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Autore: Angel27    31/01/2015    2 recensioni
Dal testo: Mi stringo a lui, anche se il freddo che emana il suo corpo mi fa rabbrividire, sento il suo sguardo grave su di me.
"Mi dispiace" dice scostandosi leggermente, prontamente lo stringo dolcemente a me.
"Preferisco un freddo abbraccio ad una gelida solitudine" sussurro.
Se fosse sogno o realtà non saprei dirlo, poiché la mente sa che erano le illusioni ad ammaliarmi, ma il cuore provava sentimenti reali che la ragione non può spiegare. Si, "il cuore ha ragioni che la ragione non può spiegare." (...)
Allora conta...conta i minuti che ci separano e tira...tira quel filo rosso che mi lega a te, lo sai che c'è, perché ci ostiniamo a non vederlo? Potremo mai arrenderci all'amore?(...)
"Se da cuore o uomo fui tradita non so dirlo. Ascolta cielo la supplica, di questa serva inutile a cui la vita ha dato tanto, ma nulla lei ha dato alla vita, fanne ciò che desideri: straziala, uccidila e poi va da lui gridagli il mio dolore, la mia sofferenza e morte. Ora che mi hai rinnegata...dolce traditore, sangue sarà chiesto e sangue sarà versato."
Perché si sa che quel dio che tutti amiamo mai imparerà ad amare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Hai intenzione di aspettare ancora molto?" la voce di Nebula si perse tra le stelle.
"Impaziente mia adorata?" rispose il titano ghignando.
"Non comprendo il perché di questa lunga attesa potrebbe esse già tua!" sfuriò l'androide.
"Ma lo è mia cara, lo è..." una risata malefica riecheggiò per il cosmo.
Da qualche parte su Midgard, un sorriso malefico si dipinse sul volto di uno dei suoi falsi abitanti.
"Si va in scena..."

"Non è affatto una buona idea, Loki!" Jane si voltò di scatto guardando storto il dio del tuono.
"Non pretendo che tu comprenda Thor, mi aspetto che tu esegua!" Loki cercava di essere il più paziente possibile, ma l'impresa risultava ardua.
"Perché non ascoltarlo?-intervenne Jane- Dopotutto non hai nulla da perdere..." continuò.
Thor la fissò colpevole, sapeva di meritare l'odio di Isabelle e di certo non aveva idea di come farsi perdonare, non aveva scelta.
"E sia, andremo a vedere questa esibizione, ma non sperare troppo fratello.
Conoscendo Syn,-Loki gli rifilò un'occhiata eloquente- volevo dire Isabelle di certo non basterà per perdonarmi." concluse stizzito.
"Certo che no!- intervenne il dio- ma è pur sempre un inizio." concluse uscendo dalla casa con un ghigno di soddisfazione.

"Bene bene- la voce di James riecheggiò per il teatro- hai portato gli spettatori!" Esordì compiaciuto, sorrisi al pensiero di ciò che stava per accadere.
"Certo, una grande attrice non recita senza pubblico" scherzai, lui sorrise malizioso.
"Bene, dov'è David, David?" chiamò, ma al suo posto sul palco si presentò Loki.
"E tu saresti?" chiese alzando un sopracciglio scettico.
"Eros mr. James" disse facendo un inchino.
Sorrisi soddisfatta nel vedere James diventare paonazzo per la rabbia Loki aveva colpito nel segno.
"Io decido chi recita nei miei spettacoli, e tu non hai mai provato! Inoltre la parte è stata data a qualcuno di certo più capace." concluse d'un fiato.
Il grande errore di James fu proprio quello di paragonarlo a David, vidi Loki serrare la mascella era chiaramente nervoso stava combattendo con se stesso, non voleva reagire come uno Jotun, ma come un principe, forse perfino come un midgardiano.
"Sarai tu a decidere James!-intervenni, sentii Loki rilassarsi notevolmente- Loki sarà il mio partner solo per l'audizione." conclusi.
"E sia!- disse con sguardo indagatore- Beh che aspettate? Che inizi lo spettacolo!" concluse alzando le braccia con fare teatrale, come sempre.
Le luci si spensero, Loki sparì ed io mi ritrovai sola ebbi, forse per la prima volta, un blocco, una paura improvvisa del buio che mi portò indietro nel tempo.
"Voi non potete!" le urla di una donna ruppero il silenzio.
"Le Norne l'hanno scelta, sarà lei la custode dell'ultima luce!" la voce di un uomo, imponente ed autoritaria, sovrastò i singhiozzi della donna.
"È solo una bambina! Morirà!" di nuovo quella voce tanto familiare, era straziante udire le sue urla.
Lentamente nel buio si delinearono dei tratti morbidi e regali, non ebbi il tempo di parlare Loki lo fece al mio posto, stava utilizzando il bracciale per interagire con la mia mente.
"Madre" la sua voce fu un bisbiglio nostalgico.
"Come è possibile..." intervenni cercando di toccarla, ma la mia mano passò attraverso la materna figura finendo nel vuoto.
"La luce ed il buio si ritroveranno e la fine avrà inizio.
Combatteranno assieme come due amanti, 
sconfiggeranno le tenebre portando i vessilli della pace. 
L'universo sarà contro di loro, ma l'amore vincerà
E per sempre la pace trionferà."
Queste furono le sue parole.
Né io né Loki ne comprendemmo il significato e Madre svanì prima di poter porre qualsiasi domanda.
Una luce mi illuminò e per pochi istanti sentii il fiato mancare, ancora presa dalle parole di madre.
'Dai Syn facciamogli vedere chi siamo!' la voce di Loki mi fece rinsavire.

