Alter-ego
(Altro io )
Capitolo 4: Fra alieni ci si intende…o
no?!
“ Sarà meglio entrare. Fa freddo. ” asserì
un piccolo alieno entrando nell’abitazione.
Vide i suoi compari seduti a terra. Uno di loro, Kisshu Ikisatashi, era completamente disteso; aveva la
testa appoggiata su di una mano mentre leggeva con svogliatezza una di quelle
insulse riviste terrestri (come le chiamava lui).
L’altro, Pie, era seduto a gambe incrociate, in posa di meditazione.
Forse stavo ideando un piano per sbarazzarsi delle ragazzine…
“ Pie che fai di bello?” chiese Taruto mettendosi disteso a bocconi sul
legno del pavimento, con la testa appoggiata sui pugni, muovendo le gambe per
giocherellare un po’.
“ Medito.” Fu l’ “ estenuante ” risposta del più
grande.
Ad un tratto il vento iniziò a scuotere più forte le fronde degli alberi,
che andavano a scontrarsi l’un l’altra violentemente,
creando un’insopportabile fruscio di foglie. L’alieno più anziano aprì gli
occhi in una muta sorpresa.
“ Pie smettila! Sto leggendo e mi da fastidio il rumore del
ventaglio.” Fece scocciato Kisshu non alzando gli occhi dalla propria lettura.
“ Non sono io.” Disse d’un soffio l’altro.
“ Infatti, sono io.” Dal nulla apparve un alieno simile a Pie.
“ Stiamo cercando una banda di teppistelle che semina da mesi lo
scompiglio nella Tokyo della nostra dimensione.” Kisshu spalancò gli occhi:
dannazione quella era la sua voce! “ Si fanno chiamare Mew Mew.”
“ Voi chi sareste?!” chiese Taruto alzandosi in
piedi e puntando lo sguardo verso di loro.
“ Noi siamo i protettori della città.” Rispose un giovane alieno
somigliante a lui.
“ Esatto siamo, rispettivamente: Ghish, Pai e Tart.” Dichiarò colui che
doveva chiamarsi Ghish, indicando man mano i proprietari dei nomi.
“ Quindi, si è aperto davvero un passaggio dimensionale.” Rifletté Pie.
“ Sì, è la causa sono loro. Vogliono derubare anche questa
dimensione, ma non ci riusciranno.” Replicò il suo
simile.
“ Un attimo, voi
state dicendo che le Mew Mew, quelle sciocche
ragazzine, vogliono sottrarre dei preziosi a questa città?” chiese
retorico Kisshu “ Io non ci credo. Neanche se lo vedessi con i miei
stessi occhi.”
“ Non solo.” Fece
Tart “ Sarebbero anche in grado di ammazzare per i propri scopi.”
“ Non è poi così
incredibile Kisshu.” Affermò Pie. “ Ragiona: noi vogliamo riconquistare il
nostro vecchio pianeta, anche a costo di uccidere gli attuali terrestri. Loro invece li proteggono.” Dichiarò “ Perché non potrebbe
essere possibile che le nostre peggiori nemiche, in un’altra dimensione,
fossero delle ladruncole assassine?”
“ Tsk…ragazzi, io
non mi ci vedo a proteggere questi sciocchi esseri
umani.” Rise Taruto.
“ Non ti permetto
di usare certi epiteti. Gli esseri umani sono incredibilmente generosi.” Asserì Tart “ Noi prima vivevamo in un
pianeta il cui clima rigido non ci permetteva di vivere. Siamo giunti qui sulla Terra con i vostri stessi scopi. Alla fine, però,
i terrestri ci hanno aiutato ed adesso i nostri due popoli vivono in un clima di
pace e solidarietà.”
“ Per questo ci
siamo offerti come difensori: per contraccambiare” continuò Ghish. “ Solo che,
poi, sono arrivate loro, quelle maledette Mew Mew e
non ci hanno dato vita facile.” Lo sguardo s’incupì.
“ Hanno
saccheggiato e distrutto il villaggio dove vivevamo. Il nostro popolo, adesso, è costretto
a vivere di stenti.” La voce neutra di Pai, risuonò per un bel po’ nella testa dei nostri alieni.
Avevano distrutto,
saccheggiato. Era incredibile.
Kisshu si ritrovò a
pensare, per sdrammatizzare, che forse, nell’altra dimensione, era la sua
micina ad essere ossessionata da lui e non viceversa.
Spazio dell’autore:
Non avevo intenzione di continuare
questa ff perché mi sono resa conto che non ne valeva la pena.
Poi ho ricordato che ho dedicato questa
ff ad una persona e che non potevo non mandarla avanti: avrei fatto un torto a
lei ed a voi lettori. Quindi se la continuo è solo per
la mia sorellona MaHy-chan
e per quelli che ne desideravano il continuo. Un bacio e grazie a chi ha letto
e commentato^^
Raffa.