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Autore: TheDarkLightInsideMe    01/02/2015    1 recensioni
Anno 2003.
Protagoniste: tre ragazzine incaute con uno spiccato senso di giustizia.
Egle Sasaki dice di aver girato il mondo insieme ai suoi fin quando non è nata Helen. Da allora la loro famiglia si è stabilita in Giappone.
Federica Capuano è italiana, ma vive nella Terra del Sol Levante da sei anni, ormai.
La loro storia è parecchio conosciuta nel mio mondo, c'è stato un passaparola generale che è arrivato perfino ai piani alti. E per questo voglio farla conoscere anche a voi.
Piacere, il mio nome è Yuryu, e sono uno Shinigami.
(Aggiornamento mesile!)
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Spiegazioni

 


<< Federica! Ma quello che si dice in giro su di te è vero?! Sei davvero uscita con Light Yagami?! >>
Una volta tornata a scuola, il giorno dopo, Federica aveva trovato le sue due migliori amiche furiose come non mai e metà scuola che le veniva incontro per farle quella maledetta domanda.
<< Scusa, ti sarai confuso con un’altra. >>
E questo è come rispondeva ogni volta, abbassando il capo e fuggendo via non appena poteva, minacciando mentalmente in tutti i modi possibili quell’ochetta dell’altra sezione che l’aveva vista andare a casa di Light. Però, quando si fa troppa pressione su un palloncino, quello prima o poi scoppia; e Federica non era altro che un palloncino nero gonfiato al massimo, soprattutto quando a parlare era uno degli individui più inutili esistenti sul pianeta:
<< Eh no, ragazzina, tu adesso ci spieghi che ci facevi col miglior studente del Giappone intero, ieri sera! >> esclamò uno dei bulletti che odiava all’uscita della scuola, uno di quelli che la tartassavano sempre, in particolare il caso volle fosse proprio quello che aveva recentemente sparso la voce nella scuola che lei fosse bisex.
<< Bene, allora parliamone. >> la ragazza si voltò verso quel gruppetto di ragazzini alzando la testa con fierezza. << Per prima cosa, sono stanca di questa storia: c’era una fottutissima tempesta di neve, per le strade, e mi sembra normale che la vista possa giocare brutti scherzi. Ve lo ripeto per l’ultima volta, e vedete di credermi: la persona che avete visto con questo certo “Light Yagami” non ero io. E qui si chiude la faccenda. >> concluse, vedendo già la metà dei ragazzi aprire le bocche per controbattere, per poi richiuderle subito dopo.
Per una volta, forse un dio è dalla mia parte! esclamò la ragazza, vedendo arrivare Egle ed Helen calme e composte da lontano e la folla che le si era formata accanto scemare (anche se comunque era sicura che quelle voci su di lei non lo avrebbero fatto altrettanto velocemente).
In religioso silenzio, le due sorelle le si avvicinarono e la trascinarono fuori dalla portata delle puttanelle, degli idioti e di tutta la scuola, dritte a casa sua, per recuperare l’appuntamento della giornata precedente. Poi, una volta arrivate davanti al portone, Helen le diede un forte schiaffo, senza che lei avesse il tempo di rendersi neppure conto di quello che stava accadendo.
<< Sei un’idiota! >>
<< Lo so. >> gemette Federica, tentando di mantenere la calma davanti al disappunto presente negli occhi della più piccola.
<< Non hai neppure seguito il piano! >>
<< Lo so. >>
<< Avevi un solo, dannato obiettivo e te ne esci con la scusa di esserti lasciata prendere dalla copertura?! Questo non è un gioco! >>
Con le ultime cinque parole urlate nelle orecchie, Federica credette di star per perdere l’udito, e come al solito toccò ad Egle dividerle prima che si prendessero a botte sul serio.
In tutto questo, una volta entrate (e soprattutto dopo una lavata di testa da parte della più grande che non starò qui a scrivere o non la finisco più), trovarono Shuyo comodamente stesa sul letto della ragazza a divorare una mela dopo l’altra.