"Non temo voi voci amiche, ma il mio sposo. Mi è ignota la sua natura così come il suo essere, vi prego voci care indicate a questa povera ancella un luogo sicuro ove riposare"
Le voci erano interpretate da alcune ragazze al lato sinistro del palco.
"Dolce fanciulla dalla divina bellezza, il nostro signore è un uomo giusto, saprà rendere onore alla tua grazia. Vieni fanciulla e riposa le membra, affinché tu possa accogliere al meglio il nostro signore."
Feci qualche passo verso il letto posto al centro del palco, simulando stupore nell'entrare in una stanza da letto immaginaria. 
'Ricorda le nostre stanze...' la voce di Loki era un balsamo, una guida.
'Si, le ricordo-gli risposi girando su me stessa e guardandomi intorno- le mura erano in oro finemente decorate con motivi asgardiani, vi era un'unica finestra ma grande abbastanza da illuminare la grande stanza, tende in velluto coprivano l'ampia finestra. Il letto poi era un magnifico lavoro manifatturiero, un elegante baldacchino lo ricopriva con leggere tende ricamate con diversi tipi di punti.' dissi avvicinandomi al letto e sfiorandolo con le dita.
"Che gli dei benevoli proteggano il mio sonno." dissi coricandomi. 
Chiusi gli occhi simulando un sereno riposo, e appena sentii dei passi vicini mi destai di colpo.

