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Autore: 24maggio2011    30/01/2015    2 recensioni
"La storia di un amore" nasce da un video e da due menti. La mia e quella di Tallutina. L'idea è sua ed è nata dopo aver visto un video su youtube. Lei è la mente ed io il braccio (O meglio, la scrittrice). I personaggi saranno stravolti. Completamente OOC (fuori personaggio). I protagonisti principali saranno Stiles e Scott e una strega di nome Marnie, sconvolgerà per sempre le loro vite.
(Pietà per questa terribile introduzione) Spero di avervi incuriosita e 24maggio2011 assieme a Tallutina vi attengono numerosi! Buona lettura.
*Ho messo crossover solo per la strega! E' la stessa presente il True Blood. Per il resto, la storia è a parte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Mpreg
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- Dov'è il mio bambino?
 
Stiles e Scott in questo momento, sono gli uomini più felici del mondo. Le uniche ragioni della loro vita, al momento hanno due anni e tra pochi giorni inizieranno l'asilo. Da quando hanno iniziato a mettere i dentini, per Stiles e Scott non ci fu un attimo di pace. Per non parlare di quando hanno iniziato a camminare a quattro zampe o peggio ancora sui propri passi. Quello, fu l'inizio della fine. Come prevedibile, la più vivace era Syd ma anche Ben non scherzava. Syd seguiva il suo fratellino ovunque andava e viveva ancorata alle braccia di Stiles. Anche Ben viveva per Stiles e spesso e volentieri, Scott si sentiva escluso ma bastava un minuto di muso lungo che tutti e tre i suoi cuccioli si concentravano su di lui e gli davano tutte le coccole del mondo di cui necessitava.

Di una cosa è certo, Stiles Stilinski. Quasi tre anni fa, ha sposato un bambino. Ebbene si! Scott McCall aveva la sua stessa età e insieme a lui, è uno dei più potenti Alpha di Beacon Hills. Di Alpha potenti come loro non se ne vedevano da anni ormai e Stiles e Scott, certamente hanno portato stabilità e tranquillità in città che per tutti fu come prendersi una lunga vacanza. Ciò non toglie, però, che al caldo della loro casa, Scott McCall, dimostra poco meno di un anno e mezzo. Fa i capricci quando non viene calcolato più del dovuto ed è sempre e costantemente in cerca di coccole. 

Stiles la ricorda bene quella volta che era appena tornato a casa da lavoro e l'aveva trovato sul divano a fingere di guardare la tv, il muso lungo, gli occhi tristi e lucidi dal pianto. Stiles gli si avvicinò piano e lo abbracciò. Gli chiese cosa cavolo avesse e a stento trattenne le risate quando Scott gli rispose che era triste perchè sembrava che i bambini volessero più bene al papà che era sempre fuori casa per lavoro anziché a lui che era sempre con loro e li viziava dalla mattina alla sera.
- Sto cercando lavoro! - Gli disse risoluto, Scott.
- Ok. - Rispose con calma, Stiles.
- E comunque, signor Stilinski.. - Continuò Stiles alzandogli il viso con due dita sotto al mento per fare in modo che lo guardasse negli occhi.
- I bambini ti amano proprio quanto amano me.
- Lo so. - Sussurrò in risposta, Scott.
- Bene! Per cui, via questo musone lungo che non ti sta bene per niente e andiamo a mangiare fuori. Vado a preparare i bambini! 
- Bennnn! Smettila di correre. Vieni qui lupacchiotto! Andiamo a prepararci. - Dice Stiles afferrando suo figlio per un pelo e issandolo sulle spalle, facendolo ridere.

Stiles ricorda anche quella volta di due settimane fa quando Scott era entrato di corsa in casa gridando come un matto e gettandogli le braccia al collo. Ce l'aveva fatta! Aveva trovato lavoro. E non un lavoro di poco conto. Era un lavoro che lo rendeva felice e Stiles non poteva chiedere niente di meglio al mondo. Era stato preso come assistente alla clinica veterinaria di Deaton ed era prossimo ad un infarto di felicità.
- Sono così felice. - Disse Scott abbracciando suo marito.
- Sono felice anche io. - Disse Stiles.

Adesso sono passate due settimane da quel giorno e entrambi, lavorano ancora part-time. Deaton gli ha dato la possibilità di scegliersi i turni e decisero che fino a che l'asilo non sarebbe iniziato, Stiles avrebbe fatto il mattino e Scott il pomeriggio. Adesso Stiles è a lavoro, ma c'è un problema.