<< Oh, buongiorno, studentesse! Allora, oggi chi mi va a comprare le mele? >>
<< Oh, buongiorno, Shinigami! Allora, oggi a chi vuoi rompere il cazzo? >> Lascio a voi capire chi disse quella frase, facendo il verso alla Dea.
Lei ormai si era abituata alla scontrosità di Federica, ma quel giorno riconobbe che il suo sguardo era più… inquietante, ecco. Una volta tanto, decise di starsene ferma e muta in un angolo della stanza.
Egle osservò con attenzione l’amica sbuffare, prepararsi un panino e mangiarlo leggendo le pagine di inglese che c’erano da studiare per il giorno seguente.
All’apparenza sembrava calma, forse giusto un pizzico impaziente per la probabile interrogazione del giorno dopo. Invece entrambe le sorelle Sasaki sapevano benissimo che sotto quella maschera di semi-indifferenza, costruita con anni ed anni di recite e bugie, c’erano una rabbia ed una furia indescrivibili. Lo si vedeva tranquillamente dalle sue poesie e dai suoi testi, pieni di sangue e morte. Perché sì, quella ragazza era una specie di scrittrice.
In poche parole, si poteva dire che Federica Capuano amasse la vita ma odiasse coloro che vivevano. D’altra parte, quando tutte e tre erano ancora nel loro universo, Federica non aveva mai negato di essere quasi una sostenitrice di Kira, sebbene non approvasse alcune delle sue scelte, come ad esempio quelle riguardanti gli agenti dell’FBI e Naomi Misora. E come avrebbe potuto, lei, ordinare al suo Shinigami preferito di uccidere il suo idolo, di uccidere L? No, piuttosto si sarebbe fatta incarcerare a vita.
Forse, rifletté Egle forse è proprio per questo che non ha rubato il Death Note a Light Yagami…
Helen stava evidentemente pensando la stessa cosa, perché guardò l’amica con preoccupazione: l’Eleonora dell’altro universo adorava sia Light che L, ma riteneva sbagliate le motivazioni di Kira. Certo, ormai erano passati anni ed Helen ed Eleonora si assomigliavano sempre meno, però…
<< L’avrei fatto anch’io. >> affermò all’improvviso la più piccola. Federica fece finta di non capire, quindi Helen si ritrovò costretta a spiegarsi ulteriormente. << Probabilmente anche io avrei “dimenticato” di rubare il quaderno a Light. So bene quello che provi per Kira, e non ti biasimo. Però dovresti essere un po’ più… esplicita quando parli con noi, per evitare fraintendimenti. Certo, anche se non ti biasimo, ritengo che tu abbia fatto una grande cretinata, però… abbiamo ancora tempo, e tu hai il suo indirizzo e il suo numero di telefono. E dato che stiamo parlando di Light Yagami, credo sia già tanto. E… >>
Federica la bloccò con un gesto della mano, continuando a darle le spalle e a leggere con falsa attenzione il testo da tradurre. Era qualcosa di religioso, riguardante Dio e la giustizia divina, e…
Ah, ma qualcosa che non mi ricordi di Kira neanche per idea, eh!?
<< Federica… >> a chiamarla stavolta fu Egle, con un tono calmo e pacato che assomigliava un po’ troppo a quello di Near e che fece rabbrividire l’interpellata.
<< Egle, devo prepararmi per l’interrogazione, lo sai che… >>
<< Ti sei innamorata di Light Yagami? >>
Un silenzio gravido di sottintesi scese nella stanza: quella domanda –che poi era un’affermazione, più che altro– aveva interrotto persino il masticare di Shuyo.
Federica sospirò, si voltò verso l’amica grazie alla sedia girevole e la guardò seriamente negli occhi, dal basso verso l’alto.
Una persona normale come avrebbe reagito? Insomma, Light Yagami era lo studente migliore del Giappone, uno dei più intelligenti del mondo e anche con valide motivazioni per ogni sua azione, anche la più folle.