La luce ora illuminava anche Loki debolmente.
"Chi siete?" domandò Isabelle, fingendo di non vedere il dio.
"Colui che ti è stato annunciato dal divino oracolo del dio Apollo, il  tuo sposo." rispose Loki.
La voce profonda del dio incantò Isabelle, che si alzò lentamente dal letto fingendosi intimorita.
"Perché mai permettete alla notte di celarmi il vostro aspetto?" chiese ancora con sospetto cercando di intravedere l'uomo.
"Psiche, è volere degli dei che lo sposo rimanga celato agli occhi della consorte. Ti prego, dolce fanciulla, non proferire oltre parola al riguardo." le sue parole erano una dolce supplica.
Isabelle si avvicinò lentamente al dio tenendo lo sguardo fisso su un punto impreciso davanti a sé, come fosse priva della vista.
"Lo sposo, dunque, resterà celato alla vista della sposa? Oh me sventurata, che piccola ancora nel grembo materno, ereditai una bellezza tanto rara e venerabile. Uomini da paesi e città venivano ad adorarmi, come nuova Venere. Povera me, succube dell'ira funesta della dea. Vorrei poter invocare il suo perdono, la morte sarebbe dovuta essere mio sposo, ma oramai la dea, la cui bellezza incanta Giove stesso, ha decretato il mio infelice fato. Dunque, voi siete davvero l'orrenda fiera che tutti temono?" Isabelle stava recitando così bene che James si chiese se effettivamente lo stesse facendo, le loro emozioni erano reali.
Qualche passo e Loki eliminò la poca distanza che li separava, le cinse i fianchi con un braccio e la strinse a sé.
"Mia dolce Psiche, Venere divina non ha decretato la tua morte, bensì ti ha donato un marito, perché la tua infelicità fosse rischiarata dalla gioia del matrimonio. Dunque, mia bellissima sposa, temi il mio aspetto? Non potrei ferirti, mia dea, è lo stesso amore che provo per te a difenderti." le sue parole erano così vere e cariche di sentimento, che Isabelle arrossì.
'Quel rossore sulle gote ti rende ancora più bella, mia dea' quell'invasione nella sua mente le stava facendo perdere il controllo.
Sentì l'impulso irrefrenabile di impossessarsi delle sue labbra, come la notte prima, bramava ogni centimetro di quel corpo tanto perfetto.
'Tentatore' lo provocò avvicinandosi alle sue labbra come volesse baciarlo, per poi allontanarsi con un sorriso malizioso.
'Un tempo ti piaceva...' osò lui. 
'Non posso oppormi al mio signore, dunque cosa volete fare ora?' questo dialogo mentale era accompagnato a sguardi e gesti carichi di passione.
James osserva la scena allibito, non sapeva più se stavano seguendo il copione o meno fatto sta che le loro parole i loro gesti erano veri, o quantomeno così sembrava.
Loki premette le sue labbra contro quelle di Isabelle con dolcezza e passione, la ragazza non rispose subito perché presa alla sprovbista, poi con passione ricambiò il bacio. 
Il dio la prese tra le braccia alzandola e l'adagiò sul letto portandosi sopra di lei, mentre le braccia della ragazza cingevano il suo collo.
Le luci si spensero e per pochi istanti ci fu solo silenzio, tornò poi la luce. I due stavano sul palco l'uno accanto all'altra aspettando il verdetto dell'uomo che li fissava con stupore.
"Voi due!-iniziò serioso- Siete stati..." un'altra pausa, Isabelle fissava James dritto negli occhi consapevole di aver dato il massimo...di essere stata vera.
"Semplicemente MAGNIFICI!" esultò infine con voce stridula.
Isabelle tirò un respiro di sollievo e Loki le strinse la mano avvicinandola a lui.
"Dunque, tu piccolo Shakespeare-disse rivolto a Loki e la ragazza rise di gusto per quel nomignolo-ammetto di averti sottovalutato sei davvero una promessa del teatro. Mentre riguardo te piccola furbastra, volere è potere! Ricordalo sempre.-la ragazza sorrise ed annuì col capo-Bene non ho altro da dire, sai che non amo gli elogi Belle, e poi non voglio che ti monti la testa."concluse congedandosi.
Il mio sguardo vagò per la sala e in lontananza scorsi, tra le poltrone in velluto rosso, una chioma bionda ed osservando con attenzione una figura minuta al suo fianco, mi mancò improvvisamente il fiato.
Sentii lo sguardo grave di Loki su di me e capii il motivo della presenza di mio fratello.
"Perché l'hai fatto?" la mia domanda fu come una secchiata d'acqua gelida.
"Isabelle, sono passati anni, non hai idea di cosa abbia passato Thor. Hai ragione a considerarlo uno scimmione senza cervello e con evidenti problemi di igiene, ma questo non diminuisce l'amore che prova per te." le sue parole mi insospettirono non poco.
"Lui non ha idea di ciò che ho passato io!!!-sibilai- E poi da quando questo rinnovato amore per il tuo fratellastro?!" concludi ironica, sorrise malizioso.
"Da quando ho capito che fare la guerra non porta da nessuna parte, mia adorata." rispose malizioso baciandomi la mano con galanteria.
La mente tornò indietro desiderosa di ricordare...
"Nervosa sorella?" La voce di Thor arrivò forte e chiara alle mie orecchie.
"Mai fratello, sono famosa per la mia calma glaciale ricordi? Forse tu cerchi di dissimulare le tue preoccupazioni dandole a me." risposi maliziosa.
Come un bimbo colto con le mani nella marmellata, Thor scosse la testa incapace di ribattere colpito nel segno.
"Dunque qual è la sfida oggi?" chiesi, mi sorrise furbo (un aggettivo insolito per lui me ne rendo conto).
"Corsa di cavalli." risi di gusto, era da secoli che mi sfidava a gare, lotte e battendolo o tenendogli testa, peccato che ero la terza in linea di successione al trono sarebbe stato bello duellare con lui durante la lotta degli eredi, necessaria per decidere il futuro re di Asgard.
Lo scenario cambia ora siamo nell'arena ridendo e scherzando come solo un fratello ed una sorella sanno fare, spintonandoci con le spalle.
Loki accanto a me ci guardava quasi con nostalgia, Thor lo trascinò a forza nella "rissa" tra fratelli, il povero lasciò a malincuore il suo libro per azzuffarsi con noi. Erano tempi di luce e gioia quelli, dove ancora mi potevo fidare di loro, dove Thor forse ragionava ancora con la propria testa e Loki era sincero...
La scena cambia, mi ritrovai a fissare la mia figura in fondo la sala del trono gremita di gente,
"Traditore!" urlai a Thor, mentre due guardie mi trattenevano per le braccia,  che obbediva come un cane agli ordini di Odino.
"L'hai lasciato morire! Hai tradito tuo fratello!!!" continuai
"Taci Syn!-la voce di Odino arrivò prepotente alle mie orecchie- Loki figlio di Laufey è accusato di alto tradimento, con l'inganno hai tentato di appropriarsi del trono la sua scomparsa è un sollievo per molti." concluse.
Le sue parole mi fecero salire un conato di vomito, Frigga aveva occhi colmi di lacrime segno della sua disapprovazione, quelle parole facevano male, ma più di tutto lasciavano comprendere la vera natura di quell'essere, che si ostinava a farsi chiamare re.
Mi divincolai con forza e le due guardie rovinarono a terra, con passo regale e sguardo di fuoco percorsi la sala del trono, sotto gli sguardi stupiti dei presenti. Il mio abito azzurro lentamente mutò lasciando il posto ad una armatura in oro bianco, che copriva solo alcune parti del corpo lasciando intravedere la tunica azzurra sotto ed il pantalone in pelle nera, ma ciò che provocò più stupore fu l'elmo identico a quello di Loki se non per il bianco oro.
"Dunque voi-dissi camminando come una tigre verso la preda- dite che è stato un sollievo, un balsamo per le ferite del popolo, la fine di una tirannia crudele e schiavista?!-la mia risata riecheggiò per tutta la sala- Davvero mio re siete molto spiritoso. -feci inchinandomi con scherno- Chiedete al popolo se effettivamente ha patito sotto il domino di Loki, che voi tanto temete. È stato un buon re ed ha governato giustamente, nessuno si è lamentato escludendo i quattro cani che Thor si porta dietro- feci rivolta ai quattro, Syn si fece avanti ma Thor la fermò la guardai con sfida per poi tornare a fissare Odino- Voi decidete, voi fate, voi siete...con Loki era diverso non era 'io dico', ma 'tu cosa dici'. Ammettete che siete invidioso, perché il figlio di Laufey vi ha superato in astuzia e bravura nel governare." alle mie parole il viso di Odino si fece cupo, una maschera di serietà e tristezza.
"Mia cara, comprendo il tuo rammarico.- una scintilla sinistra brillò nel suo occhio buono- Mi pare ovvio che Loki abbia soggiogato la principessa tanto da renderla succube innocente dei suoi malefici scopi." disse rivolto all'assemblea.
Quel dannato! Aveva deciso di farmi passare per una folle asservita a Loki.
"Padre-decisi di reggere il gioco- forse avete ragione non sono mai stata più confusa-feci reggendomi la testa con aria innocente- mi è stato dato uno strano intruglio ed ora la testa mi duole..." lo schernii.
Con fare regale scese dal suo trono e mi si fermò dinnanzi stringendomi a sé come per abbracciarmi, ma nello stesso attimo in cui mi avvicinai a lui una fitta di dolore al fianco mi tolse il fiato.
"Shhh mia cara, riposa- sentì il freddo ferro abbandonare il mio corpo ed il sangue colare copioso- al tuo risveglio tutto sarà tornato al suo posto..." quella voce risuonava come una macabra ninna nanna, sentii Thor alle mie spalle urlare il mio nome e correre verso di me.
Il re si allontanò da me e barcollai con lo sguardo perso nel vuoto, portai lentamente le mani alla ferita inorridita dal suo gesto disumano.
Madre mi guardava interrogativa, ma appena notò il sangue che macchiava la mia armatura si mosse veloce verso di me, ignorando la voce di Odino, la folla presente nella sala iniziò a bisbigliare incredula.
"Syn! Syn tesoro guardami!" la sua voce era un eco lontano.
"Mia figlia ha bisogno di ritrovare il senno- disse zittendo la sala e giocando con il pugnale ancora macchiato del mio sangue- ahimè questo è l'unico modo per renderla più obbediente." un moto di rabbia si sprigionò nel mio petto, mossi qualche passo verso di lui.
La lama di quel pugnale era stata intinta nel Sovende un veleno che lentamente porta il corpo ad assopirsi. Una piccola quantità non fa che assopire, ma basta anche solo una goccia in più per far dormire la vittima per settimane, mesi o anni.
"Avete dimostrato al vostro popolo, perché Loki si è spinto a tanto..." dissi prima di cadere in un profondo oblio, le braccia di Thor mi sorressero prima che cadessi al suolo.

