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Autore: _windowsgirls    31/01/2015    1 recensioni
Già durante la celebrazione del suo matrimonio, Zayn si rende conto che tutto sta cambiando. Il suo segreto più intimo gli pesa ancora di più sulle spalle, e non può fare a meno di pensare che, a volte, il passato torna con una potenza superiore ad una tempesta improvvisa.
Dalla storia:
La macchina era lontana solo cinque metri, ma prima che potesse raggiungerla, una mano lo tirò per la camicia e lo fece sbattere contro il muro. Venne placcato dal gomito dell’aggressore sotto il collo e incominciò a sudare freddo.
« E’ questo l’unico modo in cui possiamo parlare? »
« Cosa volete? » A Zayn era stato difficile fare uscire quelle poche parole, paralizzato dal terrore. Sapeva che sarebbero arrivati, che l'avrebbero cercato, altrimenti non avrebbero fatto irruzione al matrimonio. Era giunto il momento.
« Cosa vogliamo? Ma parli sul serio? Vogliamo vendetta, mi sembra più che ovvio. »
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sick



Il sole picchiava forte sopra la sua testa mentre Zayn attraversava lentamente la via per giungere a casa. Aveva bisogno di fare dei respiri profondi prima di varcare la soglia e affrontare sua moglie come se non fosse successo nulla. Arrivato di fronte alla porta, si tolse il cappello giallo e si sventolò il gilet per farsi più aria, poi si diede uno schiaffo per svegliarsi e si stampò sul viso un sorriso che sperava fosse convincente. Bussò tre volte e il sorriso si spense, lasciando un'espressione stranita al suo posto. Dall'altra parte c'era Danny che lo guardava sorridente. « Ciao. » disse infatti, spalancando il braccio come se fosse stato lui il padrone di casa. Zayn sgranò gli occhi e senza pensarci due volte gli tirò un pugno sulla guancia, facendolo cadere per terra. Johanna accorse dalla cucina mentre si sistemava il grembiule intorno alla vita e si avvicinava ai due ragazzi.
« Ma che fai! » urlò contro Zayn, abbassandosi su Danny che si massaggiava con una smorfia dolorante la guancia sulla quale, poteva giurarsi, sarebbe uscito un livido scuro. Harry si avvicinò al compagno e lo aiutò a mettersi in piedi, mentre Johanna guardava il marito con tanto di occhi. « Che cazzo ti è preso? »
« Chi è questo bastardo? E che ci fa in casa mia? » sputò con i denti digrignati e lo sguardo duro. Lanciò furioso il cappello per terra e rimase a guardare quei tre che lo guardavano basiti e spaventati, osservando l'espressione di Danny.
Johanna si abbassò prendendo il cappello e poi gli tirò una manica per farlo entrare in casa. Harry portò Danny sul divano, mentre Johanna, tornata dalla cucina, teneva in mano una fettina di carne che porse al ragazzo. « Mettitela sulla guancia, forse non farà uscire il nero. » Il ragazzo annuì e si appoggiò la carne sulla faccia, mentre guardava Zayn con le sopracciglia aggrottate.  « E comunque è il ragazzo di Harry, testa di minchia. » disse liquidando il marito con un'occhiataccia. 
Zayn si sentì incredibilmente mortificato, aveva tratto conclusioni troppo velocemente e si pentì del suo carattere impulsivo. Non aveva passato un momento molto sereno, e ora stava dando le sue conseguenze. Si passò una mano tra i capelli e si avvicinò ai due ragazzi seduti sul divano, mentre dalla cucina sentiva Johanna trafficare con i fornelli. Mentre sentiva il rumore della cappa accesa per aspirare il fumo, si abbassò all'altezza della ginocchia del ragazzo. « Mi dispiace tanto. Io pensavo che .. »
« No, cretino, no. » rispose Harry al posto di Danny mentre gli teneva la mano stretta nella propria. « Hai davvero pensato a quello che sto pensando io adesso? »
