non ribatti. Mi stai dando ragione?-
-Ammesso, e non concesso, che ti stia dando ragione...-
-Diamine, Acciaio! Non ti sto chiedendo di giurarmi amore eterno, ti ho solo detto qualcosa che...- ma ti bloccasti.
No, non doveva saperlo.
Non doveva sapere che erano due anni che tacevi.
-Lascia perdere...-
-Cazzo! Lei si dichiara e io devo lasciar perdere?- sbottò Ed
-Ah! Ora torniamo al "lei"?-
-Mustang, lurido stronzo, non cambiare discorso!-
Ecco il vecchio Ed...
-Altrimenti?- ti voltasti di scatto, ritrovandoti a pochi centimetri dal suo volto, cosa che lo fece avvampare violentemente
-Ehm...Ehm...- si ritrovò a balbettare il ragazzo.
Non è cambiato per niente...
La cosa ti divertiva non poco.
Era maturato, certamente, ma quando si trattava di questioni private, tornava ad essere un ragazzino.
Decidesti di non muoverti, di restare a quella distanza di insicurezza, giusto per vedere il comportamento del giovane alchimista.
Ma lui decise di sorprenderti.
Scelse, in qualche modo. Lo fece senza parole.
Chiuse gli occhi ed azzerò la distanza tra voi.
Ti lasciasti cogliere alla sprovvista. Giusto per il sapore di lasciargli credere, solo per un istante, di avere il controllo della situazione.
Solo allora, decidesti di colpirlo.
Appoggiasti le tue mani sulle spalle, voltandolo.
Il suo respiro si fece più pesante.
Lo adagiasti contro il muro, staccandoti per un secondo dalle sue labbra.
un ghigno soddisfatto comparve sulle tue labbra, un secondo prima di posarsi sulla bocca del giovane.
E quel bacio, casto e puro da parte sua.... si fece rovente.
Continua.
Angolo Dell'Autrice.
Oh che bello! Era una vita che non mettevo quest'angolo... beh. Eccoci qua. Siamo arrivati al sesto capitolo di una storia che mi sta molto a cuore. La motivazione principale è la coppia.
Quando, più di sette anni fa, ho cominciato a scribacchiare su EFP, ho cominciato proprio da questo fandom... e da questa coppia. All'epoca Brotherhood non era ancora stata concepita come serie animata, ed esisteva solo l'anime targato 2003/4,ed il manga (quando ho iniziato stava per uscire il numero 14, quello in cui Edward si ritrova dentro Envy, per intenderci). Di conseguenza Roy ed Edward erano canon (chi ha visto la prima serie animata, può confermare... Credetemi Winry la vedevo meglio con Sheska!).
Nonostante in Brotherhood ci siano evidenti (e sottolineo EVIDENTI), segnali di coppie Het, io resto nel mio cantuccio yaoi, ad assaporare il gusto agrodolce della serie FMA, che mi ha portato a scrivere qui.
Ma toglietevi dalla testa l'idea che io sia una fanatica, ho letto e scritto anche Royai e Edwin... semplicemente, lasciatemi i miei gusti.
Detto questo, ringrazio chi ha recensito la mia storia,chi l'ha messa tra le seguite,o tra le preferite, o anche solo l'ha letta.
Ringrazio quelle persone che alle fiere del fumetto, quando mi riconoscono, quasi mi insultano per quelle storie che mando avanti a rilento.
Quelle che mi dicono "ti seguo dal tuo esordio".
Quelle che mi chiedono le foto, dicendo che hanno letto tutte le mie storie.
Grazie, è per voi che sono tornata a scrivere.
Grazie a tutti.
Un bacio, la vostra affezionatissima Dimea.
-Quindi, tu puoi darmi un cazzo di cubo per capire, uno stupido enigma, ed io devo prenderti sul serio?!?- Sbottò il ragazzo.
Le sue parole sapevano di fiele.
Ti sentivi ferito, ma sapevi di non potergli dare torto.
-Cosa ti differenzia da lei, eh?!? Spiegamelo! Siete fatti della stessa pasta!-
In un soffio i tuoi battiti accelerarono.
L'ira cominciò a farsi strada tra le vene... ma qualcosa la fermò.