Probabilmente, una persona normale nelle condizioni di Federica avrebbe abbassato la testa e ammesso i propri sentimenti, se ne aveva nei confronti di Yagami, oppure sarebbe arrossita, o avrebbe risposto semplicemente con un secco “no” e poi avrebbe espresso le proprie ragioni. Ma Federica Capuano, ricordo a voi lettori, non era una persona normale.
<< Egle, vaffanculo. >> sussurrò, quasi incenerendola con lo sguardo. << ti pare che io mi possa innamorare di un futuro serial killer mondiale?! Ma scherziamo!? Fosse stato Beyond Birthday ci avrei pure fatto un pensierino, >> ironizzò, facendosi sfuggire un sorriso da sola. << ma stiamo parlando di “Luce Iosonogay”! E per la cronaca, le uniche due donne che si siano mai innamorate di lui sono morte per lui! E vogliamo parlare di Mikami? O del sentimento di amicizia di L? Tutti morti. E se pure lui fosse una persona con un briciolo di umanità, non avrei mai e poi mai intensione di morire per un uomo, chiaro?! >> strepitò infine, facendo scoppiare a ridere la Shinigami pochi metri più in là.
Egle ed Helen, invece, continuavano a fissarla.
<< Piuttosto, >> continuò la ragazza sogghignando. << anche voi dovreste studiare, lo sapete? Il sensei non se la beve, la scusa di dover salvare il mondo. >>
Helen sbuffò, poi scese in salotto per prima ed accese il televisore, approfittando dell’assenza dei genitori di Federica per spaparanzarsi sul divano con tutte le scarpe.
Egle si limitò a sedersi sulla poltrona poco più a sinistra, mentre Federica spintonava la più piccola per sedersi sul divano.
Al telegiornale, notizie di ulteriori decessi per arresto cardiaco. Ovviamente.
Erano passate solo poche ore dall’inizio dell’attività di Light, eppure le vittime ammontavano già ad otto. Era una cosa spaventosa ed inaccettabile, al di fuori di ogni logica e di ogni legge. Light Yagami, alias Kira, doveva essere fermato il prima possibile.
<< Federica… >> l’interpellata bloccò improvvisamente il proprio flusso di pensieri, fermando anche la cuscinata che le stava arrivando da parte di Helen. Egle continuò imperterrita il suo discorso. << Credo che non sarebbe saggio contattare Light Yagami adesso: ha da poco iniziato ad uccidere, e troverebbe il modo di far fuori anche te, se ti lasciassi sfuggire qualcosa sul Death Note. E c’è un’alta percentuale di probabilità che accada. >> aggiunse, nonostante l’espressione contrariata che si faceva largo sul viso dell’altra ragazza. << Tuttavia non ho assolutamente idea di come possiamo adesso recuperare l’occasione persa, dato che avrà di certo scoperto che non sei la sorella del suo amico. Voi avete qualche idea? >>
Helen scosse la testa, riprendendosi il cuscino lanciato addosso all’amica e mettendoselo dietro la schiena; il tutto senza staccare gli occhi dalla TV. C’era qualcosa che non andava in quella situazione, qualcosa che la faceva rabbrividire dalla paura e dall’eccitazione. Si trattava pur sempre di salvare il mondo, no? Doveva essere una cosa normale, quella sensazione... Eppure la più piccola, in cuor suo, sapeva benissimo che non lo era.
Alla fine del servizio su quello “strano caso scientifico” –come lo chiamava la presentatrice, che ricordava a tutte e tre un po’ troppo Kiyomi Takada –Egle spense il televisore. C’era bisogno di agire immediatamente.
<< Avete in mente qualcosa? >> ripeté, stringendo le dita attorno al bracciolo della poltrona. Shuyo, poco più indietro, se la rideva bellamente, domandandosi come avrebbero fatto tre ragazzine minorenni del genere a fermare un pluriomicida e salvare il loro amato detective “L”.
Che poi che razza di nome è “L”… si ritrovò a pensare la Shinigami, dando un morso all’ennesima mela. Era la quartultima; ma presto avrebbe mandato Egle a comprargliele.