Nella sala del trono si teneva a settimanale assemblea con i nobili.
Le porte si spalancarono ed io feci irruzione nella sala, erano passati due giorni da "quell'incidente", madre mi fissava con evidente preoccupazione così come Thor.
"Ti sembra questo il modo di presentarsi Syn?!" ignorai parole del re.
"Come vedete ho ripreso le forze...ed ho un importante annuncio da farvi." dissi rivolta ai presenti. 
"Figlia finalmente hai recuperato il senno, sposerai il principe Ur!" le parole di Odiono erano cariche di compiacimento, ma sarebbe svanito di lì a pochi minuti.
"Tu non sei mio padre...non lo sei mai stato. Vorrei poter dire di essere stata adottata come Loki, pur di non reggere il disonore di avere te come genitore..." le mie parole erano cariche di disgusto, rammarico, delusione. 
Il ghigno compiaciuto di Odino scomparve, mi avvicinai a Thor che mi guardava perplesso, conosceva le mie intenzioni dopotutto i fratelli riescono a comprendere anche i più nascosti pensieri.
"Vieni con me..." gli sussurrai.
"Non posso." rispose guardano Frigga.
Rivolsi lo sguardo verso la regina, sapevo che non l'avrei più rivista e più di tutto mi sarebbero mancati i suoi caldi abbracci, ma era l'unico modo. 
Le sussurrai un "mi dispiace" poi mi rivolsi al re.
"Io, Syn figlia di Odino, mi spoglio oggi della mia deità e relego i miei poteri esiliandomi da Asgard per sempre!" la mia voce riecheggiò per la sala mentre una luce azzurra mi avvolgeva.
Sentii le urla di Odino e lo stupore dei presenti, delle guardie tentarono di fermarmi ma vennero respinte dal campo di forza che si era creato attorno a me.
Padre fece un ultimo disperato tentativo, ma oramai era tardi, tutto ciò che vidi prima di sparire furono gli occhi colmi di lacrime di madre e Thor che la stringeva tra le braccia.