Zayn lo guardò con sguardo confuso, « E cosa staresti pensando riguardo a cosa avessi pensato quando ho pensato di colpirlo? »
Harry gli lanciò un'occhiata di astio puro, carbonizzandolo con quegli occhi luminosi. « Mi hai confuso ancora di più. »
Zayn scosse la testa e si alzò in piedi, guardando in direzione di Danny. « Mi dispiace davvero tanto. Sono Zayn, comunque. Il marito di Johanna. »
« Tranquillo, non c'è bisogno che puntualizzi che tu sia il suo compagno per la vita. Come puoi aver capito bene, non mi interessano le femmine. » poi tolse la mano da quella di Harry e la porse a Zayn, che ricambiò la stretta. « Io sono Danny. »
« E io sono annoiato, adesso. Andiamo a mangiare? » disse Harry alzandosi dal divano e tirandosi dietro Danny. Il ragazzo tornò rapido in cucina e diede la carne a Johanna, la salutò con un abbraccio e lasciarono entrambi la casa. Zayn poi andò a raggiungere la moglie, indaffarata a friggere le fettine di melanzana che aveva tagliato sicuramente quella mattina. Aveva accanto a sè un piatto pronto e Zayn le si avvicinò, « E' per me, questo? »
« Non mi sembra che il mobile possa mangiare. »
Zayn annuì e prese il piatto, andandosi a sedere alla tavola apparecchiata per due persone. Chissà per quanto tempo sarebbe rimasto tutto così, prima che i posti si potessero moltiplicare. Si versò l'acqua nel bicchiere e aspettò che Johanna gli si sedesse di fronte. La ragazza prese il suo piatto appena preparato e si sedette, senza degnare il ragazzo di un'occhiata.
« Come mai hai fatto le melanzane? » disse Zayn mentre prendeva una fettina con la forchetta. Johanna alzò semplicemente le spalle, con la bocca piena. 
« Avevo voglia. »
« Okay, e che mi dici di come hai passato la mattinata? »
La ragazza lo incenerì con lo sguardo, fermandosi con la forchetta vicino alla bocca, poi tornò a mangiare in silenzio. Zayn annuì cupo, poi prese a mettere in bocca le melanzane accompagnate da pezzi di pane. « Non hai voglia di parlare con me. » disse giocando con un pezzo di mollica. Johanna stava bevendo, mentre teneva il suo sguardo inchiodato in quello del ragazzo. 
« Ma no, cosa te lo fa pensare? » rispose ironicamente, mentre riappoggiava il bicchiere sul tavolo. Gli sgabelli erano davvero alti e doveva piegarsi per mettere le cose in bocca e mangiare. Zayn la guardava, giocandosi il suo asso nella manica. 
« Sei così bella. » disse, mentre vedeva la sua crocchia sfatta e il grembiule sporco di farina all'altezza del petto. Johanna continuava imperterrita a sbocconcellare nel piatto, tenendo lo sguardo basso. Si sentì lo stomaco brontolare e si mise una mano sulla pancia, cercando di farla placare. Oh, no.
« Sei davvero, davvero bella.. » continuava Zayn mentre scendeva dallo sgabello e andava a raggiungere la ragazza. Prese ad accarezzarle la schiena, i capelli, poi avvicinò la bocca al suo orecchio. « Perchè non vieni con me? » ammiccò, appoggiandole una mano sulla coscia. Johanna poi si mise subito in piedi, scostandolo con un gesto del braccio, e scappò via, correndo in bagno, mentre Zayn rimaneva in cucina. « Non pensavo di fare così schifo come seduttore. »
La voce della ragazza giunse ovattata dal bagno, « Zitto, idiota. » riuscì a dire, prima che il suo corpo fosse percosso da spasmi violenti. Il ragazzo avanzò verso il bagno, per poi bloccarsi a metà corridoio, sentendo Johanna urlare. « Non venire per nessun motivo al mondo! » poi chiuse la porta, impendendo a Zayn di chiederle come stesse, almeno. Chissà perché rimette così frequentemente, pensò mentre ritornava in cucina e iniziava a sparecchiare. Forse sarà stato il troppo olio che ha messo nelle melanzane e le ha fatto male, ipotizzò mentre sciacquava i piatti nel lavandino e li metteva nella lavastoviglie. Almeno in quello era bravo.  