'Amore, oggi sei di riposo?'
'Si amore, perchè?'
'Avrei un problema.'
'Che succede?'
'Devo fermarmi a lavoro.'
'Tranquillo. Ai bambini ci penso io.'
'Sei sicuro?'
'Si, certo.'
'Ok, comunque vengo a casa per il pranzo. Almeno stiamo un po' insieme.'
'Non vedo l'ora. Qualcosa in particolare da mangiare?'
'Scegli tu. Mi è indifferente!'
'Ok. Ma a casa mi dici perchè non avrò la possibilità di avere mio marito al mio fianco, oggi pomeriggio.'
'Scemo. La mia collega, è ammalata e devo coprire il suo turno! C'è il boom di influenza e tantissimi bambini se la sono presa. Devo fare gli appuntamenti e tutto il resto.'
'Certo.. se tu non fossi un segretario sexy non ci sarebbero di questi problemi, ma ok. Ho capito!'
'Scott.. è meglio che non ti rispondo!'
'Come mi hai chiamato?'
'Amore. Ti ho chiamato amore. Dai un bacio ai miei bambini e digli che li amo da impazzire.'
'Anche a me?'
'No. A dopo.'
'Sei un bugiardo. A dopo.'


Dopo una delle loro assurde conversazioni telepatiche, ognuno di loro pote tornare a fare il suo lavoro. Stiles tornò a prendere appuntamenti su appuntamenti e Scott tornò a fare il casalingo e ad occuparsi dei suoi bambini.
- Lasciamiii! - Strilla Syd dal piano di sopra finendo la sua frase in un ringhio che in realtà, di feroce aveva ben poco.
- Sei una stupidaaaa! - Strilla Ben. Scott, sente che i suoi occhi sono gialli!
- RAGAZZIIIIII! - Li richiama duramente, Scott.
- Papàààà! - Strilla Syd con le lacrime agli occhi e correndo giù dalle scale. Quando lo raggiunge, allunga le braccia verso il suo viso per essere presa in braccio dal suo papà.
- Amoree! Che c'è? Uh? Shh. - Gli dice teneramente, Scott, stringendola amorevolmente tra le sue braccia.
- Ben mi ha rotto la mia bambola preferita. - Singhiozza Syd. Amava quella bambola! Gli e l'ha regalata suo nonno e da quel giorno l'ha tenuta come se fosse oro.
- E perchè te l'ha rotta? - Chiede tranquillamente, Scott asciugando le lacrime della sua bambina.
- Perchè è cattivo! - Continua a singhiozzare, Syd.
- Bennnn! Vieni un po' qui. - Lo chiama, Scott.
- NO! - Risponde brusco, il bimbo.
- Si invece, non no. - Inizia ad alzare la voce, Scott. Odia quando non l'ascoltano al primo colpo!
- Ti ho detto di no!
- BEN! DEVO SALIRE IO?
- Arrivo. - Sussurra due secondi dopo, Ben. Sa, che suo papà l'avrebbe sentito.
- E muoviti!
- Pap..papà la mia bambola! 
- Shh! Amore mio calmati. Magari la possiamo aggiustare! - La tranquillizza Scott. Suo figlio è arrivato!
- Posso sapere perchè hai rotto la bambola di Syd? - Gli chiede calmo.
- Perchè se lo meritava. - Risponde in un ringhio e con gli occhi gialli, Ben.
- Syd, scendi un attimo amore, per favore! Ben, vieni qui. 
- No. 
- Ti ho detto vieni qui.
- No! Sei arrabbiato e non mi piace quando tu o papà siete arrabbiati.
- Ma io sono arrabbiato perchè non mi ascolti. Vieni qui e papà non è più arrabbiato. - Gli dice ancora, Scott. Ben annusa l'aria e si avvicina al suo papà.
- Che c'è? - Gli chiede con gli occhi bassi, avvicinandosi al suo papà.
- Ascoltami: cosa vi diciamo sempre io e papà? Che non dovete ringhiare o fare gli occhi gialli senza motivo, giusto?
- Si.
- E allora tu perchè lo stai facendo? E sopratutto con me?
- Perchè sono arrabbiato.
- Anche Syd è arrabbiata. Gli hai rotto la sua bambola preferita eppure, mi sembra che dopo che l'ho richiamata abbia smesso di ringhiare.
- IO GLI HO ROTTO LA BAMBOLA PERCHE' LEI MI HA ROTTO IL MIO ROBOT. - Strilla Ben.
- NON L'HO FATTA APPOSTA. - Ricomincia ad urlare e a piangere, Syd.
- Heiiii! Non si urla. - Li riprende, Scott. Poi dice a sua figlia di avvicinarsi a lui e al fratello.
- Vediamo di risolvere la cosa con calma! Capisco che voi siate arrabbiati ma se continuate così mi arrabbio io. Voi volete che mi arrabbio?
- No, papà. - Rispondono in coro i due fratelli.
- Bene! Syd, è vero che hai rotto il robot di Ben?
- Si papà ma non l'ho fatta apposta.
- NON E' VERO.
- Con calma ho detto! Ben.. tua sorella dice che non l'ha fatto apposta! Perchè non gli credi?
- Perchè è così e basta.
- Perchè è così e basta non è una risposta e anche se tua sorella te l'avrebbe rotto di proposito tu non dovevi rompergli la bambola!
- Ok. - Pigola Ben.
- Comunque oggi pomeriggio usciamo e ve li ricompro io, nonostante sia stato un regalo di vostro nonno! Nel caso non ci sono più, vi comprerò qualcos'altro. Adesso perchè non fate pace? 
- Ben, non volevo romperti il robot! - Dice con un piccolo broncio, Syd.
- Parola di lupetto? - Gli chiede per essere sicuro Ben allungandogli il mignolino per fare pace.
- Parola di lupetto. - Conferma Syd stringendo il mignolino del fratello e dandogli un bacio nella guancia dicendogli che è il fratello migliore del mondo, subito dopo.
- Ma papà? - Chiede triste, Ben. Gli manca Stiles.
- Eccolo qui a papà. - Strilla felice Stiles, entrando in casa.