Un barlume di lucidità.
La risposta.
Era così semplice...
-Tu...- sussurrasti lasciandolo incredulo.
-Cosa?-
-Hai sentito bene, Edward...Tu mi hai dato una possibilità, lei ti ha costretto. Winry si è presa ciò che voleva, io ho chiesto il permesso.-
Colpito!
Il suo sguardo orgoglioso, da ragazzino cresciuto troppo in fretta, troneggiò sul suo volto.
L'avevi zittito.
Un sorriso di trionfo curvò le tue labbra.
-Non ribatti. Mi stai dando ragione?-
-Ammesso, e non concesso, che ti stia dando ragione...-
-Diamine, Acciaio! Non ti sto chiedendo di giurarmi amore eterno, ti ho solo detto qualcosa che...- ma ti bloccasti.
No, non doveva saperlo.
Non doveva sapere che erano due anni che tacevi.
-Lascia perdere...-
-Cazzo! Lei si dichiara e io devo lasciar perdere?- sbottò Ed
-Ah! Ora torniamo al "lei"?-
-Mustang, lurido stronzo, non cambiare discorso!-
Ecco il vecchio Ed...
-Altrimenti?- ti voltasti di scatto, ritrovandoti a pochi centimetri dal suo volto, cosa che lo fece avvampare violentemente
-Ehm...Ehm...- si ritrovò a balbettare il ragazzo.
Non è cambiato per niente...
La cosa ti divertiva non poco.
Era maturato, certamente, ma quando si trattava di questioni private, tornava ad essere un ragazzino.
Decidesti di non muoverti, di restare a quella distanza di insicurezza, giusto per vedere il comportamento del giovane alchimista.
Ma lui decise di sorprenderti.
Scelse, in qualche modo. Lo fece senza parole.
Chiuse gli occhi ed azzerò la distanza tra voi.
Ti lasciasti cogliere alla sprovvista. Giusto per il sapore di lasciargli credere, solo per un istante, di avere il controllo della situazione.
Solo allora, decidesti di colpirlo.
Appoggiasti le tue mani sulle spalle, voltandolo.
Il suo respiro si fece più pesante.
Lo adagiasti contro il muro, staccandoti per un secondo dalle sue labbra.
un ghigno soddisfatto comparve sulle tue labbra, un secondo prima di posarsi sulla bocca del giovane.
E quel bacio, casto e puro da parte sua.... si fece rovente.
Continua.
Angolo Dell'Autrice.
Oh che bello! Era una vita che non mettevo quest'angolo... beh. Eccoci qua. Siamo arrivati al sesto capitolo di una storia che mi sta molto a cuore. La motivazione principale è la coppia.
Quando, più di sette anni fa, ho cominciato a scribacchiare su EFP, ho cominciato proprio da questo fandom... e da questa coppia. All'epoca Brotherhood non era ancora stata concepita come serie animata, ed esisteva solo l'anime targato 2003/4,ed il manga (quando ho iniziato stava per uscire il numero 14, quello in cui Edward si ritrova dentro Envy, per intenderci). Di conseguenza Roy ed Edward erano canon (chi ha visto la prima serie animata, può confermare... Credetemi Winry la vedevo meglio con Sheska!).
Nonostante in Brotherhood ci siano evidenti (e sottolineo EVIDENTI), segnali di coppie Het, io resto nel mio cantuccio yaoi, ad assaporare il gusto agrodolce della serie FMA, che mi ha portato a scrivere qui.
Ma toglietevi dalla testa l'idea che io sia una fanatica, ho letto e scritto anche Royai e Edwin... semplicemente, lasciatemi i miei gusti.
Detto questo, ringrazio chi ha recensito la mia storia,chi l'ha messa tra le seguite,o tra le preferite, o anche solo l'ha letta.
Ringrazio quelle persone che alle fiere del fumetto, quando mi riconoscono, quasi mi insultano per quelle storie che mando avanti a rilento.
Quelle che mi dicono "ti seguo dal tuo esordio".
Quelle che mi chiedono le foto, dicendo che hanno letto tutte le mie storie.
Grazie, è per voi che sono tornata a scrivere.
Grazie a tutti.
Un bacio, la vostra affezionatissima Dimea.