Johanna uscì mezz’ora dopo dal bagno, un asciugamano intorno ai capelli e l’accappatoio attorno al corpo, impregnati di acqua. Strusciò i piedi sul tappeto per asciugarli e andò verso la stanza da letto, dove Zayn stava steso e guardava la tv incassata nel muro. Johanna fece finta di nulla, gli diede le spalle per non far vedere le occhiaie che le solcavano gli occhi e si accovacciò per prendere la biancheria dal cassetto. 
« Non farlo. » disse Zayn, sussurrando e spegnendo la televisione di botto. 
Johanna continuò a infilarsi gli slip nascondendosi con l’accappatoio, quando Zayn, seduto sul letto, la prese da dietro e se la buttò sopra, cadendo entrambi sul materasso. Incominciò a baciarle il collo scoperto e a percorrere con le mani le braccia della ragazza, ancora fasciate dall’accappatoio, poi quando stava per spostarsi sul ventre, Johanna balzò in piedi e si allacciò la cintura di spugna. 
« No. »
Zayn si rimise seduto con tanto di occhi. « Come? Perché? »
La ragazza prese da sotto il cuscino il pigiama e se lo infilò rapida, togliendo l’asciugamano dai capelli, che ricaddero scuri lungo la schiena e le schizzarono il retro della maglietta. Zayn era rimasto sconcertato da quel rifiuto. « Non dirmi che ce l’hai ancora con me per prima! »
« Cosa? » disse la ragazza prendendo in mano l’accappatoio e avviandosi a lasciarlo in bagno. « No, no. » si affrettò a rispondergli, prima che lui potesse pensare gli portava ‘rancore’ per qualcosa di così infantile. Era agitata per una questione totalmente diversa, che non si sarebbe mai aspettata di vivere a solo un mese dal matrimonio. Non dopo così poco tempo, pensò, mentre sentiva Zayn sbuffare. « Allora mi dici che ti prende? Non mi hai mai rifiutato, prima. »
« Non mi va semplicemente. Non ho testa adesso.. » disse mentre attaccava il phon alla presa. Zayn andò verso il bagno e si appoggiò alla porta con le braccia incrociate. « Perché non ne parli con me? »
Cosa?, pensò. « Cosa, scusa? » disse infatti ad alta voce mentre sbrogliava il filo per mettersi comoda. « Non è niente di che.. » Si schiaffeggiò mentalmente. Se davvero aspettasse un bambino, non sarebbe niente di che?
« Ma è una cosa che ti turba parecchio, e poi stai vomitando molto in questi ultimi due giorni. Hai l’influenza? »
Johanna si sporse su di lui, e gli diede un rapido bacio. « Davvero, amore, sto bene. » Non avrebbe mai potuto rivelargli una cosa del genere, non se non avesse avuto prima un verdetto certo. Poi prese la porta e gliela chiuse in faccia, iniziando finalmente ad asciugarsi i lunghi capelli neri. Nel mobile c’era la risposta al suo dilemma, ma era davvero pronta ad accettarlo con tanta trasparenza? Chiuse gli occhi e spense il phon, abbassandosi al mobiletto e aprendolo con le mani tremanti in quel momento di poco coraggio.


