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Autore: istinto della luna    30/01/2015    3 recensioni
Dal testo:
Hermione Granger era imbarazzata.
Sì, molto imbarazzata.
Stava uscendo dall'aula di Trasfigurazione con le gambe tremanti e le gote arrossate.
Non ci poteva credere.
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Imbarazzata per cosa vi chiederete...
Beh, basta leggere!
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Calmare le acque, sorprendendo le folle



Il fatidico giorno era arrivato.  Harry, Ron e Hermione si trovavano nella Sala Comune a discutere su che carriera avrebbero intrapreso finiti gli studi ad Hogwarts.
Hermione, tuttavia, non riusciva a prestare molta attenzione.  Aveva ancora la mente rivolta alla notte precedente e non riusciva a tornare in sé stessa.
<< Hermione, stai bene, vero? >> chiese Ron.
<< Certo che si, ma non mi interessa lavorare al Ministero >>  disse a sua volta lanciando poco più in là uno dei tanti opuscoli.
In quel momento arrivarono i gemelli. La ragazza, appena incontrò lo sguardo malizioso di Fred, non poté che arrossire e catapultarsi nella lettura di un altro fascicolo.
<< Harry, allora, hai capito che devi fare? >> chiese George.
<< Certo che si! >>
Hermione, dopo aver alzato gli occhi al cielo, intervenne: << Harry, sei sicuro di quello che stai per fare? Insomma, il camino della Umbridge... >>
<< E dai Hermione >>  la interruppe Fred << a volte bisogna sapersi buttare. In fondo non è l'unico ad averlo fatto, no? >>
Hermione sentì le guance in fiamme: << No, Fred. >>
<< Mi sono perso qualcosa? >> chiese George con una punta d'ironia.
<< Assolutamente nulla. >> risposero all'unisono, senza smettere di guardarsi.
<< Se lo dite voi... >>
Fred si sedette da parte alla ragazza continuando a parlare con il gemello, come se la notte precedente non fosse successo nulla. Lei, invece non riusciva a smettere di guardarlo. Aveva paura che stesse sbagliando tutto. Aveva fatto bene a buttarsi? Insomma, non poteva di certo nascere una relazione stabile tra di loro. Erano troppo diversi. Aveva paura che, con il passare del tempo, il ragazzo si stancasse di lei e della sua pignoleria.
Fred, intuendo cosa stesse pensando, proclamò: << Ma sentitela, pensi davvero che fallirai in tutti i GUFO? Ma scherzi? Su, vieni, ti mostro io che cosa succede a chi dice bugie. >>
Hermione si girò verso di lui accigliata. Non aveva detto nulla, almeno in quel momento, in merito alla possibile bocciatura dei GUFO.  Poi capì che avrebbe dovuto reggere il gioco, poiché Fred aveva qualcosa in mente.
Si finse indispettita e disse: << Dove dovrei andare di grazia? >>
Lui sorrise divertito e, dopo essersi alzato, rispose: << Seguimi e basta. >>
La prese per mano e la trascinò fuori dalla Sala Comune, non prima di aver lanciato un'occhiata eloquente a George.
Si fermarono nel corridoio meno affollato.
<< Hermione, che cosa ti prende? >>
Lei abbassò il viso: << Beh, io... no... che c-cosa sono per te, Fred? >>
Il gemello rimase spiazzato. << Potresti spiegarti meglio? >>
<< Che cosa è significato per te quello che è successo ieri? >>
Fred spalancò gli occhi. Non poteva credere alle sue orecchie, stava dubitando di lui.
<< Dubiti di me, Granger? >>
<< N-no, è solo che... >>
<< ... che non te lo saresti mai aspettato da parte mia? >> suggerì il ragazzo.
Dopo che lei ebbe annuito continuò: << Vedi, se devo essere sincero, anche io ero stupito quando mi è accaduto. Insomma, una prefetto saccente come te. Per Merlino, non poteva essere! >>
Lei si ricompose: << E così sarei una saccente prefetto, eh? >>
Lui l'avvicinò a sé: << Si, ma anche la più agguerrita, devo dire. >>
Hermione si allontanò dal ragazzo e lo esortò a continuare il discorso precedente. Aveva bisogno di prove. Voleva sentirsi sicura che lui non l'avrebbe abbandonata.
