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Autore: Anastar_Truetale    01/02/2015    1 recensioni
Che cosa si nasconde dietro la morte di Jin Kazama?Perchè non sono stati divulgati dettagli sull'accaduto? Le ombre del passato tormentano i partecipanti del torneo,che si preparano ad una battaglia contro l'oscurità
Genere: Avventura, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sei un imbecille! Come facciamo a fare 40 kilometri senza un goccio d'acqua?!-
La ragazza strappò dalle mani di Hwoarang la bottiglietta d'acqua vuota e si voltò di scatto. 
-Se sei una pappamolle non è un mio problema, avevi detto che la destinazione era Pechino, non una foresta!-. Il colore dei capelli del ragazzo rispecchiava quanto mai prima il suo stato d'animo, l'avrebbe presa volentieri a calci, l'aveva raggirato e non lo poteva accettare, poco importava se erano amici.
- E secondo te a me importa qualcosa se tu non puoi andartene a puttane o fare i tuoi comodi come al solito? Se te lo avessi detto dal principio non saresti mai venuto quindi taci e cammina ne avremo ancora per molto...-
-Al diavolo questa foresta! E al diavolo tu e le tue crisi isteriche!-.Questo era troppo, Xiaoyu non avrebbe sostenuto un'altra parola. Sferrò un pugno mirato al viso di Hwoarang che lo evitò, e fece vacillare Xiaoyu con un calcio basso. La rissa era iniziata, la polvere si alzava a nuvole da terra coprendo i due combattenti che cercavano disperatamente di buttarsi al tappeto l'un l'altro. Il rosso ebbe la meglio,con un calcio al ventre la spinse via da sè, non accorgendosi però che il punto sul quale la ragazza si fermò era un dirupo.La ragazza cercava di mantenere l'equilibrio aiutandosi con le braccia, ma il pesante zaino che portava sulle spalle la portò definitivamente dal lato sbagliato.
Il rosso si precipitò sul precipizio afferrando la mano di Xiao e fece forza per tirarla a sè. -Aspetta!- urlò la ragazza.
-Vuoi che ti prenda a pugni di nuovo?! Che c'è da aspettare?-.La ragazza indicò lo zaino che essendole caduto dalle spalle era rimasto impigliato in un ramo poco più in basso.
-Come hai intenzione di prenderlo esattamente?-
-Beh, se io ti tenessi per i piedi ci arriveresti di certo...-. Il ragazzo, riluttante obbedì agli ordini e dopo aver scambiato la sua posizione con quella di Xiao, riuscì ad afferrare il malcapitato zaino.
Il cielo intanto si era tinto di oro e le nuvole sembravano macchie rosastre, segno inconfondibile che il sole stava per tramontare, e assieme al gelo della notte cadde anche il gelo fra i due. Si erano stesi dandosi le spalle  accanto al fuoco screpitante, mancavano pochi kilometri alla casa del vecchio, ma quella giornata era stata stressante per entrambi e riposarsi era la cosa migliore da fare. Nonostante ciò, nè lui nè lei riuscirono a chiudere occhio,l'una si pentiva di aver chiesto al ragazzo di accompagnarla nel suo viaggio, l'altro si pentiva del modo in cui l'aveva trattata, aveva giocato con i suoi sentimenti e sapendo ciò che aveva passato il tutto era doppiamente aggravato.
Il ragazzo si girò di scatto verso Xiao.
-Sai perchè odio le foreste?-.La ragazza pur essendo sveglia non emise un fiato.
-Quando ero un bambino mi sono perso in un bosco e ci ho passato una notte intera...tutto solo.Senz'altro una delle esperienze più brutte della mia vita, ora come ora preferisco cento volte l'odore dell'asfalto a quello umidiccio delle foreste.-.
-Tutto ciò è stupido, non temi di infrangere le regole e di finire in galera ma ti spaventi per una sciocchezza simile...- disse Xiaoyu rimanendo nella sua posizione.
-Non lo definirei stupido, tutti noi abbiamo paura delle cose più banali, perchè vergognarsene? E' una paura legata al mio passato, il mio presente è un'altra storia. Vedi, vivendo per strada ti accorgi come tutto sia fugace, vivi con furore ogni attimo, è come avere attaccata al braccio una flebo di adrenalina che non puoi staccare. Ma il passato è diverso, è lì che sta la vera paura...-. Il cuore della ragazza sussultò, spinta da un istinto innaturale la sua bocca si aprì e le parole uscirono senza che lei le comandasse.
- Il fatto è che...- si interruppe esitando un po'e si voltò verso il ragazzo seduto accanto al fuoco.
-Il fatto è che ho paura...È vero sono una pappamolle, ma se ti ho voluto qui non è per ripicca.Volevo solo un viso conosciuto, un amico, una parte del mio passato al mio fianco, e sono convinta che se ci siamo rivisti non è stato un caso...-
Hwoarang arricciò le labbra in un sorriso mentre guardava gli occhi lucidi della ragazza.
- E io resterò con te...- affermò lui avvicinandosi alla ragazza -Non avere paura...intesi?-.Le scompigliò i lunghi capelli e si stese accanto a lei, felice di vedere spuntare nuovamente il sorriso sulle labbra di Xiao.
- Grazie...- sussurrò la ragazza appoggiandosi a lui schiena contro schiena.