"Sei stata davvero bravissima, Isabelle!" la voce di Jane mi riscosse.
"Ti ringrazio Jane..." risposi cortese.
Di nuovo i ricordi il Seiðr stava facendo effetto. Thor mi guardava come indeciso sul da farsi, bastò un'occhiata di Loki e Jane per farlo parlare mi si avvicinò schiarendo la voce.
"Beh di certo non sono i teatrini che facevamo ad Asgard...-iniziò- sei stata davvero bravissima Belle." disse poi con un sorriso sincero.
Hey fermi tutti! Belle? Mi aveva chiamato con il nome midgardiano? Cosa c'era sotto? Guardai Loki canzonatoria, ma lui rispose con uno sguardo innocente.
"Ti ringrazio Thor, ma non è stato tutto merito mio. Loki come si è visto ha dato un grande contributo, inoltre non era un'esibizione solo una prova per aggiudicarmi la parte della protagonista." risposi indifferente, non potevo certo fare il gioco di quei due.
Il mio tono neutro ed il mio sguardo gelido distrussero i suoi tentativi di creare un qualsiasi approccio con me.
"Belle io..." iniziò
"Se non vi dispiace io andrei, le ragazze mi aspettano." detto ciò mi congedai lasciando in sospeso Thor.
Loki mi richiamò, ma non l'ascoltai continuando a camminare assieme alle ragazze, che si complimentavano e descrivevano Loki tra i sospiri come un gran figo.

"Hai visto?" Thor si rivolse al re delle malefatte con malinconia.
"Sta fingendo, chi meglio di me può saperlo?!" rispose il dio scrutando la figura ormai lontana di Isabelle.
"Ha tutte le ragioni per odiarmi, non l'ho protetta e non l'ho capita. Inoltre mi accusa ancora per la morte di Madre ed infondo sappiamo che ha ragione. Ero rimasto ad Asgard per proteggerla, ma ho fallito miseramente."
Loki non rispose, semplicemente nella sua mente si delineavano i filamenti di un nuovo piano, volto a portare a termine la loro missione.

Nota dell'autrice
Ciao a tutti!!! 
Finalmente Isabelle si è tolta il macigno dell'esibizione! Hahaha
Vi chiedo venia per non averlo reso al meglio davvero ho cercato di dare il massimo, ma crearlo così su due piedi non è stato facile. Inoltre chiedo scusa anche per eventuali orrori grammaticali. 
Allora un grazie speciale va a Lady Windermere e LadyRealgar per le loro bellissime recensioni, ragazze ve AMO!!! <3 *lancia cuoricini di carta e petali di rose*
Ringrazio tutti coloro che hanno letto il capitolo, chi segue la storia anche senza recensire e chi l'ha aggiunta alle preferite.
Vi lascio, con una minaccia...ci rivedremo presto muhahaha XD
Un abbraccio
Angel27
   
 
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