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Autore: TheyCallMeGaybriel    01/02/2015    10 recensioni
Pairing Sabriel/Destiel, HighSchool!AU, Human!AU.
Gabriel e Castiel si sono appena trasferiti, ed è il loro primo giorno di scuola. All'ingresso, fanno subito conoscenza con i fratelli Winchester, con i quali si stabilirà un legame più profondo del previsto. A partire da quando Sam va a sbattere contro Gabriel, nei corridoi, e Dean difende Castiel da uno studente più grande.
Ma la vita dei Novak non è così semplice: c'è un motivo se si sono trasferiti, e se non vogliono mai parlare della loro famiglia. Starà a Sam e Dean cercare di scavare oltre alla maschera spavalda di Gabriel e al sorriso timido di Cas, per scoprire cosa nasconde il loro passato.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Look From You And I Would Fall From Grace'
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《Quindi è così. È finita》mormora Dean, freddamente, prima di chiudersi in un silenzio ostinato. Sa che Sam lo prenderà da parte, vorrà parlare dei suoi sentimenti riguardo alla cosa, ma non intende rispondergli. Soprattutto perché è il primo, a non sapere esattamente come si senta. C'è solo...vuoto. Vuole parlare con Castiel.
Finalmente, stacca i piedi dalla ghiaia del vialetto, e si allontana, fin troppo consapevole dello sguardo del fratello puntato sulla sua schiena. Sa che sarebbe suo dovere consolarlo, dirgli qualche parola di conforto, ma ora non ce la fa. Nemmeno saprebbe da dove cominciare.
Quindi si limita a passare sul retro della casa, e far scivolare il telefono fuori dalla tasca. Scorre la rubrica fino alla voce del ragazzo, ma poi aspetta a chiamare, esitando. Quella cosa tra loro due...stanno insieme, di fatto. E a Dean fa così strano. Lo confonde, ma è anche...tranquillizzante, sapere di avere qualcuno su cui contare davvero, che non siano Sam e Bobby. E, prima, John.
È ancora presto, sono le sette. Non pensa che i Novak andranno a scuola, oggi, date le condizioni di Gabriel e Lucifer che potrebbe essere ancora in città, quindi potrebbero essere ancora addormentati, soprattutto il maggiore dei due. Opta per mandare un messaggio.


