Il Gioco Si Fa Duro

Trunks fu il primo a raggiungere Usagi al capezzale di Shaina. Il saiyan estrasse in fretta da una tasca della sua giacca un sacchetto contenente dei fagioli e ne somministrò uno alla guerriera, aiutandola a masticare.
-Cosa le hai dato, Trunks?
-Si chiama Senzu. Mangiandone uno tutte le ferite del corpo si rimarginano. Ma…- il ragazzo mise una mano sulla fronte di Shaina -il colpo che ha ricevuto le ha fatto perdere conoscenza. Prima di rimettersi del tutto credo che le ci vorrà almeno un’ora di riposo.
-Bene bene bene, sembra che una delle tue pedine debba rimanere ferma per un numero indefinito di turni! Mi spiace tanto per te, Sailor Moon!- s’intromise Pierrot.
-Stai zitto! Shaina sarà anche stata impulsiva, ma su una cosa ha ragione: questo gioco deve finire il prima possibile! SILVER MOON…
Il clown fu più veloce della sailor. Dal capellino fece apparire delle catene con le quali catturò la ragazza e la inchiodò alla sedia. I due poi, insieme al tavolino della roulette, schizzarono verso l’alto di almeno un centinaio di metri. Da quell’altezza, Usagi poteva vedere l’intero “tabellone”, le cui caselle erano le piattaforme circolari sospese nel vuoto, ognuna contrassegnata da un numero.
-E adesso perché ci troviamo quassù? Pierrot, perché ci stai facendo questo?
-Calma, calma, calma. Come ti spiegato stiamo disputando una partita di gioco dell’oca, dove i tuoi compagni di squadra ed io facciamo da pedine. Se riesci a vincere… a proposito, l’arrivo è quella specie di buco nero laggiù, alla casella cinquanta… io scomparirò e voi tornerete alla vostra dimensione. Comunque, ammetto di essere stato un po’ crudele prima: per farmi perdonare, concederò ai tuoi amici di decidere fra loro chi andrà avanti per primo. Puoi dirglielo attraverso il microfono alla tua destra. Se non ricordo male, prima hai fatto un sei, no?

Dopo aver ascoltato il messaggio di Usagi, i ragazzi come previsto stavano cercando di fare il punto della situazione.
-Shikamaru ti prego dimmi che hai una soluzione anche per questo!- chiese Rei tutto d’un fiato.
-Beh, Sailor Mars, avrei già qualche idea per la mente ma, dato che per tutto il resto del gioco dipenderemo solo ed esclusivamente dalle decisioni di Sailor Moon, credo di avere le mani legate.
-In parole povere siamo nelle mani di Usagi? No ti prego non mi puoi dire certe cose…
-L’unica cosa che possiamo fare è obbedire agli ordini senza fare storie, senza lamentarci e soprattutto senza perdere il controllo. Credo che l’obiettivo del pagliaccio sia di farci prendere dal panico e farci commettere qualche errore. Shaina c’è cascata e ne ha subito le conseguenze, quindi non dobbiamo permettere che accada di nuovo.
-Sono d’accordo- disse Trunks -io temo però che quel nanerottolo possa farci qualche scherzo dei suoi in qualsiasi momento. Per sicurezza, prendete tutti un Senzu. Mi raccomando, sono gli ultimi che sono riuscito a reperire, non sprecateli.
-Riguardo alla prima pedina, mi offro io volontario- concluse Hyoga.
-Perfetto.
-Un attimo! Come facciamo con Shaina? Fra qualche turno dovremo tutti per forza lasciare la casella del via, e lei rimarrà sola!- obiettò Rei.
-Lasciamola qui, non vedo dove sia il problema. Sa cavarsela da sola, e poi Pierrot sarà troppo concentrato sulla partita per pensare a lei…
-ALLORA, VI DATE UNA MOSSA?!- domandò Usagi dalla sua postazione.
Hyoga le fece cenno di sì e saltò di piattaforma in piattaforma, fino a fermarsi sulla numero 6.

