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Autore: Katonoffirecrow    01/02/2015    1 recensioni
Dopo gli avvenimenti avvenuti nell'ultima storia, un anno è passato e le vite dei pony paiono essere tornate alla normalità dopo la sparizione della sadsand ed il ritorno delle anime perdute, i regni hanno ripreso lentamente le loro vite, proprio come i loro regnanti seppur uno in particolare tra loro è rimasto particolarmente colpito e tradito dalle vicende, ma non ci sarà il tempo per riprendersi visto che una portentosa nuova minaci sta per abbattersi su Equestria portando con se la prova finale per questo popolo tanto da dover inviare un misterioso alleato.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo stallone dal manto blu, muovendosi ad alta velocità rasente alle fronde degli alberi, continuò l'avvicinamento a Ponyville, cercando nel frattempo di apprezzare appieno ciò che questa situazione gli stava offrendo.

Seppur con un corpo non suo, riusciva perfettamente a sentire i vari profumi ed odori di questo mondo che come un sogno divenuto realtà avevano ricominciato a riattivare le sue percezioni orami abituate soltanto all'arido deserto del tempo.

Osservò sotto di se, e sopra gli animali che popolavano questa terra, vedendo uccellini, conigli e creature non meglio identificate simili a leoni alati e lupi.

Tutta questa abbondanza di vita che aveva ripreso la propria vita dopo la debellazione della sadsand era un vero e proprio spettacolo per Zex, che concentrato sulla propria missione, non poteva fare a meno di lasciar correre nella propria mente i ricordi del suo mondo, molto simile a quello che stava osservando.

Mentre la sua mente si affollava di queste sensazioni e dei ricordi degli immensi prati fioriti della sua terra, il pegaso notò come, con l'avvicinarsi ormai alla piccola cittadina come una grande folla di equini si fosse radunata dinnanzi ad un grande palazzo di cristallo davanti al quale era montato un grande palco in legno decorato con grandi striscioni, recante l'immagine delle sei principesse dell'amicizia.

« In quel luogo c'è molto movimento, se sono fortunato potrei trovare li il primo dei tre pony che dovrò guidare, o magari anche tutti in un colpo solo. » disse, piegando leggermente l'ala destra inclinandosi nella medesima direzione, puntando direttamente verso il castello, scendendo in strada a poca distanza, dopo una discesa quasi verticale che per sua fortuna non venne notata a causa dell'eccitazione degli abitanti della cittadina per l'evento che stava per svolgersi.

Zex ora a terra, si osservò attorno osservando le strutture in legno che i pony utilizzavano come abitazione e con un leggero sospiro spensierato cominciò ad avvicinarsi alla folla tutta accalcata sotto il palco dove, con un immensa sequela di fuochi pirotecnici a fare da background comparvero da dietro al castello in volo, scendendo sul palco le sei principesse con attivati i loro poteri rainbow, cominciando a cantare una melodiosa canzone, che incantò tutti i presenti.

In effetti persino lo stallone dovette ammettere che quel motivetto, unito all'entrata ed agli effetti usati aveva di certo un non so che di magico, ma allo stesso tempo, cominciò a muoversi attorno alla folla, cercando di percorrerne in perimetro evitando di destare attenzione, tenendo lo sguardo puntato sul proprio pendente.

Quest'ultimo, malgrado la grande quantità di pony presenti in davanti al castello non ebbe nemmeno il minimo luccichio, neppure quando Zex si avvicinò al palco, facendosi strada tra spintoni, e pestoni esso reagì alla presenza delle sei principesse dell'amicizia, intente a cantare come se da quella canzone dipendesse l'esistenza di Equestria.

« Si direbbe che chiunque io stia cercando non si trovi qui. Ma penso che aggirarmi di notte, in volo per delle cittadine potrebbe destare sospetto dunque mi fermerò in questo paesino finché non sarà giorno.

In fondo, penso che le voci di quelle pony mi aiuteranno a chiudere occhio dopo tanto tempo. » disse con tono rilassato il pegaso, cominciando ad uscire dalla folla, cominciando a girare per le strade di un ostello o un luogo che potesse ospitarlo, rendendosi però subito conto di due problemi fondamentali.

Non portava con se nessun tipo di denaro, ed inoltre da quello che poteva notare l'intera Ponyville era deserta a causa del concerto che aveva attirato tutti quanti.

Lentamente Zex, dopo aver preso atto che finché le canzone fossero continuate non avrebbe trovato nessuno disposto ad ospitarlo gratuitamente, sorrise spensierato alzando il volto al cielo stellato.