|Text from: Dean
To: Cass
Object: Sei sveglio?
[07:03]
|

Un attimo dopo, il cellulare vibra, mostrando una chiamata in arrivo. Dean preme il tasto di risposta, portandosi il telefono all'orecchio.《Cass?》
《Sono io, Dean》. La voce del più piccolo gli provoca una stretta allo stomaco.《Come sta Gabriel?》chiede, teso.
《Penso...penso stia facendo finta di dormire. Credo non abbia chiuso occhio》ammette l'altro, abbassando la voce.
Dean sospira, lo immaginava. Non conosce il maggiore dei Novak bene quanto suo fratello, ma hanno passato abbastanza tempo insieme perché possa aver capito che non è esattamente uno a cui piace mostrare i suoi sentimenti. Sono simili, da quel punto di vista.《Tu come stai, invece?》 chiede infine.
C'è silenzio dall'altra parte del telefono, per un attimo.
《...Penso...sarebbe potuta andare peggio. Se Sam non fosse stato lì con Gabriel...non so cosa sarebbe successo. Sono preoccupato che Lucifer scopra dove abitiamo, più che altro. Di sicuro non era qui di passaggio, deve aver capito almeno che siamo qui in città, o non sarebbe venuto a cercarci. Non credo sia stato un incontro casuale, quello tra lui e mio fratello》.
Dean annuisce, anche se sa che Cass non può vederlo.《Ehi. Se succede qualcosa, qualsiasi cosa, mi chiami subito. D'accordo?》il suo tono è duro, ruvido, ma nasconde una reale preoccupazione.
《Certo》risponde l'altro, una nota di esitazione nella voce.《Dean, tu...e se tu parti?》chiede infine, facendo stringere il cuore del ragazzo.
《Uhm, a proposito di quello...vuoi prima la buona notizia o la cattiva?》chiede.
《Quella buona?》domanda Castiel, e stavolta Dean può sentire un misto di speranza e timore.
《Non...non partiamo più》. Si concede un lieve sorriso, addirittura, prima di passarsi le dita tra i capelli corti.
《Non...davvero?》
《Sì. Abbiamo parlato con papà stamattina, e...restiamo da Bobby》.
《Dean?》lo chiama Cass, e il ragazzo se lo può immaginare sorridente, ma con una nota di preoccupazione nello sguardo. Il solo pensiero gli provoca una stretta allo stomaco.
《Sei sicuro che tuo padre sia d'accordo?》domanda poi il più piccolo, non udendo risposta.
L'altro esita, mordendosi appena le labbra. Chiude gli occhi, canticchiando mentalmente gli AC DC nel tentativo di calmarsi. Un misto di rabbia, sollievo e tristezza si sta agitando nel suo petto, e lo fa impazzire.
Si rende conto di avere gli occhi lucidi, e sbatte le palpebre per scacciare le lacrime.《Se ne è andato. Si è presentato qui alle sei di mattina, la macchina piena di bagagli, pronto a trasferirsi, e...io e Sam ci siamo semplicemente rifiutati di partire. Ha fatto la sua scenata e se ne è andato, chiedendoci di non farci più sentire o vedere》butta fuori d'un fiato, la voce bassa, il tono neutro. È l'unico modo in cui può evitare di esplodere.
《Dean...》inizia l'altro, ma il ragazzo lo interrompe.《Sto bene, Cass. Era la cosa giusta da fare. Non potevamo continuare a farci mettere i piedi in testa in quel modo》.
Dall'altra parte della cornetta c'è silenzio per un attimo.《Sei...soddisfatto della scelta che hai fatto?》.
Dean sta per rispondere un rapido "sì, certo", senza nemmeno pensare, ma si ferma. Sta trattando Castiel bruscamente senza alcuna ragione, sfogando su di lui la sua rabbia. Non è per questo che lo ha chiamato. Lo ha chiamato per sentire la sua voce rassicurante, e parlare con qualcuno con cui non abbia così tanta paura ad esporsi. A dire che sta fottutamente male, perché suo padre gli ha detto che non vuole più vederlo solo perché prova delle cose per un ragazzo. Per Cass.
Quindi esita, e si mette seriamente a riflettere sulla domanda che gli ha posto: pensa di aver fatto la scelta giusta? Ha rinunciato a John per restare in città, con Castiel e con Gabriel. E in realtà lo ha fatto anche per Sam: se lui non fosse stato al suo fianco, se lui non fosse rimasto, anche il più piccolo sarebbe stato costretto a partire. E se fossero andati con loro padre...ci sarebbero state tante altre discussioni, una dopo l'altra, interminabili. Le tensioni in famiglia sono cominciate con Jess, un anno emmezzo prima, e quello che è successo con i Novak le ha solo peggiorate. No, le cose sarebbero solo peggiorate. E il solo pensiero di lasciare i Novak così, in quella situazione, lo fa sentire male. Le labbra di Dean si incurvano all'insù.《Sì, Cass. Ho fatto la cosa giusta, ed è quello che voglio》.


|Text from: Gabe
To: Sammy-boo
Object: Non preoccuparti, kiddo, io sto bene...ora che so che non te ne andrai. Dean non ti parla ancora, uh?
[7:43]
|

Sam si passa una mano tra i capelli, con un piccolo sorriso. A quanto pare, Gabriel riesce sempre a risollevargli il morale, in un modo o nell'altro. In effetti no, Dean non si fa vedere da un po' -da quando John è partito, per la precisione. Forse tre quarti d'ora. Gabriel lo ha rassicurato che era al telefono con Cass, prima, ma ora non sa dove sia. Ha paura possa fare qualche sciocchezza, sa quanto l'intera faccenda debba fargli male. Non che lui stia bene, eh: più che altro la rabbia soffoca la delusione, il sollievo di poter restare la tristezza. Il rapporto con suo padre era già andato a rotoli da molto tempo, e Sam era arrivato a odiarlo anche prima che decidesse di dire loro che non vuole più vederli.

|Text from: Sammy-boo
To: Gabe
Object: No, non lo vedo da un po'. Ma immagino stia cercando di evitare la conversazione su quello che è appena successo, è fatto così. Sicuro di stare bene?
[7:46]
|

|Text from: Gabe
To: Sammy-boo
Object: Non preoccuparti, deve digerire la cosa. Non avevate molte alternative, kiddo. Beh, sai, sono un po' ammaccato...ma i lividi mi rendono sexy, sai, fa uomo vissuto ;)
[7:48]
|

|Text from: Sammy-boo
To: Gabe
Object: Non ho il minimo dubbio.
Aspetta, ho sentito un rumore. Forse è lui, ci sentiamo dopo!
[7:51]
|

|Text from: Gabe
To: Sammy-boo
Object: Ehi, era sarcasmo quello?
A dopo, kiddo, non perdere le staffe~
[7:52]
|

