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Autore: Die Bad 97    30/01/2015    1 recensioni
é la prima ff che scrivo siate clementi e recensite in tanti
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans, Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Saaalvee a tutti. Rieccomi qua con un nuovo capitolo (gia sfortunatamente per voi non sono ancora morto). Ringrazio come al solito tutti quelli che si sono avventurati nella lettura della mia storia e chi ha recensito. Spero che questo nuova capitolo posso piacervi. Buona lettura (spero).

 

 

 

 

La penitenza secondaria

 

 

_Questa penitenza è uno strazio! Gridò furioso Soul vestito con un lungo abito bianco,sandali in cuoio e con la faccia truccata completamente di bianco.

_Dai Soul, non stai poi così male.

 

Black Star non riuscì a trattenersi dal ridere, così come gli altri. Il rosso apparso sulla faccia dell'albino sostituì quasi del tutto il bianco del trucco.

 

_Ma non potremo cambiare penitenza?

_No! L'ultima volta è toccato a me, la volta prima a Kid e come a noi è toccato a tutti gli altr. Gli unici a non averlo ancora fatto siete tu e Maka.

_Però...

_Figurati se possiamo perderci il “ragazzo più cool della scuola” fare questa cosa.

_Siete dei mostri. TT^TT

 

 

Tra le risate generali Spettro-Soul si avviava verso IL LABORATORIO DEL DOTTOR STAIN.

La penitenza consisteva nell'intrufolarsi nel laboratorio del più forte e sadico shokounin della DWMA e rubargli uno dei suoi preziosi strumenti. Rischiando la dissezione, ognuno di loro l'aveva fatto almeno una volta (a questo punto mancava solo Maka) collezionando una vasta gamma di oggetti.

 

 

Era già passata mezz'ora dall'inizio della penitenza e di Soul nemmeno l'ombra.

 

_MA DOVE DIAVOLO SI è CACCIATO QUEL CRETINO ? UN BIG COME ME NON PUO ASPETTARE IN ETERNO!

_Black Star, cerca di calmarti. Ogni tentativo della camelia di calmare l'assassino risultò inutile

_ Sicuramente quell'idiota si sarà perso.

_Eh dai Maka non essere così dura con lui.

_Secondo me Liz ha ragione. Forse dovremo andare a cercarlo.

 

Tutti si guardarono con aria interrogativa, ma alla fine la decisione fu unanime

 

_Naaaaa! Lasciamolo ancora un po dentro a divertirsi.

 

(BASTARDI N.d.a)

 

A quel punto il portone rattoppato si aprì con un tonfo attirando l'attenzione di tutti. Una figura bianca si era precipitata a gran velocità fuori dal laboratorio, inseguita da un, adir poco incazzato, Stain.

_Scappateeee! Gridò Soul andando incontro ai ragazzi, non poprio contenti di questa decisione.

_Finalmente vi ho beccato! Ridatemi la mia attrezzatura da laboratorio o vi disseziono!

 

I ragazzi, che nel mentre si erano accorti del dottor-pazzo, si erano messi a correre nelle direzioni più disparate possibili, ma, Stain sembrò interessarsi solo all'albino che teneva in mano niente po po di meno che il suo bisturi preferito.

Dopo un estenuante ora di inseguimento Soul riuscì a seminare il dottore. Si appoggiò al muro del vicolo dove si era nascosto per evitare la furia omicida di Stain e imprecò per la fatica. L'orologio segnava le 23:40 e il nostro eroe iniziava sentire le gambe e le palpebre pesanti, la sua mente non era in grado di elaborare alcun pensiero se non quello di una gita nel mondo di Morfeo,e lui del canto suo non vedeva l'ora di accontentarla. Si incamminò verso il suo appartamento, che per pura coincidenza distava poco da lì, facendo attenzione a non incontrare il dottore, che probabilmente, stava ancora vagando in cerca del ladro di bisturi.

Arrivò davanti alla porta del suo appartamento dopo cinque, e dico CINQUE minuti di camminata, infilò le chiavi nella serratura ed entrò.

Alla vista di casa sua i suoi occhi cominciarono a brillare, e la sua mente non potè che elaborare una domanda: “Chi è quel deficiente che si è inventato questa stupida penitenza?”.

La sua mente fu distratta dal fastidioso squillare del suo cellulare. Lo portò all'orecchio con estrema fatica e si chiese chi cazzo potesse essere a quell'ora e con estrema riluttanza premette il botte verde e rispose.

 

_ Pronto._La sua voce stava a metà tra l'assonnato e lo sconvolto_chi è?

”PRONTO SOUL! DOVE SEI?”

 

La voce che urla va dall'altra parte della linea era quella di Black Star e Soul dovette staccare l'orecchio dal cellulare per non diventare sordo.

 

_Guarda che ci sento benissimo. Comunque son a casa mia, perché?

”D'ACCORDO! CI VEDIAMO LI TRA POCO. YAHOOOO.”

_Cosa?! Black Star asp...

“tu-tu-tu”

_Ecco! Ci mancava solo questa.

 

Soul sapeva esattamente quello che intendeva dire l'amico. Ci vediamo lì tra poco= Ti invadiamo casa il prima possibile, faremo casino tutta la notte per festeggiare la fine dell'anno scolastico e ti ribalteremo anche il pavimento. Questo voleva dire.

Passarono esattamente 8 minuti (chissà come mai N.d.a) e 15 ragazzi scalmanati irruppero in casa di Soul armati con buste della spesa piene di alcolici e cibo vario. I tentativi di scacciare i ragazzi da casa furono vari, ma anche vani. A Soul non rimane che aspettare pazientemente che quella mandria di bufali si stancasse, e così fece. La serata passò anche abbastanza velocemente tra urla, giochi, bevute, mangiate e scherzi, e quando l'ultimo ospite se ne fu andato Soul si girò a contemplare quell'ammasso di schifo, di cui intero ormai rimaneva solo il ricordo, che lui una volta chiamava “casa”.

Non aveva più la forza di pensare a niente che non fosse il suo letto e promettendosi di pulire l'indomani decise di regalarsi quel piacere. L'azione “aprire una porta” no gli era mai sembrata così difficile, ma, dopo innumerevoli tentativi falliti riuscì ad aprirla e si fermò a contemplare un attimo quella meravigliosa visione: IL MIO LETTO... NON MI ERA MAI SEMBRATO... DI AMARLO COSI TANTO.

I tre neuroni rimasti attivi timbrarono il cartellino e lui si buttò a Babbo-morto su quella visione paradisiaca.

“Stupida penitenza” Fu l'ultima frase che riusci a sfornare il suo cervello prima di spegnersi definitivamente.

 

La settimana passò velocemente tra moccoli, pulizie e amici petulanti, ma quel giorno Soul avrebbe voluto senza dubbio che non arrivasse mai. Il giorno in questione era:

il giorno della partenza per VENEZIA.

 

 

 

 

N.d.a

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e spero anche che non vi siate suicidati a causa di quest'ultimo. Mi scuso per il ritardo, ma in questi giorni sono rimasto completamente senza connessione internet.

Detto questo vi saluto sperando che continuiate a seguire la mia storia.

A presto (spero) .

Die Bad 97.

 

   
 
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