<< Come posso spiegarti? Non so che cosa abbia sviluppato la mia testa, ma... è successo. Ho cominciato a... provare dei sentimenti e, anche se ti può sembrare strano, mi sono... >>
" Innamorato di te, prefetto " avrebbe dovuto dire, ma non ci riuscì.
Uno strano silenzio imbarazzante inghiottì quell'ultima frase lasciata a metà, mentre Hermione aggrottava la fronte.
<< Ok, ho capito. >> disse Hermione dopo un po'. Aveva compreso che cosa stava pensando e non poté fare a meno di arrossire.
<< Sei carina quando arrossisci Hermione... ma io lo sono di più! >>
La ragazza non ci pensò due volte e si avventò su Fred, tentando di colpirlo sul petto.
<< Fred, non è una bella cosa da dire. >>
<< Beh, ma è la verità. Sei davvero carina, Granger. >>
Lei si bloccò all'istante. << Cosa? >> Lei si riferiva al fatto che l'ego smisurato di Fred avesse ancora una volta spazzato via il tentativo di rivolgerle un complimento. Beh, dovette resettare tutto quando sentì quella frase.
Fred ghignò senza smettere di guardarla: << Sei carina Hermione e non solo quando arrossisci. >>
Hermione rimase spiazzata dalla facilità con la quale le aveva detto ciò che pensava. Arrossì involontariamente e Fred non poté che accarezzarle una guancia sorridendo appena. Poi lui si avvicinò a Hermione, senza smettere di guardarla negli occhi, ad un tratto serio.
<< Che vuoi fare? >> sussurrò Hermione, non del tutto ripresa da ciò che le aveva detto.
<< Sto per baciarti. >>
E così accadde; il ragazzo, scosso da mille emozioni diverse, si tuffò a capofitto sulle labbra di Hermione, la cui risposta non tardò ad arrivare. Strinse la ragazza a sé e continuò a baciarla in modo passionale.  In quel bacio volevano dimostrare di essere perfettamente sincronizzati, due cuori in un corpo solo, due entità racchiuse nella stessa rosa di sentimento che li stava travolgendo.  Capirono entrambi che, con quel bacio, stavano siglando più di quanto avrebbero fatto a parole.  Si staccarono ansanti, ma al settimo cielo.
<< Weasley, Granger vi sembra il modo? >>
Preoccupati si girarono di scatto. Fred vide il proprio riflesso appoggiato alla parete adiacente, mentre lo scrutava con un sorrisetto beffardo.
<< George! >> esclamarono all'unisono ancora stretti.
George batté le mani: << Finalmente! Davvero gemello non riuscivo più a sopportare le tue moine. Vedo che avete avuto modo di, oserei dire, conoscervi a fondo. >>
Hermione sorrise imbarazzata, mentre cercava di risistemarsi i capelli.  Fred la fermò divertito: << È inutile Hermione, non riusciresti a domare quella chioma neanche per tutti i galeoni del mondo! >>
Lei lo spintonò via, fintamente offesa.
George enunciò alzando volutamente la voce: << Beh, siete davvero carini. L'unico problema è che ci sono anche io. >>
<< Che vuol dire? >>
Il gemello con uno strano ghigno impresso sul viso, cominciò a urlare a squarciagola: << E così il nostro gemellino si è dato da fare... con un prefettino: niente male! >>
Hermione lo raggiunse inorridita: << Tu non oserai... >>
<< Tranquilla, non parlerò >> disse serio, provocando in lei una strana sensazione di improbabilità
<< Ma non posso assicurarvi che non canticchierò giusto un pochino! >> riprese infatti George subito dopo.
<< George! >> esclamò contrariato Fred.
<< Fred! Dimmi tutto. >>
Lui ghignò: << Comincia a correre. >>
Non appena l'altro scattò in avanti Fred si girò verso Hermione, la guardò negli occhi e disse: << Non restare in questo corridoio troppo a lungo, Hermione, potrebbero rivelarsi alcune sorprese. >>
<< Sorprese? >>
<< Si >> disse sicuro << Ah, un'ultima cosa, voglio la mia ricompensa. >>
Si mise a correre urlando il nome di George, senza curarsi del fatto che avrebbe potuto finire in punizione ancor prima che avesse avuto il loro piano.