O almeno ci prova. Ben e Syd non gli hanno dato nemmeno il tempo di dire altro o di muovere un altro solo passo che gli hanno già gettato le braccia al collo, pronti a riempirlo di baci all'istante.
- Papà, papà sei a casa. - Strilla felice Ben godendosi le sue coccole. Scott a stento trattiene le risate.
- Sii! Cos'è questa brutta puzza di lacrime? - Chiede Stiles baciando i suoi cuccioli.
- Piccola lite tra fratelli ma hanno già fatto pace. - Risponde Scott.
- Meglio così! Comunque ciao anche a te è brutto nano che non sei altro. - Ridacchia Stiles.
- Ciaooo. - Ridacchia Scott dandogli un bacio nella guancia.
- Papà non è brutto. - Lo difende Syd gettandogli le braccia al collo e facendo ridere tutti i presenti.
- Sei la solita viziata. - La prende in giro, Ben, coccolando Stiles. Syd pensa a coccolare Scott.
- Vi amo! - Ripete all'infinito Stiles riempiendo di baci i suoi bambini. Proprio non riesce a non coccolarli.
- Papà, ma perchè hai l'odore di una donna addosso? - Gli chiede Syd facendogli gelare il sangue nelle vene. Ben ringhia e Scott ha iniziato ad annusare il collo di suo marito.
- Scott... Scott che fai? - Gli chiede con il cuore a mille, Stiles.
- Sta zitto! - Ordina, Scott.
- Senti, io vado a preparare da mangiare! 
- Ti aiuto e non credere sia finita qui Stiles, poi tu e io ne riparliamo. 

Sono in cucina nel silenzio più assoluto e mentre preparano il pranzo, Scott lo guarda storto in attesa di una spiegazione e Stiles fa di tutto per evitare il suo sguardo.