Il sole spuntò alla svelta dietro alle colline ad est, pronto a risvegliare la natura che aveva lasciato riposare la notte, l'aria frizzante di montagna si accompagnava al cielo sfumato d'oro e i gli uccellini cominciavano i loro melodiosi canti.
Xiaoyu si stropicciò gli occhi e respirò a pieni polmoni quell'aria tanto salubre, si accorse  però che qualcosa mancava: la grande schiena sulla quale era stata appoggiata tutta la notte era scomparsa.Si guardò attorno per capire se Hwoarang fosse nei paraggi ma non vide altro che alberi e colline.
-Ma dove si sarà cacciato adesso?! Hwoarang?-. In assenza di risposte ai suoi richiami, la ragazza fu costretta ad abbandonare il giaciglio e si inoltrò nella foresta.Cominciò a correre presa dal panico, ma il suo percorso non fu lungo.
Il primo a cedere fu il piede destro seguito a ruota dal resto del corpo.Finì sotto terra,con le mani e il viso sporchi di terra,nell'oscurità più completa.
-Eccoti qua!-. Una voce nel buio urlò di gioia.
-Hwoarang sei tu?- chiese Xiaoyu speranzosa.
-Conosci altra gente che non ha la minima idea di dove si trovi?-
-Perchè sei venuto qui?!- 
- Sai la mia intenzione era quella di andare a pisciare ma a quanto pare le cose sono andate diversamente!-.Xiaoyu si portò una mano alla fronte e sgranò gli occhi.
-Io so dove siamo, dannazione nonno! Questa non è una semplice "buca",è una trappola di mio nonno!-
-Ma chi è tuo nonno?! Una sorta di genio del male sotto forma di eremita?-.Xiaoyu scoppiò a ridere, dopotutto il rosso aveva ragione, solo un testone come suo nonno avrebbe potuto disseminare di trappole il circondario di casa sua.
- A proposito, mi piacerebbe proprio sapere come diavolo fa ad abitare quassù in completa solitudine alla sua età, insomma, con tutte le fantastiche città che circondano queste colline proprio qui doveva venire ad abitare?-
-Che ci vuoi fare? E' un uomo saggio, in città per lui non c'è niente.Mi ricordo che la mattina si metteva sulla cima più alta e guardava l'orizzonte,certe volte stava lì per ore e scendeva pieno di gioia...comunque non preoccuparti, se non ricordo male questa è una trappola anti-faina, dovrebbe passare fra poco a controllare se qualcuno ci è caduto-
- Troverà senz'altro un bel bottino...-.

Xiao aveva ragione, dopo qualche minuto la trappola si aprì facendo entrare finalmente un po' di luce.Ecco apparire l'esile figura del vecchio che strizzò gli occhi cercando di capire che razza di faine c'erano in fondo alla trappola.
-Nonno? Non mi riconosci sono io!- 
- Io chi? Non sono parente con nessuna faina!-
- Sono io Xiaoyu!Tua nipote!-.Il vecchio ancora perplesso fece calare una scala all'interno del buco e i due compagni riuscirono finalmente a tornare in superficie.Wang si avvicinò alla nipote e le prese in mano il viso.
-Nonno ma che fai?!- 
-Oh la mia cara, cara, nipote!-. Il vecchio abbracciò Xiaoyu dandole delle pacche sulla schiena.
-Oh nonno, sono così felice di vederti!-disse la ragazza ricambiando l'abbraccio.
-Mia cara come mai sei qui?- il volto del vecchio si fece di colpo più scuro.
-Ho delle cose di cui parlarti nonno,ho bisogno di risposte...-
- Se sei venuta fin qui dal Giappone deve essere davvero importante, ma non troppo se non può essere raccontato con una bella tazza di tè.Vieni cara, andiamo a casa, lì mi racconterai tutto.-.
Hwoarang si contorse in una smorfia, lui il tè lo odiava, ma probabilmente la convinzione di poter raccontare le cose solo in presenza di tale bevanda era di famiglia...




  
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