Su Starcly, San Shenron come promesso aveva dato inizio al suo ignobile passatempo, liberando dal ghiaccio uno alla volta gli abitanti del pianeta allo scopo di affrontarli in combattimento. Com’era prevedibile, nessuno di loro riusciva a spuntarla, e uno dopo l’altro tutti venivano ri-congelati dal drago malvagio: il suo scopo non era uccidere, bensì mantenere in vita le sue vittime per poterle torturare di nuovo ogni qual volta lo desiderasse. San si era appena sbarazzato dell’ultimo guerriero Starclestre, per cui stava sorvolando una delle città da lui ibernate per scegliere la sua prossima vittima.
“Dannazione, da queste parti non c’è nemmeno una persona che meriti le mie considerazioni. Solo donne, bambini e ragazzini gracilini! Sono certo che morirebbero non appena li sfioro! Comincio a pentirmi di aver affidato a Pierrot il compito di tenere a bada la gang di Sailor Moon, quasi quasi vorrei confrontarmi io contro di loro. Bah, ormai quel che è fatto è fatto… Un momento, quello che diavolo è?”
Il drago scese a terra e si avvicinò allo strano oggetto che aveva avvistato, riconoscendolo quasi subito: si trattava della navicella di Trunks e compagni, che il fratello Suu gli aveva mostrato in precedenza.
-Ma guarda un po’ che colpo di fortuna, il mezzo spaziale dei sei mocciosi. Questo significa che è QUI che si trova il collegamento tra questa dimensione e quella creata da Pierrot. Potrei andare a farci una visitina e vedere come se la sta cavando… Naaa, preferisco che sia lui a venire da me a fare rapporto. Nel frattempo…
San Shenron affondò gli artigli nella navicella e divelse uno dei portelloni, scagliandolo poi alle sue spalle.
-Vediamo un po’ cos’abbiamo qui dentro…

La partita fra Pierrot e Usagi stava prendendo una piega inaspettatamente positiva per la sailor. Tutti i suoi compagni di squadra erano molto avanti nel tabellone rispetto al pagliaccio: Shikamaru in testa alla casella 37, Hyoga alla 29, Rei subito dietro alla 28 e Trunks alla 20. Fanalino di coda, il clown stesso, fermo alla casella 12.
-Sembra che la fortuna stia cominciando a girare dalla nostra parte- commentò Usagi -non capisco come tu faccia a stare così tranquillo.
“Lo vedrai”
-Non parli? Ah, ho capito, stai solo cercando di trattenerti dal piangere! Se permetti, tocca di nuovo a me tirare e far muovere Rei.
Usagi lanciò per l’ennesima volta dentro la roulette la pallina, che dopo alcuni giri si fermò sotto un 1.
-Appena uno? Pazienza, vorrà dire che Rei e Hyoga si ritroveranno sulla stessa casella… E-ehi, che c’è da sghignazzare tanto? P-Pierrot?
Il piccolo clown stava facendo una gran fatica nel contenere le risate.
-Oh… che sbadato… mi sono scordato di dirti che… aspetta, non ce la faccio… due pedine non possono stare insieme sulla stessa casella!
-E allora?
-Quando questo succede… le due pedine… per conquistare la posizione… devono combattere fra loro!
-COSA? NON PUOI PERMETTERLO!…
Pierrot era già svolazzato sopra la casella 29, urlando a squarciagola ai due ragazzi.
-Avete sentito? Dovete battervi in un duello! Sono le regole del mio gioco!
-Te lo puoi scordare!- protestò Hyoga -non ci costringerai a fare una cosa simile!
Ignorandolo, il pagliaccio schioccò le dita: sotto i piedi di Rei e Hyoga la piattaforma cominciò pian piano a restringersi.
-Vi avverto, se non vi sbrigate a darvele la casella scomparirà e voi precipiterete nel vuoto. Certo, potreste anche salvarvi saltando da un’altra parte, ma così facendo infrangereste le mie regole, e finireste per subire la stessa sorta toccata alla vostra amica dai capelli verdi. Allora, cosa scegliete?