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Autore: Ghillyam    30/01/2015    5 recensioni
Regina era al settimo anno e quello, per lei, sarebbe stato l'ultimo; quei sette anni erano stati i migliori della sua vita, a Hogwarts si sentiva davvero a casa e avrebbe voluto restarvi ancora a lungo. […]
«Pensierosa?» chiese la Corvonero
«Sto solo pensando a quanto siano passati in fretta questi anni… e a quante cose siano successe.» aggiunse Regina con un tono malinconico.
[Principalmente Outlaw Queen]
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Elsa, Regina Mills, Robin Hood, Will Scarlett
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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«Per la prossima lezione voglio che mi portiate un rotolo di pergamena in cui spiegate in che modo e con quali ingredienti si prepara la Felix Felicis, anche detta Fortuna Liquida»
La lezione di pozioni, tenuta dal professor Gold,il direttore della Casa Serpeverde, era appena finita e Regina e Elsa uscirono dall'aula nei sotterranei per dirigersi alla lezione successiva «Ho saputo che ci saranno le selezioni per la squadra di Quidditch domenica, parteciperai?» chiese la Corvonero.
«Di pure che le coordinerò, sono stata nominata capitano.» rispose Regina con orgoglio.
«Wow, é fantastico! Sono contenta per te.» disse Elsa con entusiasmo, forse troppo. Era già da alcuni giorni che cercava di mostrarsi allegra e di parlare il più possibile in presenza di Regina, non voleva che la sua amica pensasse troppo a Robin ed era per questo che lei, Will e Malefica non la lasciavano mai da sola e la facevano distrarre in svariati modi: passavano dal parlare dei M.A.G.O, per i quali erano tutti preoccupati, a eccezione di Will, che non era esattamente il tipo che gli insegnanti definivano studioso e diligente, al pianificare qualche scherzo a discapito di quelli del primo anno o del custode, Thomas Clarke. La Serpeverde si era accorta di questo, anche se, a suo parere, trovavano maggior divertimento loro, in particolar modo Malefica e il Grifondoro, che non lei stessa, ma, nonostante questo, gliene era grata.
«Devo andare a Incantesimi, ci vediamo dopo» disse la mora, salutando l'amica.
«A dopo. Ci vediamo più tardi in biblioteca?» chiese Elsa.
«D'accordo, ciao».
Regina arrivò in classe con dieci minuti di anticipo, l'aula era vuota. Si sedette nel banco più appartato dell'aula, come aveva fatto durante tutti gli anni da quando aveva cominciato gli studi a Hogwarts. Per ingannare l'attesa prese dalla borsa il libro "Harry Potter e i Doni della Morte": trovava incredibilmente avvincenti le vicende che si erano susseguite nella vita del Ragazzo Che É Sopravvissuto, per quanto potessero essere tragiche e difficili da affrontare per un ragazzo di diciassette anni. Erano passati quasi cento anni dalla fine della Seconda Guerra Magica e lei era estremamente grata al cosiddetto "Trio dei Miracoli" che aveva deciso di raccontare la propria storia, sotto lo pseudonimo di J.K. Rowling, attraverso quei sette meravigliosi libri. Certo, durante Storia della Magia ne avevano discusso più volte, ma leggere quei libri, scritti direttamente dai protagonisti della storia, era completamente diverso; Regina non era stupita dal fatto che la pubblicazione dei volumi fosse andata avanti per cosí tanto tempo, erano semplicemente fantastici, li aveva riletti più e più volte e trovava sempre qualche particolare che non aveva notato la volta precedente. Ora, era arrivata a circa metà libro: la parte in cui Harry, Ron e Hermione si trovavano a Villa Malfoy quando, quest'ultima, veniva torturata da Bellatrix. Quella era, senza dubbio, la sua parte preferita. Quando si trattava di personaggi letterari la sua parte più sadica prendeva il sopravvento: fin da quando era piccola aveva sempre trovato più affascinanti i cattivi delle storie (l'influenza di sua madre Cora aveva contribuito, almeno in parte) in quanto, secondo lei, più complessi e ricchi di sfumature che li rendevano assai più interessanti rispetto ai buoni e, tra tutti quelli che aveva amato e conosciuto, Bellatrix Lestrange era in assoluto la sua preferita. La Serpeverde era consapevole del fatto che la persona che le piaceva cosí tanto era realmente esistita e che le azioni descritte in quelle pagine erano successe davvero, tuttavia, per lei, era diventata il semplice personaggio di un libro, come tanti altri, quindi non vedeva niente di male nel parteggiare per la strega, che Elsa puntualmente definiva "la più folle che il Mondo Magico avesse mai conosciuto".