« Penso che andrà bene anche un prato, e la volta stellata sarà il mio tetto. » concluse, spalancando le grosse ali che, con un grosso battito, lo sollevarono in aria, dandogli nuovamente una grande visione di Ponyville, e del castello dove si stava svolgendo l'evento.

Ma stavolta qualcos'altro attirò l'attenzione del pony facendogli voltare lo sguardo verso un immenso meleto con al centro una serie di strutture agrarie rosse.

Vedendo ciò Zex si diresse subito in quella direzione, soffermandosi qualche istante sul cancello d'ingresso della proprietà, osservando dall'esterno le splendide mele rosse appese agli alberi, mature e succose che aspettavano solo di essere raccolte.

« Sarebbe davvero stupendo poter assaporare il sapore di un frutto della terra, ma..» disse interrompendosi qualche istante, osservando le strutture agrarie spente, probabilmente prive dei propri abitanti anch'essi al concerto, sospirando con leggero rammarico.

«...non sono un ladro, attenderò domani per poterne chiedere una. » concluse lo stallone, voltandosi verso il sentiero che probabilmente lo avrebbe ricondotto verso la cittadina trovandosi difronte una giumenta dal manto verde chiaro e dal crine ormai bianco sorretto da alcune forcine in un antiquata acconciatura, osservarlo con un leggero sorriso coi suoi grandi occhi arancio, circondati da grandi rughe dovuti all'età.

« Ma che giovanotto gentile ed educato che sei. Guarda che se lo desideri puoi prendere una di quelle mele. » disse la giumenta avanzando di qualche passo, stringendo la guancia sinistra del pony con fare materno, facendolo leggermente arrossire mentre nel suo interno provò una leggera tristezza pensando a come lo sguardo e la voce della sua interlocutrice gli ricordassero modo quelli della propria madre.

« La ringrazio molto signora, ma non potrei mai prendere qualcosa che non mi appartiene, inoltre dovrei chiedere ai proprietari.» disse Zex, fissando coi propri occhi smeraldo la giumenta che dopo aver posato a terra il proprio arto sinistro, gli sorrise passandogli di fianco sulla sinistra, fermandosi dinnanzi al cancello.

« Allora ti do il mio permesso giovanotto, questa è la fattoria degli Apple, e si da il caso che io sia la proprietaria, Granny Smith. » disse la puledra anziana, osservando lo sguardo del pony, cambiare divenendo leggermente malinconico.

« Che c'è, sei triste per qualcosa ? »

« La ringrazio per la sua infinita gentilezza, ma io non ho nulla da darle in cambio di una mela, non possiedo denaro ne merce da scambiare. Quindi la ringrazio molto per il suo gesto ma per ora non posso accettare. » disse il pegaso dal manto blu, sorridendo leggermente alla giumenta che lo fissò sollevando un sopracciglio.

« Ragazzo mio, tu sei dotato di una grande educazione, ma vedi se ora non accetti di mangiare ciò che ti sto offrendo mi potrei anche offendere quindi coraggio, vieni con me, e non preoccuparti per i soldi. » disse Granny Smith, sorridendo al pony, a cui venne una fitta al cuore sentendosi trattato dopo tanto tempo con così tanto garbo, facendogli ricordare appieno i fattori del proprio mondo che offrivano sempre ristoro e cibo a chiunque ne avesse bisogno, e forse per questo pensiero, o per la canzone in lontananza che pareva riscaldare il cuore in quella fredda notte, una lacrime scese dal suo sguardo bagnandogli l'ormai arida guancia.

« La ringrazio con tutto il cuore, Granny Smith. » disse con flebile voce lo stallone, cominciando a seguire la giumenta, standole alla sinistra, per coprirla dal vento che giungeva da quel lato.

« Sei proprio un gentil pony ragazzo mio, dimmi quale è il tuo nome ? »

« Il mio nome è Zex, e mi creda, per me è un onore poter proteggere una pony col suo cuore dalle intemperie. »

« Oh ma cosa dici, così finirai per fare arrossire questa vecchia giumenta !! Tutti i pony ad Equestria sono buoni, specialmente mia nipote, che per tua informazione è ancora single sai. » disse Granny Smith, strizzando l'occhio sinistro al pony, dandogli due leggeri colpetti con il medesimo arto, facendolo sorridere.

« Allora deve essere proprio una terra fantastica la vostra, sarebbe bello poterla visitare in lungo ed in largo. In ogni caso, sono onorato per quello che avete detto, e sono certo che vostra nipote sia fantastica ma io sono sposato. » disse il pony, riportando lo sguardo fisso dinnanzi a se, socchiudendo leggermente gli occhi.