 
*
 
Alle cinque in punto il corridoio in cui poco prima Hermione, Fred e George avevano avuto quel "battibecco", venne trasformato in una palude. Ecco la sorpresa di cui parlava il ragazzo: Hermione non poteva credere ai propri occhi. Essendo inagibile gli studenti, seppur ridendo, cominciavano a disperdersi nel resto del castello tentando di raggirare il problema in qualche modo. Soltanto quando sentì la voce della Umbridge si voltò. Vide le capigliature rosse dei due gemelli al centro della mischia sorridere sfacciati.
Gazza, dopo aver scambiato qualche battuta con la nuova preside, si dileguò verso il suo ufficio. Hermione sperò che Harry avesse già terminato o perlomeno che avesse avuto la decenza di trovarsi un nascondiglio.
Si avvicinò alla folla continuando a guardare i due ragazzi. Non sembravano minimamente toccati dalla situazione. Gazza arrivò poco dopo e Hermione tirò un sospiro di sollievo: non aveva scoperto Harry.
<< Finalmente ho il permesso! Posso usare la frusta! >> cantilenava allegro. A Hermione gelò il sangue.
Fred disse: << Oh, che bello. Posso provarla anche io? >>
La Umbridge scattò verso di loro rossa di rabbia: << Non mi sembra che siate nella posizione di poter scherzare. >>
George continuò: << Lei, dice? >>
<< Siamo convinti che non ha più alcun potere su di noi, vero George? >>
<< Certo Fred, abbiamo superato l'età. >>
Fred, per una piccola frazione di secondo, si girò verso di lei. I loro occhi si incontrarono. Improvvisamente la stanza perse d'importanza e tutte le voci vennero ovattate dalle loro stesse orecchie. Fred mimò con le labbra la parola sorpresa e lei, senza pensarci due volte tirò su la manica. Allacciato al suo polso non vi era altro che quel braccialetto. Felice come non mai Hermione lo stava indossando e, per la prima volta, lo stava mostrando a Fred che dal canto suo sorrise.
Si stavano ancora fissando quando lui cominciò ad avvicinarsi, ignorando le domande del gemello. Un passo dopo l'altro stava per raggiungere Hermione le cui ginocchia ormai stavano per cedere.
Finalmente la raggiunse, ma non parlò. La guardò ancora un attimo, poi, indispettito si girò verso la folla. << Gente, potete girarvi un secondo? Sapete, devo farmi dare la mia  ricompensa. >>
<< Quella vera. >> precisò dopo un po'.
Hermione avvampò all'istante cercando di capire che intenzioni avesse. I ragazzi non si erano girati e la Umbridge stava cerando di incastrarlo. Fred capì che avrebbe dovuto darsi una mossa. Si girò verso George pregandolo di dargli tempo con lo sguardo. Lui capì al volo e riprese a parlare.
<< Beh, l'hanno voluto loro. >>
Prima che Hermione potesse fare anche il più piccolo movimento Fred aveva già catturato le sue labbra in una morsa mozzafiato. Quel contatto seppur scottante e pieno di eccitazione la fece precipitare di vergogna. Si staccarono velocemente.
<< Non ti preoccupare Hermione, la Umbridge è troppo occupata a sgridare noi per la palude. >>
Hermione aspirò dalle narici e replicò: << Oh, io ti... >>
<< Devo andare. Ci vediamo presto. >>
Prima ancora che la ragazza potesse controbattere Fred urlò insieme al gemello: << Accio scope >> e insieme vi montarono.
Prima di lasciare Hogwarts Fred si girò verso Hermione e urlò: << Lo so che non è la prima volta che lo indossi Granger. >>
Anche quella volta Hermione meditò vendetta ma, per qualche strana ragione, non era più così tanto sicura che avrebbe voluto fargliela pagare.







Angolo Autrice:
Salve a tutti!!!
Forse in leggero ritardo, vi cominico che un'altro capitolo ha "addobbato" la mia Fremione!
Non so se vi sareste aspettati una sorpresa del genere, anche perché alla fine non è una vera e propria sorpresa. Si tratta di un semplice gesto che ha scatenato una strana reazione nel cuore di Hermione - come spero si capisca dalla frase in corsivo -
Vi dito già che il prossimo capitolo, purtroppo sarà l'ultimo. 
Spero che, al di là di tutto, questo capitolo sia stato di vostro gradimento!
Spero anche di non aver deluso nessuno!
Come al solito mi piacerebbe che recensiste questa mia squallida - spero di no - storiella "fremionesca" , grazie!
Ringrazio naturalmente chiunque abbia messo la storia tra i preferiti, ricordati e seguiti e chi l'abbia recensita.
Ritaglio questo piccolo spazio anche per ringraziare in modo particolare Notteinfinita per il fatto che fino ad ora ha recensito ogni mio capitolo.
Ovviamente ringrazio anche chi legge nell'ombra!!!
Bene, ho terminato!
A presto!
Martina
PS: W le Fremioni.


 
   
 
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