- Una mamma. - Dice solamente, Stiles.
- Una mamma. - Ripete Scott.
- Si è appena lasciata con il marito. 
- Certo e perchè si è appena lasciata con il marito deve provarci con il mio.
- Non ci ha provato. Ha solo bisogno di un amico, un amico gay.
- Sa che sei sposato?
- Si e sa anche che ho due figli meravigliosi. La mia scrivania è piena delle vostre foto!
- E' innocua?
- E' innocua lupacchiotto! E poi dai, questo tatuaggio qui è a marchio Scott McCall. - Ridacchia Stiles mostrandogli il suo tatuaggio.
- Ci mancherebbe anche che non sia così! Bennn, Sydddd! A tavola.
- Non ho fame. - Risponde Syd.
- Nemmeno io. - Risponde Ben.
- Stiles, ti giuro che non ce la faccio più. - Dice tra i denti, Scott.
- Ben e Syd venite subito a tavola. - Dice Stiles.
- Che pal**. - Si lagna Ben.
- Scusa non ho capito, cos'hai detto? - Lo riprende Stiles avvicinandosi a lui. Ben, di tutta risposta arriccia il naso e gli ringhia contro.
- VAI A TAVOLA. - Ordina Stiles indicandogli con un dito, la cucina.
- Ecco, lui può ringhiare quanto vuole e non gli dite niente poi quando lo faccio io mi sgridate. - Si lagna Syd facendo la linguaccia a suo fratello.
- Syd, non è vero. Le cose giuste e lo sai! Vai a tavola anche tu. Quanto a te Ben, sto aspettando che tu vada a tavola e ascoltami bene signorino. Questa è la prima ed ultima volta che ti permetti a dire una parolaccia. Sono stato chiaro? - Gli chiede seriamente, Stiles, mentre si inginocchia all'altezza del suo viso.
- Si, papà. - Risponde con il broncio, Ben.
- Bene, adesso dammi un bacio e andiamo a mangiare. - Dice molto più calmo, Stiles. 

Il pranzo si svolse con calma senza alcun intoppo e la famiglia si perse in chiacchiere, tenere carezze e giochi fino alle tre del pomeriggio, quando Stiles doveva tornare a lavoro.

Intorno alle cinque del pomeriggio, fuori sta calando la sera. Stiles non è ancora arrivato a casa e Ben e Syd sono nella cameretta di Ben a giocare con il gatto. Scott ricorda bene i ringhi che cacciò non appena vide quell'essere entrare in casa sua. Saltò di scatto sul divano e si trasformò completamente spaventando a Ben e Syd che allora avevano appena un anno. Stiles lo sgridò e non poco e alla fine, tanto hanno fatto che quel gatto, quel Fufi del cavolo, vive in casa loro da un anno ormai.
- Hei, cuccioli. Io vado un attimo in bagno, non muovetevi di li, non aprite la porta a nessuno e non rispondete al telefono. Io arrivo subito! - Gli dice per precauzione in modalità papà Alpha che protegge i suoi cuccioli, Scott.
- Ok papà. - Risponde Syd giocando a chi ringhia più forte tra lei e Fufi.

"Tz. Questo è il colmo dei colmi! Come possono dei bambini lupo, andare d'accordo con un gatto? E' assurdo."

Ebbene si. Tutto accadde in un lampo. Fufi si stufò di Ben e Syd e scappò via dalla finestra e Scott che si prolungò più del dovuto in bagno, si accorse solo quando uscì che Ben aveva rincorso quello stupido gatto e adesso era in giro chissà dove.
- BENNNNN! - Strilla Scott cercandolo nei paraggi. Non può essere lontano! Ovviamente, Syd è già dal nonno.
- Ben dove sei? - Strilla ancora Scott. Il cuore a mille per la paura.

'Stiles...'
'Scott.'
'Abbiamo un problema.'
'Tranquillo, sto tornando a casa. Ne riparliamo tra poco!'
'No. Non venire a casa! Vai nel bosco. Fufi è scappato e Ben l'ha seguito. Io lo cerco per la città!'
'COSA?'
'Stiles, ti prego.'
'Ok ok, con calma! Manteniamo la calma. Io lo cerco nel bosco e tu in città. Il primo che lo trova, chiama! Syd?'
'E' con tuo padre. Non avvisiamo il resto del branco!'
'Assolutamente no.'


E proprio mentre Syd è a singhiozzare sonoramente tra le braccia del nonno e Stiles e Scott divisi tra boschi e città per cercare il loro bambino, una fortissima nevicata si abbatte su Beacon Hills rendendola bianca in pochi minuti.

In questo momento, un unica domanda opprime la testa di Stiles e Scott: dov'è il mio bambino?

 
Piccolo spazio autrice:

Ops. Già! Dov'è Ben? Bah. Chi lo sa!
Quale carattere vi piace di più? 
Quello di Ben o quello di Syd?
Stiles e Scott troveranno Ben?

Grazie a Tallutina per aver letto e recensito il precedente capitolo.
Grazie anche a chiunque sia arrivato fin qui.

A risentirci al prossimo capitolo :*
  
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