Dopo l’ennesimo silenzio da parte dell’amica e della sorella, però, forse sarebbe stato meglio non chiedere nulla ad Egle per un po’.
<< Sto facendo tutto io, qui dentro! Il piano era il mio! Le intenzioni di salvare L sono le mie! >> urlò, facendo rabbrividire le altre due. Non si arrabbiava spesso, ma quando lo faceva, beh… e chi la fermava più?
<< Egle, noi… >>
<< No! “Noi” un corno! L’unica che rinnega con tutte le proprie forze Kira, qui, sono io! Sono io che voglio catturarlo! Voi siete… non lo so, le neutrali della storia! Per voi va bene tutto o va tutto male, vi interessa passivamente quello che accadrà in questo mondo, non vi interessa nulla di ciò che accadrà a Ryuzaki! Quello che Light gli farà accadere! E Rem! Cavolo, sarà anche una Shinigami a dir poco perfetta anche caratterialmente, ma sapete quello che farà a causa di Amane! E… >>
La voce ora roca di Shuyo interruppe il rimprovero di Egle, che ormai era diventato un monologo, zittendola. << No, no, aspetta. Cosa farà mia sorella? >>
La più grande si voltò verso le altre due ragazze in cerca di aiuto e sostegno, domandando con gli occhi se si sarebbe dovuta inventare qualcosa o se avesse dovuto dire la verità.
Sua sorella annuì lentamente, ad occhi chiusi. << È una Dea della Morte, Egle. Dille la verità. Tanto, se lavoriamo così uno schifo come credi, non potremo fare nulla per impedirlo. >>
La maggiore guardò la Shinigami con intensità, per poi chiudere gli occhi. Aveva già la bocca aperta per parlare, quando Federica la interruppe:
<< Non è del tutto vero, Helen. Ho già sistemato la faccenda, e qui la storia sarà diversa da come la conosciamo. O almeno spero. >> poi si rivolse a Shuyo, sostenendo a testa alta il suo sguardo. << Sono io stessa in contatti con tua sorella, e posso assicurarti che non farà niente di male e che non le accadrà nulla. Posso giurarlo sulla mia vita. >> aggiunse, senza abbassare il capo. Fu principalmente per quella sicurezza che vedeva in lei, che la Shinigami non chiese altre informazioni.
<< E come avresti fatto a sistemare la fac- NE HAI PARLATO CON REM?! >> Egle era a dir poco sconvolta, e di conseguenza sua sorella era sconvolta di vederla sconvolta. Wow, che cosa complicata.
Comunque sia, l’altra annuì. << Per il resto, saprete tutto a tempo debito, sempre se il mio piano funziona. >> concluse, salendo al piano di sopra ed intimando alle altre di seguirla, se davvero non volevano prendere un cattivo voto all’interrogazione d’inglese.
Anche la Shinigami le seguì, tenendo bene incisi nella mente i numeri che vedeva sui loro volti. Quasi si dispiacque quando si rese conto che, tramutati nel tempo umano, erano davvero bassi.








Angolino autrice.

Ebbene sì, a quanto pare ho pubblicato anche questo capitolo. Spero vi sia piaciuto, perché ci ho messo un mese intero per scriverlo, dato che per la prima volta pubblico qualcosa che non ho già scritto da tempo. Non pensavo fosse così difficile rispettare le consegne!
Comunque, come avrete notato, mi piacciono i finali a sorpresa e quelli aperti; quindi non aspettatevi altro da me! XD
Ora una piccola domanda per voi lettori (pochi ma buoni!): cosa credete che succederà adesso tra Federica e le sue amiche? Vi prego di rispondere anche perché non ho uno straccio di idea su come far progredire (o regredire) il loro rapporto.
Quindi vi incito a recensire, perché ho davvero bisogno di voi e dei vostri pareri, anche se solo per dirmi che questa storia fa schifo.
Aspetto e, come sempre, grazie di cuore a tutti;

DarkLight
   
 
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