« Pronto? »
« Ciao, Niall. » Zayn era in salotto e stava steso sul divano. Non aveva niente da fare, e voleva impiegare il tempo in qualsiasi cosa che avrebbe potuto sviarlo dal pensiero di Johanna. Che le aveva preso? Sentiva il phon acceso in bagno, spegnersi di tanto in tanto, mentre attendeva la risposta del biondo.
« Oh, ciao amico. » disse l’altro. Aveva la voce più alta di un’ottava e Zayn sentiva delle risate dall’altra parte della linea, mentre Niall sussurrava di fare silenzio.
« Ehi, ma ti disturbo? » chiese infatti, con le sopracciglia aggrottate. Niall prese tempo, dilungandosi in pause silenziose che fecero destare in Zayn qualche sospetto. « Niall? »
« No, non disturbi, tranquillo. » sentì una stoffa sfregare contro il microfono del cellulare, e una risatina stridula. « Dimmi che ti serve. »
« No, non ho bisogno di nulla. Volevo solo chiederti se ti va di uscire con me a fare due passi, ma forse sei più impegnato di quanto io possa immaginare. »
« NO! » urlò il biondo dall’altra parte, cambiando rapidamente stanza e chiudendosi dentro. « No, non sono impegnato. Vengo subito. » e riattaccò, senza dare a Zayn il tempo di ribattere. Il moro restò con il telefono attaccatto all’orecchio. Ma che stava succedendo intorno a lui? Johanna l’aveva rifiutato, Harry l’aveva guardato male quando – a sua insaputa – aveva colpito il compagno, Lucie che se ne andava di casa senza salutare, Niall - che era evidente fosse in compagnia – accorreva da lui, quando invece odiava uscire il pomeriggio. C’erano fin troppi cambiamenti, anche lui si sentiva diverso, ma il suo era solo il terrore di non sapere fronteggiare adeguatamente la situazione che stava vivendo. Doveva resistere e mantenere le redini; non avrebbe permesso al cavallo di disarcionarlo, sarebbe uscito vittorioso, anche se sarebbe stato davvero, davvero difficile. Johanna aveva terminato di asciugarsi i capelli ma comunque rimaneva chiusa in bagno mentre Zayn, steso ancora sul divano, incominciava a sentirsi oppresso da tutto quel silenzio.


« Ma perché te ne vai!? » lo supplicò Lucie mentre gli si aggrappava al braccio. Il suo corpo nudo era fasciato dalle lenzuola bianche e con la mano libera se lo manteneva alzato all’altezza del seno. Niall si districò dalla sua presa, ancora sudato e i capelli umidi e si finì di abbottonare gli ultimi bottoni della camicia. Poi infilò i jeans e si mise la cintura, guardando Lucie con sguardo sognante. 
« Perché sì. »
La ragazza con sguardo esasperato e sbuffando fece ricadere la testa sul cuscino, i capelli scomposti e bagnati sulla nuca. Si coprì meglio con il lenzuolo, mentre la luce del primo pomeriggio filtrava dai buchi della persiana della stanza di Niall. I genitori non c’erano in quanto pranzavano alla mensa dei rispettivi uffici, e il ragazzo l’aveva invitata a consumare il pranzo da lui. Alla fine aveva finito per consumare un’altra cosa, ma vabbè, erano cose che sarebbero potute capitare in qualsiasi momento. Niall si sedette sul bordo del letto mentre si accovacciava per allacciarsi la scarpa, poi quando si girò vide Lucie di spalle che cercava di chiudersi il gancetto del reggiseno. Le si avvicinò strisciando sul letto e glielo chiuse in un batter d’occhio, rimanendo con le mani attaccate alla schiena della ragazza. Incominciò ad accarezzarle entrambi i fianchi, mentre Lucie, gli occhi chiusi e le labbra schiuse, piegava la testa all’indietro sfiorandola con quella di Niall. 
« Mi è piaciuto molto comunque.. » disse Niall avvicinandosi al suo orecchio e prendendole il lobo tra i denti, poi Lucie si sporse verso sinistra e gli lasciò un rapido bacio sulle labbra. 
« Anche a me. »
Poi Niall, a malincuore, si staccò, lasciandole accanto le chiavi di casa. « Quando te ne vai, chiudi bene e poi me le ridai. » le fece l’occhiolino, poi si avviò verso l’ingresso e si specchiò un’ultima volta sullo specchio attaccato al muro frontale. Uscì fuori di casa, e si appoggiò contro la porta chiusa. Allungò il braccio in avanti e lo ritirò con potenza verso di sé in segno di vittoria, poi prese a scendere le scale con il sorriso stampato sulle labbra. 
In dieci minuti arrivò a casa di Zayn e, quando suonò, sembrava che l’amico l’avesse aspettato per tutto il tempo dietro la porta. « Eccomi qui. » disse Niall girandosi le chiavi della macchina intorno al dito. « Dove ti va di andare? »
« Ovunque. » disse Zayn, mentre prendeva la giacca. Un attimo prima che chiudesse la porta, avvisò Johanna – ancora chiusa in bagno – di tornare entro due ore, poi uscì, facendo una bella boccata d’aria fresca prima di seguire l’amico verso la macchina parcheggiata.
Johanna d’altra parte non avrebbe mai potuto rispondergli decentemente e senza far trapelare nulla. Aveva fatto il test e aveva aspettato il risultato. Intanto, mentre vedeva i trattini di attesa muoversi rapidi nel minuscolo schermo, pensò a come sarebbe potuta cambiare la sua vita. Essere mamma era un’enorme responsabilità, e lei sarebbe mai stata pronta ad affrontarla serenamente? Zayn l’aveva avvisata della sua uscita proprio mentre sul piccolo schermo usciva il risultato. Johanna non ci sarebbe mai riuscita a dargli una risposta, avendo una mano premuta alla bocca e gli occhi colmi di lacrime fissi su quelle due semplici striscioline rosse.