La lettura di Regina fu interrotta dall'entrata della professoressa Blue, la quale intimò agli studenti, che nel frattempo avevano riempito la stanza, di prendere posto.
«Bene ragazzi, da oggi, per un mese, imparerete cosa sia l'oc...» la direttrice della Casa Corvonero fu interrotta dalla brusca entrata di due ragazzi piuttosto affannati che stavano ridendo come pazzi, ma smisero subito dopo aver visto l'espressione seria, irritata e niente affatto divertita della professoressa.
«Scarlett, Locksley, direi che dieci punti in meno a Grifondoro possano servirvi da lezione e, adesso, prendete posto. Scarlett, lei può sedersi qui, vicino alla signorina Lucas. Locksley si sieda accanto alla signorina Mills.»
Regina impallidí. Un conto era far finta che lui non esistesse quando non c'era o, perlomeno, quando si trovava almeno a trenta metri da lei, ma far finta che tra loro non ci fosse e non ci fosse mai stato niente le risultava piuttosto difficile con lui vicino a lei. Robin si sedette e iniziò a rigirarsi la bacchetta tra le mani: non sapeva cosa fare. Se salutarla, sorriderle semplicemente oppure non fare e dire niente. Il momento di imbarazzo tra i due fu interrotto dalla voce della professoressa che aveva ripreso a spiegare «Dunque, come stavo dicendo, prima di essere interrotta, da oggi per un mese vi eserciterete con la difficile arte dell'occlumanzia.»
Un mormorio di voci eccitate si espanse per l'aula.
«Io e la vostra insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, la professoressa West, abbiamo deciso di collaborare per insegnarvi a padroneggiare questa disciplina, sarete divisi in coppie e, insieme, vi eserciterete. Con me imparerete l'incantesimo e il modo corretto per pronunciarlo, mentre, la professoressa West vi insegnerà come bloccare la persona che cercherà di leggervi la mente. Eseguirete il lavoro con il vostro o la vostra compagna di banco, alla fine del mese ci sarà un test e mi auguro che voi tutti sarete pronti.»
Regina si sentí mancare. Non poteva credere alle sue orecchie: esercitarsi con Robin, per di più per un incantesimo del genere. Sapeva bene in cosa consisteva la Legilimanzia, sua madre la praticava, talvolta anche su di lei, e il pensiero che il Grifondoro avrebbe potuto vedere tutto ciò che le passava per la testa la metteva davvero a disagio. Dal canto suo, Robin era nervoso, ma vedeva quella situazione come un modo per riavvicinarsi alla Serpeverde, sapeva di averla fatta soffrire e voleva farsi perdonare a tutti costi, non sarebbe stato facile, ma ci avrebbe provato.
La lezione continuò per un'altra ora, al suono della campana la professoressa disse «Iniziate ad esercitarvi, ci vediamo lunedi. Godetevi il finesettimana.»
Regina e Robin si alzarono per dirigersi a pranzo e, quest'ultimo, disse «Ti va di vederci in biblioteca, domani? Potremmo iniziare a provare l'incantesimo»
«Si, certo» rispose fredda la ragazza e, detto questo, uscí velocemente dall'aula.


NdA: ed eccomi con un nuovo capitolo! Scusate se ci ho messo tanto, ma ho avuto da fare con la scuola. Spero che vi piaccia. Recensite e fatemi sapere che ne pensate. Il riferimento alla saga, e in particolar modo a Bellatrix, non ho potuto fare a meno di metterlo. Alla prossima! Per chi non lo avesse capito la professoressa West corrisponde a Zelena.
   
 
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