Sam si lascia scivolare il telefono in tasca, dando solo una rapida occhiata all'ultima risposta di Gabriel. La porta della camera si apre, e Dean scivola all'interno, richiudendo alle proprie spalle. Gli lancia una rapida occhiata, prima di lasciarsi cadere seduto sul suo stesso letto.
Sam lo guarda, sorpreso. Non si aspettava che si avvicinasse, e nemmeno che si facesse vedere.
C'è silenzio, ora. Il più grande dei sue fissa le proprie scarpe, il più piccolo fissa lui. Poi Dean sospira, e gli passa un braccio intorno alle spalle, per attrarlo in un abbraccio. Sam rimane immobile per un attimo, stupito da quel contatto improvviso, ma poi si rilassa contro di lui, con un accenno di sorriso.
《Così è finita, uh?》chiede Dean piano, dopo un attimo, e Sam chiude gli occhi.《Così sembrerebbe》. Esita per un attimo, prima di staccarsi un attimo da lui per guardarlo negli occhi.《Mi dispiace che sia andata così, davvero. So che gli volevi -vuoi- bene》mormora infine.
L'altro non ricambia la sua occhiata, perso nel vuoto.《No, è...doveva andare così. Papà non ti avrebbe...non ci avrebbe mai accettati. E se per lui è stato così facile voltarci le spalle, allora si vede che non teneva poi così tanto a noi. Inoltre, anche tu gli volevi bene, dopo tutto》.
Le parole del fratello fanno male, perché ha ragione. In fondo al suo petto, dietro alla rabbia, alla delusione, al ricordo di minacce e litigi...Sam sente la sofferenza legata alla consapevolezza che potrebbe non rivedere più John, che li ha abbandonati, che non ha saputo amarli per quello che sono. Sbatte un paio di volte le palpebre, per allontanare le lacrime, e vede che anche Dean sta facendo lo stesso.
Tornano a stringersi, con forza stavolta, forse con un po' di disperazione. Loro due, Bobby, i Novak...sono loro la loro famiglia, ora.
《Eccoci qua》dice infatti il maggiore, quasi seguendo i suoi stessi pensieri《noi, Cass, Gabe...il team libero arbitrio. E meno male che c'è Bobby》.
Team libero arbitrio. A Sam piace quella definizione, è proprio adatta a loro. Alla fine stavano scappando, tutti e quattro, e sono finiti a combattere insieme per un po' di libertà. Il ragazzo sa che non conoscono i Novak da tanto, che le cose sono successe davvero in fretta, ma...non può neanche negare il legame intenso che si è stabilito tra di loro, forse perché, in fondo, sono tutti talmente incasinati che non possono fare altro che aiutarsi.
Dean si scosta da lui, e lo guarda con aria falsamente seria.《Allora, Sammy, tu e Gabriel? Mi devi dire qualcosa?》.
Sam gli tira un pugno sul braccio.《Sei proprio l'ultimo a poter parlare, ho visto il colore della tua faccia, ieri, quando Castiel ti ha preso per mano!》.
Dean arrossisce ancora una volta, quasi a voler sottolineare le sue parole.《D'accordo, touché. Quando è successo?》.
《Al parco. Poco dopo che Lucifer è scappato, eravamo sull'erba e-》.
《Wohoo, fermati! Non voglio sapere i dettagli, grazie mille. Va benissimo così. Niente sviolinate romantiche su quanto baci bene o su come la sua lingua sia calda, per favore》.
Questa volta è Sam a diventare rosso, ed entrambi scoppiano a ridere, dopo uno scambio di occhiate particolarmente imbarazzante.《Non-- vabbè. E voi?》.
Dean lo guarda solo per un istante, evidentemente imbarazzato, prima di iniziare a fissare con insistenza il soffitto.《Cos'è, un pigiama party?》.
《Beh, hai iniziato tu!》
《Puttana》.
《Cretino》.



Buonasera! Allora, devo confessare di essere indietrissimo con il capitolo 17. Ultimamente ho tanti pensieri, meno tempo libero, e temo di avere anche un po' un blocco. Spero davvero di ruscire a finire di scriverlo entro il weekend, se così non fosse lo caricherò non appena lo avrò terminato. Scusate :C
  
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