Spazio autrice:
Ciao a tutti, how are you? Finalmente è arrivato sabato, non potete capire quanto io sia felice.
Allora, diciamo che in questo capitolo non vi è nulla di così eclatante, (non ci sono Louis e Liam, ewe) però succedono un po' di cose comunque: vediamo Zayn che ritorna a casa intimorito da quello che i suoi due amici gli hanno regalato, e questa sua ansia lo investe anche quando vede Danny dietro la porta di casa. Preso dalla gelosia, colpisce il povero ragazzo che di certo non si sarebbe mai aspettato un comportamento del genere, perché Danny è davvero molto pacato ahah :)
Poi, subito dopo, vediamo Johanna che durante il pranzo corre in bagno, mentre Zayn - stupido - continua a non capire cosa stia succedendo a sua moglie, povero fesso. Annoiandosi, chiama Niall, il quale viene interrotto in un momento molto particolare della giornata, ma comunque non esita a raggiungere l'amico perché il biondo è sempre disponibile, e la maggior parte delle volte mette prima gli altri di se stesso. Infatti, nella scena successiva, lui abbandona Lucie nel letto, ma fidatevi, questo è solo l'inizio e non potete capire quanto io ami la coppia Nucie(?), perché andiamo...sono perfetti! ahahah
Nel momento in cui Niall giunge da Zayn, Johanna ha il risultato del test e....ops, è davvero incinta!
Allora, i capitoli totali di questa storia sono 24, ma io ogni otto capitoli metterò un banner diverso, come avete potuto constatare già da oggi. Sì, li cambio perché d'ora in avanti la vicenda si rivoluzionerà, e non so dirvi se in bene o in male, spetta a voi scoprirlo andando avanti con la lettura, e voglio che il banner - in qualche modo - possa rispecchiare l'umore della storia :)
Intanto io ringrazio la gentilissima pantarhei per creare certe meraviglie che mi fanno credere che la storia sia reale, boh ahahah Grazie davvero, sei fantastica.
Grazie anche a tutte voi che mettete la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite, e anche per solo leggerla (ciao lettrici silenziose).
Mi piacerebbe tanto se mi lasciaste un commentino, per favooooooooooore, perché desidero conoscere i vostri pareri, non lasciatemi parlare da sola, non avendo la certezza che voi ci siate, pleaaaaase :) anche un messaggio diretto va benissimo, ma date un po' di considerazione alle mie parole ahahah :)
Ah, altre due cose:
twodirectioner, grazie per esserci ad ogni capitolo, leggere le cose che mi scrivi mi fa davvero un enorme piacere;
- nel capitolo che pubblicherò sabato prossimo succederà una cosa davvero importante e che cambierà davvero tutto, stay tuned :)
So che è ancora presto per dirlo, però sto pensando di pubblicare anche un'altra long perché sì, mi piace complicarmi la vita ahahahah
A sabato prossimo, bellissime/i
Love you all,
Eli.


p.s se siete giunti fin qui, grazie per aver letto uno spazio autrice così lungo ahahahah


 


 
  
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