« Oh allora rimangio quanto detto, e posso chiedervi dove si trova ora la fortunata giumenta maritata con voi ? » chiese Granny Smith, osservando come di colpo lo stallone si fosse irrigidito, abbassando leggermente il capo facendo svolazzare nel vento i due ciuffi neri dinnanzi agli occhi chiusi mentre lentamente pose il proprio zoccolo destro sul cuore.

« Lei si trova qui, dove potrà vivere per sempre. » disse con voce leggermente tremante Zex, mentre nella propria mente la voce della sua amata perduta risuonò come il canto celestiale di mille angeli, tanto candido e soave quanto irraggiungibile.

Nel medesimo istante la giumenta si morse il labbro inferiore rendendosi conto di aver fatto una domanda di troppo.

« Brr che freddo, penso che sia meglio entrare così potrai riposarti meglio. Dimmi, hai un luogo dove stare stanotte ? » chiese la pony avanzando di qualche passo mettendosi difronte al suo interlocutore che aprì lentamente gli occhi fissandola col suo sguardo smeraldo luccicante.

« A dire il vero volevo chiederle, se non fosse troppo, se potevo dormire qui, nel suo meleto. »

« Nel meleto ? Beh penso di poter fare qualcosa di meglio, seguimi coraggio. » disse l'equina, strizzando nuovamente l'occhio allo stallone, che senza dire nulla annuì con un leggero sorriso cominciando a seguire la pony, cercando di rallentare per non sembrare cafone sorpassandola.

Lentamente i due giunsero dinnanzi alla porta del fienile, dove la proprietaria della fattoria spalancò il portone, entrando in compagnia del suo ospite che appena entrato constatò come all'interno del grande capanno il clima fosse decisamente più temperato grazie alla presenza di grande balle di fieno, e di vari altri animali.

« Penso che qui ti troverai a tuo agio, sarai riparato alla corrente fredda ed allo stesso tempo ti guadagnerai la mela facendo la guardia al mio fienile, che dici ti va l'idea ragazzo mio ? » disse la giumenta, lanciando una mela rossa verso il pony presa da un cestello nel capannone, che lo stallone afferrò al volo con lo zoccolo destro, fissandola con un sorriso.

« Penso sia perfetto, la ringrazio infinitamente per tutto quello che sta facendo. » disse Zex, avvicinandosi alla giumenta, che arrossendo leggermente gli si avvicinò fissandolo intensamente negli occhi.

« Sai...tu mi ricordi moltissimo il padre di AppleJack, anche lui era molto gentile e buono, forse per questo finì per farsi ingannare e perì insieme alla moglie, lasciandomi sola con i tre nipoti...E' stata dura crescerli da sola, ma non c'era altro modo. Ma ora scusami, non è il caso che ti affliffa con queste storie passate, resta pure quanto desideri, io ora vado in casa, ci vedremo domani mattina. » disse la giumenta con gli occhi lucidi che, senza il minimo preavviso si trovò abbracciata dagli arti anteriori del pony che pose il proprio volto sul collo della pony.

« Mi dispiace per suo figlio e sua nuora, mi creda. Ma sono certo che lei sarà stata di certo una madre esemplare per lui, e sono sicuro che la sarà stata anche per i suoi nipoti. Come ho l'assoluta certezza che se hanno avuto la fortuna di nascere nella vostra famiglia saranno dei pony di tutto rispetto degni di essere rispettati da tutti. » concluse Zex, liberando lentamente la giumenta dal proprio abbraccio, retrocedendo di qualche passo, osservando gli occhi colmi di lacrime di Granny Smiht, in netto contrasto col grande sorriso sul suo volto.

« Gr-Grazie ragazzo mio, grazie. Ora, dormi, parleremo domani. » disse la giumenta con voce tremolante, uscendo lentamente dalla porta del fienile, chiudendosela dietro, lasciando il pegaso dal manto blu solo all'interno, che era illuminato soltanto da una grossa finestra quadrata posta vicino al tetto.

Per qualche istante Zex rimase immobile al centro della struttura, fissando con sguardo triste la mela, che lo riconduceva ad un infinità di ricordi, che spaziavano dalla sua gioventù fino al luogo della sua morte, dove era stato sconfitto da Nero.

Quel giorno, mentre l'essere supremo aveva rimosso il proprio bastone dal petto della creatura, facendola crollare al suolo al centro dell'immenso meleto della sua famiglia ed il processo di distruzione del pianeta era iniziato, Zex ricordava bene come, mentre la vita stava abbandonando il suo corpo, voltò la testa verso destro, vedendola li, a terra come lui, una rossa mela rotta.

Anche lei come lui era caduta, e lentamente stava morendo proprio come la loro terra.

Ma quando giunse il momento dell'immensa esplosione che raggiunse entrambi, lui riaprì i suoi occhi trovandosi al centro di una grande stanza dove diverse voci, assieme a quelle di Nero, osservandolo lo “punirono” costringendolo alla custodia delle sabbie del tempo, relegando in quel deserto.

In quell'istante mentre questi ed altri pensieri stavano prendendo il sopravvento sul pegaso, egli decise di far cessare tutto con un semplice e secco morso dato al frutto tanto agoniato, il cui scrocchio risuonò per tutto il fienile, interrompendo quel silenzioso caos formatosi nella mente dello stallone, facendo spazio al dolce sapore del frutto di questa terra che ora riempiva la sua bocca facendo gridare di gioia le sue papille gustative.

« Questa si che è una mela. Avevo dimenticato quanto fossero buone, o meglio quanto fosse bello mangiare. » disse il pony, dando un altro morso, terminando l'intera mela che, lanciò nel pastone dei maiali, dando poi un forte colpo d'ali alzandosi verso il livello superiore della baracca, fermandosi nel livello adiacente al tetto, di fronte alla finestra che dava verso l'esterno, puntando proprio verso Ponyville, da cui continuavano a provenire le voci delle sei pony e le grida di acclamazione della popolazione del paesino.

Lentamente Zex si posò con gli zoccoli in quel livello, ammucchiando un po' di paglia di fianco a quel finestrone, solitamente usato per caricare e scaricare le balle di fieno in quel piano.

« Ora sarà meglio riposare, domani mattina, non appena avrò ringraziato Granny Smith e la sua famiglia, mi recherò nella prossima cittadina alla ricerca dei soggetti detti da Nero. » pensò lo stallone, rannicchiandosi nel giaciglio da lui creato, tenendosi lo zoccolo destro premuto contro il pendente a forma di spada contro il petto, nel medesimo punto dove l'essere supremo lo aveva trapassato millenni prima.

Nel medesimo istante proprio l'essere che aveva posto fine all'esistenza del pianeta di Zex si trovava immobile sulla cima della torre del Crystal Empire, ricostruita dopo gli eventi dell'anno prima, fissando col proprio sguardo abissale Princess Cadence intenta a fare il bagnetto alla piccola Purity, mentre Shining Armor, in un altra stanza si intratteneva con Black, bevendo e parlando di argomenti, che se fossero stati uditi dalla consorte dell'unicorno, gli avrebbero fatto guadagnare un biglietto di sola andata per casa Sparkle.

« A quanto pare sembra non sentire affatto la mia mancanza quell'ingrato. » disse con tono alquanto scocciato il signor Nero, sollevando poi lo sguardo verso il cielo, su cui puntò il proprio bastone sulla cui punta comparve un cerchio magico viola.

« Quasi quasi me ne infischierei di quello che accadrà, ma c'è questa sgradevole sensazione vicino al pancreas che me lo impedisce, che scocciatura. » concluse l'umano, facendo fuoriuscire dal cerchio una grande nube gassosa praticamente invisibile ad occhio nudo, che cominciò a salire fino alla stratosfera cominciando a fondersi ad essa.

Pochi istanti dopo Nero, abbassando il braccio destro, tenendo ben saldo il pomello in madreperla, pose la punta del bastone con estrema delicatezza sulla punta della torre, facendo comparire dinnanzi a se una mappa d'Equestria, su cui vi si trovavano tre x rosse disegnate, ed una quarta comparve in corrispondenza del luogo in cui si trovava.

« Molto bene, direi che questo dovrebbe bastare temporaneamente per rallentare la sua avanzata.

Anche se spero che Zex svolga bene il suo incarico, invece che perdere tempo con le anziane. » disse con tono scocciato l'essere supremo, scomparendo all'interno di un cerchio magico viola, ricomparendo nello spazio, con Equestria alle sue spalle, tenendo i propri occhi abissali verso il punto rosso lontano in avvicinamento che, alla vista dell'essere supremo era ben chiaro e definito come esso non fosse altro che il “tradito” che stava venendo per distruggere coloro che a suo dire, lo avevano tradito e dovevano pagare.

« Vieni coraggio, ti sto aspettando. » sentenziò Nero, aggrottando leggermente le sopracciglia, restando immobile nel silenzio dello spazio.

  
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